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Novoli

A Novoli la “Fòcara” e tanto altro

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L’accensione “del più grande falò del Mediterraneo” sta per ripetersi a Novoli: appuntamento nella serata di sabato 16 gennaio. E sarà il fuoco di Betlemme ad accendere la “Fòcara” di Novoli, dedicata a Sant’Antonio Abate. L’edizione del 2010 sarà infatti dedicata alla Pace e al dialogo, con uno sguardo alla Terra Santa, che sarà il filo conduttore del ricco programma di eventi e di manifestazioni. Grazie alla collaborazione con l’Assessorato provinciale alle Politiche Giovanili ed all’Associazione Nazionale “Concerto per la Vita e per la Pace”, che da diversi anni hanno avviato un appuntamento annuale di scambi culturali e la costruzione di un insieme di città gemellate tra la Palestina e l’Italia, il “fuoco buono” della “Fòcara” è stato ambasciatore di pace in Terra Santa per il Natale appena trascorso. Nell’ambito del “Progetto Salento-Palestina”, una delegazione composta tra gli altri dal sindaco di Novoli, Oscar Marzo Vetrugno, dal parroco della Parrocchia Sant’Antonio Abate, don Giuseppe Spedicato, dal presidente del Comitato Festa, Tony Villani, e dal delegato della Pro Loco, Francesco Parlangeli, si è recata a Betlemme, per attingere alla lampada che arde nel luogo della nascita di Gesù. La fiammella, tramite la “Fòcara” di Novoli, verrà donata a tutto il Salento e alla Puglia come simbolo di Pace.


IL PROGRAMMA


Dopo le esibizioni, nelle ultime edizioni, di Giuliano Palma & The Bluebeaters, Roy Paci, Boban Markovic e Frank London, Caparezza, quest’anno il clou sarà con Vinicio Capossela, la sera di sabato 16, e con lo stornellatore e cantautore romano Alessandro Mannarino, domenica 17, in Piazza Tito Schipa, ai piedi della “Fòcara” ardente. L’inizio di entrambi i concerti è previsto alle 21,30. Ma il programma delle manifestazioni collaterali ha già preso il via, presso l’ex Mercato coperto, con la Rassegna d’Arte Contemporanea “Novoli Arte”; con la Mostra fotografica “Premio Focara 2009”; con la quinta edizione del “Salone dei Vini e delle Cantine del Parco del Negroamaro”, curata dalla Pro Loco nello Spaziotenda del Fuoco, in Piazza Tito Schipa, con incontri, proiezioni e premiazioni. Come detto, sabato 16 sarà tutto dedicato alla “Fòcara”: si comincerà in mattinata, quando i rappresentanti istituzionali, accompagnati dalle note della Fanfara, porteranno la “bandiera” di legno dal Municipio alla “Fòcara”, per piantarlo sul cocuzzolo. Nel pomeriggio, alle 15, sul sagrato della Chiesa di Sant’Antonio Abate, l’attesissimo rito della benedizione degli animali. Seguirà la solenne Processione con la statua del Santo portata in giro per le vie del paese. Alle 20 il top, con l’accensione della “Fòcara” e poi lo spettacolo dei fuochi d’artificio. Domenica 17, giorno della ricorrenza del Santo, si terrà in mattinata, in Piazza Sant’Antonio, la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Lecce, mons. Domenico D’Ambrosio. A pomeriggio ben cinque ditte si sfideranno nell’imperdibile gara pirotecnica. Infine, lunedì 18, “la festa te li paesani”.

LE ORIGINI DEL CULTO


Ecco, in breve, le tappe sulla devozione antoniana. Nel 1640 si dà il via alla costruzione di una nuova Chiesa in onore di Sant’Antonio Abate, completamente a spese dei fedeli, che viene completata nel 1662. Il 20 gennaio di due anni dopo, Sant’Antonio Abate viene nominato Patrono di Novoli. Ma solo settant’anni dopo, il 23 agosto 1737, dopo insistenti pressioni della comunità, Sant’Antonio Abate, con parere favorevole della Sacra Congregazione dei riti di Roma, arriva la proclamazione ufficiale della Curia Vescovile di Lecce che accerta che Novoli non ha altri Protettori. Da allora, la data del 17 gennaio viene dichiarata giorno di festa in onore di Sant’Antonio Abate. Il 27 luglio 1924, da Tricarico (provincia di Matera) giunge a Novoli la reliquia del Santo.


