Ruffano
Fine settembre di grandi eventi a Ruffano
Ancora una volta la Pro Loco Ruffano si apre al territorio ed organizza, a fine settembre, due serate che riprendono il discorso iniziato con la rassegna “A Ruffano una sera di maggio…”, che ha riscosso unanimi consensi fra il pubblico, gli addetti ai lavori e quanti, anche da lontano, hanno seguito le varie manifestazioni. Ecco, allora, “A Ruffano, una sera di settembre…”, manifestazione organizzata con il patrocinio del Comune ed in collaborazione con le Associazioni “Amahoro” e Anziani “E. Pasanisi”, secondo la collaudata formula che intreccia la storia, attraverso gli interventi di studiosi locali, con la musica classica e popolare e con la magia dell’arte, attraverso le mostre di pittura e di fotografia.
Venerdì 25 settembre, alle 20,30, si terrà la prima serata, presso il Chiostro dell’ex Monastero dei Cappuccini (annesso alla Chiesa di San Francesco d’Assisi). Con la regia di Paolo Vincenti, presidente della Pro Loco ed ideatore ed organizzatore della rassegna, interverranno, per il ciclo “I racconti della memoria”, Francesca Trane, che parlerà del fondo librario del Monastero dei Cappuccini, ed Antonio Zippo, presidente di “Amahoro”, che parlerà del valore del volontariato e dell’esperienza della sua Associazione nell’ambito della cooperazione internazionale. Per “Note d’autunno” si esibiranno Angela Alfarano, al pianoforte, e la cantante Katia Toma, soprano. Inoltre, si terrà la Mostra “La magia del colore” del pittore ruffanese Sergio Licci.
Mercoledì 30, sempre dalle 20,30, ci si sposterà nella frazione Torrepaduli, presso il Museo delle Civiltà Contadina. Per “I racconti della memoria”, Ermanno Inguscio parlerà di “Torrepaduli nella storia: Antonio Carafa”, mentre Aldo D’Antico parlerà degli aspetti e delle tradizioni della civiltà contadina del passato. Per “Note d’autunno”, la serata sarà allietata dalla musica del gruppo ruffanese “L’arte noscia”, mentre per la Mostra “Immagini del Salento contadino”, il fotografo Giovanni Gnoni esporrà i suoi preziosi scatti. Il pubblico potrà visitare il Museo della Civiltà Contadina.
In entrambe le serate sarà offerta una degustazione di prodotti tipici locali, accompagnati da buon vino campano. Continuerà, inoltre, la raccolta fondi “pro Abruzzo”, avviata dalla Pro Loco.
Cronaca
Rissa nella notte a Ruffano
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Rissa nella notte a Ruffano con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di persone.
L’episodio si è verificato in piazzetta Mons. Fiorito, attorno all’una. Protagonisti due gruppi di giovani che stavano trascorrendo la serata all’aperto.
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A scatenare la violenza sarebbero state delle attenzioni di troppo rivolte da qualcuno nei confronti di una donna.
In pochi attimi, dalle parole si è passati ai fatti ed i due gruppi, una ventina di persone in totale dall’età compresa tra i 20 ed i 30 anni, si sarebbero ritrovate nella zuffa.
Dai residenti in zona è partita una chiamata ai numeri d’emergenza. Sul posto sono accorsi i carabinieri, ma al loro arrivo i due gruppi si erano dileguati. Sul luogo le tracce della colluttazione, anche delle macchie di sangue. Nessuno si sarebbe recato nei vicini ospedali e, di conseguenza, nessuno al momento è stato identificato, ma si indaga sull’accaduto.
Attualità
Se 800 vi sembran pochi
Questa mattina è in distribuzione il Vostro giornale il Gallo, il nostro ottocentesimo numero: l’avventura ebbe inizi il 9 Giugno del 1996 e…
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di Luigi Zito
E con questo sono 800!! 29 anni e 800 numeri: ogni 15 giorni, senza mai mancare un’uscita (salvo periodo Covid).
Era il 1996, precisamente il 9 giugno, quando pubblicammo e distribuimmo le nostre prime 10.000 copie de “il Gallo” in 13 comuni del basso Salento, per poi, via via, crescere di copie e paesi fino a coprire e raggiungere, con la distribuzione, gli attuali 80 Comuni nella nostra provincia.
Un’impresa come la nostra ha una sola madre: la Redazione ed il suo staff; ma tanti padri che hanno permesso alla nostra testata di vivere, crescere, migliorarsi e diffondersi: i tantissimi inserzionisti che in 29 anni, credendo nel nostro appeal commerciale, hanno investito massicciamente con la propria pubblicità sul giornale, questo è stato il volano che ha, in concreto, fatto volare le loro aziende e di riflesso il Gallo.
