Attualità
Don Gino: “Giù le mani da San Rocco”
Queste affermazioni postate da una fondazione privata che, operando sul territorio, utilizza a proprio uso e consumo il nome di san Rocco e del Santuario omonimo in Torrepaduli, ma nulla hanno a che fare con tale fondazione
“Con la nascita della nostra Fondazione, abbiamo affiancato alla consueta Notte di San Rocco una macchina organizzativa che producesse studi, cultura, eventi, promozione e che amplificasse e completasse dal punto di vista scientifico e mediatico quello che già esiste da secoli a Torrepaduli, ma che, senza nuove idee e nuovi impulsi, rischia di scemare e, forse, addirittura, nel tempo, di estinguersi.”
Queste affermazioni sono uno stralcio di uno scritto comparso su alcuni social network. Sono state postate da una fondazione privata che, operando sul territorio, utilizza a proprio uso e consumo il nome di san Rocco e del Santuario omonimo in Torrepaduli, ma nulla hanno a che fare con tale fondazione. Detto ciò intendo sottolineare innanzitutto che l’organizzazione dei festeggiamenti religiosi e civili in onore del santo di Montpellier è esclusiva competenza del Rettore pro-tempore della Chiesa Santuario di San Rocco il quale – nominando un Presidente delegato – si avvale di un Comitato Festa composto da volontari del luogo il quale viene normalmente approvato dall’Ordinario Diocesano di Ugento S. Maria di Leuca. E’ da sottolineare ancora che l’unica Vera Notte di San Rocco è tra il 15 ed il 16 di Agosto. L’altra notte – quella del 18 – sbandierata dalla Fondazione, non ha fatto altro che creare con falsità pasticci e confusione, non tanto tra i fedeli e devoti della zona, ma in tanti pellegrini e turisti che vengono ad onorare il santo nei giorni della vera festa del Santuario.
Va da sé perciò che alla fondazione non è stato chiesto da parte del legittimo Comitato Festa nessun aiuto o “affiancamento” per la realizzazione della festa di san Rocco, né alcun tipo di collaborazione relativa agli eventi culturali o scientifici o mediatici o di qualsiasi altra natura. Faccio ancora presente ai lettori che il Comitato Festa non ha fine lucrativo ed organizza gli eventi dei festeggiamenti grazie all’aiuto di alcuni sponsor, con il contributo del Comune e con l’obolo dei numerosi devoti e pellegrini. Mi sento perciò in dovere di diffidare la più volte nominata fondazione perché fa uso scorretto di quanto avviene intorno alla Festa di san Rocco in Torrepaduli e dello stesso Santuario.
Concludo infine col ribadire, che il concerto del 18 agosto è solo un evento collaterale – se si dovesse realizzare – non chiude i festeggiamenti in onore del Santo; è un evento privato organizzato da un ente privato che nulla a che vedere con la festa che si tiene il 15 – 16 – 17 agosto.
Don Gino Morciano
Alessano
Alessano: “A breve arriverà il nostro decimo figlio”
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo a marzo scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria…
Mamma Chiara e papà Matteo, di Alessano, sono al settimo cielo per l’arrivo, a maggio, del loro decimo figlio. Risale a meno di un anno fa la nascita della loro Vittoria, ultima di nove figli, quando la famiglia Amico-Calsolaro si era ripromessa che non sarebbe stata l’ultima.
Oggi in trepidante attesa è tutta la famiglia: fratelli, sorelle, mamma, papà, nonne e nonni.
Il piccolo, che arriverà a Maggio, sarà accolto dal calore di sorelle e fratelli: Mattia, Azzurra, Francesco, Riccardo, Enea, Ludovica, Diego, Luigi Maria e Vittoria.
I genitori hanno scoperto del nuovo arrivo l’anno scorso, subito dopo la nascita della loro ultima figlia, Vittoria.
Il nome non è ancora stato deciso ma, come per le altre nascite, verrà scelto l’ultimo mese di gravidanza, ascoltando tutta la famiglia, in modo da rendere tutti complici e partecipi.
Allo stesso modo decideranno, insieme, come riorganizzare casa affinché ognuno abbia i propri spazi, immaginando che ci sarà molto lavoro da fare, con un lavoro di squadra che non è mai mancato in questa famiglia.
