Attualità
La tesi di laurea dalle aule del vecchio Municipio di Miggiano
Il sindaco Sperti vuole recuperare la solennità di un momento importantre per la vita di ognuno: “Nell’aula consiliare una solida infrastruttura multimediale vi consentirà di discutere la vostra tesi in sicurezza e tranquillità”
L’idea è venuta al sindaco di Miggiano Michele Sperti che propone ai laureandi del suo paese di discutere la tesi di laurea “consiliare, storica e vetusta, del Vecchio Municipio, addobbata come si conviene e come nelle migliori e ufficiali occasioni; ci sarà una solida infrastruttura multimediale che vi consentirà di discutere la vostra tesi in sicurezza e tranquillità, un maxi schermo che renderà presente la commissione dinanzi a voi e ci sarà la scrivania in cristallo, che saprà accogliere e rappresentare degnamente il lavoro duro di tanti anni e dove, i sacrifici dei vostri genitori, saranno finalmente ripagati”.
In questo modo il sindaco di Miggiano vuole almeno parzialmente rimediare all’ingiustizia che i laureandi devono subire a causa delle restrizioni per l’emergenza pandemica.
“Quante volte, chiudendo gli occhi perché stanchi ed affaticati e magari afflitti e scoraggiati”, scrive Sperti in un posto su facebook, “si è immaginato la propria proclamazione davanti agli occhi lucidi dei genitori. “Per i poteri conferitemi dalla Legge la dichiaro Dottore in..” e giù un brivido, che correndo lungo la schiena ha rinvigorito l’entusiasmo appena smarrito. Ecco, purtroppo, a causa di questa grave crisi epidemiologica i nostri ragazzi vengono privati di quella singolare trepidazione che inevitabilmente, così, rimarrà impressa tra i loro ricordi più desolanti. Perché ritrovarsi a discutere la tesi in casa, di fronte al portatile e magari in ciabatte, è assai avvilente sia per gli studenti e sia per i genitori che, affrontando tanti onerosi impegni, hanno vibrato e sperato che quel giorno, in tutta la sua solennità, potesse arrivare presto. Purtroppo per i laureandi di questo tempo, non sarà così. Ma noi vogliamo porvi rimedio”.
Ed ecco la proposta: “Cari concittadini universitari, non disperate, per tutto questo tempo di limitazioni, ciò che vi è stato tolto, il vostro Comune proverà a restituirvelo. Vogliamo ridarvi l’eccitazione e l’attesa del mattino, il fremito mentre ci si reca verso l’aula magna dell’università, tra i ritardi e la tensione palpabile, tra tutte le ansie e le lacrime che si affacciano sulla punta del naso e che ancora si vogliono e si possono trattenere; vogliamo restituirvi la celebrazione e l’ufficialità di quella tanto agognata formula di rito, quella giusta e dovuta atmosfera istituzionale di cui deve essere intrisa la proclamazione e poi, quel sentimento di liberazione e di conquista che immediatamente si scatena e che vorrete condividere con gli affetti più cari. Il tutto, tra le lacrime e gli applausi e la fierezza dei genitori e della comunità che sarà rappresentata dal sindaco, dal parroco e da chi ha accompagnato il vostro cammino. Cari ragazzi vi restituiremo la corona di alloro, i fiori, le foto e tutto il calore che meritate!”.
“Caro concittadino laureando”, conclude il sindaco Sperti, “quel fatidico giorno, in collegamento diretto dalla tua sede universitaria all’aula del nostro Vecchio Municipio, tra l’orgoglio, la gioia e l’emozione dei presenti, risuonerà la tua proclamazione: “Per i poteri conferitemi dalla Legge La dichiaro Dottore in…”. E così, sarà davvero indimenticabile”.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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