Attualità
La Rete: Sportello Antiviolenza e Antimobbing a Maglie
L’apertura dello sportello in via Carducci 70, per incontrare e confidare sull’aiuto di personale specializzato, che non solo individui e contrasti il fenomeno della violenza prima che sia troppo tardi, ma che dia gli strumenti ed il supporto per mettere la parola fine alla violenza fisica e psicologica
A Maglie è operativo lo Sportello Antiviolenza e Antimobbing, il nuovo strumento di supporto per le vittime di violenza o per coloro che sono oggetto di mobbing e soprusi in ambiente lavorativo.
Il progetto, realizzato a cura dell’equipe specialistica antiviolenza dell’Ambito territoriale, costituisce un ulteriore servizio rivolto alle donne del territorio con difficoltà e, più in generale, alle persone che vivono situazioni problematiche nel mondo del lavoro.
L’apertura dello sportello antiviolenza, in via Carducci 70, è destinata a chi voglia incontrare e confidare sull’aiuto di personale specializzato, che non solo individui e contrasti il fenomeno della violenza prima che sia troppo tardi, ma che dia gli strumenti ed il supporto per mettere la parola fine alla violenza fisica e psicologica, che ogni giorno coinvolge centinaia di donne che non hanno il coraggio di dire “Basta”.
Le testimonianze di chi è riuscita a superare i gravi momenti di difficoltà e di riconoscere di avere bisogno di aiuto, dimostrano che a subire violenza non sono solo donne che “amano troppo”.
Spesso sono donne che non vogliono ammettere di essersi sbagliate o di aver fallito.
Alcune volte si pensa di poter riuscire a cambiare il proprio compagno ed è proprio l’amore verso gli altri, ma non verso se stesse o la loro “pazienza” che le porta a soffrire, sino in casi estremi a morire.
In molti casi sono donne che subiscono determinate situazioni, perché non credono in loro stesse o perché hanno paura di dimostrare che hanno bisogno di aiuto, prima ancora, della violenza fisica, è la violenza verbale e psicologica a far male.
“Tu non vali niente”, è spesso ripetuta da individui, familiari, amici, datori di lavoro che usano parole e giudizi per minare la forza interiore, per sottomettere ed annientare la persona che si ha di fronte.
Spesso non accettandosi e non volendosi bene si subisce in silenzio, perché si entra in un circolo vizioso che impedisce di liberarsi da alcune “catene”.
I fatti di cronaca dimostrano come la violenza fisica e psicologica, soprattutto quella all’interno delle mura domestiche, vada combattuta ab origine, con determinazione affinché non degeneri, con ricadute pesanti dal punto di vista sociale o peggio in termini di vite umane.
Lo sportello anti violenza è stato fortemente voluto dal neo assessore alle politiche sociali, Maria Grazia Maggiorano e messo a punto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ernesto Toma in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Maglie.
«Si tratta», precisa l’assessore Maggiorano, «di un altro importante tassello nelle politiche a sostegno delle fasce più fragili dalla comunità fin qui poste in essere dall’amministrazione. L’attivazione dello Sportello nel nostro Comune intende fornire un approccio diretto ed immediato a chi è in difficoltà e, soprattutto, rappresenta un presidio di legalità e di attenzione per tutta la nostra comunità».
«L’auspicio», conclude la Maggiorano, «è che a “La Rete” si possano raccogliere tutte le istanze possibili e che la stessa faccia da argine per prevenire e contrastare la violenza sulle donne!».
La sede degli uffici è nei locali del Centro Famiglia di Via Carducci 70, e sarà aperto tutti i lunedì dalle 10 alle 12.
Per appuntamento e supporto telefonico è possibile chiamare il numero 3288212906.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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