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Attualità

Un commissario per scongiurare l’impianto di biostabilizzazione

Il Commissario ha chiesto al Sindaco di non adottare i minacciati provvedimenti di chiusura dell’impianto

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Il Commissario ad Acta Grandaliano a Poggiardo per scongiurare la chiusura dell’impianto di biostabilizzazione.


A seguito della diffida inviata ieri dal Comune di Poggiardo agli organi competenti, dopo l’ennesimo grave fenomeno odorigeno verificatosi nella giornata di mercoledì 29 agosto, nella mattinata di oggi, il Commissario ad Acta di AGER Puglia Grandaliano, accompagnato dal vice commissario Gallucci, si è recato a Poggiardo, sia presso l’impianto di biostabilizzazione che nella sede comunale.


Il Commissario ha chiesto al Sindaco di Poggiardo Colafati di non adottare i minacciati provvedimenti di chiusura dell’impianto, poiché sarebbero causa di gravissimi disagi per tutti i comuni dell’ex ATO Le2, adoperandosi, però, a intimare al gestore dell’impianto il controllo immediato, anche attraverso esami della natura merceologica, dei rifiuti conferiti dai mezzi compattatori, bloccando quelli con tipologie di rifiuto non conforme. Si è inoltre impegnato a scrivere ai Comuni prescrivendo maggiori e puntuali controlli sui mezzi che conferiscono i rifiuti.


È stato poi concordato dal Commissario e dai Sindaci di Poggiardo e Giuggianello che un supporto all’attività di controllo sulla tenuta stagna dei mezzi e sugli orari di conferimento sarà offerto anche dagli organi di Polizia Municipale dei due Comuni.


La qualità del rifiuto conferito, ha affermato il Commissario Grandaliano, rappresenta, di fatto, la causa principale del fenomeno odorigeno, essendo l’impianto di biostabilizzazione adatto a smaltire il rifiuto indifferenziato secco e non, come spesso accade, rifiuti con una forte percentuale di materiale organico.

A tal fine il Sindaco di Poggiardo e quello di Giuggianello hanno dichiarato la propria immediata disponibilità a separare prima e a conferire poi, negli appositi impianti indicati da AGER, il proprio rifiuto organico. Un’azione utile che, oltre a risolvere definitivamente il problema dei cattivi odori, porterebbe indubbi benefici in termini di ecotassa e migliorerebbe la qualità del rifiuto inertizzato che va a finire in discarica (attualmente fuori provincia).


Il Commissario Grandaliano ha poi confermato che la procedura di installazione delle centraline per il monitoraggio in continuo delle emissioni odorigene è stata ultimata da ARPA e Progetto Ambiente lo scorso 20 giugno e che il loro allestimento è previsto per il prossimo mese di novembre.


Quanto alle correlazioni, fatte dai consiglieri del gruppo di opposizione, tra “le emissioni odorigene e i dati epidemiologici di incidenza e mortalità, in particolare per il tumore al polmone”, si ribadisce che ARPA Puglia, organo competente per tali controlli, ha effettuato nel tempo, su indicazione dell’Amministrazione comunale e anche della magistratura, i controlli sul livello di acido solfidrico e limonene non rilevandone alcuna pericolosità per la salute dei cittadini.


Operando da sempre per il benessere e la tutela della salute dei cittadini e non avendo mai tralasciato nulla in tal senso, l’Amministrazione Comunale chiede al Gruppo di Opposizione di fornire nel più breve tempo possibile i dati in suo possesso che dimostrino la correlazione denunciata, sì da consentire, l’immediata convocazione di un incontro con ARPA, il Direttore Generale ASL e la Regione al fine di valutarne l’attendibilità e le conseguenti azioni da adottare.


Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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