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Attualità

Xylella: bene estensione calamità per gli anni 2015, ’16, ’17, ma con la siccità -50% di olive

“Attendiamo, inoltre, che la Regione dia corpo e sostanza finanziaria al fondo costruito in fase di assestamento di bilancio in Consiglio regionale che ha aperto anche alla discussione con l’UE per il regime de deminis”

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E’ un ulteriore strumento a disposizione delle imprese olivicole la delibera di Giunta regionale con la quale viene richiesto al Ministero delle Politiche Agricole l’estensione della declaratoria di calamità naturale dal 1° agosto 2015 fino al 2017 per i danni causati dalla Xylella fastidiosa, auspicando che siano stati inclusi doviziosamente tutti i territori colpiti. Tra i danni da Xylella e quelli della siccità perdurante, nel Salento si stima una diminuzione del 50% della produzione di olive per la prossima campagna olivicola-olearia. La dichiarazione di stato di calamità naturale – spiega Gianni Cantele, Presidente di Coldiretti Puglia – innescherà urgenti misure di sostegno in favore degli imprenditori olivicoli, quali sgravi della contribuzione previdenziale agricola e del settore della trasformazione, sospensione o dilazione delle scadenze fiscali agricole previste per i soggetti agricoli professionali e postergazione di ogni scadenza di mutui e investimenti per n. 5 anni, interventi indispensabili a garantire un futuro ad imprese olivicole, cooperative, frantoi e vivai salentini”.


Passaggio utile e obbligato per Coldiretti sarà quello di rimpinguare il Fondo di solidarietà nazionale, strumento operativo della declaratoria, che risulta al momento incapiente, e che dovrà essere dotato di una dotazione finanziaria destinata esclusivamente alla emergenza Xylella fastidiosa.


La delibera per l’estensione della calamità fa il paio con lo stanziamento della Regione Puglia ha stanziato 5 milioni di euro per allungare i mutui e dare, quindi, respiro alle aziende olivicole in grave crisi di liquidità. Si tratta di un Fondo di rotazione che consente un periodo massimo di allungamento del mutuo pari al 100 per cento della durata residua del piano di ammortamento e non superiore ai 4 anni, a valere sulle risorse dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), utili a garantire un riequilibrio economico e sociale.

Attendiamo, inoltre, che la Regione Puglia dia corpo e sostanza finanziaria al fondo costruito – incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti –  in fase di assestamento di bilancio in Consiglio regionale che ha aperto anche alla discussione con l’UE per il regime de deminis. L’aver stanziato solo 100mila euro è stato un primo step propedeutico ad avviare la moratoria di mutui e crediti bancari e ora va dato corso senza indugio al preannunciato protocollo d’intesa tra Regione Puglia e ABI, per la moratoria ex legis di 12 mesi di sospensione dei pagamenti  e la copertura degli interessi, garantita dall’intervento regionale, e per valutare la possibilità di procrastinare la scadenza dei mutui in essere, consentendo in questo modo di rendere meno pressante il pagamento delle rate”.


E’ innegabile e incalcolabile il danno che il comparto sta subendo da ormai più di 4 anni, a causa della devastazione che il batterio Xylella fastidiosa sta provocando nell’intera provincia di Lecce e in buona parte delle province di Brindisi e di Taranto.


Attualità

Una mensa sociale all’Oratorio di Ugento 

Finanziata dal GAL Capo di Leuca la realizzazione della mensa per la parrocchia “San Giovanni Bosco”

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Tutto pronto per l’apertura della nuova mensa sociale della Parrocchia San Giovanni Bosco” presso l’Oratorio di Ugento, in via Alcide De Gasperi.

Sarà un luogo di incontro e condivisione aperto alla comunità, fortemente voluto dalla parrocchia e dalla Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca.

Per la realizzazione della mensa sociale è stato determinante un finanziamento a fondo perduto attuato dal GAL Capo di Leuca.

Grazie al bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca, infatti, sono state acquistate attrezzature tecnologicamente avanzate: una cucina a 4 fuochi con forno statico a gas, un tavolo in acciaio inox con ripiano e alzatina, una cappa auto aspirante a parete con regolatore di velocità, un forno a microonde con funzione grill, un lavello in acciaio inox a sbalzo con 2 vasche, una lavastoviglie, due armadi refrigerati, 4 tavoli realizzati artigianalmente in legno, e 32 sedie in legno di faggio con seduta impagliata.

La Parrocchia “San Giovanni Bosco”, nella cittadina meglio conosciuta come “l’Oratorio di Ugento“, è la più grande per estensione e numero di abitanti (circa 5mila persone, più di 1.400 famiglie) dell’intero paese, che conta 5 parrocchie. Comprende circa metà del territorio di Ugento e circa la metà della sua popolazione.

Il 18 settembre 1960 fu inaugurata la “Casa del Giovane Mons. Giuseppe Ruotolo“, data che sancisce ufficialmente il varo dell’oratorio, fortemente voluto dal primo parroco Mons. Don Leopoldo De Giorgi.

