Lecce
UdU Lecce: “La protesta è unitaria. Il Senato approva unanime”
Il Senato Accademico dell’Università del Salento, in data odierna, ha discusso del rinvio dell’attività didattica, a seguito della protesta dei ricercatori e
Il Senato Accademico dell’Università del Salento, in data odierna, ha discusso del rinvio dell’attività didattica, a seguito della protesta dei ricercatori e degli studenti contro il DDL Gelmini e i tagli della Legge 133\08.
La riforma del governo prevede l’esautorazione del carattere pubblico delle università italiane trasformandole in fondazioni private; impone una governance poco democratica che accentra il potere nelle mani dei rettori estromettendo la componente studentesca dalle decisioni, infine sminuisce il ruolo della ricerca precarizzando la figura del ricercatore.
Inoltre a seguito della Legge 133\08, che prevedeva il taglio ai fondi del FFO delle università italiane, molti atenei, in particolare quelli del mezzogiorno si trovano in disperate condizioni economiche, che porteranno al taglio del diritto allo studio, dei servizi agli studenti e all’aumento delle tasse, cosi come è già accaduto nel nostro Ateneo.
Per questi motivi si è creato un fronte comune tra studenti e ricercatori. Quest’ultimi hanno già da tempo manifestato il loro disaccordo rifiutando di portare avanti l’attività didattica fino ad ora svolta a titolo volontario, causando in questo modo lo slittamento della data d’inizio delle lezioni nelle facoltà.
In Senato Accademico, quindi, è stato approvato un documento all’unanimità che demanda alle facoltà la decisione sulla data di inizio dell’attività didattica.
L’Unione degli Universitari di Lecce in collaborazione con la Rete29Aprile ha indetto per i giorni 4, 5 e 6 ottobre delle assemblee pubbliche nelle facoltà per spiegare i motivi della protesta e preparare un autunno di mobilitazione.
Unione degli Universitari – Lecce – Il Coordinamento
Appuntamenti
Concerti in Salento: Shel Shapiro e Lucio Corsi
Le emozioni della rock culture con Shel Shapiro mercoladì 2 aprile al Teatro Apollo di Lecce; l’11 agosto alle Cave del Duca, per l’Oversound Music Festival in collaborazione con SEI Festival, il concerto di Lucio Corsi

Da appuntare sulla nostra agendina: due concerti da non perdere in provincia di Lecce, il primo, quello di Shel Shapiro, per i nostalgici della Rock Culture, il secondo per i tantissimi fan del muovo fenomeno della musica italiana, Lucio Corsi.
Shel Shapiro, icona della musica italiana, tornerà sul palco con il tour “È solo Rock ‘n’ Roll“: mercoledì 2 aprile sarà al Teatro Apollo di Lecce con due ore di musica travolgente: la musica che ci ha segnato il cuore e l’anima e che ci ha fatto sognare e crescere, ridere e piangere. Le storie e l’irresistibile voglia di rivivere insieme tutte le emozioni della rock culture, raccontate magicamente dal cantautore britannico naturalizzato italiano.
Un concerto – spettacolo che ripercorre cinquant’anni di storia della musica e della società, dagli anni ’60 ad oggi: un emozionante viaggio tra successi indimenticabili, attraverso brani storici che ci hanno fatto cantare e ballare. Un emozionante viaggio tra successi indimenticabili, come “Che colpa abbiamo noi“, “Bisogna saper perdere“, “Piangi con me“, “Lascia l’ultimo ballo per me“, fino a “C’è una strana espressione nei tuoi occhi” e “È la pioggia che va”.
Il titolo di questa serie di live non è un caso, visto che “rock ’n’ roll” è la parola che ha rinnovato la cultura degli ultimi 50 anni.
AD AGOSTO LUCIO CORSI
L’11 agosto, invece, dopo aver partecipato per la prima volta alla 75° edizione del Festival di Sanremo, classificandosi secondo e vincendo il Premio della Critica Mia Martini con il brano “Volevo essere un duro”, arriverà in Salento Lucio Corsi, che sarà protagonista di una delle serate all’Oversound Music Festival in collaborazione con SEI Festival.
