Attualità
Geometri salentini in festa, 45 i premiati per i 50 anni di attività
A Santa Cesarea Terme si è svolta la cerimonia di premiazione dei veterani iscritti all’Albo professionale provinciale, di seguito tutti i nomi dei geometri che hanno ricevuto la pergamena
Si è svolta questa mattina, nella sala congressi dell’Augustus Resort, a Santa Cesarea Terme, la cerimonia di premiazione dei veterani iscritti all’Albo professionale provinciale. Un’iniziativa voluta e organizzata per il terzo anno (dopo le edizioni del 2005 e del 2008) dal Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Lecce “con l’intento di riconoscere attività di servizio esemplari, svolte con correttezza e trasparenza, da professionisti che oggi rappresentano i custodi di un patrimonio di conoscenza e storia urbanistica del territorio, nonché un punto di riferimento prezioso per i giovani che guardano con interesse all’attività del geometra”, così come sottolineato dal presidente del Collegio leccese, Eugenio Rizzo.
Sono 82 in tutto i geometri premiati, di cui 45 con 50 anni di attività professionale e 37 con più di 35 anni di anzianità lavorativa. Ospiti dell’appuntamento, il segretario del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati Ezio Piantedosi e il presidente nazionale della Cassa di previdenza geometri (Cipag), Fausto Amadasi, assieme al vice presidente Cipag Diego Buono, poi il consigliere nazionale Salvatore Frisullo e i rappresentanti degli altri Collegi della Puglia e dei Collegi di Milano, Massa Carrara e Napoli.
La cerimonia si è aperta con i saluti del presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone. “Voi geometri”, ha precisato il governatore provinciale “rappresentate un punto di riferimento importante per il nostro territorio. La vostra attività, insieme a quella di altri professionisti, è fondamentale per creare luoghi che ci consentano di fruire delle nostre ricchezze paesaggistiche senza stravolgere l’identità del territorio e del paesaggio. Vi ringrazio per quanto avete fatto e per quanto farete in futuro per il bene del Salento”.
Subito dopo ha preso la parola il presidente nazionale della Cipag, Fausto Amadasi: “La professione del geometra sta vivendo un momento importante di cambiamento, ha rimarcato, e voi siete il tronco nel quale si dovranno innestare le nuove generazioni e le nuove attività. Il Consiglio nazionale sta portando avanti iniziative importanti nel settore della scuola, in particolare con l’introduzione della laurea professionalizzante, e per lo sviluppo delle nostre attività professionali. Ecco perché, in questo momento più che mai, dobbiamo “esserci”: tutti insieme dobbiamo aiutare questa categoria a rigenerarsi per affrontare i nuovi obiettivi che ci siamo prefissati di raggiungere”.
Anche il segretario del Consiglio nazionale geometri Piantedosi ha puntato l’attenzione sulle nuove sfide della categoria: “Il nostro obiettivo”, ha spiegato “è quello di fare del geometra il ‘tecnico per eccellenza del territorio’, attraverso un percorso formativo di livello universitario che fornisca una preparazione adeguata a tutte le attività che oggi sono di competenza di questa figura professionale: non solo il mondo delle costruzioni, il riuso e il recupero del patrimonio edilizio, ma anche la sicurezza e la salvaguardia dell’ambiente e del nostro territorio che, se pur bellissimo, è martoriato da tante avversità. Ragione per la quale oggi abbiamo bisogno di tecnici in grado di prevenire e affrontare tutto ciò che il paesaggio richiede debba essere fatto da un professionista, per dare risposte concrete ed esaustive sia al proprio interlocutore, sia alla pubblica amministrazione”.
Tutti i premiati hanno ricevuto una pergamena e la medaglia d’oro assegnata dal Collegio geometri di Lecce come riconoscimento del lavoro svolto.
Questo l’elenco di tutti i professionisti premiati.
