Botrugno
Cattivi odori nel magliese: eppur qualcosa si muove
Tavolo tecnico con l’Arpa il 21 aprile. Il sindaco di Maglie: “Individuare con celerità e fermezza le cause di tali emissioni per predisporre strumenti sanzionatori idonei e giusti per assicurare la vivibilità e fruibilità del territorio”

Emissioni maleodoranti che interessano interi quartieri di Maglie soprattutto anche se molte lamentele in tal senso ci sono giunte anche da altri paesi come Scorrano, Sanarica, Botrugno e San Cassiano.
Qualcosa sembra muoversi anche grazia all’ Arpa (agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) che ha inviato un’informativa al sindaco di Maglie Ernesto Toma.
Il primo cittadino ha infatti informato che gli hanno “fatto sapere prima di Pasqua”, come nel primo bimestre 2020 siano stati “individuati nel territorio di Maglie, fenomeni di disturbo olfattivo, e speriamo solo olfattivo”.
I rilievi sarebbero stati effettuati il 31 gennaio ed il 1° febbraio scorsi.
“Ho subito contattato Arpa”, ha spiegato il sindaco Toma, “che mi ha riferito l’intenzione di convocare, con le modalità consentite, un Tavolo tecnico, per il 21 aprile alle ore 10”.
Il fenomeno è noto ai cittadini magliesi e (come detto) non solo: emissioni maleodoranti interessano interi quartieri, soprattutto nelle ore notturne e rendono impossibile il riposo.
Per Ernesto Toma “è giunto il momento di individuare con celerità e fermezza le cause di tali emissioni per predisporre strumenti sanzionatori idonei e giusti per assicurare la vivibilità e fruibilità del territorio”.
“Maglie c’è e farà la sua parte senza tentennamenti, senza infingimenti e senza paure”, avverte il Primo cittadino, “ancora di più in questi giorni che stiamo riscoprendo, qualora ce ne fosse bisogno, il valore della salute, che appare scontato sino a quando non insidiato da fenomeni esterni”.
Il sindaco Toma, infine, invita “i cittadini a portare alla mia conoscenza ogni circostanza relativa all’oggetto e che io mi impegnerò di sottoporre all’attenzione dagli organi di competenza”.
Attualità
Botrugno: il Palazzo Marchesale…. pilota di Spider
Progetto multidisciplinare per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici salentini. Svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto

Si chiama Spider ed è un progetto altamente multidisciplinare che sviluppa un’azione integrata scientifico-didattica per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici, affrontando le problematiche legate ai fenomeni di degrado fisico-chimico, accelerati dai cambiamenti climatici.
Nei giorni scorsi si sono svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto.
Capofila del progetto Spider è l’Università del Salento, in particolare il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII) e del Dipartimento di Beni Culturali (DBCC), affiancate nelle attività di ricerca dal partner La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l. (Lecce).
Il team è guidato dalla responsabile scientifica Prof.ssa Carola Esposito Corcione e include esperti con competenze multidisciplinari:
- Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII): Daniela Fico, Riccardo Colella, Mariangela Lazoi, Mattia Mangia, Eliana Mello, Emanuele Podo e Carla Di Buccari.
- Dipartimento di Beni Culturali (DBCC): Daniela Rizzo e Fabiola Malinconico.
- Impresa La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l.: Irene Napoli, Tiziano e Lanfranco La Valle.
Gli obiettivi del progetto includono; il monitoraggio ambientale degli edifici, tramite tecnologie innovative e non invasive; la ricostruzione storico-artistica, il recupero di scarti lapidei per la realizzazione di modelli 3D; lo sviluppo di pratiche di restauro non invasive; la creazione di itinerari turistici didattico-inclusivi.
Fondamentale per il successo del progetto è la collaborazione con il comune di Botrugno, rappresentato dal sindaco Silvano Macculli e dai referenti istituzionali Aldo Micocci (direttore del Museo) e arch. Loredana Dimartino, che hanno supportato il team durante le fasi del sopralluogo.
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Attualità
San Cassiano: Soci@almente – Come non cadere nella rete
Bullismo e cyberbullismo, al Circolo Culturale Cattolico “Chiara Ruggeri Catamo” incontro con prime e seconde medie dei plessi scolastici di San Cassiano, Botrugno, Nociglia e Supersano,

