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Ortelle

Ortelle: la Fiera di San Vito e l’ucceria di un tempo

Si è appena svolta ad Ortelle, piccolo paese del Sud Salento, l’annuale e ormai secolare Fiera di S. Vito, fra le più antiche dell’ Italia meridionale, assurta

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Si è appena svolta ad Ortelle, piccolo paese del Sud Salento, l’annuale e ormai secolare Fiera di S. Vito, fra le più antiche dell’ Italia meridionale, assurta al rango di “Manifestazione Fiera Regionale” e rappresentante, come si legge sulle apposite locandine, un “appuntamento imperdibile per espositori, produttori ed estimatori, anzitutto, del maiale, la cui carne viene venduta, preparata e servita in tanti modi che ne valorizzano sapore e proprietà”.


Mette subito conto di sottolineare che, negli ultimi tempi, la manifestazione di cui trattasi ha progressivamente registrato una radicale evoluzione e trasformazione, passando da “Fiera“ del genere “mercato all’aperto omnicomprensivo”, quale, tradizionalmente, si poneva una volta, ad una sorta di agorà, anfiteatro, tempio di culto specifico per leccornie culinarie ottenute dal corpulento suino.


Specialità, piatti, sfizi, vieppiù ricercati e, perché no, gustosi e stimolanti; ciò, sulla base del consueto, rigoroso ricorso a materie prime genuine e di qualità, accompagnato, nel contempo, dalle tecniche di preparazione maggiormente raffinate acquisite e poste in atto man mano.


Pensare che, sul maiale e sul consumo della sua carne, una volta si dicevano tante cose, anche non veritiere, ad esempio che la carne di maiale è troppo grassa e, quindi, va evitata, specie quando fa caldo.


Sulla base dell’anzidetta credenza, nel periodo, all’incirca, da giugno a settembre e anche ottobre, non se ne vendeva, né, ovviamente mangiava (i freezer erano sconosciuti) e proprio la Fiera di S. Vito, l’ultima domenica d’ottobre, segnava la canonica riapertura del consumo di tale alimento.


Si diceva, con riferimento ad una volta, di fiera del genere mercato, dove le famiglie del luogo e dei paese vicini solevano portarsi, a piedi o in bici o su traini, ai fini di preordinati acquisti utili: spezzoni di stoffa per far confezionare pantaloncini per i figli piccoli, scarpe, giacche di panno pesante per l’inverno. Se avanzava qualche spicciolo, il giro in fiera si concludeva con la compera di alcuni etti di sanguinaccio.


Ben diverso appare lo scenario di oggigiorno, l’obiettivo dei visitatori attuali: si va ad Ortelle per una mangiata, chi più chi meno, di carne e/o specialità varie di maiale. Mangiata, ovviamente, affatto sostitutiva, bensì aggiuntiva rispetto ai normali pasti domestici.

Puntualizzazione, quest’ultima, confermata dall’interminabile colonna di autovetture che sabato 23 ottobre, intorno alle ventidue, si muoveva lungo la statale 16 e provinciali a seguire, sulla  direttrice Lecce – Maglie – Ortelle. Effetto collaterale dello straordinario richiamo e afflusso, le condizioni del traffico nell’abitato del paesino apparivano a livello di Roma centro.


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In un’altra minuscola località limitrofa ad Ortelle, verso la metà del ventesimo secolo, esisteva sì una macelleria (o ucceria), ma con apertura limitata alla domenica e, eccezionalmente, al sabato e in occasione di determinate vigilie. Giovannino “ucceri” doveva servire, infatti, due paesi contemporaneamente.


Del resto, allora, gli abitanti non si portavano in tale esercizio ogni giorno, ma, quando andava bene, con frequenza settimanale, compiendo acquisti misurati se non centellinati.


E, non tutti gli abitanti. Sicuramente, non conosceva per niente la macelleria, un compaesano con pochissime risorse e famiglia numerosa a carico, il quale, tuttavia, la domenica mattina si faceva puntualmente notare, in sosta lì fuori, accanto alla porta del locale. Alla domanda di taluno in merito al motivo dell’ immancabile presenza, questa era la sua risposta: ”Siccome non posso per- mettermi di comprare la carne, mi metto qui, in modo che, perlomeno, mi sia dato di saziarmi attraverso il suo profumo”.


Rocco Boccadamo


Attualità

Pioggia di 100 al Cezzi De Castro-Moro di Maglie: tutti nomi

“Un altro anno di superbravi nei diversi indirizzi nallo storico Istituto magliese. Sono ben 29 gli studenti che hanno ottenuto il massimo della votazione…

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MATURITA’ 2024: LA CARICA DEI 100, DELL’IISS CEZZI DE CASTRO MORO DI MAGLIE

l’IISS Cezzi de Castro Moro di Maglie, canta vittoria:  “Un altro anno di superbravi nei diversi indirizzi nallo storico Istituto magliese. Sono ben 29 gli studenti che hanno ottenuto il massimo della votazione (di questi 5 con lode) e ora possono godersi le vacanze con un bel 100 o 100 e lode sul curriculum”.

Ecco tutti nomi:

PER LSU (LICEO SCIENZE UMANE – OPZIONE ECONOMICO SOCIALE)
Massimo dei voti per De Franciscis Debora e Marti Elisa di Giurdignano.

PER LSU (LICEO SCIENZE UMANE)
Il 100 è stato raggiunto da Corvaglia Emanuele di Poggiardo, Rizzello Valeria di Spongano, Ruggeri Mariarita di Maglie.