Sono 45 i geometri salentini con 50 anni di attività professionale: Ancora Francesco, di Gallipoli; Aprile Giovanni, di Calimera; Borelli Ugo, di Campi Salentina; Bracci Luigi, di Guagnano; Calò Antonio, di Tuglie; Cataldi Erminio, di Parabita; Cava Cosimo, di Novoli; Cirignola Raffaele, di Trepuzzi; Congedo Santo, di Galatina; Cortese Vincenzo, di Tricase; Corvaglia Vincenzo, di Minervino di Lecce (nato a Spongano); Crisci Antonio, di Maglie (nato a Lecce); Cuna Alfredo, di Carmiano; De Mitri Carlo, di Gallipoli; Giannelli Giovanni, di Parabita; Giannuzzi Daniele Mario, di Ugento; Greco Francesco, di Veglie; Libetta Luigi, di Nardò; Litti Vito, di Lequile; Lucrezio Antonio, di Ugento; Lupo Luigi, di Casarano; Marti Francesco, di Soleto; Marzo Luigi, di Tiggiano; Mattei Oronzo, di Campi Salentina; Migliaccio Luigi, di Galatone; Minosi Salvatore, di Uggiano La Chiesa; Nahi Marcello, di Melendugno; Nuccio Giuseppe, di Tiggiano; Nuzzo Antonio, di Marittima di Diso; Ozza Giovanni, di Ugento; Palazzo Rodolfo, di Guagnano; Panico Rocco Ippazio, di Andrano; Pezzuto Michele Gaetano, di Squinzano; Piccinno Salvatore, di Seclì (nato a Neviano); Primiceri Ciro Luigi, di Taviano (nato a Gemini); Pulli Cosimo, di Squinzano; Pulli Emanuele, di Trepuzzi (nato a Squinzano);Quattrone Francesco, di Lecce (nato a Bari); Rainò Giovanni, di Maglie (nato a Tuglie); Rizzo Antonio, di Ugento; Sodero Emilio, di Nardò (nato a Otranto); Stanca Giuseppe, di Soleto;Stomeo Bruno, di Martano; Telentinis Ferruccio, di Parabita; Viva Corrado, di Ugento.
I geometri salentini con 35 anni di attività professionale sono 37 in tutto. Si tratta di: Agostini Carlo, di Copertino; Bascià Antonio, di Cavallino; Cervellino Antonio, di Giurdignano; Daniele Florindo, di Ugento; De Fabrizio Fabio Domenico, di Uggiano La Chiesa; De Giorgi Ippazio Antonio, di Corsano; De Giuseppe Maurizio Salvatore, di Giuggianello; De Mitri Fernando, di Galatone; De Pasquale Luciano, di Galatone; Dima Antonio, di Melendugno; Errico Maurizio, di Campi Salentina; Esposito Urso Luigi, di Squinzano; Fachechi Augusto, di Galatina; Franco Michele, di Uggiano La Chiesa; Garofalo Guglielmo Luigi, di Sogliano Cavour; Grasso Giovanni, di Campi Salentina (nato a Novoli); Ligori Pietro Luigi, di Cutrofiano; Lozupone Donato, di Melissano; Malorgio Eugenio, di Supersano; Mazzei Giovanni, di Vernole; Minutello Ferruccio, di Melissano (nato a Gallipoli); Monsellato Andrea, di Presicce; Montinaro Donato Antonio, di Calimera; Mudoni Giorgio, di Matino; Nicolì Valentino, di Lecce (nato a Lequile); Perrone Dante, di Surbo; Perrone Giuseppe, di Collepasso; Persano Federico, di Surbo; Politi Pantaleo, di Surbo; Ponzo Francesco Andrea, di Presicce; Quarta Elvio, di Surbo; Quarta Generoso Antonio, di Monteroni di Lecce; Raho Mario, di Cavallino (nato a Lecce); Rizzo Vito Rocco, di Ugento; Schifa Vittorio, di Uggiano La Chiesa (nato a Scorrano); Siciliano Giovanni, di Salve; Toma Antonello, di Monteroni.