Questo luogo è stato amato anche da Don Tonino Bello, che, pur essendo impegnato nel seminario vescovile, aveva frequenti contatti con l’attività sportiva dell’oratorio.

La Parrocchia ha acquistato attrezzature, strumenti, arredi e impianti per allestire una mensa nei locali dell’oratorio a Ugento.

La riuscita del progetto sarà possibile grazie al contributo di gruppi di volontari, provenienti anche da altre parrocchie di Ugento, che permetteranno di offrire a tutti un’accoglienza calorosa e rispettosa, facendo funzionare le mense, la cucina e il magazzino al meglio.

Questo allevierà le sofferenze del prossimo, soprattutto in questo momento di crisi economica, in cui le persone fragili sono ancora più bisognose di aiuto e conforto.

Il progetto di realizzazione della mensa, oltre alla Parrocchia “San Giovanni Bosco” di Ugento, annovera altri due partner: l’Associazione Sportiva Dilettantistica Eventi e Sport di Ugento e la Società Agricola “Oro del Salento” Srl di Ugento.

La prima, attiva da circa 15 anni, ha come finalità lo sviluppo e la diffusione di varie attività sportive senza scopo di lucro.

I componenti dell’associazione si adopereranno volontariamente per cucinare e servire nella mensa della parrocchia, con particolare attenzione alla qualità dei cibi e alle azioni in contrasto allo spreco alimentare.

La Società Agricola “Oro del Salento” svolgerà anche il ruolo di fornitore di prodotti ortofrutticoli in eccesso alla mensa sociale.

Oro del Salento” è un’azienda del Sud Salento specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli in prodotti alimentari salentini e pugliesi tutti lavorati a mano, dalle olive alle mandorle, dalle olive al peperoncino piccante alle cime di rapa e vini tipici pugliesi.

 

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Appuntamenti

Paesaggio è Futuro: Antonio Decaro a Tricase

Dall’Europa proposte e soluzioni per il rilancio e la tutela del patrimonio naturale e territoriale del sud Salento, Primo incontro di “un cantiere aperto di proposte e soluzioni” curato dal Pd di Tricase. Con l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari anche Luisella Guerrieri, ex componente del Parco Otranto – Leuca

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Un territorio messo a dura prova a causa di problemi legati ai cambiamenti climatici, alla scarsità d’acqua, alla Xylella e alla forza devastante del fuoco, la consapevolezza di doversi impegnare per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico: nasce così Paesaggio è Futuro, il primo appuntamento di un cantiere aperto di proposte e soluzioni, curato dal Partito Democratico di Tricase, che «metta intorno al tavolo Enti, associazioni e cittadini in un’epoca di grandi sfide ambientali».

All’iniziativa, in programma per venerdì 15 novembre, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, parteciperanno Antonio Decaro (Eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo), Luisella Guerrieri (già componente del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase), Antonio Ciriolo (presidente del GAL Capo di Leuca), che con le loro competenze arricchiranno il confronto sulle questioni dell’iniziativa.

«Vogliamo che Paesaggio è Futuro sia una piattaforma di idee, azioni e collaborazioni», spiegano gli organizzatori, «con l’obiettivo di integrare il paesaggio nel progresso economico e sociale, generando valore per il territorio e per le generazioni future».

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Attualità

Luce naturale all’Agrinido di Melpignano

L’Associazione dei Comuni Virtuosi, Velux e il comune di Melpignano insieme per l’innovativo progetto. La sindaca Valentina Avantaggiato: «Felici che il progetto del nostro agrinido abbia attratto l’interesse di Velux, realtà di rilievo a livello nazionale, all’interno di un progetto per la promozione dell’utilizzo della luce naturale avviato in collaborazione con i Comuni Virtuosi»

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La tutela del benessere psicofisico parte dall’infanzia. Così, oltre ad essere uno spazio immerso nel verde, a basso impatto ambientale ed efficiente dal punto di vista energetico, il nuovo Agrinido sarà sommerso dalla luce.

È stato infatti siglato un accordo tra il comune di Melpignano e Velux, in vista della realizzazione dell’innovativa scuola per l’infanzia.

Diventa così anche un progetto pilota per l’Associazione dei Comuni virtuosi, la rete di enti locali che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei territori, diffondendo nuove consapevolezze e stili di vita, all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti.

L’uso coordinato di porte finestre sui fronti e finestre sul tetto, con l’aggiunta di un giardino d’inverno nella zona centrale dell’agorà, consente di ottenere ovunque luce abbondante, omogenea e con marcata multi direzionalità.

Il ricorso all’illuminazione artificiale è pressoché azzerato, con importanti vantaggi economici e ambientali.  Una scuola virtuosa non solo si adegua agli standard – obbligatori o volontari – più avanzati, ma li contestualizza e li rende parte del processo ideativo per diventare esempio di progettazione attenta alle esigenze della società e del pianeta.

