Attualità
A Riccione due salentini raccontano arte e inclusione attraverso i capelli
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Due salentini a Riccione per mostrare al mondo, la forma, la bellezza e l’evoluzione artistica del capello. Lunedì 9 ottobre 2023 Angelo Anchora di Cursi e Fernando Giannone di Nardò hanno realizzato delle performance artistiche che raccontano l’arte della forma, utilizzando la materia capelli davanti, ad una platea di esperti provenienti da tutto il mondo.
Negli ultimi anni l’arte dell’acconciatore si è evoluta sino a realizzare delle vere e proprie opere d’arte. Manipolando i capelliacconciatori e hair-stylist sempre di più danno spazio alla loro fantasia per raccontare, attraverso la forma, intesa come acconciatura e taglio, l’inclusione, la diversità e la bellezza di ognuno di noi.
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«I capelli sono ciò che emerge la prima volta che si guarda una persona ed attraverso di essi parte il riconoscimento di un individuo. Proprio attraverso il colore, la forma e l’arte i capelli regalano emozioni, toccano il cuore e raccontano tanto di ognuno di noi». Ad esprimere e a raccontare quest’evoluzione Angelo Anchora di Premier Coiffeur di Cursi e Fernando Giannone diLinea Hair a Nardò che con i capelli delle modelle hanno creato delle vere e proprie opere d’arte.
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I due professionisti salentini hanno realizzato live le loro performance artistiche sul palco del Metà art color di Riccione organizzato da Vitality’s davanti ad un pubblico selezionato e ricercato di esperti e parrucchieri provenienti da tutto il mondo: Ucraina, Francia, Polonia, Repubblica Ceca, Grecia solo per citare alcuni dei 76 paesi in cui è presente l’azienda.
Dei veri propri quadri realizzati sulla pedana dei professionisti acconciatori usando il colore rosso e verde e la tecnica del taglio e dell’acconciatura. La materia capelli è stata lavorata e plasmata sino a farli diventare delle vere e proprie sculture. Perché è arteogni forma che emoziona e riesce a toccare l’anima con la sua energia vitale e forza di condivisione. Il colore, a volte enfatizzato, usato come espressione massima dell’arte e come punto di forza dell’Hair-stylist, ma anche come riconoscimento di un individuo.
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Una dimostrazione di ciò che si può fare quando si ama il proprio lavoro sino a diventare vera e propria arte.
Un evento internazionale, realizzato per la prima volta in Italia ed in presenza, che ha visto diversi momenti di condivisione dopo gli anni di privazione dovuti alla pandemia. Una manifestazione che ha puntato molto sull’inclusione e sui cardini previsti dall’agenda 2030: sulla sostenibilità, sul benessere, sull’appartenenza di ognuno, sull’accoglienza di ogni diversità. Uno show di hair-stylist per promuovere il valore della bellezza intrinseca in ogni individuo che racchiude ogni forma, razza, colore, diversità e caratterizza in modo unico ogni persona.
Attualità
Botrugno: il Palazzo Marchesale…. pilota di Spider
Progetto multidisciplinare per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici salentini. Svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto
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Si chiama Spider ed è un progetto altamente multidisciplinare che sviluppa un’azione integrata scientifico-didattica per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione di edifici storico-artistici, affrontando le problematiche legate ai fenomeni di degrado fisico-chimico, accelerati dai cambiamenti climatici.
Nei giorni scorsi si sono svolti il Kick-off Meeting e i primi sopralluoghi presso il Palazzo Marchesale di Botrugno, sito pilota del progetto.
Capofila del progetto Spider è l’Università del Salento, in particolare il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII) e del Dipartimento di Beni Culturali (DBCC), affiancate nelle attività di ricerca dal partner La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l. (Lecce).
Il team è guidato dalla responsabile scientifica Prof.ssa Carola Esposito Corcione e include esperti con competenze multidisciplinari:
- Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione (DII): Daniela Fico, Riccardo Colella, Mariangela Lazoi, Mattia Mangia, Eliana Mello, Emanuele Podo e Carla Di Buccari.
