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Attualità

Martano, una piscina al “Trinchese”

Un centro sportivo-natatorio finanziato dalla Provincia di Lecce con 3 milioni di euro (fondi pnnr). Sorgerà presso l’Istituto di istruzione secondaria superiore “Trinchese”. Di circa 1.350 metri quadrati, composto da un corpo principale, il locale vasca, il corpo spogliatoi e servizi e un avancorpo ad un piano contenente l’atrio d’ingresso per il pubblico

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Un centro sportivo-natatorio verrà realizzato presso l’Istituto di istruzione secondaria superiore “Trinchese” di Martano (via prolungamento Piazza Gramsci), grazie al finanziamento di circa 3 milioni di euro, che la Provincia di Lecce, quale  ente beneficiario ed esecutore, in accordo con la dirigenza scolastica, ha ottenuto a valere sui fondi PNNR, Piano nazionale di ripresa e resilienza.


Se ne è parlato in una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Adorno a Lecce, sede della Provincia.


Ad illustrare tutti i dettagli sono intervenuti Antonio Leo, vice presidente della Provincia di Lecce, Fabio Tarantino, consigliere provinciale con delega alla Rete scolastica e diritto allo studio e sindaco di Martano, Antonio De Matteis, consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica e Impiantistica sportiva, Dario Corsini, dirigente provinciale Servizio Edilizia e Rete scolastica e Alieta Sciolti, dirigente scolastica dell’IISS Trinchese di Martano.


Presenti i tecnici provinciali Antonio Cordella, Luca Trisciuzzi, Renzo Paladini, Donato De Nigris.


La fonte finanziaria è l’Avviso pubblico del 2 dicembre 2021, per la presentazione di proposte per la messa in sicurezza e/o realizzazione di palestre scolastiche, da finanziare nell’ambito del PNNR, Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.3: “Piano per le infrastrutture per lo sport nelle scuole”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU.


Grazie allo scorrimento della graduatoria, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, nei giorni scorsi ha ammesso al finanziamento anche questo intervento della Provincia.


È prevista dunque la realizzazione, su area a disposizione dell’I.I.S.S. “S. Trinchese” di Martano, di proprietà della Provincia di Lecce, di un Centro Sportivo-Natatorio, per circa 1.350 metri quadrati, composto da un corpo principale, il locale vasca, il corpo spogliatoi e servizi e un avancorpo ad un piano contenente l’atrio d’ingresso per il pubblico.


La palestra sarà disponibile all’uso della comunità oltre l’orario scolastico, con un accesso indipendente e autonomo. La nuova costruzione sarà staccata di 10 metri dal prospetto posteriore dell’edificio esistente, in modo da essere completamente autonoma e fruibile anche con la scuola chiusa.


Soddisfazione per risultato raggiunto è stata espressa da Fabio Tarantino, consigliere provinciale con delega alla Rete scolastica e diritto allo studio e sindaco di Martano: “Il progetto nasce all’interno del Trinchese, in collaborazione e in sinergia con la Provincia di Lecce, che ha inserito all’interno della programmazione dei fondi PNRR l’idea ambiziosa di realizzazione di una piscina per il territorio della Grecìa Salentina. La struttura sarà a servizio dell’Istituto scolastico, ma possiamo anche pensare ad una gestione che possa riguardare anche tutti gli utenti del territorio, in modo da raggiungere gli obiettivi di economicità ed efficienza che l’impianto deve necessariamente raggiungere per poter mantenere il suo funzionamento”.


«Da consigliere provinciale dico che la Provincia di Lecce si sta dimostrando ancora una volta un Ente vivo, capace di dare supporto e di saper fare concretamente per il territorio. Nel ruolo di padre e di zio dico che questi sono interventi che arricchiscono i nostri figli e li accompagnano nella crescita», ha detto il consigliere provinciale Antonio De Matteis, con delega all’Edilizia scolastica e Impiantistica sportiva.


«Un doveroso ringraziamento a chi ha reso possibile tutto questo», ha detto poi il vice presidente della Provincia di Lecce Antonio Leo. «Oggi presentiamo un progetto che definirei rivoluzionario, che coniuga sicurezza e bellezza delle nostre scuole».

Al piano terra saranno presenti: atrio di ingresso del pubblico delle tribune; spogliatoi e servizi per gli istruttori, servizi igienici per il pubblico; servizi e spogliatoi piscina maschili e femminili per gli atleti, forniti di panche e rastrelliere per il deposito delle scarpe; deposito attrezzi sportivi e infermeria; sala vasca dotata di vasca natatoria semi-olimpionica per nuoto, di m. 21,00 x 25,00 a 8 corsie, con profondità a pendenza minima da m. 1,20 (lato blocchi di partenza) a 1,80; gradinate con tribune fisse, posizionate sulla banchina della vasca natatoria, per circa 120 posti spettatori seduti.


