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Attualità

Resto a Presicce-Acquarica

Trecentomila euro di contributi a fondo perduto (70%) per finanziare iniziative e percorsi d’impresa. Il consigliere delegato al programma, Alberto Cazzato: «Strumento agevolativo snello, inclusivo e di prossimità»

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Al via il bando comunale che finanzia la nascita e l’ammodernamento di imprese sul territorio e supporta le attività dei professionisti. 300mila euro di contributi a fondo perduto (70%) per finanziare iniziative e percorsi d’impresa del valore di 25mila euro e una convenzione stipulata con Banca Popolare Pugliese per offrire la possibilità di accedere più facilmente al credito.


Presentati, presso i Giardini Pensili di Palazzo Ducale a Presicce-Acquarica, contenuti e finalità del Bando “Resto a Presicce-Acquarica”, colonna portante dell’omonimo programma sviluppato dall’amministrazione comunale nato per creare opportunità di crescita sul territorio e destinato a divenire una buona pratica amministrativa.


Uno strumento agevolativo, ideato, sviluppato e finanziato dall’amministrazione comunale, con fondi propri derivanti dai contributi per la fusione dei comuni – che si rivolge ad aspiranti imprenditori, imprese esistenti che intendono avviare percorsi di ammodernamento e liberi professionisti e che si arricchisce di una convenzione con Banca Popolare Pugliese riservata ai partecipanti che non hanno disponibilità immediata di risorse finanziarie proprie.


Il Bando è realizzato con il patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Lecce, Anci Puglia, Confindustria Lecce, Legacoop Puglia, Confcommercio Lecce e Ordine dei Commercialisti di Lecce.


«Abbiamo la responsabilità», sostiene il sindaco di Presicce-Acquarica, Paolo Rizzo, «di invertire la rotta rispetto ai fenomeni di spopolamento, al progressivo invecchiamento della popolazione e alla condizione che ci vede all’ultimo posto della classifica dei comuni salentini relativa al PIL pro capite».


«L’iniziativa del Comune di Presicce-Acquarica, con la sua carica innovativa», afferma Mauro Buscicchio, Direttore Generale della Banca Popolare Pugliese, «appare particolarmente importante e in grado di sostenere le iniziative d’impresa e le attività professionali locali contribuendo, in tal modo, allo sviluppo futuro di tali comunità. Il progetto dell’amministrazione comunale trova la Banca Popolare Pugliese pronta ad affiancare le iniziative che saranno promosse dal Bando supportando le PMI, che vorranno insediarsi sul territorio, alle varie esigenze di credito».


«Uno strumento agevolativo snello, inclusivo e di prossimità» afferma il consigliere delegato al programma, Alberto Cazzato, «con cui intendiamo scommettere sull’iniziativa degli aspiranti imprenditori, sulla storia e sull’unicità delle imprese locali esistenti e sulle aspirazioni dei professionisti e di chi vuole restare, tornare o investire nel nostro territorio per generare valore comune».


All’evento di presentazione hanno preso parte, oltre a Paolo Rizzo e Alberto Cazzato, rispettivamente Sindaco e delegato al programma “Resto a Presicce Acquarica”, sono intervenuti: Mauro Buscicchio, direttore generale di Banca Popolare Pugliese Fabio Corvino, presidente Ordine dei Commercialisti di Lecce; Vito Vergine, componente giunta di Confcommercio Lecce; Antonio Martella, direttore di Confindustria Lecce; Carmelo Rollo, Presidente di Legacoop Puglia; Michele Sperti, vice presidente vicario Anci Puglia; Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.






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Santa Caterina, strada intitolata al Giudice Sodo

L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada della marina di Nardò al compianto “Pretore d’assalto”

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L’amministrazione comunale ha deliberato l’intestazione di una strada di Nardò, precisamente nella marina di Santa Caterina, al compianto giudice Angelo Sodo.

L’iniziativa è stata proposta da Carlo de Bartolomeis, diciassettenne, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del giudice Angelo Sodo.

Il giudice Sodo è ricordato per quanto si spese in favore della comunità neretina e non solo, tutelando beni paesaggistici dalle speculazioni edilizie.

Pretore di Nardò per 42 anni, Consigliere di Cassazione, Presidente della Commissione Tributaria di II grado della Puglia, sez. di Lecce e docente universitario presso l’Università di Bari.

Per i tempi furono innovative le sue sentenze, come il sequestro dei volatili al di sopra del Parco Naturale di Porto Selvaggio affinché i bracconieri, se colti in flagranza di reato con la selvaggina, sarebbero stati punibili o arrestati per Legge.

Tante le altre sue sentenze conosciute, adottate negli anni a cavallo tra il 70 e il 90.

Inoltre, fu il “Pretore d’assalto” a preoccuparsi e a far porre il limite di velocità sulla strada che collega Nardò alle marine, teatro di numerosi incidenti mortali.

L’idea iniziale era, come di prassi, porre il limite di 50 km/h lungo il tratto di strada (attuale via Benedetto Leuzzi e Str. Santa Caterina) e, così, assieme al sindaco di Nardò di quegli anni, si recarono ad acquistare i paletti con sopra il limite di velocità.

Per sfortuna da un lato, ma per fortuna dal lato che riguarda la sicurezza stradale, il giudice Sodo ed il sindaco, non trovando divieti di oltrepasso di 50 km/h, furono costretti a porre il limite di 30 km/h.

La perseveranza da cui era accompagnato Sodo, costrinse ad applicare quei limiti, che tutt’oggi sono presenti lungo la strada.

Tante sono le sentenze emanate dal dott. Sodo, ad esempio il sequestro del tratto di mare ove era affondata una nave romana con all’interno varie anfore e suppellettili dell’epoca.

Il tutto al fine di consentire il recupero di questi oggetti, il successivo restauro ed infine l’esposizione al pubblico presso il museo provinciale.

Inoltre, una celebrazione della strada intestata al compianto dott. Sodo, la già via Monte Alto di Santa Caterina, sarà programmata prossimamente in accordo con l’amministrazione comunale di Nardò.

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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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