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Attualità

Il Rotary Club Lecce nelle scuole contro lo spreco alimentare

Tavola rotonda con autorevoli relatori che hanno discusso del valore del cibo, della sana alimentazione e della lotta allo spreco

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Si è tenuta una tavola rotonda dal titolo Lo spreco alimentare e il conseguente impatto ambientale”, organizzata dal Rotary Club Lecce in collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Rina Durante” di Melendugno, che ha visto la partecipazione di autorevoli relatori e degli studenti dell’istituto.


All’evento, introdotto dalla presidente del Rotary Club di Lecce Ivana Melo, sono intervenuti anche: Anna Rita Carati, dirigente dell’I.C. “Rina Durante” di Melendugno; Andrea Cavalieri, imprenditore, Pastificio Benedetto Cavalieri, socio Rotary Club  Lecce; Mino Dell’Orco, delegato distrettuale, socio R.C. di Bisceglie; Giuseppe Ferro, dottore agronomo, accademico ordinario dei Georgofili, socio R.C. Lecce; Anna Maria Giudetti, prof. associato di biochimica, scienza dell’alimentazione presso UniSalento; Eleonora Musarò, psicologa; Pietro Nicolardi, delegato di club – socio R.C Lecce; Leonardo Panico, delegato di club, socio R.C. Lecce.


L’evento è inserito nel più ampio Progetto distrettuale di contrasto allo spreco alimentare “#Rotaryuniamoci per fare un bidone allo spreco”, che coinvolge le classi terze delle scuole primarie di primo grado e le classi seconde delle primarie di secondo grado.


Il progetto di educazione ambientale, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, è volto alla sensibilizzazione degli studenti e delle famiglie, con la finalità di ridurre gli sprechi alimentari, avere impatto sull’ambiente e le risorse naturali ed incoraggiare comportamenti responsabili volti alla cultura del dono e della solidarietà. Il progetto prevede di sensibilizzare gli studenti sul fenomeno dello spreco alimentare, aumentare la consapevolezza del valore del cibo e di quanto sia importante ridurre lo spreco alimentare, diffondere buone pratiche per ridurre gli sprechi, in particolare a casa e in mensa.

Ivana Melo, presidente del Rotary Club di Lecce


«Da quasi un decennio», spiega la presidente del Rotary Club Lecce, Ivana Melo, «il tema dello spreco alimentare è diventato un problema sempre più pressante per le comunità locali, nazionali ed europee. L’attenzione del Rotary e del nostro Distretto 2120, guidato dal Governatore Gianvito Giannelli, nei confronti di tale problematica nasce dal bisogno di affermare che la dignità di chi è meno fortunato di noi passa anche dal trattare con rispetto ciò che abbiamo senza sprecarlo. Se è vero che le risorse non sono infinite e si riducono, si degradano e addirittura si esauriscono, farne buon uso vuol dire prima di tutto sprecarle meno e, meglio, non sprecarle affatto. La condizione di povertà in cui vivono milioni di persone e il nostro spreco sono due facce della stessa medaglia. Per intervenire sulle cause di tali disuguaglianze sociali, ciascuno di noi può fare la sua parte, con comportamenti più responsabili, partendo dalle piccole abitudini quotidiane e da quei gesti che spesso compiamo senza nemmeno pensarci».


«Abbiamo aderito al progetto», sottolinea Anna Rita Carati, dirigente scolastico dell’IC “Rina Durante” di Melendugno, «con molto interesse, in quanto è coerente con la mission e la vision del nostro Istituto che pone l’ecosostenibilità e il rispetto per sé e per gli altri al centro del proprio percorso educativo, nella convinzione che i ragazzi vanno educati a questa emergenza già in contesto scolastico che, dopo quello familiare, è il contesto educativo per eccellenza. Ringraziamo il Club Rotary Lecce e la Presidente Melo per averci coinvolti, sperando di poter dare un contributo al più ampio progetto di educazione alimentare per far acquisire ai ragazzi consapevolezza sul valore del cibo e della buona alimentazione».


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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