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Attualità

Come un matto: sogno o son desto?

Su youtube il videoclip del singolo d’esordio del duo salentino neo soul Yorker. Nel video, diretto da Francesco Luperto con editing di Amedeo Giuffrè, la storia del protagonista si intreccia con quella della pittrice Gianna Stomeo (autrice della copertina del singolo), che lo ritrae, proponendo allo spettatore un dubbio amletico: “sogno o son desto?”

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All’interno di una tela inizia a prendere forma il volto sorridente di un uomo: protagonista di un sogno o della realtà? Su Youtube è disponibile il videoclip di Come un matto, singolo d’esordio di Yorker, duo salentino neo soul formato dal batterista e cantante “Dema”, moniker di Antonio De Marianis (di Martano), e dal chitarrista leccese Gino Semeraro.


Nel video, diretto da Francesco Luperto con editing di Amedeo Giuffrè, la storia del protagonista si intreccia con quella della pittrice Gianna Stomeo (autrice della copertina del singolo, anche lei come Dema di Martano), che lo ritrae, proponendo allo spettatore un dubbio amletico: “sogno o son desto?”.


L’esperienza semi-onirica si sviluppa in un percorso domestico vissuto tra azioni senza un fine e una frastornata rincorsa di una figura femminile.


Questo strano limbo porta il protagonista a sentirsi bloccato in una condizione di dormiveglia che lo trasporta in una inconscia e sottile sensazione di piacere.


Il brano, prodotto dai due artisti in Cascina Dema Studio, mixato al Waveform Studio di Andrea Mariano dei Negramaro, masterizzato da Giovanni Versari, distribuito da Artist First e targato Discographia Clandestina, etichetta indipendente di Carmine Tundo (La Municipàl, Nu Shu, Diego Rivera) è un vero e proprio manifesto del sound del progetto: il bit storto della batteria e una chitarra che propone un riff neo soul e le intense linee del basso. Con un testo in italiano, il duo racconta una storia d’amore vissuta in uno “strano” sogno, che scavalca il muro della noia, facendo vivere al protagonista della canzone un viaggio sentimentale così surreale da non comprendere più il limite tra realtà e sogno, verità e immaginazione. Una situazione che trasforma il suo ghigno beffardo in una solitaria e matta risata, così come cantato nel ritornello: “Non resto zitto quando dormo insieme a te/ Quando lo faccio non mi accorgo e sono già le sei/ Rido solo come un matto/ Rido solo come un matto”.



GLI YORKER


Dema, dopo la formazione giovanile con il batterista Antonio Marra e successivamente con Maurizio Dei Lazzaretti, amplia le sue competenze partecipando a clinic e seminari in giro per l’Italia con Virgil Donati, Dannis Chambers, Dave Weckl, Gavin Harrison, Marco Minnemann, Lele Melotti, Agostino Marangolo, Ellade Bandini, Roberto Gatto ed altri maestri. Vincitore del concorso internazionale Shure Drum Mastery Competition 2012 al Galmi Gaukaurinn club di Reykjavik, vanta collaborazioni sia in studio che in tour con Africa Unite, Roy Paci, Raiz, Sud Sound System, Steela e Moods, Mannarino, Enzo Avitabile, Giuliano Sangiorgi, Willie Peyote, Raphael Gualazzi, Sud Sound System, ‘O Zulù, Franco Simone e molti altri. Attualmente suona la batteria anche per Bundamove, Opa Cupa, Giro di banda.

Gino Semeraro è un chitarrista e un producer classe ‘95.


A 19 anni inizia il suo percorso come chitarrista nei progetti musicali di Cesare Dell’Anna (Opa Cupa, Girodibanda, Zina, Tarantavirus, DNX e Talla). Da qui amplia la sua carriera grazie alla possibilità di esibirsi in giro per l’Italia e l’Europa (Milano, Roma, Barcellona, Manresa, Irun, Londra per citarne alcune), arricchendo il proprio bagaglio artistico con sei anni di esperienza sui palchi e negli studi di registrazione.


La collaborazione con Dell’Anna, oltre a permettere al giovane chitarrista di affermarsi nella scena locale, gli consente di conoscere e di condividere il palco con numerosi artisti come Mannarino, Enzo Avitabile, Giuliano Sangiorgi, Willie Peyote, Raphael Gualazzi, Sud Sound System, ‘O Zulù, Franco Simone e tanti altri.


Dal punto di vista accademico, attualmente Gino ha concluso con successo il triennio di primo livello in “Chitarra Jazz” presso il Conservatorio di Musica Tito Schipa di Lecce.


Dopo aver maturato anni di esperienza sui grandi palchi in Italia e in Europa, i due musicisti si ritrovano, dunque, per questa nuova avventura musicale nella “Cascina Dema Studio”, quartier generale dove nascono le loro canzoni.


Nel 2019 il duo collabora, in studio di registrazione e in concerto, con la giovane cantante ceca Giudi, esibendosi, tra le altre tappe, in alcuni festival in Repubblica Ceca (Rock for People, Nouvelle Progue) e nel club The Social di Londra.


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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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