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Attualità

Lotta al femminile. Donne che promuovono la legalità

Giovedì 4 marzo la rassegna sulla legalità del CSV Br Le-Volontariato nel Salento propone testimonianze di donne simbolo della lotta all’illegalità come Sabrina Matrangola, figlia di Renata fonte, Alessandra Sciurba ricercatrice universitaria, attivista ed Enza Miceli Associazione Tutto l’anno donna

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Non eco femminista ma affermazione quasi ossimorica per gli stereotipi correnti nel nuovo incontro del CSV Brindisi Lecce.


Stavolta il contrasto all’affermazione del pensiero mafioso lo abbiamo affidato a tre donne.


Da una parte c’è chi continua una battaglia per difendere il nostro territorio dal costante assedio delle ecomafie, contro la cementificazione, la distruzione speculativa dell’ambiente; una battaglia che costò la vita all’assessore di Nardò, Renata Fonte, assassinata nei primi anni 80 per aver avuto il coraggio di dire “no” alle intimidazioni e di affermarlo anche con scelte solitarie sebbene come ripeteva Borsellino “La solitudine si paga a caro prezzo”.


Oggi più che mai, in tempo di crisi, mentre le cosche sono pronte ad acquistare con gettiti di denaro fresco le imprese e le persone in difficolta, più che mai è necessaria un’affermazione corale di quel “no”.


A mantenere viva la battaglia di Renata è oggi la figlia Sabrina Matrangola.


Poi c’è chi i diritti li riafferma a mare, dando voce ai disperati che da anni solcano le acque del Mediterraneo in cerca di un futuro migliore o di aver salva la pelle.


È il caso di Alessandra Sciurba che nel racconto delle sue esperienze di attivista vuol riaffermare la “legge del mare”; una sorta di patto silenzioso e indissolubile che chi conosce le acque stipula con la propria coscienza.


«Le nostre ospiti», annunciano dal CSV, «saranno accompagnate nelle loro testimonianze da Enza Miceli, dell’associazione “Tutto l’anno donna”, la quale nasce proprio con l’intento di raccontare, per immagini e parole, la complessità e la bellezza del mondo femminile».

Appuntamento dunque venerdì 4 marzo, dalle 10 alle 11,30 con:


Sabrina Matrangola – Figlia di Renata Fonte – Vittima di mafia, assessora comunale, assassinata a soli 33 anni perché si era opposta alla cementificazione speculativa e criminale del Parco Naturale Regionale di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, sulla costa jonica, nel comprensorio del Comune di Nardò.


Alessandra Sciurba – Ricercatrice presso l’Università di Palermo e attivista – L’intervento verterà sulla testimonianza diretta del salvataggio in mare di un gruppo di migranti nel Mediterraneo. Questa esperienza dimostrerà il paradosso, nel quadro delle politiche migratorie italiane ed europee, di una difesa dei diritti umani costantemente riaffermata dal basso e che parla a gran voce a istituzioni che dovrebbero invece essere le prime a difenderla.


Enza Miceli – Associazione Tutto l’anno donna – Dialoga con le ospiti


La rassegna si terrà sul Canale YouTube del CSV Brindisi – Lecce Volontariato nel Salento. 


Per consultare tutto il programma CLICCA QUI.


Altre informazioni sulla pagina Facebook “Il Palio della Legalità


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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