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Attualità

Differenziata, Melpignano da record

Il piccolo centro salentino è passato dal 57% del 2020 al 77%. Il premio? Meno pressione fiscale sulla tari dei cittadini

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Dal 57 per cento del 2020, Melpignano arriva a superare nel 2023 il 77 percento di raccolta differenziata e si attesta come quarto Comune virtuoso nell’intera provincia di Lecce.


Sono i dati diffusi dal Dipartimento Ambiente, paesaggio e qualità urbana della Regione, che ha stilato i dati definitivi conseguiti da tutti i centri della Puglia per l’anno scorso.


Un risultato sorprendente che ha superato abbondantemente la soglia, prevista dalla legge, del 65 percento.


In virtù dell’impegno e dei risultati raggiunti, la Regione ha rivisto le aliquote dell’ecotassa, premiando in questo modo quelle amministrazioni che hanno incrementato la raccolta differenziata.


A Melpignano è stata attribuita l’aliquota di 3,098 euro per tonnellata di rifiuto ancora smaltita in discarica rispetto al valore doppio di 6,196 euro del 2020: un valore estremamente basso che alleggerirà significativamente sui costi a carico dei cittadini, soprattutto in un momento in cui le tariffe di conferimento dei rifiuti negli impianti sono aumentate.


Si aggiunge infatti anche il contributo che il Comune ha ottenuto dalla vendita della frazione riciclabile: un risultato soddisfacente che era stato ottenuto già nel 2022 e poi nel 2023, la raccolta differenziata ha portato dunque doppi benefici e proventi scaturiti dalla vendita della suddetta frazione (carta, plastica, vetro, metalli, ecc.) pari a 15 mila e 50 mila euro, contribuendo a contenere i rincari della Tari per l’intera comunità melpignanese.

Ottimizzare la raccolta ha inoltre fatto sì che sia anche diminuita la quantità dei rifiuti indifferenziati da conferire in discarica e dunque i costi di smaltimento degli stessi.


Più risultati in uno, dunque, dallo sforzo dell’amministrazione guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, che ha dato vita a «una serie di iniziative per incrementare la raccolta differenziata in paese tramite l’informazione capillare e trasparente fornita alla cittadinanza circa le corrette modalità di conferimento dei rifiuti e gli stessi diritti dei contribuenti».


Sul sito del Comune, infine, alla voce “Portale trasparenza Area – servizio di gestione dei rifiuti”, possono essere reperite tutte le informazioni: dai calendari di raccolta, ai numeri utili, alle indicazioni su come differenziare correttamente i rifiuti ogni giorno.


E ancora, sul portare sarà possibile trovare tutte le comunicazioni utili per i nuovi contribuenti di Melpignano, per la richiesta di chiarimenti sulla bolletta ricevuta o per comprendere come viene calcolata la Tari.


Un passo verso la trasparenza, richiesto a tutte le amministrazioni entro la fine di maggio, al quale il Comune di Melpignano si è adeguato con anticipo.


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“Lodevole spirito di sacrificio”: elogio per comandante della GdF salentino

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Il Comando Generale della Guardia di Finanza consegna un elogio al luogotenente cariche speciali originario di Castrignano del Capo Massimo Margarito, in carica a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia.

Il riconoscimento, consegnato in questi giorni a Roma dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con riferimento al periodo giugno2023- giugno2024, riporta queste motivazioni:

“COMANDANTE DI TENENZA, OPERAVA DIUTURNAMENTE CON LODEVOLE SPIRITO DI SACRIFICIO, CONTRIBUENDO A GARANTIRE LA TUTELA DELLA LEGALITÀ ECONOMICO-FINANZIARIA NELLA CIRCOSCRIZIONE DI COMPETENZA.