Al piano interrato (circa 75 mq), con accesso dall’esterno, saranno realizzati i locali tecnici necessari al funzionamento della piscina.


La costruzione è stata pensata in funzione delle migliori prassi ed esperienze progettuali e realizzative degli ultimi anni. Infatti, la concezione delle vasche, degli spogliatoi e dei relativi servizi igienici, le caratteristiche dei percorsi e degli impianti, rispondono alle vigenti normative in materia (CONI, ASL, Regolamenti Comunali, Decreto Ministeriale 18 dicembre 1975, Sicurezza degli impianti sportivi, Superamento delle barriere architettoniche).


Particolare importanza è data anche all’attenzione riservata al risparmio energetico. Infatti, per il contenimento dei consumi energetici, oltre alla coibentazione delle murature esterne e del solaio, si utilizzeranno i seguenti tipi di impianti: impianto di riscaldamento a pavimento a pannelli radianti con elettrovalvola e termostato in ogni locale; impianto di pompe di calore con sonde geotermiche e raffrescamento passivo; impianto a pannelli solare-termico per la produzione di acqua calda; impianto a pannelli fotovoltaico da 40 KW per la produzione di energia elettrica.


«Il progetto è il risultato di un lavoro di squadra, perfetta simbiosi tra due istituzioni, la scuola e la Provincia. E’ una doppia soddisfazione perché questo progetto innovativo, la cui valenza si intuiva già dalla sua prima idea embrionale, è sicuramente importante dal punto di vista dell’edilizia scolastica, ma diventerà una ricchezza per l’intero territorio e offrirà opportunità per i ragazzi», ha spiegato  Dario Corsini, dirigente provinciale del Servizio Edilizia e Rete scolastica.


L’Istituto “Trinchese” di Martano comprende al suo interno il Liceo Scientifico con tre articolazioni (Nuovo Ordinamento, Scienza Applicate, Scientifico Internazionale Cambridge), il Liceo Linguistico, il Tecnico Economico con tre articolazioni (Amministrazione Finanza e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali, Amministrazione Finanza e Marketing con curvatura sportiva), il Professionale Tecnico dei Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale e Corsi serali per adulti.


La dirigente scolastica Alieta Sciolti ha evidenziato: «L’idea della costruzione di una piscina nasce dalla consapevolezza che lo sport favorisce lo sviluppo psicofisico dei ragazzi e delle ragazze, aiuta a prevenire situazioni di stress e insegna a vivere sani. La curvatura sportiva attivata nell’ITE integra le competenze di base connesse alla gestione dei sistemi e processi aziendali, con conoscenze ed approfondimenti sulla cultura sportiva. Abbiamo investito in quest’ambito, facendo conoscere anche sport meno noti e più costosi, come ad esempio, arrampicata, speleologia, vela, che spesso le famiglie non riescono a far praticare ai propri ragazzi. Inoltre, offriamo la possibilità a tutti gli studenti di conseguire, attraverso corsi specializzati, diversi brevetti come bagnino di salvataggio, primo soccorso, immersione, cavaliere di equitazione, istruttore di primo livello di tiro con l’arco, patente nautica per soccorso con moto d’acqua. Su questo terreno è nato il seme del sogno della piscina, che grazie al sindaco di Martano e alla Provincia si sta concretizzando».


Ora occorrerà attendere la sottoscrizione dell’Accordo di concessione tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e Provincia di Lecce e subito dopo, date le tempistiche stringenti previste dal PNRR, la Provincia procederà immediatamente con l’avvio del procedimento.



Attualità

Acque depurate per i campi di Carpignano e Martano

“Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate”: i lavori, appena affidati per un importo di circa un milione e 800mila euro, dovranno concludersi in duecento giornate lavorative, quindi entro sette mesi

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«Con soddisfazione, stiamo per risolvere definitivamente la vicenda della “Rete irrigua consortile per il riuso delle acque depurate” nei nostri territori»: lo annunciano con una nota congiunta i sindaci di Carpignano Salentino e Martano.

Un progetto innovativo e ambientalmente strategico, approvato nel 2002 e completato nel 2006, ma mai attivato a causa di problemi legati al depuratore consortile. Inizialmente, mancava una soluzione per lo smaltimento finale delle acque trattate, poiché le trincee drenanti non erano state realizzate.

Successivamente, anni di abbandono e vandalismi avevano reso inutilizzabili la vasca di accumulo e la rete irrigua.

Per superare queste criticità e valorizzare gli investimenti già effettuati, soprattutto in un contesto in cui l’acqua è diventata indispensabile per il reimpianto degli ulivi colpiti dalla Xylella fastidiosa, le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano hanno richiesto ripetutamente l’intervento della Regione Puglia.

