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Santa Cesarea

Terme di Santa Cesarea: il Sindaco

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Intervento del sindaco Daniele Cretì: “Martedì 16 febbraio u.s è apparso sui muri del paese un manifesto a firma del presidente delle “Terme di Santa Cesarea s.p.a.” nel quale sono state riportate solo  FALSITA’. La  verità è una sola come risulta dagli atti, dalle delibere e dai fatti! Nel 2005 la Regione d’intesa col Comune  elaborava un progetto di rilancio dell’ attività turistica termale che prevedeva la concessione in uso del N.C.T. alla  Terme s.p.a. che, nel contempo, assumeva l’ obbligo di completarlo e metterlo in funzione.


L’ accordo prevedeva un investimento di 17.000.000 di euro così  articolato: un aumento di capitale di 6.000.000 di euro (3.000.000 a carico del Comune e 3.000.000 a carico della Regione),  finanziamento del Ministero delle attività Produttive di 5.000.000 di euro,  e 6.000.000 con un mutuo da accendersi a carico della società. In data 27 marzo 2006 il senatore Pellegrino, Amministratore Unico della società termale, sottoscriveva il contratto di programma che prevedeva la realizzazione del piano degli investimenti,  in esecuzione degli impegni assunti dalla Regione e dal Comune. In data 28 dicembre 2006 il Comune versava nelle casse della società la somma di 704.635,66 euro a titolo di acconto dell’ aumento di capitale sottoscritto in data 10 ottobre 2005. Nel 2007 la società Terme s.p.a. effettuava il bando di gara per l’affidamento dei lavori di ristrutturazione e riqualificazione del N.C.T. per un importo complessivo di euro 10.838.139,18 e con delibera del 27 marzo 2007 il C.d.A. decideva l’aggiudicazione definitiva dei lavori.


Una serie di ricorsi al TAR da parte delle ditte escluse e l’ intervento della Procura della Repubblica  tra il 2007 ed il 2008, fanno desistere la società termale dal dare inizio ai lavori sul N.C.T.. Nel settembre 2008 la Magistratura dissequestrava il N.C.T. e lo riconsegnava alla società Terme s.p.a. Più volte il Comune ha sollecitato il presidente Serra a rispettare gli impegni assunti chiedendo di dare  esecuzione ai lavori sul Nuovo Centro Termale ma, come è chiaramente emerso nei fuori onda di una nota trasmissione televisiva ….. “del Nuovo Centro Termale non ce ne frega niente….” . Queste le parole del presidente Serra che si arroga il potere di rivolgersi ai Cittadini di Santa Cesarea Terme senza aver avuto alcuna legittimazione dagli stessi adducendo, tra l’ altro, che la Regione attende il Comune, per la risoluzione di FANTOMATICI problemi, prima di intervenire sul N.C.T. Il sottoscritto Sindaco e, dunque, legale rappresentante del Comune di S. Cesarea Terme,   non si è mai sottratto alle proprie responsabilità, non ha mai avuto bisogno di crearsi alibi, rispondendo puntualmente all’appello ogni volta che è stato chiamato.

Serra,  invece, dimentica che proprio nei confronti del Comune di S. Cesarea Terme, socio e proprietario,  deve avere rispetto e rendere conto della propria gestione. La mia azione amministrativa è stata, è,  e sarà sempre improntata esclusivamente alla difesa ed alla tutela degli interessi di tutta la comunità. Ben vengano nuovi finanziamenti da “Area Vasta”, che sono di competenza della Regione attualmente ancora di sinistra; perciò farebbe bene il presidente delle Terme, ad attivarsi presso l’amico d’infanzia Presidente Vendola (che non si è mai degnato di rispondere alle istanze e richieste formali del sottoscritto) per ottenere i tanto decantati finanziamenti, viste le continue lagnanze  sulla esiguità delle risorse a disposizione della società: forse che  le Terme s.p.a. hanno già  sperperato i  circa 6.000.000 di euro incassati dall’aumento di capitale di Regione e Comune? Il presidente Serra nel suo fuorviante e patetico manifesto del 16 febbraio u.s. cita una serie di atti del 2008 riguardanti la rinuncia all’ Accordo di Programma, ma da FINTO SMEMORATO quale è, dimentica che il 2 dicembre 2008 egli medesimo  deliberava l’ atto di diffida nei confronti del Comune per il versamento dei restanti decimi dell’ aumento di capitale, assumendo a presupposto la nota a sua firma, con cui la società ribadiva al Ministero dello Sviluppo Economico la propria intenzione di rimanere negli accordi di Programma: se non si tratta di “vuoto di memoria” qualcuno potrebbe legittimamente pensare che  terzi, per ora ignoti,  abbiano voluto ordire  una vera e propria truffa ai danni dell’ente; ove ciò dovesse trovare riscontro in fatti, atti e comportamenti concludenti, il responsabile  di  ciò dovrà sicuramente rendere conto!


