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Attualità

Stop al voto in condotta

All’Istituto Comprensivo di Botrugno-Nociglia-San Cassiano-Supersano il primo caso in Italia. Un gruppo di genitori: “Senza motivazioni”. La dirigente scolastica: “I nostri alunni non sono un numero”

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Da febbraio va avanti una diatriba tra Dirigente scolastico e genitori. “Nella scuola media di Supersano è stato abolito il voto in condotta (decisione adottata nel corso dell’anno scolastico, a fine febbraio 2017) senza tener conto delle istanze di alcuni docenti, senza informare i genitori, rifiutando di ascoltare il loro pensiero e, in contrasto, con la normativa vigente. Le motivazioni? Non le conosciamo”, spiega l’avvocato Umberto Renna, membro (dimissionario) del Consiglio di Classe III A della Scuola secondaria di primo grado di Supersano e portavoce del gruppo dei genitori che si oppongono a tale decisione “calata dall’alto. Vi è stato un incontro il 15 marzo con oggetto “comunicazioni inerenti a specifiche questioni”, solo con le terze classi di Supersano in cui ho preteso (cfr. la mia istanza del 13.03) che si parlasse anche dell’argomento voto in condotta; ma si è risolto con un atto di accusa nei confronti di noi genitori che abbiamo sottoscritto la lettera del 24.02 in quanto secondo la dirigente l’espressione “atteggiamento silente e timoroso avuto sull’argomento voto in condotta” che vi è nella lettera era altamente offensiva e calunniosa nei confronti di lei e dei docenti, minacciando una denuncia(…)”.


“Del nostro Istituto Comprensivo (accorpamento)”, conclude l’avvocato Renna, “fanno parte anche le scuole di Botrugno, Nociglia e San Cassiano oltre a Supersano e nemmeno in tali plessi si sono avuti incontri, assemblee informative etc. Perché passare tutto sotto silenzio e non comunicare nulla ai genitori?”.


“La valutazione è la sintesi di un processo, per questo ai voti decimali preferiamo un giudizio”


Dell’intera vicenda abbiamo chiesto spiegazioni alla dirigente scolastica Caterina Scarascia che ha spiegato come si è arrivati alla decisione, storica, dell’Istituto comprensivo da lei presieduto: “Negli ultimi mesi l’Istituto scolastico ha intrapreso delle scelte educative in piena coerenza con il PTOF (Piano Triennale Offerta Formativa) improntato alla valorizzazione dell’alunno come persona, essere unico e irripetibile. Dopo un percorso di auto-aggiornamento, su proposta degli stessi docenti, è stato deciso di sostituire (e non di eliminare) nella Scuola Secondaria di I Grado il voto in decimali del comportamento con un giudizio esplicativo richiamandosi alla rubrica valutativa strutturata per livelli di competenza e suddivisa in aree sulla base dell’articolazione del Curricolo Socio Affettivo, rispondente alle Competenze Sociali e Civiche previste dal Quadro europeo delle Competenze”.


La dirigente scolastica Caterina Scarascia

Per mezzo di tale rubrica”, spiega la Scarascia, “è possibile collegare i livelli al voto numerico. Rubrica e relativi livelli fanno parte integrante e sostanziale della Scheda di Valutazione di ogni singolo alunno. Tali scelte sono coerenti con il percorso di Sperimentazione, Ricerca e Sviluppo avviato dall’Istituto in ambito valutativo (DPR 275/19), nel rispetto della funzione formativa e proattiva della valutazione soprattutto in presenza di fenomeni gravi quali il bullismo, senza per questo venir meno alle indicazioni del DPR 12/209.  La valutazione del comportamento in questo modo si incentra su quello che l’alunno sa fare in termini relazionali, sociali, in termini di consapevolezza e gestione di sé. Inoltre, offre l’occasione di valorizzare quelle esperienze di cittadinanza attiva in cui l’Istituto coinvolge le classi e i territori, come dimostra la positiva esperienza della Rete contro il Bullismo, costituita sui quattro comuni del Comprensivo dall’Istituto insieme alle amministrazioni comunali, ai genitori e alle parrocchie di Botrugno, Nociglia, San Cassiano e Supersano”.


