Melendugno
“Fintech for good” tra gli ulivi
Deloitte in collaborazione con Olivami: nasce a Borgagne il parco dedicato all’impatto positivo del fintech per le persone e per il pianeta. Saranno messi a dimora 51 nuovi alberi di olivo che rappresenteranno la capacità di Deloitte Next Hub di supportare la crescita del territorio

Deloitte porta nel Salento il primo giardino dedicato al “Fintech for good”, il settore in rapida crescita che coniuga finanza e sostenibilità.
Sono infatti 500 le startup nel mondo, analizzate da un recente report pubblicato da Deloitte, che incorporano sostenibilità ambientale e impatto sociale nei propri modelli di business e nelle soluzioni proposte.
Il centro di eccellenza di Deloitte Next Hub, ospitato nei padiglioni della Fiera del Levante a Bari, avrà il suo giardino di ulivi a Borgagne, frazione di Melendugno.
In collaborazione con l’Associazione Olivami saranno messi a dimora 51 nuovi alberi di olivo che rappresenteranno la capacità di Deloitte Next Hub di supportare la crescita del territorio.
L’azienda di servizi, consulenza e revisioni ha annunciato duemila assunzioni da qui a quattro anni in Puglia e intende contribuire alla ricostruzione del paesaggio salentino devastato dalla Xylella con la creazione del parco Deloitte attraverso l’adozione di nuovi alberi.
Il progetto è stato presentato al Salone dei Pagamenti di Milano, l’appuntamento nazionale per l’industria bancaria promosso da ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, diventato il polo di riferimento sui Pagamenti, l’innovazione e l’ecosistema fintech italiano.
Nel corso dell’evento, Deloitte ha presentato una nuova ricerca proprietaria – realizzata in collaborazione con Tiresia – Politecnico di Milano, Fintech District e FTS Group, analizzando come il fintech (utilizzo di strumenti digitali applicati in ambito finanziario) a livello globale stia guidando il cambiamento per promuovere sostenibilità e inclusione sociale a partire dal mondo finanziario.
«Il Fintech potrebbe fungere da catalizzatore per il campo emergente della finanza verde, visto che esistono applicazioni sempre più pervasive di soluzioni rese possibili dalle tecnologie digitali nel climate finance e nell’impact investing», evidenzia Marco Mione, Voice of Fintech & Head of Market Bridge 4 FSI di Deloitte, che ha promosso il progetto con Olivami.
A suggellare l’intesa tra Deloitte e la startup salentina la produzione del primo olio extravergine di oliva a doppia etichetta.
«Abbiamo avuto la possibilità di raccontare ad una vasta platea il nostro impegno per la riforestazione del Salento e siamo davvero orgogliosi di aver intercettato l’interesse di Deloitte», aggiunge Simone Chiriatti direttore di Olivami, «creando un ponte verde tra Bari che ospiterà il grande hub di Deloitte e il Salento della rinascita olivicola».
Attualità
Le Giornate FAI di Primavera in Salento
Evento nazionale di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico che quest’anno prevede l’apertura a contributo libero di 750 luoghi speciali in 400 città

