San Cesario
Raffaele Casarano, Cesare Dell’Anna e Valerio “Combass” a San Cesario
Giovedì 3 dicembre, alle 20,30, l’Associazione culturale “L’alambicco” (via Umberto I, 65) presenta il libro “Il ritmo nel tacco”. Oltre agli autori del volume, Mauro Cardinale (già autore del romanzo Burned), Gabriele Blandini (trombettista di Papa Chango, Skarlat, Cruska ed altre band salentine) e Gabriele Donadei, saranno ospiti d’onore della serata Raffaele Casarano, Cesare Dell’Anna e Valerio “Combass” (Apres La Classe). Presenterà Pieropaolo Lala.
Il libro
Il ritmo nel tacco è un libro fotografico che racconta la musica salentina attraverso le parole e le immagini dei suoi protagonisti: Sud Sound System, Après La Classe, Cesare Dell’Anna e Raffaele Casarano con la prefazione di Caparezza. Il volume, vincitore del progetto regionale “Principi Attivi” (la cui veste grafica è curata dallo studio Imagery di Flavio&Frank e AmletoM) affronta temi che spaziano dall’ambito prettamente artistico-culturale (la contaminazione tra pizzica, cultura salentina tradizionale e musica moderna, quale reggae, rock, jazz, ska, balcanica), fino all’attualità (le lotte degli artisti salentini contro il nucleare e gli ecomostri, il sostegno alla Lilt ed a Legambiente, la questione dell’immigrazione). Inoltre viene approfondito un argomento nuovo, sconosciuto ai più, quello del “modo” di produrre e vendere la musica salentina: in un mondo dominato da pochi giganti, nel Salento c’è gente che riesce a fare tutto “da sé”, impiegando lavoro, tempo e denaro propri.
Castro
“No” al parco eolico offshore
Sit-in ed incontro tra amministratori. Paolo Pagliaro: «A Castro il grido del Salento, per difendere bellezza e identità. Pensare che un turista al tramonto possa vedere turbine anziché le montagne d’Albania è un pugno nello stomaco»
Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de La Puglia Domani, dopo la mobilitazione contro il mega impianto Otranto – Leuca: «Il Salento non si arrende, e Castro è stato il cuore pulsante di una terra che lotta per difendere bellezza e identità. Il sit-in contro il mega impianto eolico offshore di Odra Energia è stato molto più di una protesta: un grido d’amore per un territorio unico al mondo, un inno alla unicità e alla storia di questa litoranea. Nessuno qui dice no al futuro, all’innovazione o all’energia pulita, ma questo progetto che minaccia le coste tra Otranto, Santa Cesarea Terme, Castro, Tricase e Leuca, con le sue 73 (invece di 90) turbine alte quasi 300 metri, rischia di essere come uno sfregio su un’opera d’arte. Non si tratta solo di pale eoliche, si tratta di una ferita che il Salento non può consentire».
Ridurre il numero di turbine o spostarle di qualche chilometro, secondo il fondatore di Regione Salento, «è come cercare di nascondere un elefante dietro un cespuglio: non cambia nulla. Rimarrebbero le opere invasive a terra, gli scavi, l’impatto sui fondali marini e sul fragile ecosistema. Rimarrebbe soprattutto l’oltraggio al paesaggio che racconta la storia e l’identità di un popolo. Pensare che un turista al tramonto possa vedere turbine anziché le montagne d’Albania è un pugno nello stomaco».
Il Ministero dell’Ambiente ha concesso solo quindici giorni di tempo, fino all’11 dicembre, per presentare osservazioni.
Così ancora Pagliaro: «È una corsa contro il tempo per impedire che venga sacrificato il valore paesaggistico, storico e culturale di un’area che non ha eguali. Non si può trattare un territorio così prezioso anteponendo le speculazioni alle persone. E non dimentichiamo che la Puglia ha già dato. Con circa 4.500 ettari di superficie destinati all’eolico industriale, rappresenta oltre un quarto del totale nazionale. Per l’eolico offshore, le richieste lungo le sue coste raggiungono una potenza complessiva di 27,5 GW, oltre dieci volte l’obiettivo nazionale. Questi numeri raccontano una realtà schiacciante: il nostro territorio è già stato sfruttato al limite».
