Attualità
Otranto, pontili galleggianti: “Stupito e rammaricato”
Progetto di mantenimento dei pontili galleggianti del porto di Otranto: il sindaco Pierpaolo Cariddi parla della decisione del Consiglio dei Ministri che ha ritenuto di accogliere l’opposizione del Ministero per i Beni Culturali
Apprendo con stupore e rammarico la decisione del Consiglio dei Ministri che ha ritenuto di accogliere l’opposizione del Ministero per i Beni Culturali al progetto di mantenimento dei pontili galleggianti del porto di Otranto.
Ci può anche stare che una Soprintendente, per coerenza con il suo predecessore che ha voluto imporre l’assurda prescrizione di smontare ogni 6 mesi un porto turistico, confermi tale posizione, ma è veramente sorprendente che una tale valutazione possa essere condivisa da un organo politico, che deve tener conto e saper fare sintesi di tanti altri aspetti (ambientali, economici, sociali…), oltre a quello paesaggistico.
Qualsiasi persona, di qualunque sensibilità paesaggistica ed estrazione culturale, che ha avuto la possibilità di osservare in questi anni l’opera realizzata, ha espresso apprezzamento e valutazioni positive per l’assenza di impatti e per la qualità di servizi offerti nel porto di Otranto. Anche vari politici del M5S e della Lega (Consiglieri regionali, Senatori, Deputati), oggi insieme nel Governo, hanno espressamente manifestato il loro consenso all’intervento ritenendolo per nulla impattante.
Non ha evidentemente condiviso la loro posizione la Ministra per il Sud, Barbara Lezzi, presente nel Consiglio dei Ministri. Mi auguro da salentino che i suoi modelli per lo sviluppo sostenibile della nostra terra non contemplino solo la presenza di Ilva, Cerano, elettrodotti, TAP e altri gasdotti.
In questi mesi, in virtù della questione che mi trovavo ad affrontare, ho posto attenzione sulle soluzioni adottate da altre città costiere salentine e pugliesi riguardo la portualità.
Di pontili e barche a ridosso di centri storici se ne contano numerosi, ma sembra che solo Otranto preoccupi la Soprintendenza e il suo Ministero.
Rimetto al giudizio di tutti il confronto tra la soluzione adottata nella nostra città e quelle presenti in tante altre località.
Perché solo a noi questa contestazione e l’obbligo di smontare? Esiste un’altra realtà al mondo in cui un porto turistico viene montato e smontato ogni 6 mesi?
I componenti di Governo sono consapevoli della impossibilità economica e ambientale di realizzare tale operazione ogni anno? Sanno questi signori che dopo lo smontaggio il porto non si potrà più rimontare?
In ogni caso, da amministratori pubblici responsabili, con spirito di collaborazione ci siamo interrogati per valutare ulteriori possibili soluzioni.
Poiché in Conferenza dei Servizi è emerso che l’impatto non è tanto rappresentato dai pontili (alti solo 40 cm con il nuovo progetto), quanto dalla presenza delle barche ormeggiate, ripresenteremo una nuova soluzione progettuale che preveda una riduzione della presenza di barche, nei 6 mesi invernali, al 50% della flotta complessiva, rimettendo alla Soprintenza la decisione su dove collocarle per generare minore impatto.
Sono fiducioso che questa nuova soluzione potrà essere apprezzata dal Ministero e dai nostri governanti, e garantire il mantenimento del porto, opera strategica per il nostro territorio, anche oltre il 31 dicembre 2020.
Pierpaolo Cariddi
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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