Il 21 marzo 2025 uscirà il nuovo omonimo album “Volevo essere un duro”, già disponibile in pre-save e pre-order nei formati Vinile e CD.
«“Volevo essere un duro” è un disco che parla d’infanzia, di amicizia e d’amore. È un album di fantasia con i piedi per terra. In questo album ho cercato di trovare il sogno non fuggendo nel cielo ma strisciando sui marciapiedi, passando sotto i tavoli da pranzo o nascondendomi negli armadi. È un disco di ricordi personali mescolati a storie di altra gente. Ci sono molti personaggi in queste canzoni, da Rocco il bullo della scuola media al Re del rave, una sagoma romantica e sgangherata, fino a Francis Delacroix, mio grande amico (forse immaginario, ma non importa)»
Scritta e composta da Lucio Corsi e Tommaso Ottomano, che hanno curato anche la produzione assieme a Antonio “Cuper” Cupertino, “Volevo essere un duro” – presentata al Festival – parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo.
Il videoclip, diretto da Tommaso Ottomano e prodotto da Borotalco.tv, vede l’amichevole partecipazione degli attori e comici toscani Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini.
Carletto, il bambino protagonista del video, mandato a letto senza cena per una brutta pagella, si ribella alla decisione dei genitori scatenandosi sulle note del brano, con l’aiuto di Lucio e della sua chitarra. La cameretta tappezzata di poster e con lo stereo a palla diventa il regno in cui la canzone si manifesta, per proteggerci dalle aspettative e pressioni degli altri e per ricordarci “quanto è duro il mondo per quelli normali”.
Nella serata dedicata alle cover, Lucio Corsi si è esibito con il brano “Nel blu, dipinto di blu” di Domenico Modugno in duetto con Topo Gigio.
Ad aprile avrà inizio il suo “Club Tour 2025”, prodotto da Magellano Concerti, che lo vedrà esibirsi nelle principali città italiane.
In scaletta anche il singolo “Tu sei il mattino” (Sugar Music) – pubblicato il 12 novembre 2024 -, un ricordo dolce e sognante del primo amore dal punto di vista di chi, ormai cresciuto, si ritrova a pensare al passato con malinconia.
Il videoclip, diretto sempre da Tommaso Ottomano, ha l’intento di distruggere il romanticismo della canzone e vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone.
Lucio è fra i protagonisti della Terza stagione di “Vita da Carlo”, la serie televisiva di e con Carlo Verdone, uscita in esclusiva su Paramount+, in cui questo nuovo singolo ha un ruolo molto particolare.
Cantautore toscano, Lucio Corsi riesce a rendere armonioso il rock d’autore e le sonorità folk insieme, trasformando le sue atmosfere surreali in poesia e legando un mondo a tratti grottesco ad una struttura musicalmente ricchissima.
La buona musica (r)esiste!
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Attualità
Nel 2024 più 15% di turisti ma sono tante le criticità che impongono riflessioni

il 2024 ha segnato un +15% di presenze rispetto all’anno precedente, accompagnato da un significativo aumento dei posti letto disponibili.
Questi i nuovi dati sui flussi turistici in Puglia presentati alla BIT di Milano e che confermano un trend positivo. Eppure, una lettura più approfondita dei numeri mette in luce alcune criticità che impongono una riflessione sul modello di sviluppo turistico della regione. Dal 2019 al 2024, i posti letto in Puglia sono passati da 269.148 a 568.735, con un incremento del 111%, mentre le presenze turistiche annue sono aumentate del 47% (da 16.459.122 nel 2019 a 24.298.574 nel 2024).
Ad evidenziarlo è il Presidente del Consorzio Puglia DOC, Alessandro Zezza. “Questo significa che, a fronte di una maggiore capacità ricettiva, la crescita della domanda non è stata proporzionale, portando a una situazione di sovra-offerta. Un esempio pratico aiuta a comprendere il fenomeno: sarebbe come se un negoziante che l’anno scorso vendeva 100 vasetti di yogurt, quest’anno riuscisse a venderne 147, ma nel frattempo avesse riempito il magazzino con 170 vasetti, lasciandone un’ampia quantità invenduta e destinata a scadere.