- Dipartimento di Beni Culturali (DBCC): Daniela Rizzo e Fabiola Malinconico.
- Impresa La Valle Costruzioni & Restauri s.r.l.: Irene Napoli, Tiziano e Lanfranco La Valle.
Gli obiettivi del progetto includono; il monitoraggio ambientale degli edifici, tramite tecnologie innovative e non invasive; la ricostruzione storico-artistica, il recupero di scarti lapidei per la realizzazione di modelli 3D; lo sviluppo di pratiche di restauro non invasive; la creazione di itinerari turistici didattico-inclusivi.
Fondamentale per il successo del progetto è la collaborazione con il comune di Botrugno, rappresentato dal sindaco Silvano Macculli e dai referenti istituzionali Aldo Micocci (direttore del Museo) e arch. Loredana Dimartino, che hanno supportato il team durante le fasi del sopralluogo.
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Attualità
Le torri costiere salentine alla BiT di Milano
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Anche quest’anno la Città di Tricase è alla BiT di Milano, la Borsa Internazionale del Turismo che si svolge dal 9 all’11 febbraio negli spazi espositivi di Fiera Milano Rho.
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Per la 45ma edizione la BiT punta su Bringing Innovation into Travel, con l’obiettivo di Innovazione, Nuovi Trend e Sostenibilità. Fra i grandi temi declinati in destinazioni e proposte turistiche ci si soffermerà sulla vacanza responsabile in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali.
In questo contesto, per l’edizione 2025 domenica 9, lunedì 10 e martedì 11 febbraio, la Regione Puglia accoglie i visitatori con uno stand di 370 mq. Un’occasione imperdibile per presentare al mondo le proprie eccellenze, in tre giorni in cui migliaia di visitatori ed addetti ai lavori transiteranno dall’evento per raccogliere le sollecitazioni di ben 64 Paesi.
Le Sentinelle sul Mare
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La proposta di Tricase quest’anno è in associazione con altri quattro Comuni della provincia di Lecce: Melendugno, Castro, Salve ed Ugento.
Il titolo la racconta: “Sentinelle sul Mare: Storia, Arte e Cultura delle Torri Costiere”. L’idea è quella di presentare un prodotto turistico di qualità, che seppur connesso al mare offre una visione alternativa della sua classica fruizione.
Le torri costiere, infatti, storico presidio per le civiltà del passato per difendersi dalle insidie provenienti proprio dal mare, diventano oggi un modo per ripercorrere un tratto di storia e cultura del Salento ancora non del tutto esplorato. Monumenti di un rapporto della nostra terra col mare che, nel mutare nei secoli, resta inscindibile. Ma, al contempo, traccia per addentrarsi nell’entroterra ed aprire a scenari turistici suggestivi, in cui il mare non è più necessariamente il protagonista principale.
Ne sono un esempio i sentieri naturalistici. Non a caso il territorio di Tricase è località attraversata da storiche rotte, come la Via Francigena e la rotta dei Fenici, il cui valore e la cui portata sono riconosciute a livello internazionale.
“Quelle torri che un tempo vegliavano sulle comunità insediatesi lontano dalla costa, oggi sono sentinelle che vegliano sull’identità della Terra d’Otranto, testimoniando cosa è e cosa è stata”, spiega la vicesindaca di Tricase, delegata al Turismo, Francesca Longo. “Nasce così l’idea di dare risalto proprio a questi tratti culturali spesso nascosti del nostro territorio: i tratturi, le nostre meravigliose campagne, la loro vegetazione, le case tipiche contadine, come le pajare. Meraviglie che portano il visitatore a muoversi su rotte nuove, che al contempo fanno rete e connettono i territori”.
A presentare questa idea nella tre giorni milanese una delegazione istituzionale composta da: Gianfranco Lopane, assessore al Turismo della Regione Puglia; Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia; Antonio De Donno, sindaco di Tricase; Francesca Longo, vicesindaca e assessora al Tursimo di Tricase; Rosanna Zocco, presidente del Consiglio Comunale di Tricase; Francesco Stella, assessore al Turismo di Melendugno; Alberto Capraro, vicesindaco con delega al Turismo di Castro; Anna Chiara Congedi, assessora al Tursimo di Ugento; Francesco De Giorgi, assessore al Turismo di Salve.