LA MERITORIA AZIONE DI COMANDO PERMETTEVA AL REPARTO DI CONSEGUIRE BRILLANTI RISULTATI OPERATIVI, SUSCITANDO L’UNANIME APPREZZAMENTO DELLE AUTORITÀ E DELLE SUPERIORI GERARCHIE, NONCHE L’AMMIRAZIONE DELLA CITTADINANZA”.

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Parte da Corigliano il TANGO-Circular

Progetto finanziato dal programma Erasmus+ per formare operatori agricoli e stakeholder, in tema di valorizzazione di ciò che è considerato “rifiuto” agricolo

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Si è svolto ieri pomeriggio (28 giugno) il primo appuntamento del ciclo di incontri partecipati di Tango-Circolar, progetto finanziato dal programma Erasmus+ con l’obiettivo di offrire una formazione specifica agli operatori agricoli e altri stakeholder, in tema di valorizzazione di ciò che è considerato “rifiuto” agricolo, puntando almiglioramento dei ricavi economici e della sostenibilità ambientale delle produzioni.

Cinque i Paesi europei coinvolti dal progetto, quindici i partner istituzionali, fra cui l’Unione delle Province Pugliesi, guidata dal presidente Stefano Minerva.

Ad aprire i lavori, moderati dal giornalista de Il Nuovo Quotidiano di Puglia Giuseppe Martella, la sindaca di Corigliano d’Otranto, Dina Manti, che ha ringraziato il Presidente e tutta l’Unione delle Province per «il lavoro che si continua a fare sul territorio. Occasioni come quella di oggi ci consentono di costruire reti virtuose e di diffondere la cultura della partecipazione alle scelte. Così facendo, cittadini, associazioni, imprese e Amministrazioni locali possono veramente assumersi la responsabilità del cambiamento».

Dina Manti

Del resto, era stato proprio il presidente Minerva a evidenziare che «nonostante il quadro normativo di riferimento abbia visto negli ultimi anni una riduzione significativa delle risorse e delle competenze assegnate alle Province, non smettiamo di offrire il nostro contributo in termini di coordinamento e governance territoriale.

Tango-circular, grazie al lavoro della Direzione generale retta dal dott. Roberto Serra, è infatti l’ennesimo esempio di come le Province pugliesi sappiano cogliere la sfida del futuro, rimboccandosi le maniche e lavorando fianco a fianco con cittadini, enti, istituzioni, imprese ed associazioni di categoria».

Durante l’incontro, alla presenza di amministrazioni locali, esperti, associazioni di categoria e cittadini, è stato proprio il Direttore generale Serra a chiarire il motivo per cui l’UPI Puglia ha voluto fortemente essere parte di un progetto che vede insieme cinque Stati e quindici partner istituzionali di progetto: «L’Unione delle Province Pugliesi, tenendo fede al suo essere associazione degli Enti di Area Vasta, continua a dimostrare le proprie capacità di organizzazione e governance territoriale. Nel caso di specie, UPI si è fatta promotrice di un modello di disseminazione dei risultati progettuali di TANGO-Circular che non fosse unicamente basato su sistemi frontali, ma fondato sul concetto di partecipazione e coinvolgimento diretto degli stakeholders.

A quello di oggi, infatti, seguiranno altri appuntamenti lungo il territorio pugliese, facendo sì che l’innovazione del progetto sia compresa e praticata, poi, conseguentemente anche ai cicli formativi previsti in collaborazione con le associazioni di categoria».

 

Nel dettaglio, così come spiegato dal docente universitario e coordinatore di progetto Pietro Picuno, «TANGO-Circular nasce dalla consapevolezza che, se adeguatamente gestiti e inseriti in una corretta catena di valore, i rifiuti agricoli, organici e non, possono rivelarsi una nuova risorsa da valorizzare nel quadro di un approccio all’economia circolare, specialmente nelle aree rurali.

