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Attualità

Senso unico pedonale e mascherina obbligatoria nel centro storico di Otranto

Il sindaco Pierpaolo Cariddi: « Quest’estate il centro storico dovremo trattarlo come un museo»

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La Città di Otranto, nonostante l’emergenza in corso, non rinuncia alla stagione turistica ormai alle porte.


Qualche giorno fa il Comune di Otranto ha lanciato la campagna Otranto, Sicuramente. La tua estate in tutta sicurezza, che propone un programma dettagliato che coniuga la fruibilità degli spazi pubblici con la sicurezza degli stessi secondo i protocolli ministeriali e regionali.


«Poter vivere in sicurezza il nostro territorio sarà determinante per continuare a essere scelti come destinazione turistica in questa estate. Garantire sicurezza, però, non dovrà assolutamente impedirci di far vivere ai nostri ospiti il meglio di ciò che abbiamo saputo mettere in campo fino a oggi», dichiara il sindaco Pierpaolo Cariddi che aggiunge: «Il rispetto delle distanze è certamente l’elemento sul quale porre le maggiori attenzioni. Ancora di più nei piccoli spazi pubblici come quelli dei nostri centri storici. Quest’estate, infatti, il centro storico dovremo trattarlo come un museo”.


A tal proposito, infatti, dalle ore 7 di domenica 7 giugno e fino al 15 settembre 2020 parte il senso unico di marcia nel borgo antico, data la conformazione del dedalo di strade strette e dell’alta frequentazione di persone.


Il senso unico pedonale, secondo la planimetria disponibile sulla cartellonistica in città e su tutti i canali istituzionali, interesserà le seguenti strade:


– Corso Garibaldi senso unico con direzione verso via Immacolata;


– Via Immacolata senso unico con direzione Bastione dei Pelasgi;


– Bastione dei Pelasgi senso unico con direzione Piazzetta De Ferraris.


Le strade che si innestano su quelle suddette a senso unico presentano obblighi di svolta nella direzione dei sensi unici suddetti e precisamente:


– Via Maiorano con direzione Corso Garibaldi, con obbligo di svolta a destra;


– via Seminario con direzione Corso Garibaldi, con obbligo di svolta a destra;


– via Castello con direzione Piazza del Popolo, con obbligo di volta a destra verso via Immacolata;

– via Papa Costantino con  direzione via Immacolata;


– i pedoni provenienti dalla scalinata di via Immacolata  hanno l’obbligo di svoltare  con  direzione  Bastioni Pelasgi;


–  via  Melorio con direzione Corso Garibaldi con obbligo di svolta a sinistra;


– via Scupoli con direzione Piazza del Popolo con obbligo di svolta a sinistra verso via Immacolata;


– via Leondari con direzione verso via Bastione Pelasgi con obbligo a sinistra;


– il vicolo che congiunge Via Padre Scupoli con i Bastione dei Pelasgi con obbligo di svolta a sinistra.


Inoltre:


– i pedoni in ingresso nel centro storico da via Nicola d’Otranto, ponte di legno, hanno obbligo di transito sul lato destro del suddetto ponte;


– i pedoni in uscita dal centro storico direzione via Nicola d’Otranto, ponte di legno, hanno obbligo di transito sul lato destro del suddetto ponte.


Tutti coloro che transiteranno nelle suddette vie devono indossare obbligatoriamente la mascherina in maniera da coprire completamente tutte le vie aeree (bocca e naso), fatta eccezione nel mentre in cui si effettua la degustazione dei cibi e delle bevande: in tale circostanza dovrà essere comunque garantito il distanziamento sociale di almeno un metro.


Infine, il Comune di Otranto ha stampato un pieghevole, le “Istruzioni per l’uso della città”, un vademecum disponibile anche online sul sito www.comune.otranto.le.it


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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