Attualità
Ugento prima dei Messapi. Culture e paesaggi della Protostoria
Importante accordo siglato tra Università del Salento e amministrazione comunale per attivare ricerche archeologiche sull’Età del Bronzo
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I luoghi oggetto di ricerca (il Canale Reale e il Parco Naturale Litorale di Ugento) ricadono nei siti d’interesse del progetto “Wall-Fare. The earliest citadels. Walled landscapes, conflict and social change in Bronze Age South-Eastern Italy” finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del bando PRIN 2022, e diretto dal prof. Teodoro Scarano (docente di Preistoria e Protostoria dell’Università del Salento).
Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (ISPC-CNR), sedi di Roma e Lecce, riguarda diversi territori della Penisola Salentina in relazione alle prime fasi dell’Età del Bronzo (2300-1750 a.C. circa), durante le quali sarebbero state edificate le più antiche cittadelle fortificate in Italia sudorientale.
Il progetto “Ugento prima dei Messapi. Culture e paesaggi della Protostoria” verrà supportato dal Comune di Ugento con un contributo di 29mila euro.
Il lavoro di ricerca sarà svolto dal gruppo del Laboratorio di Preistoria e Protostoria dell’Università del Salento (diretto dal prof. Teodoro Scarano) e quello del Laboratorio di Topografia Antica e Cartografia Archeologica dell’ISPC-CNR di Lecce (diretto da Giuseppe Scardozzi) che si occuperanno della mappatura in ambiente GIS delle evidenze archeologiche e delle trasformazioni recenti della geografia e del paesaggio nel territorio del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento.
«Ci occuperemo delle testimonianze relative all’arco temporale compreso tra III e II millennio a.C. ricostruendo sia il quadro del popolamento antico del territorio (insediamenti, monumenti funerari, grotte e aree di culto) che i tratti principali del suo contesto ambientale attraverso un approccio metodologico proprio dell’Archeologia dei Paesaggi, ossia utilizzando un sistema integrato e multidisciplinare di analisi delle fonti e di indagini non invasive (survey, rilievo fotogrammetrico, aerotopografia, etc.)» spiega il prof. Teodoro Scarano, responsabile scientifico del progetto.
Il sindaco Salvatore Chiga, il vicesindaco Massimo Lecci e l’assessora alla Cultura Chiara Congedi esprimono piena soddisfazione per l’iniziativa intrapresa, assecondando un percorso che, da anni ormai, vede l’amministrazione comunale impegnata a sostenere ricerche scientifiche funzionali anche ad accrescere le conoscenze storiche sulle origini di Ugento e del suo territorio.
Il prof. Scarano aggiunge: «L’area interessata dal progetto sarà quella del Parco Naturale Regionale Litorale di Ugento e, in particolare, la sua fascia paralitorale. Questa porzione di territorio è stata solo marginalmente alterata da interventi urbanistici e antropici moderni, conservando lembi di habitat naturali protetti tutelati proprio grazie all’istituzione dell’Ente Parco. Questa condizione si rivela di fondamentale importanza sia in termini di mappatura dei beni archeologici che nell’ottica di avviare eventuali successive attività di conoscenza a carattere sistematico ma anche, e soprattutto, per possibili proposte di valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale locale che vadano a integrare le politiche sia del parco che dell’Amministrazione Comunale. In un contesto già virtuoso come quello del Comune di Ugento, che nel 2024 è risultato la terza meta turistica della regione dopo Vieste e Bari, accrescere la conoscenza del patrimonio archeologico del territorio, integrando questi beni con quelli ambientali e paesaggistici, potrà contribuire alla costruzione di una migliore offerta di turismo culturale capace di attrare differenti target di fruitori supportando una strategia di destagionalizzazione».
Nella foto in alto l’area di scavo nel parco regionale di Ugento
Sefora Cucci
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