La situazione – dichiara il Presidente – è ancora più evidente nel Salento, che registra un aumento dei posti letto da 90.463 nel 2019 a 261.274 nel 2024 (+190%), mentre le presenze turistiche crescono “solo” del 60% (da 5.399.911 nel 2019 a 8.645.034 nel 2024). Un altro dato cruciale riguarda la tipologia dell’offerta turistica: nel 2024, su 568.735 posti letto disponibili, solo 109.856 appartengono al comparto alberghiero, mentre 458.879 rientrano nell’extralberghiero, con un rapporto 1 a 4.
Nel Salento la situazione è ancora più sbilanciata, con un rapporto 1 a 6, nonostante una sostanziale parità nelle presenze turistiche tra i due comparti”.
Imprenditore da sempre attento allo sviluppo costruttivo di riflessioni che favoriscano un turismo sano nonché autore di Sold Out e Overtourism, il presidente prosegue il suo excursus sulle conseguenze di quanto descritto, che si riflettono nell’indice di occupazione su base annua, manifestando una bassa redditività del settore: 28,4% per il comparto alberghiero, 7,7% per l’extralberghiero.
“Il dato è ancor più critico nel Salento, dove si registra un tasso di occupazione del 26,1% negli alberghi e appena 5,8% nell’extralberghiero. Se quest’ultimo comparto lavorasse esclusivamente nel mese di agosto, l’occupazione salirebbe al 67%, lasciando comunque il 33% dei posti letto sfitti. Ma c’è un aspetto ancora più preoccupante: mentre si continua a celebrare il boom turistico, la Puglia sta svendendo il proprio territorio e, soprattutto, sta illudendo migliaia di persone che vedono nel turismo un’opportunità di investimento. Un intero sistema si sta reggendo su premesse instabili, alimentando aspettative che potrebbero rivelarsi insostenibili nel lungo periodo.
Nel frattempo, il prezzo che si sta pagando è altissimo: la struttura socio-economica e culturale del territorio è stata compromessa, con la maggior parte dei comuni trasformati in veri e propri dormitori estivi. D’inverno, molti di questi centri si spopolano e si ritrovano privi persino dei servizi essenziali per i residenti. Questi numeri, spesso presentati in maniera trionfalistica, devono spingere a una riflessione più profonda: è davvero sostenibile il modello di sviluppo turistico intrapreso dalla Puglia?”.
La questione diventa ancora più urgente alla luce di un’offerta ricettiva che cresce in modo esponenziale, senza una proporzionale crescita della domanda. Un tema – conclude Zezza – su cui è necessario aprire un confronto per garantire un turismo di qualità e realmente sostenibile”.
Attualità
Il lavoro delle donne, i numeri di ARPAL e dei centri per l’impiego
ARPAL Puglia, centri per l’impiego accanto alle donne. Dati positivi nel Leccese. In vista della Giornata internazionale della donna, ARPAL Puglia rende noti i dati relativi ai progetti a loro dedicati attivati sul territorio

Accanto alle donne tutti i giorni dell’anno.
ARPAL Puglia – Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro – ha rafforzato i servizi a loro supporto nei centri per l’impiego, attraverso progetti mirati che stanno dando i loro frutti.
Nella provincia di Lecce, negli ultimi due anni, sono 234 le donne accompagnate in progetti di creazione d’impresa; 75 le utenti inserite nei percorsi dedicati alle donne fragili; 45 le vittime di violenza prese in carico assieme a quattro loro figli.
A questi numeri si aggiungono quelli delle donne che quotidianamente si rivolgono agli uffici ARPAL per essere orientate, per seguire percorsi di attivazione al lavoro in quanto percettrici di strumenti di sostegno al reddito o perché in cerca di un’occupazione: nel solo 2024, in provincia di Lecce, sono state oltre 30.500 le candidature ad offerte di lavoro ricevute da donne, quasi la metà (48,9 per cento) del totale.