Torna il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese con l’apertura di 750 luoghi speciali in 400 città.
Un’edizione speciale, in occasione dei 50 anni della fondazione, che si svolgerà sabato 22 e domenica 23 marzo.
Si tratta delle Giornate FAI di Primavera, un evento nazionale giunto alla 33ª edizione di partecipazione attiva e di raccolta pubblica di fondi organizzato dal FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano ETS grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di volontari.
Le destinazioni d’interesse saranno visitabili a contributo libero, grazie ai volontari di 350 delegazioni e gruppi FAI attivi in tutte le regioni.
Le Giornate FAI rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero.
Il FAI fu fondato nel 1975 da Giulia Maria Crespi e Renato Bazzoni, con Alberto Predieri e Franco Russoli e si impegna a ribadire la missione culturale che la Fondazione svolge a fianco delle istituzioni, con i cittadini e per il Paese, e che si realizza nella cura e nella scoperta di tanti luoghi speciali – oltre 13 milioni visitatori, 16.290 luoghi aperti in oltre 7.000 città in 32 edizioni – con lo scopo di educare la collettività alla conoscenza, alla frequentazione e alla tutela del patrimonio di storia, arte e natura italiano.
Un percorso di cittadinanza che coinvolge istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati, che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale, con un unico obiettivo: riconoscere il valore del nostro patrimonio culturale e con esso la nostra identità di cittadini europei.
“A questa edizione delle Giornate FAI del cinquantennale e alle 750 piazze italiane – che esse virtualmente rappresentano – l’auspicio che la nostra festosa, concreta e appassionata manifestazione del 22 e 23 marzo possa essere proposta, vissuta e percepita in questa ottica più ampia, più civile, più militante. Il mondo, e non solo noi europei, ne ha un immenso e drammatico bisogno. Viva l’Europa!” ha dichiarato Marco Magnifico, presidente FAI.
Le Giornate, anche in questa edizione, attraverseranno il Salento aprendo luoghi insoliti e normalmente inaccessibili oppure poco noti e valorizzati – per continuare assieme a meravigliarsi di fronte alla sorprendente vastità del patrimonio italiano, una festa con le persone e per le persone.
L’evento sarà preceduto dalle Anteprime di sabato 15 e domenica 16 marzo.
La Delegazione FAI di Lecce, il Gruppo Fai Ponte tra Culture, il Gruppo Finibus Terrae e la Delegazione del Salento Jonico consentiranno la visita al pubblico di 22 Luoghi, toccando ben 14 località salentine e coinvolgendo gli studenti di 26 Istituti scolastici oltre agli studenti della Facoltà di Beni Culturali di Lecce.
A questo fitto programma, si aggiunge, naturalmente, l’apertura del Bene FAI dell’Abbazia di Santa Maria di Cerrate e i suoi eventi speciali organizzati per l’occasione e la visita alla Chiesa dei S.S. Niccolò e Cataldo, Bene aperto tutto l’anno grazie al lavoro dei Volontari FAI.
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Cronaca
Picchiarono bagnino, baresi e foggiani allontanati dal Salento
Foglio di via del Questore della provincia di Lecce per i responsabili dell’aggressione di Torre dell’Orso, verificatasi nella scorsa stagione estiva

Emessi 8 fogli di via obbligatori nei confronti di altrettanti destinatari del provvedimento preventivo da parte del Questore della provincia di Lecce.
I fatti risalgono a settembre dell’anno scorso, quando gli 8 uomini, provenienti dalle province di Bari e Foggia e con età compresa tra i 24 e i 69 anni, si sono responsabili di una violenta aggressione ai danni di un bagnino di 21 anni.
La vittima aveva denunciato il pestaggio subito da parte di alcuni frequentatori del lido di cui era dipendente, a Torre dell’Orso, a cui con garbo aveva fatto notare di aver occupato i lettini senza averne il diritto.
In seguito, la sera lo stesso gruppo di persone aveva aggredito il bagnino sia verbalmente che fisicamente, provocandogli trauma cranico e diverse contusioni facciali.
L’arrivo della pattuglia dei carabinieri aveva messo in fuga gli aggressori poi identificati grazie alle dichiarazioni della vittima.
I responsabili del pestaggio, già noti alle forze di polizia, sono stati considerati pericolosi per la sicurezza pubblica e conseguentemente allontanati dal comune di Melendugno con provvedimenti che vietano loro di farvi ritorno per un periodo che varia da uno a tre anni.
Cronaca
Costruzioni abusive in riva al mare, due nei guai
I carabinieri scoprono, in zona vincolata, 5 case abusive in legno e muratura, complete di pavimentazione esterna, recinzione e impermeabilizzazione del terreno

Torre Specchia Ruggeri, sul litorale salentino adriatico nel comune di Melendugno, ancora oggetto di abusi edilizi e tentativi di sfruttamento illegale.
I carabinieri forestali di Otranto hanno individuato, nascoste fra la vegetazione, 5 strutture abitative in legno e muratura, complete di pavimentazione esterna, recinzione e impermeabilizzazione del terreno perimetrale per una superficie complessiva di quasi 1000 metri quadri.
I due proprietari e committenti delle opere sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Lecce.
Gli accertamenti, inseriti nel contesto dell’operazione denominata Another Brick, di contrasto alle aggressioni di tipo edilizio-urbanistico al territorio del Basso Salento, hanno permesso di determinare che tutte le suddette opere erano prive di qualsiasi titolo autorizzativo, peraltro in un contesto sottoposto a tutela anche sotto l’aspetto idrogeologico.
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