Attualità
Melpignano acquisisce il prestigioso Archivio Chiriatti
In uso esclusivo per 20 anni. Si tratta di un archivio composto in circa 50 anni, che racchiude documenti importanti sul Tarantismo. Contribuirà a dare slancio all’Istituto “Diego Carpitella” con oltre mille e 600 tra immagini, filmati, strumenti, diapositive, testi e registrazioni musicali. Il borgo grico si prepara ad accogliere musicisti, ricercatori e appassionati dal mondo

Tutelare con cura il passato, per edificare meglio il futuro.
Per spingere sulla ricerca nella Terra della Taranta, ma anche per valorizzare le nuove produzioni artistiche e guardare sempre più al Mediterraneo.
Il Comune di Melpignano ha acquisito in esclusiva il prestigioso Archivio Chiriatti assemblato in quasi cinquant’anni da Luigi Chiriatti, uno dei massimi ricercatori locali di storia orale.
Il fondo, una sorta di cassaforte della conoscenza locale, ha rappresentato nei decenni il punto di partenza per i musicisti del territorio e, in primis, per la produzione musicale e artistica del Festival della Notte della Taranta, tra le più famose manifestazioni popolari, ormai più che maggiorenne.
Attraverso uno dei dodici interventi contenuti in “Melpignano promuove cultura”, nell’ambito del bando “Progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici_Linea B”, l’amministrazione comunale ha gettato le basi per l’acquisizione del fondo, che sarà nei prossimi mesi a disposizione di musicisti, ricercatori, appassionati e cittadini. Uno degli obiettivi del bando al quale ha partecipato l’ente melpignanese, infatti, era proprio quello di rendere maggiormente fruibili al pubblico i luoghi della conoscenza. Si è così puntato a uno dei fondi più noti per la mappatura etnomusicologica italiana.
«Il Centro di documentazione sulle Musiche popolari vuole restituire alle comunità locali documenti rappresentativi delle proprie tradizioni culturali, facilitandone la consultazione e attirando tutto l’anno artisti, ricercatori e studiosi che possano trovare nel borgo di Melpignano un luogo per fare ricerca», si legge nel progetto ideato dall’amministrazione comunale che ha ottenuto il finanziamento.
Frame di manifestazioni culturali, concerti, celebrazioni funebri e matrimoni. E ancora: presentazioni di libri, convegni, processioni, la “messa cantata” e quella con rito ortodosso, sagre e carnevali.
Si tratta di uno degli archivi tra i più compositi ed eterogenei che contiene circa mille e 600 file tra canzoni, diapositive, filmati, audio, strumenti musicali e fotografie.
Sono documenti che compongono un patrimonio culturale unico, a partire dal 1974.
Vi sono poi immagini e frammenti di interviste alle stesse prefiche, donne pagate per inscenare momenti di dolore durante i funerali, realizzate negli anni Settanta. E spettacoli, a cominciare da quelli degli storici gruppi della riproposta come: il Canzoniere Greganico salentino, il Canzoniere di Terra d’Otranto e Aramirè.
L’archivio di Chiriatti ha collezionato, nei decenni, le tracce necessarie per riannodare i fili della storia con materiali sul Tarantismo che provengono anche da altre province, come i documenti “importati” da San Paolo Albanese, in Basilicata, uno dei centri della comunità Arbereshe.
L’uso esclusivo del fondo da parte dell’amministrazione, per un periodo di 20 anni, potrà essere prorogato nel tempo.
L’azione è stata possibile grazie al Bando Borghi che il Comune ha ottenuto per un importo complessivo di circa un milione e mezzo di euro.
Fra gli obiettivi la valorizzazione del patrimonio immateriale di cui dispone la comunità, per dare impulso anche all’attività dell’Istituto “Diego Carpitella”, con sede nel comune grico e di cui la prima cittadina, Valentina Avantaggiato, è presidente pro tempore.
L’istituto è stato fondato nel 1998 tramite un consorzio di Comuni che prevede, oltre a Melpignano, anche la partecipazione di Alessano, Calimera, Cutrofiano e Sternatia. È intitolato all’antropologo di origini calabresi, considerato uno dei massimi studiosi di musica popolare italiana, noto per i suoi studi sull’etnomusicologia.
Nato per conservare la storia delle tradizioni e della cultura del Salento, il Fondo Chiriatti, appena passato all’amministrazione melpignanese, fornirà un grande stimolo nella rivitalizzazione dell’istituto.
Il Centro di documentazione va a concretizzare una delle 12 azioni previste dall’iniziativa sistemica denominata “Melpignano promuove cultura”.
«L’idea», spiega la sindaca Avantaggiato (nella foto grande in alto insieme a Luigi Chiriatti), «è quella di rendere quel luogo un centro di studio capace di aprire a relazioni con tutto il Mediterraneo, un luogo di ricerca per appassionati, ma anche una fonte per nuove produzioni artistiche, del territorio e non. Il tassello dell’etnomusicologia va a chiudere il cerchio con quanto già avviato dalla nostra amministrazione in ambito agro-ecologico col Mercato del Giusto e con l’istituzione del master in collaborazione con Slow Food, Unisalento e Università di Pollenzo».