“Diffondiamo questi dati in occasione della Giornata internazionale della donna, perché sono il frutto di un impegno costante e quotidiano dei centri per l’impiego, a cui abbiamo chiesto di investire molte energie su questo tema negli ultimi anni – spiega Luigi Mazzei, dirigente U.O.Coordinamento Servizi per l’impiego dell’Ambito di Lecce di Arpal Puglia -. Perseguiamo la parità di genere agevolando l’inserimento lavorativo delle donne, supportando le utenti più vulnerabili attraverso percorsi dedicati e promuovendo la cultura dell’imprenditoria femminile. Il lavoro rappresenta una leva straordinaria per l’empowerment femminile, per l’emancipazione dal bisogno e anche per l’indipendenza economica necessaria contro la violenza di genere”.
I PROGETTI ARPAL DEDICATI ALLE DONNE
CAPITANE D’IMPRESA. Attraverso lo sportello “Capitane d’Impresa”, i centri per l’impiego offrono un servizio di orientamento e consulenza specializzata alle donne che vogliono avviare o consolidare una propria attività imprenditoriale.
In poco più di due anni, sono state 234 le utenti accompagnate in progetti di creazione d’impresa, attraverso servizi di orientamento individualizzato; analisi del contesto di mercato e consapevolezza sul rischio d’impresa; tutoraggio nello sviluppo dell’idea imprenditoriale; informazione su adempimenti amministrativi, normative settoriali e forme giuridiche utilizzabili; scouting di incentivi, iniziative di microcredito, bandi e finanziamenti pubblici; supporto nella programmazione delle azioni da intraprendere per la realizzazione del progetto; informazione sulle tutele normative per la conciliazione dei tempi vita-lavoro.
Il numero più elevato di donne accompagnate in questo percorso si registra nel centro per l’impiego di Lecce, con 74 utenti.
Seguono Casarano con 45 e Poggiardo con 39, ma dappertutto i numeri sono incoraggianti.
Li.DiA. Sono 75 le donne vulnerabili per le quali è stato attivato uno specifico percorso presso i centri per l’impiego di Poggiardo e Martano, dove è stato avviato in via sperimentale “Li.DiA.”, che prossimamente sarà esteso anche ai cpi di Tricase e Galatina.
Si tratta del progetto che innova le attività di orientamento e counseling motivazionale con uno specifico servizio di accompagnamento al lavoro dedicato a donne fragili, non o poco scolarizzate, migranti, vittime di tratta, prese in carico dal Ser.D. per la cura delle dipendenze da droga, alcool e dipendenze da comportamenti (es. gioco d’azzardo patologico).
R.I.Vi.Vi.. Sono 45 le donne della provincia di Lecce inserite in R.I.Vi.Vi., acronimo di “Riconquista dell’indipendenza per le vittime di violenza”, il progetto pensato per aiutare le vittime di violenza a riappropriarsi della propria autonomia finanziaria, primo strumento per allontanarsi dall’uomo maltrattante.
Grazie alla collaborazione con i Centri antiviolenza e gli Ambiti territoriali, da novembre 2022 il percorso è stato attivato in tutti i dieci centri per l’impiego dell’Ambito di Lecce, per essere poi esteso anche a Brindisi e Taranto.
A Galatina i numeri più elevati: in accordo con il CAV “Malala” e lo sportello Spiol, sono 23 le donne prese in carico, a cui si aggiungono quattro figli conviventi con più di 16 anni di età e che risultano disoccupati, inoccupati o in cerca di nuova occupazione.
Per rafforzare le azioni su questo fronte, lo scorso 31 gennaio ARPAL ha aderito a “INPS in rete per l’inclusione”, creando una sinergia con l’Istituto nazionale di previdenza sociale, per consentire un accesso agevolato delle donne vittime di violenza ai servizi Inps.
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