Porto Cesareo
L’Enoteca e le degustazioni
La nota artista salentina, Arianna Greco, nota soprattutto per i suoi capolavori della “Art’enoica”, e quindi per la sua maestria nel dipingere utilizzando il vino ha incontrato Italo De Candia, “pietra miliare nel mondo del vino a Bari” e ci ha raccontato le sue sensazioni condite da un’interessantissima intervista proprio al titolare della storica enoteca barese.
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La nota artista salentina, Arianna Greco (è originaria di Porto Cesareo), nota soprattutto per i suoi capolavori della “Art’enoica”, e quindi per la sua maestria nel dipingere utilizzando il vino ha incontrato Italo De Candia, “pietra miliare nel mondo del vino a Bari” e ci ha raccontato le sue sensazioni condite da un’interessantissima intervista proprio al titolare della storica enoteca barese.
Storia e passione, fatica e speranze, sensazioni ed emozioni: il vino e’ tutto questo e lo si “respira” qui, presso l’Enoteca De Candia a Bari. Mi trovo immersa in un’atmosfera unica, inebriante, in una serata dedicata ad una degustazione organizzata. Pochi e selezionati gli ospiti, tanti e calorosi i sorrisi e il massimo della cordialità da parte di tutta la famiglia De Candia. Dal signor Italo, pietra miliare nel mondo del vino a Bari, alla signora Pina, compagna di vita, ai figli Luca e Alessandra, la proprietaria dell’Enoteca, ai nipoti, piccolini ma già con tanta voglia di conoscere questo liquido che rotea nei calici che li circondano. Arrivano, pian piano i commensali, accolti dal sorriso del padrone di casa e l’atmosfera diviene sempre più raccolta, come se fossimo tutti parte della famiglia. Chiedo, allora, al signor Italo di concedermi un’intervista prima dell’inizio della degustazione e con estrema galanteria, pur dovendo fare man mano gli onori di casa, lui non si tira indietro. Poche domande, risposte cariche di passione per l’attività che ha costituito il suo quotidiano.
Signor Italo, la sua e’ un’Enoteca storica nella città di Bari, ci potrebbe raccontare in che modo ha iniziato il suo percorso nel mondo del vino?
“La mia è una storia famigliare. Già i miei nonni facevano parte di questo mondo in quanto possedevano due stabilimenti vinicoli, uno a Verona ed uno a Brindisi. In uno dei loro tanti “su e giù” tra il Veneto e la Puglia si innamorarono di Bari, acquistando il suolo sul quale avrebbero costruito la loro dimora per le vacanze. La figlia Teresa, mia madre, frequentando le spiagge di Santo Spirito si innamorò di un aiutante sarto di Bisceglie, mio padre. Si sposarono e aprirono un’Osteria proprio sotto la casa paterna, in via Buccari. Mio padre Giacomo già “vedeva oltre” e nel ’48 fu il primo ad imbottigliare il vino che fino ad allora si metteva in fiaschi di vetro. Ricordo bene quando, da ragazzino, raschiavo le etichette dalle bottiglie dei concorrenti per porci sopra quelle della mia famiglia. Quindi dopo la scuola ero lì a “raschiare etichette”, poi, con l’andare del tempo, procedendo con l’imbottigliamento e con la distribuzione del nostro vino tra salumerie e chioschi, c’è stato un crescendo continuo che mi ha fatto addentrare sempre più in questo settore. Ad un certo punto ogni fratello ha preso la propria strada, mentre io ho portato avanti la tradizione famigliare e dopo vent’anni in Osteria ho cominciato la trasformazione di questa in Enoteca, grazie anche alla collaborazione di mia moglie Pina”.
Quindi la tradizione della famiglia De Candia ora continuerà con sua figlia Alessandra, che ha rilevato l’Enoteca. È come se si ripetesse il passaggio di consegne già vissuto da lei?
“Si, mia figlia Alessandra ha rilevato l’Enoteca, io sono solo l’ex-proprietario! Però lei conta sempre sull’aiuto dei fratelli. Luca ha preso un’altra strada ma… può lasciarla in qualunque momento e continuare, insieme ad Alessandra, la tradizione della famiglia!”.
Ci troviamo in una serata dedicata alle degustazioni, com’è tradizione, oramai, nella sua Enoteca. Su che base sceglie le Aziende da far conoscere al selezionato pubblico presente in queste sue serate?
“Le scelgo in virtù della qualità e della propensione delle stesse verso le pubbliche relazioni con conseguente possibilità di investimento. Purtroppo non tutte riescono a comprendere la mia ottica! Te la spiego in due parole: in molti organizzano degustazioni chiedendo bottiglie all’Azienda, ma potrebbe restare una serata “fine a sé stessa” mentre io la imposto in modo tale che il cliente sia guidato nella conoscenza in toto del prodotto e in più che, tornato a casa, lo abbia già materialmente tra le mani. Ogni mio ospite/cliente riceve le bottiglie dei vini che ha assaggiato in degustazione: a differenza di serate in cui la bottiglia si intravede a malapena. Io invece faccio entrare l’Azienda nelle case delle persone che, dopo aver apprezzato o meno quel vino, lo hanno subito a disposizione rimanendo, così, legate a quell’Azienda: possono ri-assaggiarlo o possono regalarlo però quel vino è entrato subito nelle famiglie”.
Quasi forzatamente potremmo dire?
Siamo in Puglia, come si comportano i nostri vini nel panorama nazionale?