«Grazie all’impegno di tutta l’amministrazione regionale e, in particolare, del Presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, del consigliere regionale Cristian Casili e dell’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia», fanno sapere i sindaci Mario Bruno Caputo di Carpignano Salentino e Fabio Tarantino di Martano, «si raggiungerà l’obiettivo di ripristinare e rendere pienamente funzionanti gli impianti danneggiati, garantendo una gestione efficace delle risorse idriche e il loro riutilizzo in agricoltura».

I lavori, appena affidati, per un importo di circa € 1milione e 800mila dovranno concludersi in sette mesi (200 giornate lavorative).

«Questo risultato rappresenta un passo fondamentale per il nostro territorio», aggiungono i due primi cittadini, «ringraziamo la Regione Puglia, il consiglio regionale, la giunta e tutti i funzionari coinvolti per aver compreso l’importanza ambientale ed economica di questo intervento, nonché tutte le amministrazioni comunali di Carpignano e Martano storicamente coinvolte nella realizzazione del depuratore consortile e della rete irrigua». Recuperare e riutilizzare le acque depurate, ricche di nutrienti come l’azoto, significherà evitare sprechi idrici oggi dispersi nel terreno e fornire un sostegno concreto al settore agricolo, in particolare all’olivicoltura, gravemente colpita dalla crisi causata dalla Xylella.

«Questo progetto», si legge ancora in una nota congiunta dei sindaci di Carpignano e Martano, «è frutto di un lavoro corale e della determinazione di tutti gli attori coinvolti, a partire dalla Cooperativa San Giorgio, che ha fortemente sollecitato l’attivazione di questa infrastruttura per sostenere il reimpianto degli ulivi e il rilancio del comparto olivicolo. Si tratta di un intervento di grande rilevanza per il territorio, che fornisce una risposta tangibile alle problematiche legate alla penuria idrica e agli effetti dei cambiamenti climatici, in quanto il recupero e il riutilizzo delle acque depurate non solo mitigano l’impatto ambientale, ma offrono una risposta strutturale alle emergenze idriche, garantendo un supporto fondamentale al settore agricolo e alla rinascita dell’olivicoltura locale.

L’IMPIANTO

Attraverso tale intervento si consoliderà, dunque, un modello di gestione sostenibile delle risorse idriche, capace di affrontare le sfide del presente e preparare il territorio alle necessità future.

Dal punto di vista tecnico, la rete irrigua interesserà un’area di circa 1500 ettari, suddivisa in sette settori, che verranno serviti in modo rotativo grazie a un sistema automatizzato gestito da valvole elettroniche.

Le acque reflue urbane, dopo essere state trattate nel depuratore consortile e sottoposte a disinfezione mediante raggi UV, saranno convogliate in un serbatoio di accumulo con una capacità di 7mila metri cubi, garantendo una distribuzione costante dell’acqua per un periodo di circa quattro giorni.

L’impianto sarà in grado di erogare una portata di 28 litri al secondo (equivalente a 100 metri cubi all’ora), destinata all’irrigazione mirata, una tecnica che compensa le perdite idriche dovute all’evaporazione e alla traspirazione vegetale.

I lavori, tra l’altro, includono: l’ampliamento della camera di comando per facilitare l’utilizzo delle valvole; il ripristino delle connessioni tra le vasche e l’automazione del sistema di accumulo delle acque depurate; il rifacimento dello scarico delle acque in eccesso; la manutenzione straordinaria dei locali tecnici; la revisione completa del gruppo elettrogeno; l’installazione di un sistema antintrusione per garantire la sicurezza degli impianti; e l’adeguamento dei punti di collegamento agli utenti. Con questo progetto, i Comuni di Carpignano Salentino e Martano confermano il loro impegno per uno sviluppo sostenibile e per il sostegno alle attività agricole, pilastro economico e culturale del territorio.

MARTEDÌ 29 LA PRESENTAZIONE UFFICIALE

I lavori saranno ufficialmente presentati presso la Sala Conferenza della Cooperativa San Giorgio in Carpignano (S.P. 48) martedì 29 aprile alle ore 19, alla presenza della presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, accompagnata dall’assessore Donato Pentassuglia, dal responsabile delle Risorse Idriche Andrea Zotti, dalla direttrice di Aqp Francesca Portincasa, dal direttore generale di Arif Francesco Ferraro e dai sindaci dei due comuni interessati.

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A Taviano, Pellegrino contro Stefanelli: i 32 nomi delle due liste

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A Taviano sarà sfida a due il prossimo 25 e 26 maggio in occasione delle amministrative che decideranno chi prenderà il posto dell’ex Giuseppe Tanisi, la cui esperienza si è conclusa prematuramente ad inizio 2025.