Con il 2009 saranno oramai tre le gestioni sotto la presidenza “Serra” che si chiuderanno in perdita: credo che almeno su questo concorderà con me il  presidente  che ciò non è addebitabile al Comune ma alla disastrosa gestione della società per la quale “qualcuno” dovrà sicuramente rendere conto! Il presidente Serra, da FALSO SMEMORATO qual è, dimentica di aver fatto tutto lui, ma non perde il vizio di attribuire la colpa agli altri. Purtroppo, per colpa di un presidente “lungimirante” il problema resta e LA STANGATA per i cittadini pure”.


Cronaca

Spacciava dai domiciliari e finisce in carcere

Arrestato dai carabinieri 40enne originario di Sternatia e domiciliato a Vitigliano, frazione di Santa Cesarea Terme. L’andirivieni dalla sua abitazione ha insospettito i carabinieri che hanno smascherato i suoi affari

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I carabinieri della Stazione di Poggiardo hanno condotto un’operazione che ha portato all’arresto in flagranza di reato di un 40enne, già noto alle forze dell’ordine e attualmente sottoposto agli arresti domiciliari, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti.

Durante un normale servizio di pattugliamento a Vitigliano (Santa Cesarea Terme), i militari hanno notato una persona che faceva accesso verso l’abitazione di un Jonathan Sbrò, originario di Sternatia e domiciliato nella frazione di Santa Cesarea Terme, dove era stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Subito effettuato un controllo mirato all’abitazione dell’uomo che ha portato al rinvenimento di tre dosi eroina, per un peso complessivo di circa 19 grammi, 2 dosi di cocaina, per un peso totale di 2 grammi e una dose di marijuana del peso di 1 grammo.

È stato inoltre trovato materiale utilizzato per il confezionamento delle singole dosi, a conferma dell’attività posta in essere dall’arrestato.

L’individuo controllato, invece, a seguito di una perquisizione personale è stato rilasciato subito, mentre tutti gli stupefacenti rinvenuti sono stati sequestrati.

Al termine delle formalità di rito e come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Lecce.

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Attualità

Se 800 vi sembran pochi

Questa mattina è in distribuzione il Vostro giornale il Gallo, il nostro ottocentesimo numero: l’avventura ebbe inizi il 9 Giugno del 1996 e…

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di Luigi Zito 

E con questo sono 800!! 29 anni e 800 numeri: ogni 15 giorni, senza mai mancare un’uscita (salvo periodo Covid).

Era il 1996, precisamente il 9 giugno, quando pubblicammo e distribuimmo le nostre prime 10.000 copie de “il Gallo” in 13 comuni del basso Salento, per poi, via via, crescere di copie e paesi fino a coprire e raggiungere, con la distribuzione, gli attuali 80 Comuni nella nostra provincia.

Un’impresa come la nostra ha una sola madre: la Redazione ed il suo staff; ma tanti padri che hanno permesso alla nostra testata di vivere, crescere, migliorarsi e diffondersi: i tantissimi inserzionisti che in 29 anni, credendo nel nostro appeal commerciale, hanno investito massicciamente con la propria pubblicità sul giornale, questo è stato il volano che ha, in concreto, fatto volare le loro aziende e di riflesso il Gallo.

Tutto questo ci porta ad oggi, agli 800 numeri, agli 80 Comuni da cui ci seguono ed attendono con trepidazione, ed a quanti leggeranno questo messaggio.

CLICCA QUI PER LEGGERE INTERVENTO DEL PROF. HERVÉ CAVALLERA

E’ con tutti voi che vogliamo festeggiare: i nostri affezionati lettori (sia sul giornale cartaceo che su www.ilgallo.it: lo scorso anno abbiamo avuto 1,25 milioni di utenti attivi, 6,73 milioni di visualizzazioni e 16,8 milioni di eventi), che non mancano di seguirci, giudicarci, leggerci, giocare (al trova i galletti e vinci); ma rivolgiamo anche un particolare grazie a quanti detrattori, censori, critici, leoni da tastiera, bastian contrari, con il loro biasimo, le loro puntualizzazioni, remando contro mappano una diversa via, ci infondono coraggio e non ci permettono di “dormire sugli allori”.

29 anni e 800 numeri dopo, vi diciamo Grazie! Questo è il vostro traguardo, quello che periodicamente condividete con noi, quello che ha contribuito a far crescere la nostra terra, sviluppare il nostro Salento, premiare il merito di chi lotta quotidianamente e far volare alto il vessillo della nostra storia.

Andatene fieri.

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Attualità

Eolico Offshore, il sondaggio

Lavoro, cura del territorio, sviluppo delle infrastrutture: aspettative e percezione della popolazione e degli stakeholder pugliesi

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È la creazione dei posti di lavoro il principale aspetto su cui puntare per costruire, migliorandola, la Puglia di domani.

