Patù
Primarie a Patù: “Te li do io i Carabinieri”!
Il Sindaco. Dopo la denuncia della Cucinelli: “Ho concesso l’autorizzazione per l’utilizzo dell’atrio del Municipio perché ritengo che sia una pratica altamente democratica e partecipativa della vita politica”
Primarie del centrosinistra a Patù: dopo l’intervista a Maria Luisa Cucinelli, capogruppo di minoranza, pubblicata su queste colonne (“il Gallo”, Numero 25 del 13 dicembre 2014, “Lei non sa chi sono io…”) arriva la replica del sindaco Francesco De Nuccio.
La Consigliera d’opposizione, lo ricordiamo, aveva denunciato come sia stato “allestito il seggio in Municipio e, di domenica, erano ingiustificatamente aperti Anagrafe ed Ufficio Tecnico. Il Comune è di tutti”, aveva detto la Cucinelli, “non solo del centrosinistra; le uniche bandiere che vi possono sventolare sono quella italiana ed europea non certo quella del PD”.
Il sindaco De Nuccio premette che “non ero presente nel seggio allestito nell’atrio del Comune, né fuori dallo stesso”, e poi precisa che il 28 novembre, due giorni prima dello svolgimento delle Primarie, “è stata presentata da parte dei responsabili del PD (Gabriele Abaterusso) e di SEL (Antonio De Marco) la richiesta di utilizzo di locali, ubicati nella sede comunale. Ho concesso l’autorizzazione perché ritengo che sia una pratica altamente democratica e partecipativa della nostra vita politica e in considerazione della circostanza che il seggio sarebbe stato allestito nell’atrio d’ingresso, locale non utilizzato per uffici e per svolgimento di pubbliche funzioni, e comunque nel giorno di domenica in cui gli uffici sono chiusi. Ciò”, prosegue De Nuccio, “in analogia a quanto disposto in moltissimi Comuni del Salento, dove le consultazioni primarie sono state effettuate financo nelle aule consiliari, essendo, peraltro, queste primarie consultazioni non già solo del PD, ma di una intera coalizione fra partiti democratici tutti presenti nell’arco costituzionale. Il Consigliere di minoranza”, attacca il primo cittadino in riferimento alle dichiarazioni della Cucinelli, “dice di essere spalleggiata dal suo partito, e tra questi il Presidente della Provincia, uomo che personalmente stimo. Bene! Tuttavia sarebbe a questo punto opportuno che la consigliera Cucinelli si prodigasse presso qualche nostro politico, verso cui ostenta amicizia, per ottenere dalla sua coalizione di centrodestra le primarie tanto invocate dall’on. Raffaele Fitto. Noi le primarie le abbiamo inventate… e se un giorno dovesse succedere che venissero celebrate anche nel centrodestra, le saluterei con gioia, anche perché le bandiere sono un segno tangibile di appartenenza, compresa quella di Forza Italia. Ed io sono, in maniera convinta, legato a quella del Partito Democratico”. Il Sindaco poi sottolinea come “abbiamo indirizzato l’azione amministrativa per superare le divisioni e i contrasti interni al paese, ereditati da un diverso modo di fare politica, per superare inutili ostracismi che non fanno altro che immobilizzare lo sviluppo sociale di una comunità. Ho convocato assemblee pubbliche insieme a tutte le altre forme popolari di partecipazione, con la trasparenza e la limpidezza delle azioni (bilancio: come vengono spesi i nostri danari) ed è quanto mai paradossale oggi dover confrontarsi con la gratuita infondatezza delle eccezioni prospettate dalla Consigliera Cucinelli. Non accetto lezioni da nessuno e tanto meno dal gruppo di minoranza che per 10 anni ha retto le sorti della comunità lasciando solo ed esclusivamente debiti. Rispondo solo alla mia coscienza di cittadino libero e rispettoso delle leggi nella consapevolezza di operare, con sereno convincimento, per il bene della mia comunità”.
Giuseppe Cerfeda
Attualità
Friends4Aut nell’Ambito di Gagliano del Capo
Progetto di inclusione sociale con l’obiettivo di realizzare percorsi di socializzazione in favore di persone con Disturbo dello Spettro Autistico di età fino ai 21 anni
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Riparte il progetto di inclusione sociale Friends4Aut promosso dall’Ambito Territoriale Sociale di Gagliano del Capo, finanziato dall’assessorato al Welfare della Regione Puglia, in collaborazione con Amici di Nico-Impresa Sociale.
Il progetto nasce con l’obiettivo di realizzare percorsi di socializzazione in favore di persone con Disturbo dello Spettro Autistico di età fino ai 21 anni, attraverso:
azioni di sensibilizzazione e di informazione delle famiglie, scuole e bambini su tematiche appartenenti al Disturbo dello Spettro Autistico;
mediante incontri di apprendimento cooperativo tra scuola e famiglia, e grazie alla presenza di tre figure professionali specializzate (neuropsichiatra, psicologo e assistente sociale);
attività laboratoriali sia nel contesto scolastico che extrascolastico;
attività di ginnastica posturale, rilassamento muscolare rivolti non solo ai destinatari del servizio ma anche ad insegnanti e genitori.
Appuntamenti
Sorvegliate Garibaldi
Doppio appuntamento per la presentazione del nuovo libro di di Aldo Quarta. Domani a Lecce e giovedì a Patù, paese natale di Liborio Romano il cui contributo da ministro dell’Interno del governo borbonico fu fondamentale per l’Unità di Italia
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L’Unità d’Italia non sarebbe stata possibile senza il contributo del sud e dei meridionali nell’estate 1860.