Attualità
Otranto, dal 1° marzo l’accesso per i gruppi in cattedrale si paga
L’introduzione del ticket non ha lo scopo di fare cassa, ma di rendere tutti partecipi della custodia di questi beni culturali che appartengono alla storia della nostra Chiesa locale…
Nella Cattedrale di Otranto dal 1° marzo, ai gruppi pari o superiori alle 8 persone che intendono usufruire del servizio delle guide, sarà richiesto il pagamento di un piccolo ticket. Resta libero l’accesso per chi volesse visitare la basilica autonomamente.
Con un secco comunicato l’Arcidiocesi di Otranto informa quanti volessero usufruire del servizio delle guide che: “Dal 1° marzo, ai gruppi pari o superiori alle 8 persone che intendono usufruire del servizio delle guide all’interno della Cattedrale di Otranto, sarà richiesto il pagamento di un ticket di un euro a testa. Resta libero l’accesso per quanti, singoli e gruppi, vogliono pregare, venerare le reliquie dei Santi Martiri e visitare la basilica autonomamente.
L’Arcidiocesi di Otranto è da tempo impegnata in un’opera di tutela e promozione volta a rendere i beni ecclesiastici sempre più accessibili. In quest’ottica, il pagamento di un contributo per le visite guidate dei gruppi aiuterà a sostenere la manutenzione del patrimonio artistico, architettonico e culturale che è di tutti e vuole essere a disposizione di tutti.
Per i gruppi scolastici, il ticket sarà ridotto a 0,50 euro, mentre è prevista la gratuità per gli insegnanti accompagnatori e per gli alunni diversamente abili.
Sarà inoltre possibile acquistare un ticket unico per la Cattedrale, il Museo Diocesano, la chiesa di San Pietro e la torre campanaria al costo di 5 euro a persona.
Da luglio scorso, il Museo ospita una rinnovata e ricca collezione di opere d’arte lapidee, tele e preziosi manufatti a cui fanno da cornice le suggestive sale dei tre piani di Palazzo Lopez. Si tratta di opere che permettono di riannodare la storia della città e della Chiesa otrantina.
L’introduzione del ticket non ha lo scopo di fare cassa, ma di rendere tutti partecipi della custodia di questi beni culturali che appartengono alla storia della nostra Chiesa locale”.
Attualità
Il Salento corre nei sogni degli americani
Il gradimento sale e supera il 60% di preferenze per gli investitori a stelle strisce, soprattutto grazie ai luoghi che hanno incantato il mondo durante il G7 dello scorso anno.
La Puglia e il Salento corrono nei sogni degli americani: il gradimento sale e supera il 60% di preferenze per gli investitori a stelle strisce, soprattutto grazie ai luoghi che hanno incantato il mondo durante il G7 dello scorso anno.
La bellezza dei borghi e delle coste salentine spingono la richiesta di case a nuovi record: nel 2024 l’interesse per la Puglia è aumentato del 20%, un trend sempre in più in crescita (+16,95% nell’ultimo triennio).
Il Salento sempre più protagonista: sarebbe qui che gli americani sognerebbero di avere il loro buen retiro.
Da solo raccoglie il 60% delle richieste (più 49%).
Brindisi registra una crescita dell’11% (40% delle richieste totali). Lecce segue con un aumento del 45,12% e un vertiginoso aumento del 39% delle richieste.
Il Salento più amato
Tra i borghi più amati c’è Ostuni, la “Città Bianca”, prima in classifica con il 14,39% delle richieste.
Segue Carovigno (7,45%, +11,3%) e subito dopo Morciano di Leuca, con le sue spiagge dorate, con un incremento del 55,74% e il 5,53% delle richieste totali.
Così come Salve, e le suoi lidi, fanno segnare un trend positivo (5,06%, +12,68%)
Anche altri luoghi fatati come Nardò e le sue marine (3,82%) e Santa Maria di Leuca (3,65%) attraggono sempre più acquirenti, affascinati dal mare e dalla storia millenaria dei luoghi.
Le americani prediligono
Le preferenze si concentrano su ville, case indipendenti e appartamenti. La maggior parte cerca immobili già abitabili, spesso senza giardino con piscina o terreno.
La Puglia, grazie a quanto riportato da questi report, sarà anche per questo 2025 una delle destinazioni più ambite dagli investitori esteri.
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