Pagliaro poi pone l’accento sui «danni collaterali: distruzione dei fondali marini, stress per la fauna, impatti devastanti su pesca e navigazione, inquinamento acustico e visivo che trasformerebbero il nostro panorama in un incubo metallico. Non è progresso, è un sacrificio inutile di un patrimonio unico al mondo. La nostra terra è come un’antica poesia scolpita nella pietra e nel mare. E noi, tutti insieme, la difendiamo con il cuore e la voce. Diciamo sì all’energia pulita, ma con intelligenza, indicando spazi lontani dalla costa, aree già industrializzate o in alto mare, dove non possano calpestare la bellezza che ci rende unici. Perché il progresso non deve essere una cicatrice, ma un seme piantato nel rispetto della natura e della nostra storia».
Al termine della manifestazione si è tenuto un incontro informativo nell’aula consiliare del comune di Castro, al quale hanno partecipato, oltre a Paolo Pagliaro: il sindaco e il vicesindaco di Castro, Luigi Fersini e Alberto Antonio Capraro; il sindaco di Muro Leccese, Antonio Lorenzo Donno; il sindaco di Salve, Francesco Villanova; il sindaco di Otranto, Francesco Bruni; Serena Gigante vicesindaco di Giuggianello; Edoardo De Luca, sindaco di Ortelle; Andrea De Paola, sindaco di Uggiano La Chiesa; Vincenzo Perrone, presidente del consiglio comunale di Caprarica Di Lecce; Raffaella Persano assessora di Castro; Elisa Rizzello vicesindaca di San Cesario di Lecce; Francesco Monteduro, presidente del consiglio comunale di San Cassiano; Massimo Martella consigliere comunale di Nociglia; il professor Francesco D’Andria e i rappresentanti delle associazioni Italia Nostra (Marcello Seclì), la Pro Loco Porto Badisco, l’associazione Belvedere di Santa Cesarea Terme e rappresentanti del Movimento Regione Salento, tra cui Domenico Serrone e Donato Pranzo del Dipartimento Ambiente e Energia.
Quest’ultimo ha sottolineato: «L’impianto andrebbe realizzato in aree idonee. Bisogna prestare molta attenzione alla trivellazione orizzontale. Interrare i cavi significa creare canali con all’interno elettrodotti, una pratica che non dovrebbe essere adottata».
Il professor D’Andria, durante il convegno, ha evidenziato come l’area in questione sia «uno dei punti più sensibili del Mediterraneo dal punto di vista storico, culturale e archeologico».
Marcello Seclì, ribadendo la contrarietà sua e dell’associazione Italia Nostra all’impianto, ha dichiarato di «non riuscire a comprendere come mai altre associazioni ambientaliste siano favorevoli o non prendano posizione.
Tutti i partecipanti si sono detti concordi nell’impegnarsi per continuare la battaglia contro questo scempio».
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Cronaca
Maltrattava la madre invalida, arrestato 35enne
Voleva denaro per la droga. All’arrivo dei carabinieri ha minacciato di dare loro fuoco
I carabinieri della Stazione di San Cesario di Lecce hanno arrestato in flagranza di reato un uomo di 35 anni, del luogo, accusato di maltrattamenti contro familiari.
Il 35enne ha tentato di estorcere denaro alla madre invalida con cui convive, presumibilmente per acquistare sostanze stupefacenti.
In preda alla paura, l’anziana si è rifugiata nella sua camera da letto, chiudendosi a chiave per circa quattro ore.
Grazie alla determinazione della donna, che è riuscita a recuperare il suo telefono cellulare, inizialmente sottratto al figlio, ha potuto contattare il 112, numero unico di emergenza, e allertare i carabinieri.
L’intervento tempestivo dei militari dell’Arma ha consentito di liberare l’anziana, ma l’uomo ha reagito con minacce, promettendo di “dar fuoco” agli operanti.
Grazie alla professionalità e alla calma mantenuta dai carabinieri, l’arresto è stato effettuato senza ulteriori incidenti.
Sono in corso ulteriori indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce.
L’uomo è ora presso la Casa Circondariale “Borgo S. Nicola” di Lecce, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che procede, e dovrà rispondere dei gravi reati di maltrattamenti in famiglia.
I carabinieri sottolineano l’importanza di denunciare qualsiasi forma di maltrattamento domestico e invitano chiunque si trovi in situazioni simili a contattare le autorità competenti.
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Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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