Tutto questo ci porta ad oggi, agli 800 numeri, agli 80 Comuni da cui ci seguono ed attendono con trepidazione, ed a quanti leggeranno questo messaggio.
E’ con tutti voi che vogliamo festeggiare: i nostri affezionati lettori (sia sul giornale cartaceo che su www.ilgallo.it: lo scorso anno abbiamo avuto 1,25 milioni di utenti attivi, 6,73 milioni di visualizzazioni e 16,8 milioni di eventi), che non mancano di seguirci, giudicarci, leggerci, giocare (al trova i galletti e vinci); ma rivolgiamo anche un particolare grazie a quanti detrattori, censori, critici, leoni da tastiera, bastian contrari, con il loro biasimo, le loro puntualizzazioni, remando contro mappano una diversa via, ci infondono coraggio e non ci permettono di “dormire sugli allori”.
29 anni e 800 numeri dopo, vi diciamo Grazie! Questo è il vostro traguardo, quello che periodicamente condividete con noi, quello che ha contribuito a far crescere la nostra terra, sviluppare il nostro Salento, premiare il merito di chi lotta quotidianamente e far volare alto il vessillo della nostra storia.
Andatene fieri.
Attualità
Ruffano, mensa comunitaria alla Città della Domenica
Inaugurato “luogo di condivisione”: anche Ruffano, dopo Tricase e Ugento, i bisognosi potrannop avere un pasto caldo
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Inaugurata da qualche giorno presso la Masseria Mariglia, è ora offerta ai più bisognosi la possibilità di avere un pasto caldo presso la mensa comunitaria “Città della Domenica” a Ruffano.
È stata realizzata dalla locale Parrocchia “Natività Beata Maria Vergine”, con l’ausilio del GAL Capo di Leuca e della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca attraverso la Caritas Diocesana.
Alla realizzazione della mensa hanno contribuito, inoltre, anche l’Associazione di Promozione Sociale – ETS “Made in Soap” di Ruffano e l’Azienda Agricola “Borrello Claudia” di Salve.
Ad aprire l’evento di inaugurazione Luana Prontera che ha poi ceduto il posto agli interventi del presidente del GAL Capo di Leuca Antonio Ciriolo, del parroco don Nino Santoro e del direttore della Caritas diocesana, don Lucio Ciardo.
A seguire, è stata presentata l’opera “Vi voglio bene”, dedicata a don Tonino Bello.
Il volume è stato illustrato dal vescovo di Ugento – S. Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli, che precisa: “Servono luoghi di incontro. Luoghi in cui stare insieme e condividere non solo i pasti ma anche le esperienze”.
Antonio Ciriolo ha evidenziato come si tratti di “un più ampio progetto promosso dal GAL Capo di Leuca, che mira a coinvolgere le aziende agricole locali, che si trovano in difficoltà nel vendere l’intera produzione e sono costrette a smaltire le eccedenze con costi elevati e impatti ambientali negativi. Grazie al progetto, le aziende potranno destinare il surplus alimentare alle mense comunitarie di Tricase, Ugento e Ruffano, contribuendo così a ridurre gli sprechi e a offrire pasti a basso costo basati su prodotti locali”.
“Tutto funziona se c’è l’idea di collaborare, attraverso il volontariato e l’impegno collettivo” ha poi precisato don Lucio Ciardo.
L’intervento di don Nino Santoro ha sottolineato i motivi dietro la scelta del luogo di realizzazione della mensa. Si tratta, infatti, di un “posto strettamente legato alla figura del venerabile don Tonino, che si riposava sotto l’albero delle giuggiole all’ingresso di questo luogo”.
Il problema del cibo è uno dei più drammatici problemi della povertà.
Nelle grandi città è sempre più facile vedere persone che frugano nei cassonetti dell’immondizia per cercare cibo.
Anche nelle piccole realtà locali del Capo di Leuca, dar da mangiare è un valore molto antico, diffuso in tutte le culture, perché ha un richiamo diretto al valore della vita.
L’attrezzatura necessaria per completare la cucina della mensa è stata acquistata grazie a un contributo a fondo perduto del GAL Capo di Leuca.
Questo ammodernamento, con l’istallazione di nuovi strumenti, permetterà alla mensa di operare in maniera efficiente e di offrire pasti a chi ne ha bisogno.
La collaborazione tra enti religiosi, istituzioni e realtà del territorio rappresenta un modello virtuoso di solidarietà e sostenibilità, capace di rispondere concretamente ai bisogni della comunità.
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