Attualità
Una mensa sociale all’Oratorio di Ugento
Finanziata dal GAL Capo di Leuca la realizzazione della mensa per la parrocchia “San Giovanni Bosco”
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Tutto pronto per l’apertura della nuova mensa sociale della Parrocchia “San Giovanni Bosco” presso l’Oratorio di Ugento, in via Alcide De Gasperi.
Sarà un luogo di incontro e condivisione aperto alla comunità, fortemente voluto dalla parrocchia e dalla Caritas diocesana di Ugento-Santa Maria di Leuca.
Per la realizzazione della mensa sociale è stato determinante un finanziamento a fondo perduto attuato dal GAL Capo di Leuca.
Grazie al bando pubblicato dal GAL Capo di Leuca, infatti, sono state acquistate attrezzature tecnologicamente avanzate: una cucina a 4 fuochi con forno statico a gas, un tavolo in acciaio inox con ripiano e alzatina, una cappa auto aspirante a parete con regolatore di velocità, un forno a microonde con funzione grill, un lavello in acciaio inox a sbalzo con 2 vasche, una lavastoviglie, due armadi refrigerati, 4 tavoli realizzati artigianalmente in legno, e 32 sedie in legno di faggio con seduta impagliata.
La Parrocchia “San Giovanni Bosco”, nella cittadina meglio conosciuta come “l’Oratorio di Ugento“, è la più grande per estensione e numero di abitanti (circa 5mila persone, più di 1.400 famiglie) dell’intero paese, che conta 5 parrocchie. Comprende circa metà del territorio di Ugento e circa la metà della sua popolazione.
Il 18 settembre 1960 fu inaugurata la “Casa del Giovane Mons. Giuseppe Ruotolo“, data che sancisce ufficialmente il varo dell’oratorio, fortemente voluto dal primo parroco Mons. Don Leopoldo De Giorgi.
Questo luogo è stato amato anche da Don Tonino Bello, che, pur essendo impegnato nel seminario vescovile, aveva frequenti contatti con l’attività sportiva dell’oratorio.
La Parrocchia ha acquistato attrezzature, strumenti, arredi e impianti per allestire una mensa nei locali dell’oratorio a Ugento.
La riuscita del progetto sarà possibile grazie al contributo di gruppi di volontari, provenienti anche da altre parrocchie di Ugento, che permetteranno di offrire a tutti un’accoglienza calorosa e rispettosa, facendo funzionare le mense, la cucina e il magazzino al meglio.
Questo allevierà le sofferenze del prossimo, soprattutto in questo momento di crisi economica, in cui le persone fragili sono ancora più bisognose di aiuto e conforto.
Il progetto di realizzazione della mensa, oltre alla Parrocchia “San Giovanni Bosco” di Ugento, annovera altri due partner: l’Associazione Sportiva Dilettantistica Eventi e Sport di Ugento e la Società Agricola “Oro del Salento” Srl di Ugento.
La prima, attiva da circa 15 anni, ha come finalità lo sviluppo e la diffusione di varie attività sportive senza scopo di lucro.
I componenti dell’associazione si adopereranno volontariamente per cucinare e servire nella mensa della parrocchia, con particolare attenzione alla qualità dei cibi e alle azioni in contrasto allo spreco alimentare.
La Società Agricola “Oro del Salento” svolgerà anche il ruolo di fornitore di prodotti ortofrutticoli in eccesso alla mensa sociale.
“Oro del Salento” è un’azienda del Sud Salento specializzata nella trasformazione di prodotti ortofrutticoli in prodotti alimentari salentini e pugliesi tutti lavorati a mano, dalle olive alle mandorle, dalle olive al peperoncino piccante alle cime di rapa e vini tipici pugliesi.