«Siamo felici che il progetto del nostro agrinido abbia attratto l’interesse di Velux, realtà di rilievo a livello nazionale, all’interno di un progetto per la promozione dell’utilizzo della luce naturale avviato in collaborazione con i Comuni Virtuosi», ha dichiarato Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano, «il progetto nasce proprio su questa direttrice, pensato come un luogo in cui la natura insegna e accoglie: uno spazio aperto, pieno di luce, efficiente dal punto di vista energetico (Nezb) e caratterizzato da un sistema di cisterne per la raccolta delle acque piovane, funzionali all’irrigazione degli spazi verdi.  Un nido che punta a offrire esperienze educative all’avanguardia, in linea con i recenti sviluppi in campo pedagogico. Un servizio di welfare reale, per sostenere la genitorialità, che sappia rispondere alle esigenze dei nuovi genitori, con orari flessibili e ampi».

La collaborazione tra Velux, azienda leader a livello mondiale nella produzione di finestre per tetti, e l’Associazione dei Comuni virtuosi, dura da oltre dodici anni e si pone come obiettivo principale la diffusione di una cultura sulla luce naturale, che si traduce in benessere psico-fisico, risparmio energetico e sostenibilità. L’accordo sull’Agrinido prevede consulenza illuminotecnica, fornitura e posa gratuita dei lucernari, inseriti per portare all’interno degli ambienti scolastici luce e ventilazione naturali, a beneficio di bambini, maestre e operatori che vivranno quegli spazi.

«L’Associazione dei Comuni Virtuosi è una realtà di cui condividiamo a pieno valori e filosofia», ha aggiunto Marco Soravia, amministratore delegato Velux Italia, «abbiamo scelto insieme il Comune di Melpignano non appena abbiamo avuto modo di scoprire il progetto dell’Agrinido. Il futuro è nelle mani dei nostri ragazzi e le scuole primarie e gli asili sono gli ambienti nei quali passano i periodi più cruciali e intensi della loro vita. Siamo davvero felici di aver potuto fornire il nostro contributo portando più luce e ventilazione naturali e non vediamo l’ora di sentire il suono della campanella!».

«Per il secondo anno di fila la collaborazione tra Comuni Virtuosi e Velux trova il suo compimento in una scuola di un nostro comune: ed è la cosa più bella di tutte, portare benessere e comfort per le bambine e i bambini del futuro Agrinido del Comune di Melpignano», ha affermato Marco Boschini, coordinatore nazionale della rete, «siamo sicuri che anche questo caso possa fare scuola, per i tanti edifici pubblici dei nostri Comuni Virtuosi, che potranno beneficiare del buon esempio di questa storia e replicarlo altrove».

Il progetto architettonico dell’Agrinido è stato realizzato dalla Società Dodimoss. Fondato nel 2004, grazie alle competenze multidisciplinari dei propri soci, opera in diversi campi come la progettazione architettonica, la progettazione del verde e del paesaggio, il restauro di edifici di rilevanza storica. L’Agrinido si pone come obiettivo di divenire un edificio all’avanguardia, originale e innovativo, con una forma morbida e accogliente e la ricerca di un forte legame con l’ambiente. Nel progetto è coinvolto un nutrito numero di professionisti dello studio, guidati da Gabriella Innocenti e Vincenzo Pescatore: «La progettazione e la realizzazione di edifici destinati ad un’utenza sensibile come la fascia d’infanzia recano con sé impegno e passione, per consegnare strutture che massimizzano il comfort e la vivibilità degli ambienti. Ciò passa attraverso un occhio di riguardo alla sostenibilità, alle materie prime e al rispetto dell’ambiente. La natura insegna, aiuta a crescere, definisce un luogo aperto in cui si diventa grandi. È per questo che da qualche tempo si guarda all’universo naturale con un riscoperto interesse. Lo spazio aperto non è più percepito come un luogo pericoloso, ma è strumento di crescita utile per favorire lo sviluppo in particolare dei più piccoli».

Il team Veluxche che ha operato di concerto con Annalisa Malerba, responsabile Settore Tecnico del Comune di Melpignano, è stato composto da Giulio Camiz e Ilaria Fattori.

Camiz, responsabile scientifico VELUX Italia, ha concluso: «Il rapporto con l’esterno e con gli elementi naturali è diventato sempre di più un tema diffuso, con spazi che si fondono, materiali sani e sostenibili, verde e vegetazione, molto legno, colori. Tra gli ingredienti vincenti c’è anche la luce naturale, il cui compito è non solo quello di consentire agli occhi di esplorare l’ambiente, ricevere stimoli, interagire attraverso adeguati livelli di luminosità, ma anche di fissare e allineare i ritmi circadiani con l’alternanza ciclica naturale di luce e buio. Dobbiamo ai bambini spazi non solo adeguati, ma pensati per loro e per la loro crescita».

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