Attualità
Artigiani e pensionati ecco i “Maestri d’opera e di Esperienza”
La cerimonia si è svolta con una premiazione per riconoscere gli artigiani che negli anni si sono distinti in campo artigianale e per il lavoro
Festa del Socio Anap e premiazione Maestri d’Opera e di Esperienza
L’esperienza degli artigiani come eredità per le future generazioni. In occasione della festa dei nonni, si è svolta a Lecce, presso la Basilica di San Domenico Savio, la “Festa del Socio Anap”.
La cerimonia si è svolta con la premiazione dei “Maestri d’opera e di esperienza”, per riconoscere gli artigiani che negli anni si sono distinti in campo artigianale e per il lavoro svolto come maestri avvicinando i giovani agli antichi mestieri.
«È un momento di festa – ha spiegato il presidente uscente di Anap Lecce Carmelo Isola -. È giusto dare un riconoscimento a queste persone che hanno sempre lavorato. Come associazione ci onoriamo di premiare i nostri artigiani». «È una giornata importante per i nonni e per gli artigiani – ha aggiunto il nuovo presidente di Anap Lecce Fernando Muci -. Dobbiamo iniziare a occuparci dei problemi dei pensionati che riscontro nella categoria. Questi artigiani meritano una pensione congrua e bisogna lavorare affinché possa essere riconosciuta».
All’evento ha preso parte il viceprefetto di Lecce Antonio Giaccari: «Come Prefettura di Lecce seguiamo con grande attenzione l’artigiano perché siamo convinti che queste figure possano rappresentare, per i valori che esprimono, una continuità per le nuove generazioni. Possano e devono essere un esempio per i giovani».
Poco prima della celebrazione della Santa Messa, officiata da Mons. Nicola Macculi, presso la Basilica di San Domenico Savio a Lecce, sono stati conferiti gli attestati di “Maestri d’Opera e d’Esperienza” a 7 artigiani per la professionalità e serietà con cui hanno portato avanti la loro attività nel settore artigianale. Un riconoscimento per essere stati un punto di riferimento per le nuove generazioni di artigiani.
L’elenco dei premiati: Rosaria Anna De Giuseppe, Elia Salvatore, Ernesto De Pascalis, Rita Isola, Carlo Nuzzo, Salvatore Pede, Luciano Tempesta.
Rosaria Anna De Giuseppe, 79 anni, Nardò, Meccanica
«Dopo aver lavorato in una azienda di ceramica, a 36 anni ho iniziato a lavorare con mio nipote nella sua officina. All’inizio come meccanico e poi come amministratrice. Per me non è stato facile perché il mondo delle automobili era sconosciuto. Però è stata una sfida, mi sono messa in gioco. Mi auguro che i giovani si avvicinino a questi mestieri che possono essere delle opportunità importanti di crescita e di lavoro».
Elia Salvatore, 73 anni, Poggiardo, Fabbro
«Ho iniziato a 15 anni come apprendista in un laboratorio fabbrile di Poggiardo e da allora ho dedicato il mio tempo alla lavorazione del ferro. Dopo circa un decennio da lavoratore dipendente ho fondato una mia azienda. Dal 2001 è entrato a far parte della bottega anche mio figlio Antonio a cui ho cercato di trasmettere tutta la mia conoscenza affinché un’arte faticosa ma nobile continui l’orgoglioso artigianato artistico Salentino. Insieme nel 2003 abbiamo partecipato alla Biennale Europea del Ferro Battuto, arrivando secondi nella categoria squadre. Una delle tante soddisfazioni che questo mestiere mi ha dato. Credo sia importante trasmettere questo sapere alle future generazioni».
Ernesto De Pascalis, 85 anni, Lecce, Edilizia
«Ho iniziato a 15 anni con mio padre che mi portava sui cantieri. Era un lavoro faticoso ma allo stesso tempo gratificante. Ho imparato le basi del mestiere e poi all’età di 30 anni ho aperto una attività mia. Ho esercitato la professione per 36 anni fino al 2004. All’età di 84 anni la passione per questo mestiere è sempre la stessa. Mi piacerebbe poter insegnare quello che ho imparato ai giovani. Cosa mi è piaciuto di più? La manualità. È un lavoro che richiede molta pazienza ma è anche tanto gratificante».
Rita Isola, 78 anni, Lecce, Acconciatori
«Ho iniziato da giovane a fare la commessa. Poi nel tempo ho sentito la necessità di formarmi. Anche perché non riuscivo a stare a casa senza far niente. Ho scelto di diplomarmi e seguire un corso di manicure per lavorare nel salone di mio marito per circa 30 anni. Cosa mi è piaciuto di questo lavoro? Il contatto con la gente. Il potermi rapportare con persone diverse. Ogni giorno era diverso».