Radici e Futuro Taviano” candida a sindaco Francesco Pellegrino, già vicesindaco in occasione del primo mandato da primo cittadino di Tanisi (lo sostengono gli ex gruppi consiliari di Per la Città, Taviano Futura e Taviano Libera).

Candidati con lui al consiglio:

Sabrina Burlizzi,

Vito D’Argento,

Omar Del Rosario,

Gianni Fonseca,

Emanuela Garofalo,

Erika Leone,

Antonino Manni,

Daniela Meneleo,

Alessandra Mercutello,

Giorgia Montunato,

Silvia Palamà,

Stefano Piccinno,

Carlo Deodato Portaccio,

Paola Ria,

Germano Santacroce,

Marco Stefano.

È stata vicesindaca dell’ultimo mandato di Giuseppe Tanisi invece la candidata sindaca della lista “Taviano Guarda Avanti”, Serena Stefanelli.

Con lei:

Giuseppe Tanisi,

Antonella Previtero,

Paola Cornacchia,

Francesco Lezzi,

Salvatore Rainò,

Alessio Inguscio,

Massimo Mosticchio,

Chiara Minerva,

Lucy D’Ingiullo,

Martina Mauramati,

Mariassunta Garzia,

Simona Armida,

Marco Carluccio,

Elisa Ferocino,

Silvio Spiri,

Lucia Chetta.

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Attualità

Tossico e invasivo: nell’Adriatico spunta il pesce palla argenteo

È pericoloso: ecco come comportarsi. Punto 1: non imitare i giapponesi, che praticano una sorta di ‘roulette russa’ alimentare

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Il pesce palla argenteo invade l’Adriatico: allarme per la salute e l’ecosistema

Il pesce palla argenteo (Lagocephalus sceleratus), una specie marina altamente tossica e invasiva, è stato recentemente avvistato nel Mar Adriatico, segnando la sua presenza più settentrionale mai registrata nel Mediterraneo.

La cattura di un esemplare lungo oltre mezzo metro nella baia di Medulin, in Istria, ha destato preoccupazione tra pescatori e biologi marini.

Caratteristiche e pericolosità

Originario delle acque tropicali dell’Oceano Indiano e del Mar Rosso, il pesce palla argenteo è entrato nel Mediterraneo attraverso il Canale di Suez, un fenomeno noto come migrazione lessepsiana. Questa specie è nota per la presenza di tetrodotossina, una neurotossina estremamente potente contenuta in organi come fegato, gonadi, pelle e intestino. Anche una piccola quantità può causare gravi intossicazioni e, in alcuni casi, la morte. La tossina resiste alle alte temperature, rendendo il consumo del pesce pericoloso anche dopo la cottura. 

Oltre alla sua tossicità, il pesce palla argenteo possiede una bocca dotata di denti robusti, capaci di esercitare una forza impressionante. È anche una specie piuttosto territoriale, pronta a difendere i suoi spazi dagli invasori. In altre zone del Mediterraneo sono stati segnalati episodi di morsi ai bagnanti, con conseguenze mediche rilevanti. 

Impatto sull’ecosistema

La presenza del pesce palla argenteo rappresenta una minaccia significativa per l’ecosistema marino. Si nutre di una vasta gamma di organismi, tra cui molluschi e crostacei, alterando l’equilibrio della catena alimentare. Inoltre, è noto per danneggiare le reti da pesca, aggravando le difficoltà della pesca artigianale. 

Raccomandazioni per pescatori e bagnanti

Non consumare: evitare assolutamente di mangiare il pesce palla argenteo, anche se cotto. Manipolazione: in caso di cattura accidentale, maneggiare con estrema cautela e utilizzare guanti protettivi. Segnalazione: riportare immediatamente l’avvistamento alle autorità marittime o agli enti di ricerca locali.

Informazione: diffondere la conoscenza di questa specie tra comunità di pescatori e bagnanti per prevenire incidenti.

La diffusione del pesce palla argenteo nel Mar Adriatico è un segnale d’allarme che richiede attenzione e collaborazione tra cittadini, pescatori e istituzioni per proteggere la salute pubblica e preservare l’equilibrio degli ecosistemi marini.

La ‘roulette russa’ alimentare giapponese

In Giappone ci preparano il fugu, una delicatezza da brivido. Una “roulette russa alimentare” che va preparata da chef che hanno studiato 1 anno solo per servire questo piatto.  Il segreto è lasciare quel tanto di veleno sufficiente a dare un po’ di euforia, ma niente piu’.

Se mangi questo pesce palla, mangi la tetrodotossina, un veleno micidiale, derivato dai batteri che vivono nelle alghe che lui mangia. A quel punto non hai scampo.

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