Appuntamenti
Paesaggio è Futuro: Antonio Decaro a Tricase
Dall’Europa proposte e soluzioni per il rilancio e la tutela del patrimonio naturale e territoriale del sud Salento, Primo incontro di “un cantiere aperto di proposte e soluzioni” curato dal Pd di Tricase. Con l’europarlamentare ed ex sindaco di Bari anche Luisella Guerrieri, ex componente del Parco Otranto – Leuca
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Un territorio messo a dura prova a causa di problemi legati ai cambiamenti climatici, alla scarsità d’acqua, alla Xylella e alla forza devastante del fuoco, la consapevolezza di doversi impegnare per il rilancio e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico: nasce così Paesaggio è Futuro, il primo appuntamento di un cantiere aperto di proposte e soluzioni, curato dal Partito Democratico di Tricase, che «metta intorno al tavolo Enti, associazioni e cittadini in un’epoca di grandi sfide ambientali».
All’iniziativa, in programma per venerdì 15 novembre, a partire dalle 18, presso le Scuderie di Palazzo Gallone a Tricase, parteciperanno Antonio Decaro (Eurodeputato e presidente della Commissione Ambiente del Parlamento Europeo), Luisella Guerrieri (già componente del Parco Otranto Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase), Antonio Ciriolo (presidente del GAL Capo di Leuca), che con le loro competenze arricchiranno il confronto sulle questioni dell’iniziativa.
«Vogliamo che Paesaggio è Futuro sia una piattaforma di idee, azioni e collaborazioni», spiegano gli organizzatori, «con l’obiettivo di integrare il paesaggio nel progresso economico e sociale, generando valore per il territorio e per le generazioni future».
Attualità
Luce naturale all’Agrinido di Melpignano
L’Associazione dei Comuni Virtuosi, Velux e il comune di Melpignano insieme per l’innovativo progetto. La sindaca Valentina Avantaggiato: «Felici che il progetto del nostro agrinido abbia attratto l’interesse di Velux, realtà di rilievo a livello nazionale, all’interno di un progetto per la promozione dell’utilizzo della luce naturale avviato in collaborazione con i Comuni Virtuosi»
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La tutela del benessere psicofisico parte dall’infanzia. Così, oltre ad essere uno spazio immerso nel verde, a basso impatto ambientale ed efficiente dal punto di vista energetico, il nuovo Agrinido sarà sommerso dalla luce.
È stato infatti siglato un accordo tra il comune di Melpignano e Velux, in vista della realizzazione dell’innovativa scuola per l’infanzia.
Diventa così anche un progetto pilota per l’Associazione dei Comuni virtuosi, la rete di enti locali che opera a favore di una armoniosa e sostenibile gestione dei territori, diffondendo nuove consapevolezze e stili di vita, all’insegna della sostenibilità, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti.
L’uso coordinato di porte finestre sui fronti e finestre sul tetto, con l’aggiunta di un giardino d’inverno nella zona centrale dell’agorà, consente di ottenere ovunque luce abbondante, omogenea e con marcata multi direzionalità.
Il ricorso all’illuminazione artificiale è pressoché azzerato, con importanti vantaggi economici e ambientali. Una scuola virtuosa non solo si adegua agli standard – obbligatori o volontari – più avanzati, ma li contestualizza e li rende parte del processo ideativo per diventare esempio di progettazione attenta alle esigenze della società e del pianeta.
«Siamo felici che il progetto del nostro agrinido abbia attratto l’interesse di Velux, realtà di rilievo a livello nazionale, all’interno di un progetto per la promozione dell’utilizzo della luce naturale avviato in collaborazione con i Comuni Virtuosi», ha dichiarato Valentina Avantaggiato, sindaca di Melpignano, «il progetto nasce proprio su questa direttrice, pensato come un luogo in cui la natura insegna e accoglie: uno spazio aperto, pieno di luce, efficiente dal punto di vista energetico (Nezb) e caratterizzato da un sistema di cisterne per la raccolta delle acque piovane, funzionali all’irrigazione degli spazi verdi. Un nido che punta a offrire esperienze educative all’avanguardia, in linea con i recenti sviluppi in campo pedagogico. Un servizio di welfare reale, per sostenere la genitorialità, che sappia rispondere alle esigenze dei nuovi genitori, con orari flessibili e ampi».