«L’obiettivo», », aggiunge la prima cittadina, «è quello di diffondere, promuovere e conservare le testimonianze di riti e tradizioni, di una storia fatta di sacrificio e emigrazione che, per lungo tempo è stato anche quasi elemento di vergogna e che, oggi, invece, è voce di riscatto sociale, come lo erano i canti dei contadini, capace di affascinare i grandi pubblici nelle notti d’estate e dialogare con il mondo grazie al linguaggio universale della musica. Oggi abbiamo contezza del valore che quel patrimonio culturale, che è finalmente rappresenta e abbiamo il dovere di prendercene “cura”. Dopo l’acquisizione del fondo Chiriatti si apre ora una seconda fase, improntata allo studio e alla catalogazione dell’intera mole di materiale. Nei prossimi mesi si darà poi il via all’allestimento e, finalmente, alla fruizione».
Melpignano è «pronta ad accogliere musicisti, antropologi, etnologi o semplici appassionati dal mondo che possano trovare qui la fonte per i propri lavori creativi», conclude Valentina Avantaggiato, «con lo sguardo aperto al Mediterraneo e la volontà di mettersi in rete con altri archivi, puntiamo a fare di questo centro un luogo vivo, fatto di incroci umani e artistici».
«Ho apprezzato la serietà del Comune di Melpignano al quale ho ceduto il fondo e dove la mia idea ha preso piede nel 1996», racconta Luigi Chiriatti, «l’intenzione iniziale, per me, è stata quella di disporre di un archivio che potesse documentare, attraverso le manifestazioni, ciò che rappresentava il territorio in quegli anni. Noi operatori culturali sapevamo che importanti ricerche erano state condotte in Salento, tra cui quella di Diego Carpitella e Alan Lomax nel 1954, poi nel 1963 quella di Giovanna Marini e nel 1968 gli studi di Gianni Bosio. Era però difficile reperire e consultare quei documenti. Bisognava spostarsi a Milano o a Roma, mettendo in conto un viaggio di due giorni che non necessariamente avrebbe portato i suoi frutti. Sono riuscito a ottenere quel patrimonio soltanto negli anni Duemila, per tracciare un percorso sull’etnomusicologia italiana che passa necessariamente dalla Grecia Salentina. Avevo e avevamo tutti il desiderio di ottenere dunque quel materiale. Nel 1996, dicevo, nutrivo il sogno della costruzione di un archivio multimediale che potesse testimoniare la nostra cultura ai fini della ricerca sociologica e culturale. Si diede inizio tramite un consorzio di Comuni (oltre a Melpignano, anche Alessano, Calimera, Cutrofiano e Sternatia) per rendere leggibile e storicizzare quel tipo di ricerche. La preoccupazione era soprattutto che un archivio avesse una durata nel tempo, che fosse stabile. Nacque nel maggio del 1998 l’istituto “Diego Carpitella».
«Ora», conclude Chiriatti, «confido nel fatto che questo possa essere il primo passo di un percorso che spero porti altri frutti. E che altri archivi, salentini e non, possano confluire in un unico luogo».
Attualità
Imparare a salvare vite: corso per uso defibrillatore
A Nardò BLSD Retraining,” basic life support and defibrillatore”, con consegna di certificato IRC necessario per l’utilizzo del macchinario

Sabato 17 Maggio alle ore 9 in Via Boito n. 22 Nardò presso la sede operativa dell’ASC Comitato Provinciale Lecce, si svolgerà il corso BLSD Retraining, ” basic life support and defibrillatore “.
Alla fine del corso i partecipanti riceveranno il certificato IRC necessario per l’utilizzo del defibrillatore.
Con Asc, puoi salvare una vita.
Per info e prenotazioni ASC Comitato Provinciale Lecce tel. 3476501102 mail. lecce@ascsport.it
Appuntamenti
Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni
A scuola con la consigliera di parità della Provincia di Lecce, Antonella Pappadà, per imparare a riconoscere e affrontare le discriminazioni nel mondo del lavoro. Venerdì 11 aprile appuntamento al Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie

Il mondo del lavoro, la cura, le discriminazioni sono i temi al centro del nuovo ciclo di incontri formativi organizzati nell’ambito del progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione”, ideato e realizzato dalla consigliera di parità della Provincia di Lecce.
Ad affrontarli, tra i banchi di scuola, è la stessa consigliera Antonella Pappadà che, proprio in virtù del suo ruolo di sentinella del territorio, ha scelto di confrontarsi direttamente con le studentesse e gli studenti delle quattro scuole superiori coinvolte, in via sperimentale, nel percorso progettuale: Meucci di Casarano, Olivetti di Lecce, Giannelli di Parabita e Da Vinci di Maglie.
