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Attualità

PNRR, Melpignano punta su un agriasilo

Un albero al posto della prima pietra

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Se il progetto in cantiere si chiama “Agriasilo” la prima pietra non può che cedere il passo al primo albero. È l’iniziativa simbolica adottata dall’amministrazione di Melpignano, che ha candidato al bando del MIUR per fondi PNRR il progetto un asilo nido in cui la natura faccia da maestra. 

Nell’ambito dell’iniziativa green “Per fare un albero ci vuole una canzone”, promossa dal SEI Festival in collaborazione con EcoFesta Puglia e il patrocinio del Comune di Melpignano, nelle scorse ore sono stati piantati sette alberi di carrubo per compensare le emissioni di CO2 prodotte durante i concerti estivi della manifestazione firmata Coolclub ospitati a Melpignano. Quest’anno si è scelto di piantarli, insieme alla preziosa


collaborazione dei bambini e alle bambine dell’istituto Oriolo e Ceccato, proprio nell’area in cui l’amministrazione punta a far nascere l’agriasilo candidato al bando del MIUR. 

 

La volontà di realizzare un asilo nido nasce dall’esigenza di completare l’offerta educativa e formativa per le famiglie di Melpignano e dei comuni limitrofi, inserendo l’intervento in comunicazione fisica e didattica con la scuola già esistente.Il terreno individuato, come si legge nel progetto, permetterebbe di potenziare la “centralità scuola”, concentrando il percorso didattico-educativo in un polo che, ad oggi, vede unite sia la scuola dell’infanzia sia la scuola primaria. L’idea centrale, da cui tutto parte, è quella dell’albero le cui fronde accolgono le diverse aule. Il volume centrale sarebbe il tronco, i volumi intorno i rami. Tradotto in chiave pedagogica: i piedi saldi per terra, la mente aperta verso l’infinito. La composizione architettonica prevede la combinazione di diversi volumi chiari, semplici, riconoscibili, che confluiscono in uno spazio condiviso, centrale, la cosiddetta “Agora”, in un gioco architettonico divertente e colorato.


La presenza nella stanza centrale di un planetario e di una porzione di tetto in vetro rappresentano la connessione con la bellezza del cielo, la ricchezza dell’universo, l’immensità della meraviglia che si può coltivare con gli occhi e con il cuore.
«Crediamo fortemente in questo progetto – spiega la sindaca di Melpignano, Valentina Avantaggiato – puntiamo su un servizio socio-educativo per l’infanzia e a supporto della genitorialità, ispirato a modelli pedagogici rurali e sostenibili. Ecco perché la stessa struttura è immaginata a ridotto impatto ambientale, efficiente dal punto di vista energetico, ideale per garantire benessere ed esperienze educative di valore e all’avanguardia. Immaginiamo un modello pedagogico completo – continua – in grado di offrire ai bambini esperienze diversificate, da maturare a contatto con la natura».

Nell’attesa di conoscere l’esito della candidatura del progetto, intanto, non resta che godersi le canzoni associate ad ogni carrubo piantato nell’area individuata da progetto.  Come prevede l’iniziativa green di Sei Festival ed Ecofesta, infatti, ad ogni albero piantato tramite un QR code è stata associata anche questa volta una canzone. Ce n’è per tutti i gusti: brani di Ariete, Bianconi, Venerus, Vinicio Capossela e Vipra, artisti che nel 2021 si sono esibiti in Piazza San Giorgio.





Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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