Carlo Nuzzo, 69 anni, Lecce, Commercio
«Ho iniziato a lavorare fin da giovane dell’azienda individuale di mio padre dove ho imparato i segreti del mestiere. Nel tempo ho trasformato l’azienda in una società che ho portato avanti prima con mia moglie e poi insieme ai miei figli. Sono specializzato nel commercio di componenti oliodinamici per macchine agricole. È una attività che mi ha sempre interessato, anche grazie alla passione trasmessa da mio padre. E poi era vicina anche al mio percorso di studi. Questo è un lavoro dinamico, è un settore dove non si smette mai di imparare e di formarsi. Per questo mi è sempre piaciuto. Inoltre mi ha portato anche a girare il mondo, una vera fortuna».
Salvatore Pede, 80 anni, Poggiardo, Edile
«Ho iniziato da giovanissimo formandomi come capomastro. Poi ho avuto l’opportunità di lavorare all’esterno, facendo esperienze prima in Svizzera e poi in Germania. Sono stati anni di sacrifici ma queste esperienze mi hanno arricchito perché ho potuto imparare tecniche di lavoro diverse e sconosciute. All’età di 30 anni sono tornato in Italia e ho aperto una mia attività. Questo non è un mestiere semplice: ci vuole impegno, costanza e pazienza. Ma è un lavoro che consiglierei ai giovani perché oggi offre numerose opportunità di lavoro e di crescita».
Luciano Tempesta, 73 anni, Nardò, Carrozziere
«Sono un carrozziere specializzo nel restauro delle auto d’epoca, principalmente le Fiat 500. Ho iniziato a 17 anni, un po’ come si faceva ai miei tempi, lavorando come apprendista. Poi dopo la parentesi militare ho aperto una mia attività. È un lavoro che mi ha portato molte soddisfazioni. Mi ha sempre affascinato la meccanica e capire il funzionamento delle automobili. Oggi la mia attività è portata avanti da uno dei miei due figli. E sono felicissimo che uno di loro abbiamo preso questa passione da me».
Approfondimenti
AQP: anche a Natale offre un servizio che fa acqua da tutte le parti
Questa notte anche casa mia è venuto Babbo Natale. A dire il vero non l’ho visto, ma mi ha fatto trovare, nella buca delle lettere, verso le 18, una lettera dell’AQP che non conteneva gli auguri di Natale.
Questa notte anche casa mia è venuto Babbo Natale.
A dire il vero non l’ho visto, ma mi ha fatto trovare, nella buca delle lettere, verso le 18, una lettera dell’AQP che non conteneva gli auguri di Natale.
Tutti noi siamo sappiamo quanto sia importante preservare e non sprecare l’acqua, in questo periodo poi, in cui ce la menano in tutte le salse che “siamo in riserva”, bisognerebbe essere più accorti e attenti. E va bene!
Ebbene, dicevo, Babbo Natale Aqp, che non so se viaggia con le renne, con la scia luminosa o con gli elfi al seguito, è comparso di persona, personalmente, con un corriere privato e personale e mi ha fatto regalo (recapitato) di un plico contenete una fattura in cui mi si intima di pagarla entro il 24 novembre 2024!!!
Ci ho riflettuto un attimo prima di imbarcarmi sulla mia DMC12”, la famosa DeLorean, del film “Ritorno al Futuro”, poi convinto di non poter rivaleggiare con la proverbiale correttezza e precisione dei vertici e affini dell’AQP, ho lottato, insistito, battagliato, sono salito sull’auto, fino a quando non mi sono reso conto che la macchina non partiva: Marty con un ghigno beffardo mi sorrideva e lo scienziato matto mi ripeteva stare tranquillo che il pazzo non sono io.
E’ vero i servizi dell’Aqp, da quando ne ho memoria, non hanno mai brillato, ricordo ancora quando d’estate lamentai lo scarso getto d’acqua che non ci permetteva di fare nulla in casa: si presentarono dei dipendenti AQP, alle 7 del mattino, per verificare che il flusso raggiungesse la portata minima obbligatoria per contratto, e vennero coscienti all’alba quando a quell’ora il mondo intero dormiva e… indovinate un po’? La portata minima era garantita. Geniali.
