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Attualità

Tribunale: anche gli scarafaggi!

La disinfestazione si farà sabato prossimo, ma in via Brenta compaiono gli scarafaggi e il personale chiede un intervento generale

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L’intervento Confsal-Unsa ha registrato un primo successo“, comunica Massimo Battaglia,  Segretario Generale del sindacato, “perché la disinfestazione, che era stata limitata a pochi ambienti, è stata largamente estesa e si terrà sabato prossimo. Ma non è abbastanza: come chiesto da una sottoscrizione dei dipendenti che ci è pervenuta“, sostiene Battaglia, “la disinfestazione si deve fare anche nell’edificio del Tribunale di via Brenta, dove il personale ha trovato e fotografato scarafaggi e dove il cartaceo è aumentato a dismisura per le migliaia di fascicoli delle soppresse sezioni staccate. Ebbene, già in queste, per esempio a Gallipoli, era stata denunciata la presenza di parassiti che potrebbero essere emigrati con i fascicoli nel capoluogo. Così come, in passato, dietro i fascicoli accatastati nelle stanze di via Brenta sono stati trovati insetti di ogni genere“.


Nel regno della legge“, continua Battaglia, “non si possono ammettere arretramenti sulle tutele e sulle regole. Invece, il presidente del Tribunale f.f. ci ha negato la contrattazione integrativa e basti dire che a Lecce in due anni non sono mai stati effettuati i corsi di formazione per i responsabili dei lavoratori per la sicurezza, previsti dalla legge! I capi d’ufficio su questa materia sono assimilati al datore di lavoro e hanno anche responsabilità personali. Nel caso delle disinfestazioni, da una parte quest’anno non sono state eseguite, dall’altro non sono mai state approfondite come invece richiede la ricorrente emergenza”.


Un altro esempio di anomali: abbiamo saputo dalla stampa“, denuncia Battaglia, “che si starebbero attivando dei defibrillatori negli uffici giudiziari, e che per gli avvocati si stanno organizzando i relativi corsi. Ebbene risulta che i dipendenti giudiziari, invece, sarebbero stati prescelti e nominati dall’alto senza interpello generalizzato, senza selezione sostanziale e attitudinale, senza alcun elenco a tutt’oggi conosciuto, senza certezza sulle responsabilità circa l’eventuale uso improprio o infelice su un essere umano. E ovviamente senza la dovuta informazione al sindacato. No comment!“.


Quanto ai parassiti, dalle numerose segnalazioni che il personale ormai ci invia, risulta che la loro diffusione potrebbe derivare da un archivio posto nell’interrato di viale De Pietro, dove la carogna di un gatto, pur segnalata, a tutt’oggi non sarebbe stata rimossa. Potrebbe aver alimentato i parassiti che poi hanno aggredito alcuni dipendenti, i quali potrebbero avertli portati ai piani alti sui loro abiti o nei fascicoli prelevati”.

L’approssimazione su certe misure si estende anche ad altri campi“,  dice la Confsal-Unsa, “come allo smaltimento di rifiuti speciali. Dopo ripetute segnalazioni, sono stati rimossi dai pianerottoli delle scale di servizio del Tribunale di viale De Pietro materiali di ogni genere, come cartucce di toner (altamente inquinante) esaurite. Ebbene, risultano ora accatastate in uno spazio del parcheggio sotterraneo, libere di inquinare”.


Le difficoltà e le inadempienze saranno segnalate dalla segreteria generale Consal-Unsa al Ministero“, dice Battaglia, “ma nel frattempo sarebbe bene che le relazioni sindacali e il sistema di partecipazione, a cominciare dall’igiene e sicurezza, ricominciassero a funzionare normalmente anche a Lecce. Da quanto sta emergendo e da quanto sappiamo a livello nazionale, Lecce si sta manifestando come vera isola negativa nel panorama degli uffici giudiziari italiani”.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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