Decisivo fu il contributo di Liborio Romano (avvocato, originario di Patù), allora ministro dell’Interno del governo borbonico.
Si parlerà di tutto questo in due incontri pubblici in programma a Lecce domani, mercoledì 9 ottobre (libreria Palmieri, via Trinchese 62, ore 18,30) e a Patù il giorno seguente, giovedì 10 ottobre (palazzo Romano, piazza Indipendenza, ore 18) per presentare il libro di Aldo Quarta, “Sorvegliate Garibaldi” (Edizioni Milella).
Liborio Romano era uno dei componenti di punta del Governo presieduto da Antonio Spinelli e fu proprio lui a coordinare il cambio ai vertici nelle province, nei distretti, nei circondari, nei comuni più importanti.
Grazie all’opera del suo ministero vennero sostituiti vecchi rappresentanti del regime assolutistico con nuovo personale di fede liberale, più disponibile al cambiamento in senso costituzionale.
Il Governo borbonico stava lavorando in vista di un’intesa possibile tra Regno dei Savoia e Regno dei Borbone, tra Nord e Sud, con garanzie internazionali.
Il cambio ai vertici delle istituzioni territoriali fu una vera e propria rivoluzione, che consentì al Risorgimento meridionale di neutralizzare le spinte reazionarie di buona parte della corte borbonica e a Garibaldi di entrare pacificamente a Napoli nel settembre 1860, seguito dall’esercito meridionale.
Uno dei protagonisti di quella “rivoluzione” fu proprio il ministro dell’Interno Liborio Romano.
Nell’incontro di Lecce, l’autore dialogherà con Carlo Alberto Augieri (Università del Salento); a Patù, insieme all’autore, interverranno il sindaco Gabriele Abaterusso, il presidente della pro loco Vitantonio Grecuccio, il sociologo Angelo Donno e Mario Carparelli (Università del Salento).
IL LIBRO
Il protagonista parte da Genova con i volontari al seguito del generale Medici nel luglio 1860 per sostenere l’impresa di Garibaldi in Sicilia. Avanza con l’Esercito Meridionale fino all’ingresso pacifico a Napoli. Poi segue da vicino il Governo dittatoriale e il braccio di ferro tra favorevoli alla Costituente e fautori dell’annessione incondizionata del Sud al Regno dei Savoia. Un braccio di ferro che poteva sfociare persino in uno scontro armato tra Nord e Sud della penisola italiana.
L’AUTORE
Aldo Quarta, giornalista, 73 anni, ha collaborato con Paese Sera, TeleLecce, TeleSud, RadioLecceuno, La Tribuna del Salento, Salento Domani.
Altre sue pubblicazioni: Il dubbio (Lacaita, Manduria, 1992), Gli anni di Oronzo Massari (Milella, Lecce, 1994), La via dell’unità (Oistros, Lecce, 1996), La fuga (Pensa, Lecce, 2002), La ragazza della rosa rossa (Panico, Galatina, 2005), Meridiano amore (Lupo, Copertino, 2011), Dieci anni di inquietudine (Pensa, Lecce, 2013), Fine terra (Spagine, Lecce, 2019).
* nel disegno in alto l’incotro a Napoli tra Liborio Romano e Garibaldi (da Wikipedia)
Cronaca
«Tanta umanità nel momento più tragico»
La lettera di una coppia di Patù allo staff della nave da crociera, a bordo della quale hanno appreso della scomparsa prematura del loro figlio
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Lo scorso 8 settembre la Costa Fascinosa, la più imponente nave della flotta Costa Crociere, dopo aver salpato dal porto di Taranto ha lambito la Città di Gallipoli per uno scalo tecnico.
Il fuori programma è stato causato da un drammatico evento: la morte improvvisa e prematura del figlio di una coppia di crocieristi di Patù.
Abbiamo ricevuto e pubblichiamo il sentito ringraziamento al Comandante e all’equipaggio dei due coniugi, Giosuè Rosafio e Lucia Reo, colpiti dal grave lutto.
«Rivolgo un sincero ringraziamento al comandante Fabio Bramato e a tutto lo staff della Costa Fascinosa. Eravamo salpati da circa mezz’ora da Taranto quando nostra figlia Tiziana ci ha informato di quanto accaduto al nostro Mino, residente a Sion, in Svizzera. Come un fulmine a ciel sereno, quella che doveva essere una crociera allegra e spensierata è diventata di colpo un inferno. Il fatto di trovarci in navigazione, ormai in mare aperto, aumentava il senso di impotenza dopo una notizia di per sé straziante. Per noi sarebbe stato impensabile dover attendere il primo scalo previsto, in Grecia, per poter lasciare la nave. Non avremmo mai affrontato un’altra giornata di navigazione in quello stato. È in quel momento che abbiamo potuto apprezzare l’elevato livello di competenza professionale arricchito da tanta umanità e gentilezza, nient’affatto scontate, da parte del personale di bordo.
Innanzitutto, ringrazio di cuore il Comandante Fabio Bramato, il quale ha dichiarato l’emergenza consentendoci di sbarcare al largo di Gallipoli. Inoltre, non dimenticherò la sensibilità che hanno dimostrato in un momento così drammatico anche gli altri membri dell’equipaggio, che sulla nave si sono presi cura di me e di mia moglie dimostrando grandi doti umane.
Infine, non saremo mai abbastanza grati ai nostri amici e parenti con i quali avevamo iniziato la crociera, che senza esitazione hanno voluto sbarcare insieme a noi rinunciando alla loro vacanza. La loro vicinanza e il loro supporto morale è stato per noi fondamentale».
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