Cronaca

Questioni di famiglia

Rissa in strada, calci e pugni anche ai carabinieri intervenuti per riportare l’ordine. Arrestati due fratelli, saranno processati per direttissima. Denunciati anche padre e terzo fratello dei fermati

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I carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Campi Salentina, sono intervenuti a Novoli, ove era stata segnalata una rissa in strada tra quattro persone.

Giunti sul posto i militari dell’Arma hanno subito intercettato padre e tre figli che erano venuti alle mani, in maniera esagitata, creando non poco disagio alla circolazione stradale.

Vano il tentativo dei carabinieri di sedare la lite tra i quattro.

Nel loro tentativo di dividerli, i militari dell’Arma hanno beccato calci e pugni tanto da necessitare di cure mediche presso l’ospedale di Copertino.

Solo grazie all’arrivo di altre pattuglie i carabinieri sono riusciti a ristabilire l’ordine.

Al termine delle operazioni di identificazione, sono stati tratti in arresto due dei tre fratelli in merito alle lesioni e alla resistenza nei confronti dei due pubblici ufficiali, mentre l’altro fratello ed il padre sono stati denunciati per rissa, insieme agli arrestati.

Terminate le formalità di rito, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce

che conduce le indagini, gli arrestati sono stati condotti presso la Casa Circondariale del capoluogo salentino, in attesa del rito direttissimo.

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Alessano

Da domani il 112 vale per tutti

Attivo anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie quindi valido per tutti anche nella nostra provincia. Intanto sullo smartphone si può scaricare l’app “Where Are U”

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Da domani 112 NUE – Numero Unico di Emergenza Europeo sarà attivo in tutti gli Stati dell’Unione Europea.

Ovviamente, anche nel distretto telefonico di Lecce, Gallipoli e Maglie e quindi varrà per tutti i paesi della provincia di Lecce.

Il servizio, completamente gratuito, garantito 24 ore su 24, 7 giorni su 7, potrà essere utilizzato per ogni tipo di richiesta di intervento o soccorso.

Il 112 NUE sostituisce tutti quei numeri di emergenza attualmente utilizzati:

  • il 112 dei Carabinieri
  • il 113 della Polizia di Stato
  • il 115 dei Vigili del Fuoco
  • il 118 del Soccorso Sanitario
  • il 1530 dell’emergenza in mare

Il 112 farà capo ad una Centrale Unica di risposta del Dipartimento di Protezione Civile che provvederà ad indirizzare le chiamate a seconda del tipo di emergenza e assistenza necessaria nonché di priorità, avendo un quadro completo delle richieste sull’intero territorio.

Per tale motivo dalla Polizia di Stato invitano gli utenti residenti nei centri che fanno riferimento ai Commissariati di Galatina, Gallipoli, Nardò, Otranto e Taurisano a non contattare il numero diretto del Commissariato competente, ma di chiamare comunque il NUE 112 che sarà in grado di intervenire più velocemente.

Stesso discorso ovviamente per le caserme dei carabinieri, quelle dei vigili del fuoco per il soccorso sanitario e per le emergenze in mare.

Il numero può essere chiamato da rete fissa o mobile, anche da cellulare sprovvisto di SIM o privo di credito o bloccato ed è disponibile inoltre il servizio multilingue.

Inoltre il 112 NUE può essere chiamato direttamente scaricando dall’App store l’applicazione dedicata “Where Are U” che si consiglia di installare sul proprio telefono cellulari, in quanto la tecnologia utilizzata permette una localizzazione della chiamata in modo più preciso e veloce, particolarmente utile nel caso di chiamate mute o di utenti non udenti.

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Attualità

La politica non è per tutti

L’8 e il 9 giugno si voterà per Europee e Amministrative. I 27 paesi della provincia che rinnoveranno sindaco e consiglio comunale. Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica ma puntino il bene comune

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Nella prima metà degli anni ’70 Antonello Venditti scrisse una canzone che oggi si definirebbe profetica per la sua attualità, antesignana del tempo.

La canzone si intitola “Sora Rosa”, peraltro colonna sonora d’un film poliziottesco di quegli anni con Tomas Milian.

C’è una strofa in particolare, in coda al testo, che dice: “Annamo via, tenemose pe’ mano, c’è solo questo de vero pe’ chi spera, che forse un giorno chi magna troppo adesso, possa sputà le ossa che so’ sante”.

Direi un testo eloquente che si rivela ancora attuale quando la politica non assurge a quella dignità di cui parlava Pio XI: «La politica è la più alta forma di carità».

La politica con la “P” maiuscola.

L’attuale Pontefice integra la suddetta frase con molte altre considerazioni, tra cui: «La politica cresce per attrazione ed amicizia».