E’ stata riconosciuta la lode a Leone Greta di Botrugno e Longo Alessia di Collepasso.

PER AFM (AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING)
Ha ottenuto 100 e lode: Chilla Rebecca di Cursi. Hanno concluso il loro percorso con 100: De Donno Ilenia e Palomba Alessia di Scorrano, Grassi Sara di Aradeo, Maggio Andrea di Santa Cesarea Terme, Marino Martina di Sogliano Cavour, Paiano Maria Grazia di Ortelle, Rizzello Marika di Minervino, Santoro Donato Sergio di Giurdignano.

PER RIM (RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING)
Calora Matilde di Santa Cesarea Terme, Giunca Miriam di Maglie, Muscatello Alessia di Minervino, Puce Samanta di Scorrano e Santoro Gerico di Giurdignano concludono il loro percorso di studi con 100.

PER SIA (SISTEMI INFORMATIVI AZIENDALI)

Il 100 è stato raggiunto da De Masi Letizia di Giurdignano, Ernani Matteo di Minervino.

Hanno ottenuto anche la lode Pispico Sara di Minervino e Tamborino Silvia di Maglie.

PER TUR (TURISMO)
Massimo dei voti per Marra Debora Gemma di Spongano.

PER CAT (COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO)
Massimo dei voti per Coppola Antonio Maria di Ortelle, Cossa Alessandro di Sanarica e De Santis Nicolo’ di Santa Cesarea Terme,

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Appuntamenti

Vitigliano: Màtram, tra il gesto e il colore

La Casa del Tabacco presenta un incontro con la pittrice Stefania Rizzo con la presenza del critico d’arte Paolo Marzano che ha curato l’evento

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Appuntamento d’eccezione quello con la pittrice Stefania Rizzo di Depressa di Tricase, presentato dalla Casa del Tabacco, in via Vittorio Emanuele III 36 a Vitigliano, frazione di Ortelle.

Màtram, tra il gesto e il colore, curato dal critico d’arte Paolo Marzano, sarà un incontro estivo tra amici, curiosi ed appassionati, per vedere, cogliere materia, pigmento, toccare, annusare il sofisticato processo dell’arte.

Appuntamento in programma venerdì 26 luglio, dalle 19,30.

Al termine dell’incontro aperitivo.

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Appuntamenti

Ortelle, la Pro Loco Ippocampo ospita “Puglia Tipica”

Un percorso delle Pro loco di Puglia per la promozione e valorizzazione del territorio Al via la 12^ edizione “Puglia Tipica”, Ortelle, parco San Vito, 13 e 14 luglio 2024 organizzata dall’UNPLI Puglia (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) in collaborazione con la Pro Loco “Ippocampo” di Ortelle – Vignacastrisi e col contributo del Comune di Ortelle e con il patrocino della Regione Puglia…

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“PUGLIA TIPICA” Tra Passato e Futuro

Un percorso delle Pro loco di Puglia per la promozione e valorizzazione del territorio Al via la 12^ edizione “Puglia Tipica”, Ortelle, parco San Vito, 13 e 14 luglio 2024 organizzata dall’UNPLI Puglia (Unione nazionale Pro Loco d’Italia) in collaborazione con la Pro Loco “Ippocampo” di Ortelle – Vignacastrisi e col contributo del Comune di Ortelle e con il patrocino della Regione Puglia.
“Puglia Tipica” è il progetto delle Pro Loco pugliesi coinvolte nelle singole realtà locali della regione. I percorsi storico – culturali, ricchezze ambientali e paesaggistiche, storia delle civiltà antiche e moderne sono il punto di riferimento per la crescita del territorio.

Tipicità dei prodotti locali, degustazioni, visita ad aziende agro – alimentari, mercatini d’artigianato, creatività musicali, convegni, esposizioni raccontano l’identità culturale e turistica.

Colori, musiche, canti e danze fanno da contorno.

Un elogio che esalta le tipicità locali, come il prodotto “Or. Vi” (acronimo Ortelle – Vignacastrisi), dove nei box comunali di Parco San Vito si può gustare la carne suina di qualità preparata dagli stessi allevatori o come tutti gli altri prodotti,(olio, vino, formaggi ecc.) esposti dalle Proloco partecipanti. Tutto questo consente così di offrire al consumatore un prodotto alimentare unico, tipico, di qualità indiscussa e controllata.

L’organizzazione è affidata all’Unpli Puglia, presieduta da Rocco Lauciello in collaborazione con la Pro Loco “Ippocampo” Ortelle – Vignacastrisi, guidata dal presidente Luigi Guglielmo, consigliere regionale UNPLI.

Il programma prevede sabato 13 luglio ore 10 convegno su “Alta specializzazione nel turismo: I percorsi ITS Turismo Puglia come chiave all’occupazione”.

A seguire visita guidata alla cripta Madonna della grotta a cura dello storico dell’arte Giovanni Giangreco con intervento musicale di Vania Palumbo. Apertura stand enogastronomici in compagnia  usicale“Consuelo e la sua band” in concerto.
Domenica, alle ore 9,30 visite guidate area archeologica di Castro e gita in barca. Visita all’azienda agrituristica “Lu Campu”, con dimostrazione della preparazione della Pirilla.

Apertura stand enogastronomici delle Pro loco. Infine, Antonio Amato in concerto, voce della Notte della Taranta.

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