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Attualità

Ospedale di Scorrano: «Mancano i medici»

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo de “La Puglia Domani”: «Riscontri parziali in commissione sanità. Al “Veris delli Ponti” Resta grave carenza di personale. Gravissima la penuria di medici: solo 7 su una previsione di 12 al pronto soccorso, 10 su 15 gli anestesisti, 6 su 10 i radiologi»

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Un anno è trascorso e nulla è cambiato.


È questa, in sintesi, la denuncia di Paolo Pagliaro, consigliere regionale, capogruppo de “La Puglia Domani”.


«Dopo un anno dalla mia visita ispettiva del 21 marzo 2023 all’ospedale di Scorrano», racconta il consigliere regionale, «in Commissione Sanità del Consiglio regionale si è tenuta l’audizione che avevo richiesto per analizzare punto per punto, com’è prassi dopo ogni mio sopralluogo, tutte le criticità emerse, e chiedere risposte alla Asl di Lecce e all’Assessorato regionale alla Sanità».


Nell’occasione, sia il direttore medico del presidio, Osvaldo Maiorano, sia il direttore del reparto di Gastroenterologia, Aldo Paiano, presenti in audizione a Bari, «hanno confermato le carenze strutturali e di personale da me evidenziate, ed hanno aggiornato la situazione allo stato attuale, dopo un anno».


Ebbene: «Purtroppo, per molti punti nulla è cambiato, e questo compromette la qualità dei servizi sanitari erogati dal secondo ospedale dopo il Fazzi di Lecce, l’unico pubblico del sud Salento, che fatica a rispondere al bisogno di salute del suo vasto bacino d’utenza di circa 300mila persone, nonostante il grande impegno e l’abnegazione di tutto il personale, costretto ad operare sotto organico».


I medici sono preoccupati perché, a fronte di richieste precise alla Asl, si sentono rispondere che la priorità è il nuovo ospedale di Maglie-Melpignano, «benché resti al momento un sogno, peraltro in buona parte ancora da finanziare, e i pazienti non possono certo attendere i tempi della burocrazia sanitaria».


«All’epoca della mia ispezione», ricorda il fondatore di Regione Salento, «l’ospedale di Scorrano era in fase di manutenzione straordinaria e di ristrutturazione. In particolare, c’era un enorme scavo per l’ampliamento e l’adeguamento del Pronto Soccorso. Si tratta di un cantiere morto, fermo da anni. È emerso in Commissione che la ditta incaricata dei lavori è fallita, ma non si è provveduto ad affidarli alla seconda in graduatoria, ad indire una nuova gara. Situazione di stallo che l’assessore Rocco Palese, intervenendo in audizione, ha preso l’impegno di risolvere in tempi celeri. Ci auguriamo sia davvero così, per una migliore presa in carico dei pazienti, considerato che nel 2023 si sono registrati 25mila accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Scorrano».


«Abbiamo poi affrontato la questione del mancato trasferimento del servizio trasfusionale dal presidio di Galatina, previsto da anni ma rimasto sulla carta», continua ad elencare le criticità, «nell’Ospedale di Scorrano è stata montata solo una porta che dovrebbe separare il Centro Trasfusionale fantasmaper il quale c’è un’intera ala inutilizzata, in attesa di attrezzature e personale da Galatina») dal laboratorio analisi, che continua a sopperire all’assenza del Centro Trasfusionale».


Secondo il consigliere regionale, però, c’è di più: «gli autisti continuano a fare la spola da Scorrano a Galatina e a volte anche a Lecce, per l’approvvigionamento delle sacche di sangue necessarie per gli interventi chirurgici e per le situazioni di emergenza. La situazione è congelata, e non è stato confermato il trasferimento da Galatina. Il Centro Trasfusionale a Scorrano consentirebbe un risparmio di costi alla Asl e di tempo nella diagnostica e nella terapia. Al momento l’emoteca resta affidata al Laboratorio Analisi per la necessità di presidio h24, ma collegata online con il Servizio Emotrasfusionale di Lecce».


La carenza di personale interessa tutto l’ospedale: «Nel Laboratorio Analisi mancano i tecnici, e non ne è stata prevista l’assunzione o il trasferimento nonostante questa necessità sia stata ripetutamente evidenziata alla direzione Asl. Grave la penuria di medici: solo 7 su una previsione di 12 al pronto soccorso, 10 su 15 gli anestesisti, 6 su 10 i radiologi. In particolare per gli anestesisti, il problema è aggravato dalla ulteriore riduzione di 3 unità. Il direttore Maiorano ha dichiarato che per Scorrano sono previsti 2 soli nuovi medici, del tutto insufficienti al bisogno del presidio. Notizie più confortanti sul fronte delle apparecchiature mancanti: sono stati acquistati elettrocardiografi per il Pronto Soccorso e per i reparti di Chirurgia e Ortopedia. Quanto agli arredi, dei 25 letti per il Servizio Dialisi necessari ne sono stati comprati 4, mentre sono stati inseriti nel piano degli acquisti entro il 2025 ben 122 letti da distribuire in tutto l’ospedale, in sostituzione di quelli più obsoleti. Per il Servizio Dialisi è stato acquistato l’elettrocardiografo di cui avevamo segnalato la necessità. I pc più datati sono in fase di sostituzione, anche per adeguarli all’utilizzo del fascicolo elettronico».


Problema risolto, almeno uno, per la videosorveglianza: «Rispetto ad un anno fa, grazie al posizionamento di 3 occhi elettronici nel pronto soccorso e di un altro nell’area esterna, e alle ore di vigilanza raddoppiate da 12 a 24. Si sta anche trattando per un posto fisso di polizia».


