Attualità
MePa: mercato trasparente
Mercato elettronico della pubblica amministrazione: risparmio di tempo online: imprese e P.A. si incontrano in rete garantendo trasparenza e tracciabilità
Presso la Sala Conferenze del Palazzo della Cultura si è tenuto un incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Poggiardo con l’obiettivo di offrire ai partecipanti gli strumenti operativi e pratici per un utilizzo ottimale del MePA.
Il Mercato elettronico della Pubblica Amministrazione – MePA – è una piattaforma digitale attraverso il quale le pubbliche amministrazioni registrate possono ricercare, confrontare e acquisire i beni e i servizi – per valori inferiori alla soglia comunitaria – proposti dalle aziende fornitrici abilitate a presentare i propri cataloghi sul sistema.
Tuttavia, anche se attivo ormai da circa sei anni, il MePA è ancora troppo poco conosciuto e utilizzato dalle imprese. Eppure, questo vero e proprio mercato “virtuale”, dove amministrazioni e imprese si incontrano, trattano e stipulano tra loro contratti on line, offre delle interessantissime opportunità.
L’incontro, introdotto dal sindaco Giuseppe Colafati, è stato utile per affrontare il tema sia dal punto di vista normativo grazie al contributo dell’avvocato Giovanni Circolone che sotto l’aspetto della gestione di prodotti e servizi spiegata dall’esperto e-procurement nel mercato della P.A. Walter Merico.
Accedendo alla Vetrina del Mercato Elettronico o navigando sul catalogo prodotti, infatti, le Amministrazioni possono verificare l’offerta di beni e servizi, effettuare acquisti on line confrontando le proposte dei diversi fornitori e scegliendo quella più rispondente alle proprie esigenze. I principali vantaggi per gli Enti consistono nei risparmi di tempo sul processo di acquisizione di beni e servizi sotto soglia, trasparenza e tracciabilità dell’intero processo d’acquisto, ampiamento delle possibilità di scelta per le Amministrazioni, che possono confrontare prodotti offerti da fornitori presenti su tutto il territorio nazionale, soddisfazione di esigenze anche specifiche grazie a un’ampia e profonda gamma di prodotti disponibili e la possibilità di emettere richieste di offerta. Per le imprese, anche di piccolissime dimensioni, l’iscrizione alla piattaforma consente invece diminuzione dei costi commerciali e ottimizzazione dei tempi di vendita, accesso al mercato della Pubblica Amministrazione, occasione per valorizzare la propria impresa, concorrenzialità e confronto diretto con il mercato di riferimento, opportunità di proporsi su tutto il territorio nazionale, leva per il rinnovamento dei processi di vendita, ampliamento del proprio raggio di azione commerciale. I settori potenzialmente interessati spaziano dall’installazione e manutenzione di impianti, ai servizi di pulizia, realizzazione di opere murarie, imbiancature e quant’altro, alla manutenzione verde, alla vendita di arredi, di cancelleria, alla fornitura di serramenti, al catering e molto altro ancora.
Inoltre, l’iscrizione al MePA offre anche un altro vantaggio, ovvero la possibilità di utilizzare, senza costi, i servizi e gli strumenti per la generazione, trasmissione e conservazione delle fatture elettroniche (obbligatorie, dal 31 marzo 2015, nei rapporti con tutte gli enti nazionali e le amministrazioni locali).
L’iscrizione alla piattaforma è completamente gratuita. Per abilitarsi basta infatti accedere al portale www.acquistinretepa.it e seguire la procedura indicata.
Carlo Quaranta
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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