La dirigente scolastica sottolinea poi che “le famiglie sono state informate di tali decisioni in occasione della consegna delle schede di valutazione del Primo Quadrimestre e la stragrande maggioranza ha espresso giudizio positivo sulle politiche della scuola. Ampia documentazione sulle novità in fatto di valutazione è stata pubblicata sul sito della scuola”.


Gli incontri con i genitori svoltisi successivamente”, aggiunge Caterina Scarascia, “avevano per oggetto specifiche problematiche educative delle singole classi interessate e, comunque, hanno offerto l’occasione per un chiarimento in merito alla valutazione del comportamento. È bene aggiungere che proprio durante questi incontri, grazie al positivo confronto con le famiglie, è stato possibile avviare dei percorsi di volontariato di cui sono protagonisti gli alunni di alcune classi, presso strutture socio assistenziali del territorio e presso la stessa scuola, per mezzo di attività di riordino delle biblioteche su due plessi di Supersano. Esperienze realizzate grazie alla disponibilità dei genitori che, con la loro presenza, hanno consentito il lavoro dei ragazzi in orario extra scolastico, accompagnandoli presso le strutture e vigilando su di loro, dentro e fuori la scuola. Grazie a questa sinergia Scuola-Famiglia è stato possibile rispondere all’emergenza educativa riscontrata nelle classi, incanalando le relazioni e i comportamenti verso dinamiche costruttive.L’auspicio”, conclude la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo, “è quello di proseguire sul solco tracciato sinora, contando sula collaborazione di tutti, delle famiglie degli alunni, portando avanti una politica di crescita orientata alla costruzione di una comunità educativa estesa alle componenti più attive e sane dei nostri territori. Tutto il resto sono solo inutili chiacchiere e strumentali calunnie rispetto alle quali ci si riserva di intervenire nelle sedi opportune”.


Attualità

L’esperienza USA di tre studenti di medicina di Unisalento

Francesca Laudisa di Lecce, Francesca Miccoli di Galatina e Paolo Vantaggiato di Cutrofiano partecipano al prestigioso programma Mazzotti Anatomy Conferences sull’anatomia umana negli Stati Uniti

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Un’opportunità straordinaria ha visto protagonisti tre promettenti studenti del Corso di Medicina dell’Università del Salento: Francesca Laudisa di LecceFrancesca Miccoli di GalatinaPaolo Vantaggiato di Cutrofiano.

I tre giovani, allievi della Scuola Superiore ISUFI (Istituto Superiore Universitario di Formazione Interdisciplinare) di UniSalento, hanno partecipato con grande entusiasmo alla prestigiosa Mazzotti Anatomy Conferences (MAC), facendo un’esperienza formativa unica nel suo genere che supera i confini delle tradizionali lezioni universitarie.

La Mazzotti Anatomy Conferences, promossa da Chartered Professors LLC, una comunità di docenti universitari statunitensi dedita alla formazione di eccellenza a livello globale, è da 15 anni un evento di riferimento per gli studenti di medicina.

Ogni estate, la MAC riunisce a Buffalo, nello stato di New York, i migliori studenti italiani selezionati in base al merito. Quest’anno, il Comitato Scientifico dell’Organizzazione ha accolto le candidature dei tre talenti salentini, riconoscendone l’elevato profilo accademico.

Durante le due settimane del corso, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di prendere parte a laboratori di dissezione su corpi umani donati alla scienza, un’esperienza che ha permesso loro di affinare le competenze pratiche e identificare le diverse strutture anatomiche. Questi laboratori pratici sono stati affiancati da sessioni teoriche che hanno consolidato le conoscenze attraverso lezioni, seminari e discussioni guidate da professori universitari e specialisti di settore.

Le attività di studio non si sono limitate alla semplice anatomia, ma hanno incluso l’analisi anatomo-patologica finalizzata all’identificazione delle cause di morte e alle correlazioni cliniche con le patologie osservate.

Particolarmente significative sono state le esercitazioni pratiche sulle suture, che hanno arricchito ulteriormente il bagaglio tecnico degli studenti.

La partecipazione alla MAC è stata un’importante occasione di confronto e scambio per gli studenti italiani, che hanno potuto instaurare una rete di contatti con futuri colleghi e scienziati da diverse università del Paese.

