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Attualità

Trionfo del corto salentino “La Pescatora” al Ceprano Film Festival

Lucia Loré “Miglior Attrice” e regista del corto tutto salentino sulla violenza di genere

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Un’altra importante vittoria messa a segno da “La Pescatora”, il corto tutto salentino che, a poco più di un anno dalla sua uscita, continua a vincere premi e ad ottenere riconoscimenti, collezionando candidature e selezioni ufficiali in festival italiani e internazionali.


Questa volta al Ceprano Film Festival, la kermesse cinematografica che si è svolta nel borgo ciociaro, vediamo nuovamente trionfare Lucia Loré – regista nonché protagonista del corto – nell’aggiudicarsi il premio come “Miglior Attrice” per la sua convincente e commovente interpretazione del personaggio di Lea.


Prodotto da Laura Catalano di 8 Production, distribuito da Siberia Distribution, “La Pescatora” è un cortometraggio ambientato dunque in Salento: nella famiglia di una piccola comunità di pescatori si svolge il dramma di una donna che lotta recuperando i suoi ricordi d’infanzia. Una lotta per l’autodeterminazione, per rompere quelle gabbie imposte dalla società e riuscire a divenire la prima pescatora in un mondo di pescatori.


Selezionato, tra gli altri, al Festival del Cinema Europeo e al Salina Doc. Festival, a novembre è stato anche tra i corti protagonisti di PÖFF Shorts, la rassegna dedicata ai cortometraggi – Oscar, Bafta e EFA qualifying – del Tallinn Black Nights Film Festival estone, nonché dell Cyprus International Film Festival e dell Ce l’ho Corto Film Festival di Bologna.


Realizzato con il supporto del Mibac – attraverso il Bando “Non Violenza: lo schiaffo più forte 2019” – e dell’Apulia Film Commission, il corto offre una riflessione dal forte valore sociale,  nella quale emerge il  legame con la tradizione peschereccia tipica del luogo (siamo a Porto Cesareo) e la volontà di superare i limiti e i pregiudizi comuni.


La rigorosa regia di Lucia Loré, supportata dalla fotografia di Valeria Schifeo, riprende una realtà complessa e contraddittoria, in uno stile che mira a superare ogni preconcetto esistente, facendo dell’incontro con la diversità il nodo centrale dell’intreccio.


Quindici intensi minuti che affrontano magistralmente una tematica toccante e difficile, legata alla discriminazione di genere e dunque alle difficoltà e alla sofferenza che una giovane donna è costretta a subire per riuscire ad affermarsi in un mondo solitamente maschile.

La Pescatora” è tra i principali film nella line-up di 8 Production, una giovane e dinamica casa di produzione cinematografica indipendente che nasce nel 2013 da un’idea di Nicola Papagno e Laura Catalano con la finalità di sperimentare in ambito audiovisivo, attraverso la contaminazione di linguaggi e generi, tanto da essere pioniera in Italia della Virtual Reality.


Numerosi i riconoscimenti finora ottenuti da questo piccolo capolavoro, tra cui il Premio “Miglior Corto” al Porto Cesareo Film Festival, dove si aggiudica anche la “Miglior Fotografia”, il Premio “Miglior Cortometraggio” al Fabriano Film Fest (premio Bisci), nel quale vince inoltre il Premio speciale “Women Empowerment”.


Il talento di Lucia Loré, regista, sceneggiatrice e attrice di origini leccesi, è stato riconosciuto in qualità di “Miglior Attrice Protagonista” anche in altre occasioni, in numerosi festival di settore, tra cui il Fabriano Film Fest, il Falvaterra Film Festival, il Visioni Corte International Short Film Festival e il Festival del Cinema di Castel Volturno.


Premiazioni importanti che riflettono una capacità tutta al femminile, un riconoscimento alla forza delle donne nella lotta per la propria affermazione che, ne “La Pescatora”, trova la sua massima espressione.



Attualità

Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò

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Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.

Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.

Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.

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Attualità

Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”

Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”

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L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.

Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.

La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.

Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.

I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.

I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.

Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.

Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.

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Approfondimenti

Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano

il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.

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“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.

E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.

È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.

E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.

“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo,  “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.

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