«Credo che la migliore forma di prevenzione venga dalla conoscenza. Ecco perché», spiega Antonella Pappadà, consigliera di parità provinciale, «ho ritenuto necessario affrontare questi temi con le ragazze e i ragazzi che saranno le lavoratrici e i lavoratori di domani. È fondamentale sapere che possono esserci problematiche, come le discriminazioni sul posto lavoro, e quali sono i riferimenti e gli strumenti per affrontarle e rimuoverle. Proprio la consigliera di Parità della Provincia ha, tra gli altri, questo compito e può assistere chi ne è vittima».
Il terzo ciclo di incontri formativi previsto dal progetto è partito il 14 marzo al Meucci di Casarano ed è proseguito il 28 marzo all’Olivetti di Lecce e il 3 aprile al Giannelli di Parabita, dove, insieme alla consigliera Pappadà, è intervenuta come testimonial anche Stefania Monosi, presidente del Consiglio notarile di Lecce.
L’ultimo appuntamento è in programma venerdì 11 aprile, nel Liceo scientifico Da Vinci, a Maglie.
Il Progetto “Parità di genere nel lavoro: donne, lavoro e inclusione” è un percorso triennale di formazione e sensibilizzazione sul tema della parità di genere nel lavoro, strutturato in tre moduli, uno per ciascun anno scolastico, inseriti tra le attività dei PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) delle quattro scuole superiori coinvolte.
Tra gli obiettivi generali: imparare a riconoscere stereotipi e pregiudizi, diffondere l’educazione e la formazione alla parità di genere nel lavoro, favorire la conoscenza e la possibilità sia per le donne che per gli uomini di accedere ad un lavoro dignitoso e, ancora, promuovere una cultura di parità di genere per sradicare le iniquità anche nei confronti delle persone con disabilità.
Il primo modulo intitolato “Oltre gli stereotipi”, rivolto alle classi del terzo anno, è stato avviato a dicembre con il ciclo di incontri “Stereotipi e pregiudizi: che cosa sono e quali sono quelli più diffusi”,affrontato dalle esperte di politiche di genere Michela Di Ciommo ed Elisa Rizzello.
Il secondo ciclo “La scienza ha un genere?” è stato sviluppato da studiose e affermate professioniste, tra cui, Cristina Mangia, ricercatrice dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Elisabetta De Marco, docente universitaria e ricercatrice nel settore scientifico disciplinare di Pedagogia sperimentale, Maria Antonietta Aiello, pro rettrice di UniSalento e docente ordinario di Tecnica delle Costruzioni, Serena Arima, docente di Statistica presso UniSalento, Fabiana De Santis, manager e ingegnera gestionale specializzata in sviluppo aziendale e gestione dell’innovazione, Carola Esposito Corcione, professore associato in Sistemi, metodi e tecnologia dell’ingegneria chimica e di processo presso UniSalento e socia fondatrice della sturtup Womat.
Il percorso progettuale si concluderà con l’ultimo ciclo di incontri sul tema “Il rispetto e la violenza di genere: quale percezione nelle/negli adolescenti”.
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Attualità
Da giugno niente più treni diretti da Roma alla Puglia!
Tornare in Salento in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti. L’on. Andrea Caroppo vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, scrive all’Amministratore Delegato di Trenitalia, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti verso la Puglia»

Non c’è niente da fare, vogliono relegarci in un angolo!
Non bastassero l’isolamento fisiologico, che è una questione geografica, e quello strutturale, frutto di anni di scarsa attenzione al sud e poche lucidità e lungimiranza da parte dei nostri politici e rappresentanti istituzionali, arriva anche la notizia che, da metà giugno, il Salento (come del resto tutta la Puglia) non sarà più raggiungibile dalla Capitale con treni diretti.
A lanciare l’allarme il deputato salentino e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera, Andrea Caroppo: «Raggiungere la Puglia in treno questa estate rischia di diventare un vero incubo per lavoratori, studenti fuori sede e turisti».
Il perché è presto detto: «Dal 10 giugno non è previsto, al momento, nessun treno diretto tra Roma e la Puglia e le uniche offerte disponibili prevedono più cambi e alcune sfiorano addirittura le 12 ore. In pratica, si impiegherà meno tempo per arrivare a Roma da New York o Pechino che da Roma a Lecce».
Per l’on. Caroppo «è una situazione inaccettabile, destinata a creare forti disagi ai pugliesi che vogliono raggiungere la Capitale o rientrare in Puglia e che rischia di mettere in ginocchio la stagione turistica pugliese, scoraggiando i visitatori, soprattutto stranieri, a programmare un viaggio nella nostra regione».
Per questo motivo il vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera ha inviato una richiesta formale di chiarimento all’Amministratore Delegato di Trenitalia, Ing. Gianpiero Strisciuglio, «per conoscere le ragioni di questa inspiegabile programmazione e, soprattutto, per chiedere l’immediato ripristino dei treni diretti che collegano la Puglia a Roma».
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