Tra i partecipanti, Paolo Vantaggiato ha ottenuto un punteggio eccezionale nel test finale, guadagnandosi una borsa di studio interna che gli ha permesso di prolungare il soggiorno negli Stati Uniti come studente-tutor.

Durante la sessione di settembre 2024 presso la Jacobs School of Medicine and Biomedical Sciences dell’Università di Buffalo, ha collaborato con i docenti approfondendo ulteriori aspetti anatomo-patologici e clinici.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla sensibilità e al supporto delle associazioni no profit Tria Corda e Angela Serra Odv – Per la ricerca sul cancro, entrambe con sede a Lecce e con filiali anche in altre città italiane ed estere.

Queste associazioni hanno creduto nel progetto e lo hanno sostenuto finanziariamente, diventandone gli sponsor ufficiali.

Gli studenti Laudisa, Miccoli e Vantaggiato hanno espresso unanime gratitudine alle Associazioni Tria Corda e Angela Serra per la loro generosità, sottolineando come il loro contributo abbia reso possibile un’esperienza di inestimabile valore formativo.

«La lungimiranza scientifica di queste associazioni rappresenta un faro di speranza per tutti coloro che credono nel valore della formazione e dell’eccellenza», hanno dichiarato i giovani protagonisti.

L’Università del Salento, con il proprio Corso di Studi in Medicina e Chirurgia, continua a distinguersi per l’impegno nella formazione di futuri medici capaci di eccellere e contribuire alla crescita della comunità medica e scientifica.

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Casarano, studenti del “Montalcini” in piazza

I portavoce dei manifestanti: «Non stiamo cercando lo scontro, vogliamo solo che le nostre istanze vengano prese sul serio. Questa scuola può e deve diventare un luogo migliore per tutti»

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Manifestazione pacifica degli studenti al LiceoRita Levi Montalcini” di Casarano.

Tante volte noi adulti rimproveriamo i nostri ragazzi di non dare impulso ai loro bisogni e di non manifestare i loro disagi.

Gli studenti del “Montalcini” lo hanno fatto nel modo migliore senza mai degenerare.

Sono scesi in piazza per «chiedere un dialogo costruttivo e denunciare le problematiche interne».

Ovviamente non tocca a noi sindacare sulle questioni da loro poste, comunque al centro delle loro rivendicazioni vi sono «tre questioni principali che da tempo generano malcontento all’interno della comunità scolastica».

Le problematiche sollevate dagli studenti del Liceo casaranese:

«Clima di tensione crescente. Lamentiamo un disagio costante legato alla percezione di un ambiente scolastico caratterizzato da stress e tensioni. La pressione psicologica avvertita quotidianamente inficia il nostro benessere e il rendimento»;

«Uso ricorrente delle note disciplinari. Sebbene il regolamento d’Istituto preveda l’adozione di misure disciplinari, vi è un’applicazione eccessiva e, in alcuni casi, sproporzionata di tali provvedimenti. Questo approccio finisce per esasperare i principi educativi e punitivi invece di favorire una crescita consapevole».

«Assenza di una comunicazione efficace. Uno dei nodi centrali è la mancanza di un dialogo diretto e trasparente tra l’Istituzione scolastica, gli studenti e le famiglie. Ci sentiamo spesso ignorati o non ascoltati nei tentativi di portare avanti proposte o segnalare difficoltà».

Tutto è nato da «una circolare controversa» che ha provocato la reazione degli studenti

«La mobilitazione», hanno spiegato i manifestanti, «nasce dal desiderio di rendere note queste problematiche e di cercare soluzioni condivise. Le difficoltà sono state ulteriormente aggravate da una circolare pubblicata nei giorni precedenti dalla dirigenza scolastica. In essa, si affermava di “non aver mai ricevuto riscontri negativi” rispetto alle questioni sollevate, una dichiarazione che ci ha lasciato perplessi. Al contrario, abbiamo cercato più volte di instaurare un dialogo, senza mai ricevere risposte concrete».

Sempre secondo gli studenti scesi in piazza, «la circolare conteneva, inoltre, un riferimento esplicito alla possibilità di infliggere note disciplinari agli alunni che avessero partecipato alla manifestazione», un’intimidazione che molti hanno percepito come «un ulteriore tentativo di reprimere il dissenso».