Presso il Circolo Culturale Cattolico “Chiara Ruggeri Catamo”, di San Cassiano si discuterà di bullismo e cyberbullismo.
L’incontro si terrà domani, venerdì 7 febbraio, a partire dalle 10,30.
L’evento è stato pensato per sensibilizzare i ragazzi dagli 11 ai 13 anni sul tema.
Un’informazione adeguata sul mezzo internet, sui rischi che si corrono (sociali e penali), sull’uso consapevole della rete, saranno i temi-guida dell’evento che si propone a termine di un percorso partecipato dei diversi spazi territoriali in sinergia con gli Enti locali, Scuola e Parrocchie.
L’incontro con le classi secondarie (prime e seconde medie) dei quattro plessi scolastici di San Cassiano, Botrugno, Nociglia e Supersano, dal nome “Soci@lMente – Come non cadere nella rete”, seguirà il seguente programma:
- apertura dibattito a cura del Consigliere Comunale Fabrizio Colella;
- saluti del parroco di San Cassiano, Don Giuseppe Paglialonga;
- introduzione della dirigente scolastica del Comprensivo, Giusy Di Seclì e della referente scolastica della rete contro il bullismo e cyberbullismo, Ada Rita Cutrino;
- attività di riflessione e sensibilizzazione ed eventuali quesiti sul fenomeno;
- intervento a cura degli agenti della Sezione Operativa distrettuale per la Sicurezza Cibernetica di Lecce: il Dirigente Commissario Capo Marco Schirosi, il Sovrintendente Luca Cucurachi; l’Assistente Tecnico Federica Scrofani (Per un uso più consapevole della rete, il contrasto del fenomeno e le conseguenze giuridiche che ne scaturiscono);
- saluti e ringraziamenti finali del sindaco di San Cassiano Oronzo Lazzari.
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Attualità
Dalla provincia di Lecce otto consiglieri nazionali ANCI
Sono Adriana Poli Bortone (Lecce), Francesca Torsello (Alessano), Pamela Daniele (Ruffano), Silvano Macculi (Botrugno), Michele Sperti (Miggiano), Ettore Caroppo (Minervino di Lecce), Flavio Filoni (Galatone) e Mario Pede (Squinzano)

L’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), lo scorso 6 dicembre, ha nominato i 644 nuovi membri del suo Consiglio Nazionale
Alla 20esima assemblea congressuale di Torino, l’associazione che rappresenta gli interessi dei Comuni dinanzi agli organi istituzionali nazionali ed internazionali riunendo oltre 7mila Comuni italiani, per un totale del 94,7% della popolazione, ha eletto i 34 rappresentanti dei Comuni pugliesi. Di questi, otto sono quelli della provincia di Lecce.
C’è Ettore Caroppo, consigliere comunale di Minervino con alle spalle esperienze da sindaco del suo Comune e da presidente regionale Anci. Pamela Daniele, attualmente al secondo mandato da assessora a Cultura e Turismo per il Comune di Ruffano.
Francesca Torsello, prima cittadina di Alessano dal 2016 al 2021. Completano l’elenco gli attuali sindaci di Galatone (Flavio Filoni), Botrugno (Silvano Macculi), Squinzano (Mario Pede), Lecce (Adriana Poli Bortone) e Miggiano (Michele Sperti che manterrà la carica di vicepresidente di ANCI Puglia).
Con l’importante ruolo di rappresentare il nostro territorio, contribuiranno a indirizzare le funzioni dell’Anci, che sono: rappresentare gli interessi degli associati dinanzi agli organi centrali dello Stato (Parlamento, governo, regioni); promuovere lo studio e l’approfondimento di problemi che interessano i suoi associati e di ogni materia riguardante la pubblica amministrazione; interviene con propri rappresentanti in ogni sede istituzionale in cui si discutano o si amministrino interessi delle autonomie locali; prestare attività di consulenza ed assistenza agli associati direttamente o mediante partecipazione o convenzionamenti con società, relativamente alle competenze che la legge attribuisce al Parlamento e allo Stato nazionale; esaminare i problemi che riguardano i dipendenti degli enti locali ed è presente nell’Agenzia ARAN per la definizione del contratto nazionale di lavoro del comparto; promuovere iniziative per l’educazione civica dei cittadini e per diffondere la conoscenza delle istituzioni locali, nonché la partecipazione dei cittadini alla vita delle autonomie locali; promuovere e coordinare le relazioni internazionali dei suoi associati e le loro attività nel campo della cooperazione internazionale decentrata.
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