Tuttavia, sebbene l’agricoltore sia responsabile della gestione del fine vita dei sottoprodotti e dei rifiuti agricoli, non è in grado di farlo da solo. Pertanto, gli agricoltori, così come gli altri stakeholder coinvolti nella relativa catena di valore, meritano una formazione specifica, che attualmente non esiste in tutta Europa».

Da qui il cofinanziamento delle attività progettuali da parte dell’Unione Europea.

«Scopo di Tango-Circular è dunque contribuire allo sviluppo degli ecosistemi regionali tramite un modello di apprendimento basato sul lavoro, grazie ad un approccio a ‘Quadrupla Elica’ che coinvolge le Istituzioni pubbliche (Ministeri, Regioni, Enti Locali e Agenzie), enti preposti alla formazione professionale, stakeholder privati (associazioni di agricoltori, collezionisti/imprese di riciclaggio/associazioni) e società civile (ONG, associazione no-profit)» ha spiegato Picuno.

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INPS Casarano: “Un primo passo verso un auspicabile ritorno al passato”

Il comitato provinciale si riunisce in paese. Il commento del suo presidente: “Primo passo per ripotenziare la sede e cancellare gli errori fatti”

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Un’iniziativa dall’alto valore simbolico quella assunta dal Comitato Provinciale Inps di Lecce che ha scelto di svolgere la seduta di martedì 25 giugno scorso a Casarano. Ne parla il presidente del Comitato Provinciale INPS Lecce Massimo De Giorgi, nella seguente nota.

Un primo passo che punta a disegnare un percorso importante per l’intero Salento: far tornare la sede dell’Inps di Casarano ad essere una filiale provinciale, ovvero una sede dirigenziale con tutto ciò che questo importante upgrading comporta per i cittadini, in primis per le persone anziane e disabili che adesso sono costrette a spostarsi nella sede dell’Inps di Lecce per ottenere dei servizi che potrebbero essere tranquillamente erogati a Casarano, come per esempio la consegna dei verbali di invalidità civile (al momento ottenibile solo tramite spid). Con tutti gli evidenti disagi che ciò comporta…

La sede Inps di Casarano, infatti, risulta essere strategica per tutto il Salento dal momento che serve un bacino di 300mila abitanti sparsi in 35 comuni, con circa 34mila aziende e 37mila lavoratori autonomi.

Potenziare quella sede significa andare, cosa che sta avvenendo in molte città di Italia, in direzione contraria agli errori del passato, quando si è dato vita ad un inutile e controproducente depotenziamento trasformando, dal 2011, una articolata sede zonale dirigenziale in agenzia complessa e sottraendole dapprima gli ispettori di vigilanza poi, dal 2018, il Centro Medico Legale (attraverso una inutile smobilitazione), quindi Economato e Ragioneria, come anche il Coordinamento delle Agenzie di Tricase e Gallipoli, che territorialmente fanno parte di Casarano.

Un’organizzazione che va contro ogni logica dettata dall’estensione della provincia di Lecce e dalla storia socio-economica delle sue comunità che si estendono dal Nord Salento al Capo di Leuca.

Sin dal giorno del suo insediamento, ovvero dal 17 gennaio scorso, il Comitato Provinciale Inps ha espresso la necessità di potenziare la sede di Casarano come un obiettivo operativo.

La seduta del 25 giugno scorso va dunque proprio in quella direzione, una direzione necessaria per una duplice finalità: assecondare le richieste della rete produttiva del territorio e dei cittadini, soprattutto quelli più deboli, che chiedono di non doversi recare nel capoluogo per ottenere servizi che potrebbero essere resi a Casarano, vista l’alta professionalità degli operatori che meriterebbe azioni che andassero nella direzione dell’efficientamento delle prestazioni.

Siamo certi che un obiettivo così condiviso non potrà che raccogliere le consequenziali adesioni a tutti i livelli, dal momento che la qualità dei servizi resi ai cittadini è prodromica allo sviluppo del territorio a cui tutti tendiamo, ciascuno per le proprie competenze.

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