La collaborazione tra Velux, azienda leader a livello mondiale nella produzione di finestre per tetti, e l’Associazione dei Comuni virtuosi, dura da oltre dodici anni e si pone come obiettivo principale la diffusione di una cultura sulla luce naturale, che si traduce in benessere psico-fisico, risparmio energetico e sostenibilità. L’accordo sull’Agrinido prevede consulenza illuminotecnica, fornitura e posa gratuita dei lucernari, inseriti per portare all’interno degli ambienti scolastici luce e ventilazione naturali, a beneficio di bambini, maestre e operatori che vivranno quegli spazi.
«L’Associazione dei Comuni Virtuosi è una realtà di cui condividiamo a pieno valori e filosofia», ha aggiunto Marco Soravia, amministratore delegato Velux Italia, «abbiamo scelto insieme il Comune di Melpignano non appena abbiamo avuto modo di scoprire il progetto dell’Agrinido. Il futuro è nelle mani dei nostri ragazzi e le scuole primarie e gli asili sono gli ambienti nei quali passano i periodi più cruciali e intensi della loro vita. Siamo davvero felici di aver potuto fornire il nostro contributo portando più luce e ventilazione naturali e non vediamo l’ora di sentire il suono della campanella!».
«Per il secondo anno di fila la collaborazione tra Comuni Virtuosi e Velux trova il suo compimento in una scuola di un nostro comune: ed è la cosa più bella di tutte, portare benessere e comfort per le bambine e i bambini del futuro Agrinido del Comune di Melpignano», ha affermato Marco Boschini, coordinatore nazionale della rete, «siamo sicuri che anche questo caso possa fare scuola, per i tanti edifici pubblici dei nostri Comuni Virtuosi, che potranno beneficiare del buon esempio di questa storia e replicarlo altrove».
Il progetto architettonico dell’Agrinido è stato realizzato dalla Società Dodimoss. Fondato nel 2004, grazie alle competenze multidisciplinari dei propri soci, opera in diversi campi come la progettazione architettonica, la progettazione del verde e del paesaggio, il restauro di edifici di rilevanza storica. L’Agrinido si pone come obiettivo di divenire un edificio all’avanguardia, originale e innovativo, con una forma morbida e accogliente e la ricerca di un forte legame con l’ambiente. Nel progetto è coinvolto un nutrito numero di professionisti dello studio, guidati da Gabriella Innocenti e Vincenzo Pescatore: «La progettazione e la realizzazione di edifici destinati ad un’utenza sensibile come la fascia d’infanzia recano con sé impegno e passione, per consegnare strutture che massimizzano il comfort e la vivibilità degli ambienti. Ciò passa attraverso un occhio di riguardo alla sostenibilità, alle materie prime e al rispetto dell’ambiente. La natura insegna, aiuta a crescere, definisce un luogo aperto in cui si diventa grandi. È per questo che da qualche tempo si guarda all’universo naturale con un riscoperto interesse. Lo spazio aperto non è più percepito come un luogo pericoloso, ma è strumento di crescita utile per favorire lo sviluppo in particolare dei più piccoli».
Il team Veluxche che ha operato di concerto con Annalisa Malerba, responsabile Settore Tecnico del Comune di Melpignano, è stato composto da Giulio Camiz e Ilaria Fattori.
Camiz, responsabile scientifico VELUX Italia, ha concluso: «Il rapporto con l’esterno e con gli elementi naturali è diventato sempre di più un tema diffuso, con spazi che si fondono, materiali sani e sostenibili, verde e vegetazione, molto legno, colori. Tra gli ingredienti vincenti c’è anche la luce naturale, il cui compito è non solo quello di consentire agli occhi di esplorare l’ambiente, ricevere stimoli, interagire attraverso adeguati livelli di luminosità, ma anche di fissare e allineare i ritmi circadiani con l’alternanza ciclica naturale di luce e buio. Dobbiamo ai bambini spazi non solo adeguati, ma pensati per loro e per la loro crescita».
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