Sono tante ed infinite le definizioni che di vera politica; chiudo questa parentesi con l’ultima di Aristotele che dice: «L’essere umano è un animale politico».

Ho voluto fare questa premessa per riflettere meglio sul tema.

È vero, la politica, richiede sforzi.

Perché il suo compito è legato indissolubilmente al bene, al benessere della gente, della comunità in tutti i suoi aspetti: morali, amministrativi, funzionali, egualitari.

Quando manca o viene a mancare uno qualsiasi di questi elementi essa corre il rischio di perdere il filo conduttore che dà continuità e consenso a colui che la esercita, generando sentimenti di disorientamento e instabilità sociale.

Le prossime elezioni sono ormai alle porte.

Sabato 8 e domenica 9 giugno l’elettore voterà per l’elezione dei componenti il Parlamento Europeo e nello stesso frangente, si voterà per le elezioni amministrative.

Un appuntamento importante a cui non ci si può sottrarre.

In Puglia sono 58 i comuni chiamati a votare con qualche città con più di 15 mila abitanti oltre ai capoluoghi Bari e Lecce.

Oltre a Lecce rinnoveranno sindaco e consiglio comunale 27 paesi della provincia: AndranoBagnolo del Salento, BotrugnoCampi SalentinaCarpignano Salentino, Castrì di Lecce, Copertino, Corsano, Cursi, Giuggianello, Lequile, Martignano, Miggiano, Minervino di Lecce, Morciano di Leuca, Muro Leccese, Novoli, PalmariggiParabita, Seclì, Soleto, Sternatia, Supersano, Surano, TiggianoTuglie e Zollino.

L’attenzione maggiore come sempre è per le “comunali” circostanza nella quale affiorano i sentimenti più forti: entusiasmo, determinazione, ambizione, passione e, talvolta “rabbia”. La rabbia derivata dalla delusione delle aspettative che talvolta rischia di generare anche risvolti non prevedibili. Nelle nostre collettività fortunatamente non si sono mai registrati fatti rilevanti sotto questo aspetto, non si è mai andati oltra il piano verbale.

I comuni sono quasi tutti pronti, una sorta di “Fuga per la Vittoria…”, il vecchio film nel quale uno dei protagonisti dice all’altro: «Non possiamo permetterci di rischiare. Dobbiamo vincere».

Ecco, nelle competizioni elettorali comunali ognuno si pone lo stesso obiettivo! Le liste sono quasi pronte. Si tratta ormai di avviarsi lungo quel sentiero di convincimento e persuasione, lasciando dietro i sentimenti che non c’entrano con la corsa: la tracotanza, la superbia, la boria, la maldicenza. Sostituendoli con i valori dell’empatia, dell’accoglienza, della socialità e del sorriso! La politica non vuole volti scuri, incupiti, ringhiosi; la politica deve immedesimarsi nelle difficoltà che la gente vive.

La politica si fa insieme alla gente, e deve rispondere in prima istanza alle attese delle persone.

Senza raggiri né sotterfugi.

Il nuovo mondo in cui viviamo, caratterizzato dalla globalizzazione, dalla dimensione del mondo “Metaverso” e tecnologico, nonché dall’Intelligenza Artificiale, impone a tutti uno sforzo decuplicato rispetto al passato.

È soprattutto sul piano politico che si gioca la “partita del cuore”, laddove la politica, seppure esercitata in un piccolo comune, deve essere pronta ed in grado di affrontare ogni sorta d’innovazione, restando al passo coi tempi.

È lo strumento per non retrocedere, è la via della conoscenza, che va alimentata giorno dopo giorno con l’impegno, la dedizione, il sacrificio e la passione. Ingredienti che i prossimi candidati alle elezioni comunali (soprattutto!) debbono possedere, senza i quali, è meglio rinunciare!

Le ambizioni di ogni candidato non riguardino la sfera personale, privata e utilitaristica (succede anche questo) ma puntino il bene comune.

Le persone cercano la serenità delle famiglie, vogliono il rispetto e l’equità: non vogliono diseguaglianze e/o disparità di trattamento.

Non cercano risse perché è negato loro un diritto, soltanto un comportamento che sia suffragio di rispettosa dignità.

Rivolgo infine un “in bocca al lupo” soprattutto ai nuovi candidati alle prossime elezioni comunali.

Auspicando che “il nuovo” possa essere “terra di sogni e di speranze” per tutti, e che ognuno possa scorgere i sentimenti puliti del bene.

L’unico investimento certo in questo mondo.

Alberto Scalfari

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