A rispondere così il 52% dei circa mille pugliesi intervistati dall’istituto di ricerca SWG per conto della partnership Nadara-BlueFloat Energy con l’obiettivo di ascoltare il territorio, esplorando la percezione che i cittadini hanno di esso e del futuro, oltre che la conoscenza e le aspettative riguardanti i due parchi eolici offshore che il partenariato sta promuovendo in Puglia.

A completare il podio dei temi di maggiore interesse per i pugliesi, la cura del territorio (38% del campione) e lo sviluppo delle infrastrutture (36%).

«Tali aspettative», commenta Riccardo Grassi, head of research di SWG, tra le società leader in Italia nel segmento delle ricerche di mercato e di opinione, «fanno il paio con la visione della Puglia raccontata dagli stakeholder che abbiamo intervistato: una regione che ha tutte le potenzialità per diventare motore energetico dell’Italia a trazione green grazie alle energie da fonte rinnovabile».

Per quanto riguarda, in particolare, i due parchi eolici marini galleggianti che Nadara e BlueFloat Energy stanno sviluppando (Kailia in provincia di Brindisi e Odra in provincia di Lecce, sull’Adriatico tra Melendugno e Castro), la ricerca evidenzia che tra i pugliesi che sono a conoscenza dei progetti, il 54% ha aspettative positive, il 29% neutrali e solo il 17% negative.

Nello specifico, le principali aspettative legate alla realizzazione dei parchi eolici marini risiedono nella creazione di posti di lavoro (per il 52% degli intervistati), nel coinvolgimento delle imprese locali (48%) e nell’aumento delle risorse economiche destinate a interventi per il territorio (46%).

Ksenia Balanda

«Sul fronte occupazionale», dice Ksenia Balanda, general manager della partnership Nadara-BlueFloat Energy, «stimiamo per ciascun parco circa 3mila e 500 posti di lavoro diretti medi nelle fasi di produzione, assemblaggio e costruzione, con picchi fino a 4mila durante i periodi di massima attività e oltre 150 per la sua manutenzione nei circa trent’anni di vita. L’investimento per i due parchi, di circa 7 miliardi di euro e 200milioni di euro, favorirà la creazione di una filiera industriale sul territorio, con enormi opportunità per le realtà imprenditoriali locali».

Una particolare attenzione è posta sulle possibili ricadute sull’habitat marino (per il 54% degli intervistati), sulla pesca (50%) e sulla navigazione (46%).

«Su questi temi», aggiunge Balanda, «possiamo dare ogni tipo di rassicurazione. Il lungo percorso di ascolto del territorio e di studio di ogni aspetto progettuale, avviato con la fase di scoping (processo volto ad assicurare che gli effetti derivanti da piani e programmi proposti siano identificati, valutati, sottoposti alla partecipazione del pubblico ed infine monitorati durante l’attuazione del piano o programma, NdR) nel 2021, ci ha permesso di apportare svariate migliorie alle proposte progettuali, rispondendo alle richieste dei territori e degli organi coinvolti nella procedura autorizzativa; tra quelle più recenti c’è l’ulteriore allontanamento dalla costa delle turbine del parco Odra e, a proposito della tutela dei fondali marini, la diminuzione dei cavi da posarsi sui fondali, riducendo gli effetti sull’ecosistema, peraltro riconducibili solo alla fase di costruzione. Inoltre, numerosi studi condotti negli ultimi anni hanno dimostrato che le strutture subacquee di questi parchi possono fungere da vere e proprie nursery ittiche, stimolando così il ripopolamento di diverse specie marine».

Gli stakeholder pugliesi intervistati da SWG (rappresentanti del mondo istituzionale, imprenditoriale, sindacale, accademico e ambientalista) hanno espresso una visione ottimistica sul futuro della Puglia; in particolare, emerge l’immagine di una regione interessata allo sviluppo di un’economia dell’energia e della sostenibilità ambientale, aperta alle innovazioni e attenta alle iniziative che possono renderla attrattiva per l’insediamento di grandi aziende e multinazionali.

«Nella visione degli stakeholder si conferma una immagine positiva ed innovativa della regione e delle sue Potenzialità», aggiunge ancora Grassi.

«Da questo punto di vista il tema del green può rappresentare un importante driver di crescita, all’interno del quale la Puglia può diventare un riferimento ed un modello a livello nazionale e sviluppare una filiera di competenze e di buone prassi che incide non solo sulla produzione energetica, ma a 360° sui sistemi produttivi, aiutando anche a superare alcune debolezze strutturali del passato».

La visione degli stakeholder sul futuro della Puglia come motore green del Paese riflette il parere positivo espresso dal campione dei mille pugliesi intervistato da SWG sulle energie da fonti rinnovabili.

Alla richiesta, infatti, di un voto su quanto è importante che l’Italia, dal punto di vista energetico, investa sulle varie tipologie di energia, quelle rinnovabili (solare, eolico ed idroelettrico) hanno tutte superato il 7,5.

Bocciati il nucleare (voto 4,9) e le fonti fossili tradizionali, come petrolio e gas (4,6).

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