“Da tre anni a questa parte, in ciascuna regione, prevalgono i propri vini “regionali”. I prodotti blasonati devono sgomitare tra loro per trovare posto perché ieri qui, in Puglia, avevamo Barolo, Amarone, Brunello mentre oggi stanno crescendo Primitivo e Negroamaro che hanno finito con lo scalzare i leaders e pian piano tendono ad arrivare al Nord”.
Come valuta le varie classifiche sui vini?
“No comment!”.(alzando le mani e sorridendo).
Un’ultima domanda: lei beve vino quotidianamente?
“Per anzianità di servizio affermo che l’aperitivo si fa con un dito di vino e il bicchiere riempito poi d’acqua. Subito dopo si può iniziare a mangiare e bere!”.
A quel punto la serata doveva avere inizio e siamo scesi giù, nella splendida sala dedicata alle degustazioni e dove è ospitato il Museo del Vino del signor De Candia. In questo piccolo gioiello ci son centinaia di bottiglie che riposano, piene di quella polvere che, a quanto ho potuto imparare da lui, riempiendo le porosità del vetro va a preservare ulteriormente l’integrita’ di quel liquido odoroso. Ma non solo bottiglie: anche vecchi gadgets delle varie aziende, accuratamente conservati nel corso degli anni, alcune foto dei suoi antenati e tutto ciò che permette di percepire la storia della sua famiglia con tutte le sue tradizioni. Lui stesso fa da cicerone a chi lo voglia visitare. La serata inizia con la presentazione dell’Azienda ospite, con direttore commerciale e agenti…ma son tutti offuscati dalla personalità del signor Italo: appena prende la parola lui tutti i commensali avvertono la passione…più che dalle parole dei tanti tecnici di settore. Nelle sue vene scorre la storia e il suo animo e’ pregno di conoscenza di questo nettare di Bacco dalle tante sfumature caratteriali.
Per avvertire questo amore, accompagnato da competenza e professionalità basta andare da lui…in via Buccari a Bari e anche se si è astemi si esce dalla sua “casa” con un sorriso che si ricorderà sempre.
Attualità
Cercasi oltre mille lavoratori
Boom di richieste nel settore turistico: diverse figure professionali da inserire in strutture ricettive a Porto Cesareo, Torre Rinalda, Otranto e altre località: seleziona maître d’albergo e di sala, governanti, camerieri di sala e ai piani, receptionist, personale amministrativo, cuochi e aiuto cuochi, barman o barlady e addetti alla manutenzione
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Nell’Ambito di Lecce, per i centri per l’impiego il mese di febbraio si apre con l’impennata della domanda di lavoratori e lavoratrici nel settore del turismo: in una sola settimana, si passa da 334 a ben 757 posizioni aperte, registrando un incremento del 126%.
L’aumento è dettato dalla necessità di rivedere gli organici in vista della stagione primaverile ed estiva, con molte aziende, locali e nazionali, pronte a procedere alle assunzioni prima del lungo ponte pasquale.
Tra le offerte più rilevanti, vi è quella di un’azienda di Lecce che cerca diverse figure professionali da inserire in strutture ricettive a Porto Cesareo, Torre Rinalda, Otranto e altre località: seleziona maître d’albergo e di sala, governanti, camerieri di sala e ai piani, receptionist, personale amministrativo, cuochi e aiuto cuochi, barman o barlady e addetti alla manutenzione.
Alle offerte nel Salento si aggiungono quelle provenienti da altre regioni italiane: Trentino, Sardegna, Sicilia e Calabria in testa.
Nel suo complesso, il 4° Report settimanale elaborato dall’Ambito di Lecce di Arpal Puglia racchiude 180 annunci di lavoro distribuiti in tutta la provincia, per un totale di 1.068 posti di lavoro in diversi settori.
Al comparto turistico seguono quello edile, con la richiesta di 66 lavoratori, e quello metalmeccanico, con 57.
Il settore socio-sanitario ha bisogno di 15 lavoratori, così come le telecomunicazioni. Importanti anche i numeri del settore amministrativo e informatico, con 35 figure da selezionare, e di quello pedagogico, che ne conta 56.
Sono 19 le posizioni aperte nel settore commerciale; 18 in quello di trasporti e riparazione veicoli; 14 nel comparto agricoltura e ambiente. Nel TAC (tessile-abbigliamento-calzaturiero), vista la crisi che lo sta attraversando, le opportunità lavorative si riducono solo a sei. Ancora, si selezionano tre lavoratori nel settore della lavorazione del legno e uno nel settore bellezza e benessere.
Diverse le opportunità lavorative anche per i beneficiari della Legge 68/99.
Sono presenti una posizione aperta per persone con disabilità e quattro posizioni per iscritti nelle altre categorie protette. La sezione tirocini, invece, offre sei opportunità. Ricca anche la proposta della rete Eures che contiene numerose opportunità di lavoro e formazione all’estero.
Si ricorda che le offerte, parimenti rivolte ad entrambi i sessi, sono pubblicate quotidianamente sul portale lavoroperte.regione.puglia.it, dal quale ci si può candidare direttamente tramite Spid.
Si consiglia di consultare costantemente la pagina Facebook “Centri Impiego Lecce e Provincia”, il portale Sintesi Lecce e i profili Google di ogni centro per l’impiego.
Gli uffici sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 11,.30, il martedì anche nel pomeriggio dalle 15 alle 16,30 e il giovedì pomeriggio su appuntamento.
CLICCA QUI PER LEGGERE IL 4° REPORT ARPAL – BACINO DI LECCE NELLA SUA VERSIONE INTEGRALE
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Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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Attualità
Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo
Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche
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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.
La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.
L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.
«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.
Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.
È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.
Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.
Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.
A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.
Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.
Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»
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