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Aradeo

Galatina: attivo il Centro antiviolenza

Malala Yusafzay: nuovo punto di riferimento per le donne dei Comuni dell’Ambito (Galatina, Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto) vittime di violenze e maltrattamenti di ogni genere

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È attivo presso l’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, il Centro Antiviolenza Malala Yusafzay, nuovo punto di riferimento a cui possono rivolgersi tutte le donne vittime di violenze e maltrattamenti di ogni genere.


centroantiviolenzaIl Centro Malala è accessibile telefonicamente ai numeri 0836/633454 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12ed i martedì e giovedì dalle 16alle 18 ed al 338/6772676 del Pronto Intervento Sociale dal lunedì al sabato dalle 16alle ore 23, tranne il martedì e il giovedì, dalle 18,30 alle 23. Contattando tali recapiti, la donna potrà essere accolta ed ascoltata da operatrici adeguatamente formate, provenienti dalla rete dei servizi essenziali dell’A.T.S., in grado di fornire sostegno, informazioni ed assistenza al fine di progettare insieme un percorso di uscita dalla condizione di violenza.


Oltre ad offrire assistenza-aiuto e protezione tramite lo sportello di ascolto diretto o telefonico attraverso una serie di punti di contatto in ognuno dei sei Comuni dell’Ambito di Galatina (oltre a Galatina, Comune capofila: Aradeo, Cutrofiano, Neviano, Sogliano Cavour e Soleto), il Centro Antiviolenza Malala nasce con l’obiettivo di creare una rete di sostegno per la donna vittima di violenza, sulla base dei bisogni individuati durante i colloqui. Definite le strategie ed i progetti di accompagnamento, le donne vittime di violenza potranno essere messe in contatto con specialisti e professionisti (avvocati, operatori sanitari, psicologi, assistenti sociali…) per un primo colloquio naturalmente gratuito o, piuttosto, potranno essere messe in protezione e nel caso in cui fosse necessario il temporaneo ed immediato allontanamento dalla propria abitazione.


Lo sportello, selezionata la richiesta, fornisce informazioni sul servizi, orienta verso i colloqui di accoglienza, garantisce una dimensione di ascolto e di decodifica dei bisogni e presa di coscienza circa il fenomeno della violenza.


La Rete di cui sopra, è stata costruita ed attuata grazie alla sinergia ed al lavoro congiunto di una serie di Istituzioni e Associazioni di volontariato tutte, a vario titolo, impegnate nel difficile compito di arginare la violenza sulle donne, con l’obiettivo di fondo di fare prevenzione e sensibilizzazione attraverso l’orientamento della comunità locale sul fenomeno.


“Con l’avvio del Centro Antiviolenza Malala, – secondo l’Ass.re alle Politiche Sociali e delegato alla presidenza del Coordinamento Istituzionale, Prof.ssa Daniela Vantaggiato – l’Ambito di Galatina aggiunge un tassello fondamentale per l’offerta territoriale dei servizi antiviolenza. La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani e senza ombra di dubbio una di quelle più frequenti in tutto il mondo. La causa principale dei traumi fisici e psicologici inflitti alle donne è la violenza commessa all’interno delle mura domestiche, in famiglia, e dal partner.


Il Centro Antiviolenza Malala, in vista dell’avvio dell’attività, ha programmato, d’intesa con il Consultorio Interdistrettuale Specializzato Cimav Asl Lecce, due giornate formative sul tema “Dall’ascolto dell’abuso all’abuso dell’ascolto previste per giovedì 29 e venerdì 30 gennaio, presso la sede dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina come da programma allegato, che verranno introdotte dal Procuratore Cristina Rizzo, dal direttore del Distretto Socio Sanitario Cosimo Esposito e dall’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Galatina, Daniela Vantaggiato.


Chi è Malala Yousafzai


Malala Yousafzai, premio Nobel 2014

Malala Yousafzai, premio Nobel 2014

Malala Yousafzai è una studentessa e attivista pakistana. È la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace, nota per il suo impegno, per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione (bandito da un editto dei talebani) delle donne della città di Mingora, nella valle dello Swat. All’età di undici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne, e la loro occupazione militare del distretto dello Swat. È stata nominata per l’International Children’s Peace Prize, premio assegnato da KidsRights Foundation per la lotta ai diritti dei giovani ragazzi.


Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente colpita alla testa da uomini armati saliti a bordo del pullman scolastico su cui lei tornava a casa da scuola. Ricoverata nell’ospedale militare di Peshawar, è sopravvissuta all’attentato dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla.


Il 12 luglio 2013, in occasione del suo sedicesimo compleanno, parla al Palazzo di Vetro a New York, indossando lo scialle appartenuto a Benazir Bhutto e lanciando un appello all’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo.


Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace assieme all’attivista indiano Kailash Satyarthi, diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la loro lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”.


 


 


 


Aradeo

Esplode bombola del gas ed investe in volto 62enne

Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe…

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Tragedia sfiorata ad Aradeo.

Oggi, verso mezzogiorno si è verificata una violenta esplosione a causa di bombola di gas, in un’abitazione di via Tevere.

Un 62enne del posto travolto dalla fiamma è finito in ospedale con ustioni al viso ed alla testa. Non sono ancora chiare le cause dell’esplosione, si pensava potesse trattarsi dell’esplosione di una bombola, ma, stando ai rilievi in corso, si sarebbe verificata una fuga anomala di gas da cui è partita la fiammata che ha investito l’uomo.

Immediati i soccorsi dei Vigili del fuoco di Gallipoli e dei sanitari del 118: i primi hanno provveduto alla messa in sicurezza della bombola, i sanitari hanno prestato le prime cure all’uomo, e trasferito il malcapitato in ospedale a Gallipoli, dove si trova tuttora ricoverato.

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Approfondimenti

Operazione interforze, 5 arresti e 5 denunce

Alto impatto: controlli di Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza a a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano

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 Servizi straordinari di controllo del territorio nella provincia di Lecce.

Come deliberato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica e successivamente pianificato in sede di Tavolo Tecnico del Questore, negli ultimi sette giorni si sono svolti i Servizi Interforze cosiddetti ad “Alto Impatto”.

Tali servizi hanno la finalità di incrementare la sicurezza grazie alla presenza congiunta delle Forze dell’Ordine ed alla loro sinergica azione sul territorio, prevenendo e reprimendo reati predatori e non solo.

Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza hanno condotto una capillare e approfondita attività di controllo a Taurisano, Casarano, Cutrofiano, Seclì, Aradeo, Gallipoli, Melissano, Salice Salentino, Trepuzzi, Monteroni, Nardò, Copertino, Galatone, Martano, Castrignano dè Greci, Muro Leccese, Poggiardo, Tricase e Tiggiano.

I controlli hanno spaziato in diversi ambiti, dal controllo del territorio, identificazione di persone appiedate e avventori di locali, al contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, ai controlli amministrativi agli esercizi commerciali.

In totale sono quattro gli arresti eseguiti in flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, 3 gli arresti eseguiti in esecuzione di ordinanze dell’A.G., 4 gli indagati a piede libero per traffico di stupefacenti e due per porto abusivo di armi, infine 15 le segnalazioni per uso personale di stupefacenti.

Assidui anche i controlli amministrativi: 55 esercizi commerciali sono stati controllati dalle forze dell’ordine.

Massiccio il bilancio finale: 1869 persone identificate, 240 dei quali con precedenti penali e/o di polizia, e 875 veicoli fermati.

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Aradeo

Un bar chiuso e un altro sospeso, pizzeria sanzionata

I bar sono di Aradeo: mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, lavoratori senza impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione. Il titolare di una pizzeria di Copertino segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali

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I carabinieri della Compagnia di Gallipoli hanno portato a termine un’importante operazione di controllo del territorio a largo raggio, coadiuvati dai militari del NAS e del N.I.L. e dal personale civile dell’Ispettorato del Lavoro.

Questo tipo di servizio è stato messo in atto per garantire il rispetto delle normative in materia di salute pubblica e per combattere il lavoro sommerso e irregolare, in un’ottica di congiunta azione repressiva.

Nel corso dell’operazione, sono state ispezionate cinque aziende, tutte sanzionate per violazioni relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’osservanza delle normative riguardanti il lavoro regolare.

Sono stati controllati complessivamente 24 lavoratori, di cui 3 sono risultati irregolari.

Le violazioni emerse hanno comportato una serie di provvedimenti.

Tra i casi più significativi, un titolare di un bar di Aradeo è stato deferito per la mancanza di conformità ai requisiti di sicurezza nei luoghi di lavoro, con un’ammenda di circa 6mila euro e la sospensione immediata dell’attività per l’impiego di due lavoratori senza la dovuta comunicazione al Centro per l’Impiego, portando a sanzioni totali superiori ai 10mila euro.

Un altro titolare di un bar nella stessa località ha ricevuto una sospensione immediata e sanzioni per oltre 6mila euro per l’impiego di un lavoratore senza la necessaria comunicazione.

Un imprenditore di una ditta di costruzioni è stato deferito per violazioni delle norme di sicurezza e per non aver aggiornato il documento di valutazione dei rischi, con un’ammenda totale di quasi 7mila euro.

A Copertino, il titolare di una pizzeria è stato segnalato per carenze igienico-sanitarie e strutturali, con sanzioni pari a 3mila euro, mentre la titolare di un bar è stata segnalata per simili violazioni igienico-sanitarie.

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