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Attualità

Talent, Sebastiano Procida protagonista su Rai 1

The Voice Senior. Con il suo falsetto in Stayn’ Alive dei Bee Gees il cantante di Racale ha conquistato il pubblico e Clementino che sarà il suo giudice nella fase finale

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Un salentino tra i protagonisti di The Voice Senior su Rai1.


È Sebastiano Procida, 65enne di Racale, musicista, promoter artistico e organizzatore di eventi. Già conosciuto dal pubblico salentino per la sua assidua partecipazione a “In famiglia” su Telerama e la frequentazione di Radio Skylab, ha iniziato a fare il cantante da giovane dopo un viaggio negli States.

Insieme alla passione della musica ha quella per il lavoro manuale che coltiva in campagna. Su concessione di Rai 1 e The Voice Senior abbiamo realizzato con Sebastiano una breve intervista.


Hai scatenato la febbre del sabato sera cantando i Bee Gees, perché hai scelto Stayn’ alive?


«Ascoltando questa canzone mi ritorna alla mente l’inizio della mia avventura professionale e musicale. Quando ho iniziato come musicista e cantante professionista era appunto il periodo della «Febbre del sabato sera» e quindi voleva essere un omaggio a quel periodo meraviglioso. Inoltre ho scelto questo brano anche per mettermi in gioco con un brano che non è proprio tra i più facili da cantare da solo e in falsetto».


L’hai dedicata ai tuoi genitori, ci spieghi meglio?


«In realtà la dedica ai genitori non era riferita tanto alla canzone, quanto al fatto di poter cantare in prima serata su Rai 1 e in un bellissimo programma come The Voice Senior».


Tra i giudici non hai avuto dubbi…


«Clementino è una forza della natura! È un ragazzo spontaneo che sa metterti a tuo agio. Inoltre è un grande professionista, lo ammiro per la sua preparazione e la grande cultura musicale».


Hai ricevuto molti complimenti dopo la tua esibizione alle audition. Quali i più graditi?


«Tutti hanno avuto belle parole nei miei confronti, quindi il mio grazie va a tutti i coach di The Voice Senior».

Sui social hai raccontato di aver iniziato a cantare dopo un viaggio negli Usa…


«Ho iniziato a cantare (professionalmente) a meta anni 70, tra il 1975 ed il 1976. Ero imbarcato su una nave da crociera ai Caraibi come mozzo e dopo circa due mesi, per caso, mi sentirono cantare in uno spettacolo musicale con gli altri membri dell’equipaggio. Successivamente mi chiamarono a sostituire il bassista-cantante… Quindi possiamo dire che sono passato dalle stalle alle stelle!».


Hai anche dichiarato: «Sono un fan di Padre Pio». Ci racconti?


«Nasco il 25 maggio, nello stesso giorno di Padre Pio. Mi ha sempre affascinato quel suo carattere un po’ burbero, ma che nascondeva, secondo me, anche una grande determinazione nel raggiungere gli obiettivi e nell’aiutare le persone. È sicuramente il mio punto di riferimento per affrontare le sfide quotidiane della vita».


Hai convinto tutti alle “Blind Audition” e quindi ti rivedremo prossimamente a The Voice Senior, speriamo fino alla fine.

Cosa ti aspetti da questa esperienza?


«Ho superato la prima fase di “Blind Audition” e questo per me è già un traguardo importante. Cosa posso desiderare di più? Cosa mi aspetto? Va bene così! L’amore e l’affetto che mi hanno dimostrato la mia famiglia e tutti i miei concittadini di Racale mi hanno già ampiamente ripagato!

Sono molto orgoglioso di aver rappresentato a testa alta il Salento in una trasmissione cosi prestigiosa come The Voice Senior».


Giuseppe Cerfeda


Attualità

“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Attualità

Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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Fitto vicepresidente Commissione Ue, arriva il via libera

La situazione si è sbloccata ieri sera con il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti. Ma i Verdi non ci stanno e i Socialisti si spaccano. Il presidente della Camera del Commercio di Lecce, Mario Vadrucci: «Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini e aiuterà le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti»

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Alla fine, Raffaele Fitto ce l’ha fatta.

Dopo lunghi giorni di attesa, polemiche a non finire e qualche ironia social, dopo il suo intervento in un inglese non proprio fluente, è arrivato il via libera alla nomina del politico salentino.

I coordinatori delle commissioni Affari regionali dell’Eurocamera, con il quorum dei due terzi, hanno dato l’ok alla nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione con delega alla Coesione.

Allo stesso tempo le commissioni Affari Economici, Industria e Ambiente hanno dato l’ok definitivo alla nomina della spagnola Teresa Ribera.

Il voto finale previsto mercoledì 27 novembre, in seno alla plenaria della Commissione europea.

L’accordo, formalizzato nella serata di ieri, ha sbloccato il voto favorevole di Popolari, Socialisti, Liberali, Conservatori e Sovranisti su Fitto, mentre Ribera ha ricevuto il sostegno anche di Verdi e Sinistra.

Non sono mancate, però, le critiche: i Verdi hanno accusato il PPE di minare la trasparenza e i principi democratici, mentre il gruppo Socialista si è spaccato, con delegazioni di paesi come Germania e Francia contrarie all’intesa.

Per molti la nomina di Fitto è inopportuna perché «rappresenta un partito contro lo Stato di diritto, l’ambiente e l’integrazione europea».

Il presidente della Camera del Commercio di Lecce Mario Vadrucci si compolimenta: «Da Italiani e soprattutto da salentini siamo particolarmente soddisfatti di come si è conclusa la vicenda connessa con il completamento della Commissione Europea, che vede Raffaele Fitto meritatamente nominato nel prestigioso incarico di vicepresidente esecutivo dell’organismo che regge politicamente e concretamente le sorti dell’Unione Europea».

«Le attestazioni di stima che, in questi giorni, da più parti politiche, sono state espresse sulla figura di Raffaele Fitto, èprosegue il presidente della Cammera del Commercio leccese, «ci fanno ben sperare in vista di un lavoro nei settori delicati cui è stato chiamato, quelli delle Riforme e della Coesione, che guardano al futuro ed alla crescita della parte meno sviluppata dei Paesi Europei».

«Sappiamo che l’On. Fitto non dimenticherà le sue origini salentine e, nel suo impegno politico per favorire la coesione europea», conclude Mario Vadrucci, «cercherà di fare gli interessi dell’Italia, aiutando anche le espressioni dell’impresa e del lavoro del Salento e della Puglia ad affermarsi in un contesto continentale nel il quale i nostri operatori vogliono recitare da protagonisti».

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