Oggi mi chiedono, con garbo, la notte di Natale, quando siamo tutti più buoni ed inclini al perdono, di tornare indietro nel tempo, anche solo di un mese per pagare una bolletta sputata fuori da chissà quale pazzo e incontrollato sistema; con creanza, in questa Magica notte, mi postulano, che potrebbero esserci delle correzioni di prezzo, per eccesso, per ritardo nel momento del pagamento; mi mendicano, con grazia, legata alla notte dell’avvento, che “i pagamenti delle bollette precedenti sono regolari, salvo ulteriori verifiche (!)”.
Non so se questa mia raggiungerà mai i vertici o colori i quali vengono da noi profumatamente pagati per fornirci un servizio (chiamiamolo tale) che, a proposito di liquidi, fa acqua da tutte le parti.
Non so se e quando dovremo aspettare per ricevere un minimo di attenzione e quando potremo difenderci adegutamente da queste assurdità che, complice il Natale, spesso vengono perdonate.
Io mi sono portato avanti: poiché ero ancora in tempo, mancavano poche ore al Natale, ho affidato nelle mani sicure del vero Babbo Natale la mia letterina indirizzata ai responsabili dell’acquedotto pugliese, hai visto mai che magari propfio nell’aprire e leggere le letterine nella Santa Notte possano esaudire i miei sogni?
Quali sono? Quelli di ricevere un servizio degno di questo nome e vedere recapitate le fatture almeno qualche giorno prima che scadano! A Natale puoi…
Attualità
Galatina, il 61° Stormo del “Fortunato Cesari” mette le ali
Il 2024 è stato infatti un anno speciale per gli uomini e le donne della base aerea di Lecce-Galatina che, in uno sforzo corale rivolto a cercare di andare incontro a quanti hanno bisogno, sono riusciti a portare un sorriso e un aiuto reale a tante persone e strutture del territorio
L’AEROPORTO MILITARE DI GALATINA METTE LE ALI ALLA SOLIDARIETÀ: UN ANNO DI INIZIATIVE BENEFICHE
Sempre più spesso il periodo delle festività di fine anno rappresenta un’occasione per avvicinare le Istituzioni a chi necessita di aiuto e sostegno.
Anche l’aeroporto militare “Fortunato Cesari”, sede del 61° Stormo e del 10° Reparto Manutenzione Velivoli, ha utilizzato la cornice natalizia per dare sostanza alle numerose iniziative organizzate nel corso dell’anno.
Il 2024 è stato infatti un anno speciale per gli uomini e le donne della base aerea di Lecce-Galatina che, in uno sforzo corale rivolto a cercare di andare incontro a quanti hanno bisogno, sono riusciti a portare un sorriso e un aiuto reale a tante persone e strutture del territorio.
Uno dei momenti più toccanti è stata la visita al reparto di oncologia pediatrica dell’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, cui è stato donato un pulsossimetro palmare RSD G con sensore, uno strumento indispensabile per monitorare la saturazione di ossigeno nel sangue dei piccoli pazienti.
La generosità del personale in “azzurro” ha coinvolto anche l’ospedale “Cardinale Panico” di Tricase: qui, grazie ai contributi raccolti, è stato possibile partecipare all’acquisto di un dispositivo medico all’avanguardia, l’AIRVO 2, un innovativo sistema di ossigenoterapia che permette di trattare pazienti, soprattutto bambini, che respirano autonomamente ma necessitano di gas respiratori a flussi elevati, caldi e umidificati, evitando interventi più invasivi come la ventilazione artificiale.
E ancora: è stato acquistato un televisore per la sala d’attesa del reparto di Pediatria e Neonatologia dell’ospedale “Santa Caterina Novella” di Galatina, un gesto piccolo ma significativo, che renderà l’ambiente più accogliente e meno stressante per i giovani pazienti e per i loro cari.
L’impegno del 61° Stormo e del 10° R.M.V. ha raggiunto anche l’Opera Nazionale per i Figli degli Aviatori (O.N.F.A.), un ente di diritto pubblico che supporta e assiste gli orfani del personale dell’Arma Azzurra.
Non sono mancate infine le partecipazioni a campagne solidali come il “Banco di Solidarietà del Salento Rosanna Righi” e “In Farmacia per i Bambini” della Fondazione Francesca Rava, iniziative finalizzate a raccogliere rispettivamente beni di prima necessità e farmaci per aiutare le famiglie in difficoltà.
Per il Col. Gianfranco Liccardo, Comandante del 61° Stormo e dell’aeroporto militare di Galatina “Queste attività, messe in piedi con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare in beneficenza ad enti e associazioni locali, testimoniano la generosità e la sensibilità del personale della Base sempre pronto a manifestare con forza ed in modo tangibile, la vicinanza e l’affetto verso il territorio e la gente salentina”.
Appuntamenti
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