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Attualità

Fede e politica a Melissano: “Don Antonio sconcertante”

La lettera di indignazione di un cittadino melissanese per le dichiarazioni del parroco sulla festa patronale

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La lettera di indignazione di un cittadino di Melissano a proposito del recente appello del parroco (don Antonio) per la costituzione di un comitato d’emergenza per la festa patronale del 2016.


È sconcertante quello che si legge sui quotidiani, uscito dalla penna del parroco di Melissano, in merito all’invito alla costituzione d’emergenza di un comitato festa patronale che si dovrebbe svolgere, come di consuetudine, nel primo week-end di settembre.


Così come sono preoccupanti sia le notizie che trapelano in merito a fatti accaduti in campagna elettorale, che mi auguro non siano veritieri, sia i tempi utilizzati dal parroco nell’ufficializzare i suoi appelli sugli organi di stampa immediatamente a ridosso delle elezioni comunali, come se la costituzione di un comitato viaggiasse di pari passo con questa o quell’altra maggioranza.


Come cittadino, ancor meno come parrocchiano e battezzato, non sono disposto ad accettare lezioni di stile e passare come disinteressato alle antiche tradizioni religiose che si realizzano nel nostro paese. Così come rifiuto fermamente di essere considerato un membro dei suoi trenta spicchi che compongono, sulla mappa, come fossimo bandierine, la nostra comunità. I trenta spicchi, caro don Antonio, non possono soltanto esserti utili per la questua, per la raccolta fondi! La verità è un’altra, invece. La verità che non hai mai voluto prendere in considerazione.

La verità che già anni addietro ti è stata sottoposta sinceramente, coerentemente, dal sottoscritto e in riferimento agli errori commessi negli anni precedenti senza mai preoccuparti probabilmente di correggere il tiro. In tutto il panorama parrocchiale nazionale, solo nella nostra città venivano costituiti dei comitati a conduzione famigliare (e non solo). E i melissanesi non dimenticano il marito presidente del comitato, la moglie cassiera del comitato e la comare di nozze della coppia segretario del comitato. Gli stessi personaggi (ex componenti del comitato) che nel corso di questa campagna elettorale che ci portiamo alle spalle, pubblicavano dei post sui social network utilizzando scorrettamente false notizie a proposito di un concerto bandistico della Polizia di Stato che l’ex sindaco Roberto Falconieri non avrebbe pagato.


Ed anche stavolta, purtroppo, i fatti sono andati diversamente da come venivano illustrati a scopo politico. Ecco allora che nei giorni addietro è emerso tutto il loro spirito di volontariato, soprattutto la carità cristiana che dovrebbe distinguere qualitativamente anche chi si appresta ad onorare un Patrono e ad imitarne la vita. Caro don Antonio, se questo è il clima che è stato coltivato in tutti questi anni, ben venga un salto del giro, a patto che la politica amministri e la chiesa ammaestri.


Stefano Giuseppe Scarcella


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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