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Attualità

Silvia De Donno prima donna al timone dell’US Acli Lecce

La nuova presidente è di Maglie. Il crisma dell’ufficialità al congresso provinciale tenutosi telematicamente

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«L’elezione di Silvia De Donno, prima donna ai vertici dell’US Acli Lecce», commenta Damiano Lembo, presidente nazionale, «oltre a presentare il prerequisito della competenza ed esperienza, è in linea con quanto auspicato dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport Vincenzo  Spatafora, durante il dibattito ‘La rete delle donne’ organizzato dall’US Acli.  Lecce in tal senso fa da apripista, ed elegge per il prossimo quadriennio alla guida dell’US Acli Lecce Silvia De Donno


La neo presidente dell’Us Acli Lecce, Silvia De Donno


«Siamo fieri e orgogliosi di lei: è la prima donna a rivestire questo importantissimo ruolo nella nostra provincia», le parole del presidente uscente Pietro Luigi De Vitis, «siamo certi che la dott.ssa De Donno  che, fra l’altro, oltre che consigliere provinciale e formatore nazionale  nelle discipline medico scientifiche è anche responsabile dell’associazione di divulgazione scientifica “Scienza e Salute”,  ha maturato un’esperienza importante nel nostro Ente e saprà svolgere al meglio un compito delicato in questa fase di grande rilancio».


«Questo incarico giunge in un periodo particolare per tutti», ha sottolineato Silvia De Donno, «e richiede da parte mia e di ciascun componente una maggiore determinazione nel far crescere il nostro Ente. Ritengo necessario creare reti e collaborazioni tra soggetti istituzionali e del mondo del Terzo settore per investire al meglio le energie e raggiungere i migliori risultati. I valori legati allo sport rivestono una funzione sociale elevatissima, non solo per lo sviluppo psico fisico, ma anche come elemento di sana integrazione, antidoto all’emarginazione di intere aree periferiche e soggetti svantaggiati. Compiti che nella fase post emergenziale avranno un ruolo strategico e di ricostruzione del tessuto sociale. Sarà mio compito e della nuova Presidenza trovare il giusto equilibrio per portare avanti tale impegno, vero banco di prova del futuro», ha concluso De Donno, «ringrazio infine tutti coloro che mi hanno dato fiducia, facendo i migliori auguri a tutti gli Aclisti per il compito e per le sfide che ci attendono.”

Silvia De Donno nata a Maglie nel 1991 è laureata in Farmacia, ha iniziato il suo percorso nell’US Acli in giovane età coordinando varie attività a livello provinciale regionale e nazionale, è stata referente di molteplici progetti interessandosi particolarmente di salute e malattie rare che relaziona insieme ad un team di esperti nazionale puntualmente sul sito www.scienzaesalutesilviadedonno.it


US Acli. L’Unione Sportiva Acli è promossa dalle Acli per favorire, sostenere ed organizzare attività motorie, ludiche e sportive rivolte a soggetti di ogni età e di ogni condizione, con particolare attenzione alle persone più esposte a rischi di emarginazione fisica e sociale.  L’ US Acli è soggetto promotore di sport per tutti attraverso iniziative funzionali a migliorare la qualità della vita delle persone, la società e la vita civile. Un’attenzione privilegiata è da sempre rivolta  ai bambini e ai giovani, non soltanto perché lo sport rappresenta una delle più “facili” attività di ricreazione, di aggregazione e di impegno ma soprattutto  perché la pratica motoria, ludica e sportiva riveste un fondamentale ruolo educativo e formativo.


 


Attualità

Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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