Il paradosso delle sentenze disincentivanti

«Alcuni alunni», aggiungono i manifestanti, «si rifugiano in atteggiamenti di rassegnazione, sostenendo che “le cose non cambieranno” o che “ogni sforzo è inutile”. Questo atteggiamento è una sorta di auto-sabotaggio, risulta paradossale, considerando che proprio chi si dichiara vittima di tali realtà contribuisce indirettamente a perpetuarle».

La circolare della discordia

«Anche se si è detto che quest’anno non si sia cercato il dialogo», specificano gli studenti, «è giusto far sapere che: lo scorso hanno è pervenuta alla dirigente una richiesta corredata di sessanta firme, protocollata, nella quale si richiedevano chiarimenti in merito alla circolare 502 che prevedeva di adottare modalità per le uscite anticipate ritenute illegittime. Si richiedeva ai genitori di dare una certificazione del motivo dell’uscita riguardo dove si stesse andando con il minore. La certificazione sarebbe, poi, stata valutata come legittima o meno dalla dirigente. È stato risposto che non si voleva cambiare la linea adottata, ripresa quest’anno. Abbiamo, dunque, ritenuto di esprimere un disagio diffuso».

Un appello per il dialogo

Su una cosa gli studenti del “Montalcini” sono chiari: «La manifestazione in corso vuole essere un segnale forte ma pacifico: chiediamo di essere ascoltati e di poter discutere con serenità dei problemi che riguardano il nostro futuro scolastico. Il nostro obiettivo non è alimentare scontri, ma creare un clima di collaborazione in cui l’Istituzione scolastica, le famiglie e gli alunni possano lavorare insieme per migliorare la qualità della vita scolastica».

«Non stiamo cercando lo scontro», confermano i portavoce della manifestazione, «vogliamo solo che le nostre istanze vengano prese sul serio. Questa scuola può e deve diventare un luogo migliore per tutti».

Per completezza di informazione abbiamo provato a contattare anche la dirigente scolastica del Liceo “Montalcini”, Monia Casarano.

La dirigente scolastica ci ha fatto sapere che provvederà in seguito con una nota ufficiale.

Ovviamente confermiamo la nostra disponibilità ad ospitarla per conoscere anche il punto di vista dell’istituzione scolastica.

L’auspicio è che l’iniziativa odierna possa rappresentare un punto di partenza per un dialogo costruttivo e non per ulteriori divisioni.

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Attualità

Volo in ritardo, salentini risarciti

Marito e moglie di Lecce ricevono 500 euro per i disagi subiti sulla rotta Milano-Brindisi. Anziché atterrare alle 21,30, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Brindisi solamente l’indomani poco dopo l’una di notte

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Dovevano rientrare a casa dopo aver trascorso qualche giornata in serenità.

Al rientro, però, il volo Easyjet Milano-Brindisi ha portato un ritardo di quasi quattro ore, cambiando tutti i piani previsti in precedenza per una coppia leccese.

Anziché atterrare alle 21,30, come previsto, il volo è giunto all’aeroporto di Brindisi solamente l’indomani e precisamente alle 01,05.

Un ritardo di quasi quattro ore per i due abitanti di Lecce, avvenuto il 6 giugno scorso, che ha portato non pochi disagi a loro e ad altri passeggeri del volo.

Sulla questione è intervenuto il Giudice di Pace di Brindisi, che, pochi giorni fa, ha disposto che Easyjet debba effettuare il pagamento di 500 euro nei confronti della coppia.

«Il Giudice di Pace di Brindisi», commentano da ItaliaRimborso, che ha fornito supporto ai passeggeri aerei, «ha applicato il Regolamento Comunitario 261/2004, che tutela i passeggeri aerei anche in casi di ritardo aereo. Oltre le tre ore di ritardo, infatti, i passeggeri possono richiedere la compensazione pecuniaria. Nella fattispecie non vi erano circostanze di sciopero o di condizioni meteo avverse».

ItaliaRimborso punta a far valere i diritti dei viaggiatori ed ancora una volta ha ricevuto una sentenza accolta, come accaduto nel 97,8% dei casi.

In caso di necessità, per attivare l’assistenza è possibile farlo agevolmente, compilando il form nell’homepage del sito italiarimborso.it.

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