A Radiologia «sarà sostituita a breve la TAC che necessitava di essere rimpiazzata, e quella attuale sarà probabilmente utilizzata come muletto per le emergenze. Niente da fare, invece, per l’apparecchio per la risonanza magnetica».


Nel reparto di Gastroenterologia, terzo in Puglia per numero di pazienti e fiore all’occhiello dell’ospedale di Scorrano, «si è costretti a mettere i pazienti in ambulanza per andare a fare la risonanza magnetica a Lecce o a Casarano».


I posti di Rianimazione «sono aumentati da 4 a 8, mentre restano da rinnovare centralina e monitor, rimessi in funzione ma datati».


Per le sale operatorie, «che un anno fa erano anguste e male organizzate una inutilizzabile perché mancava il ricambio d’aria»), è in corso una riorganizzazione con il trasferimento della sterilizzazione in altri locali ristrutturati del blocco operatorio. Parte della ferristica usurata resta da cambiare».


Nel reparto di Cardiologia «sono state ripristinate tutte le postazioni dell’Unità di terapia intensiva, ed è stata prevista l’estensione del cardio monitoraggio, ma ho ribadito la necessità di un centro di Emodinamica per gli interventi di angioplastica e impianto dei pacemaker, visto che ce n’è uno a Lecce ed uno a Tricase, ma il sud Salento è scoperto. Se si attivasse a Scorrano, si colmerebbe una grave lacuna e si eviterebbe il trasferimento di pazienti in ambulanza, sguarnendo l’ospedale di unità operative preziose».


Nell’ambulatorio di Oncologia, dove vengono somministrati farmaci chemioterapici, «gli spazi sono angusti e insufficienti: ci sono 2 sole stanze per 12/14 utenti giornalieri, con appena 6 poltrone e 2 posti letto. Gli arredi sono stati inseriti nel piano acquisti e gli ambienti sono in corso di adeguamento. Manca ormai solo la nuova pavimentazione».


Ad Ortopedia è stato acquistato un nuovo ecografo, ma resta la necessità di un artoscopio.


Il bagno della sala d’attesa al terzo piano è stato ripristinato, mentre un anno fa era stato riservato ai pazienti covid.


Per quanto riguarda l’unità di Ginecologia, «resta il grosso handicap di non avere una sala operatoria interna, e per gli interventi le pazienti devono essere trasferite. Inoltre continua a non essere prevista la parto analgesia, disponibile solo a Lecce. Quindi, tutto fermo e nessun impegno concreto».


Tirando le somme di questa audizione, Paolo Pagliaro si dice «soddisfatto… a metà! Parte degli interventi che avevamo sollecitato sono stati portati a termine, ma molte carenze restano da colmare, e non smetteremo di fare da pungolo, sempre con atteggiamento collaborativo e propositivo, affinché i bisogni di questo ospedale e di tutte le altre strutture della Asl di Lecce che abbiamo visitato siano presi in carico e soddisfatti, a beneficio della sanità pubblica del nostro territorio, dei suoi utenti e dei suoi operatori».






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Ospedale di Casarano, «eterna emergenza»

Carenza di personale al “Ferrari”: «Sette reparti in affanno. Difficoltà a programmare i turni, rischio burnout e incapacità di gestire il paziente». Fp Cgil chiede «Subito una Commissione Sanità ad hoc»

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«Rischio burnout, disservizi, paralisi della struttura: subito una riunione monotematica della Commissione Regionale sulle sofferenze dell’ospedale di Casarano».

Sono giorni complicati in molti reparti del “Ferrari”, che vive una delle più gravi carenze di personale della sua storia.

La Fp Cgil Lecce ha scritto alla Regione (al presidente della terza Commissione e al responsabile del Dipartimento Salute) ed ai dirigenti di Asl e presidio per denunciare tutti i disagi vissuti da pazienti e lavoratori: «Il fabbisogno è talmente alto da non riuscire a garantire, in molti casi, neppure la normale turnazione».

«Dopo un’attenta ricognizione», il sindacato segnala «ben sette unità operative in sofferenza e ai limiti della capacità di gestire la salute del malato, oltre alla vicenda delle squadre antincendio».

REPARTO PER REPARTO

«In Medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza per coprire i turni si ricorre alle attività aggiuntive.

Nel reparto di Anestesia e rianimazione e nel Blocco Operatorio mancano anestesisti, infermieri e operatori sociosanitari (Oss).

L’unità operativa di Patologia clinica non dispone di un numero sufficiente di biologi e tecnici di laboratorio. 

Particolarmente grave la situazione in Radiologia, dove i tecnici sono costretti a saltare il giorno di riposo e la programmazione dei turni mensili è diventata un’impresa impossibile da realizzare.

A Neurologia mancano infermieri ed Oss: qui addirittura di recente è stato richiesto al personale smontante di garantire anche il turno successivo di notte.

Nel reparto di Geriatria il turno è composto un Oss e due infermieri, ma è evidente che un solo Oss non può riuscire a soddisfare l’assistenza diretta al paziente.

Infine, nell’unità di Cardiologia mancano medici, infermieri e Oss».

 SANITASERVICE E ANTINCENDIO

«Ci sono appena quattro persone nell’organico della squadra antincendio e tra queste, una si trova in aspettativa lunga. Per garantire la copertura dei turni, si attinge al personale di Sanitaservice, che però in caso di necessità può garantire l’intervento solo al mattino. Una situazione che costringe le 3 persone in organico a lavorare costantemente di pomeriggio, di notte e nei festivi. Solo l’abnegazione e la dedizione del personale, davvero innamorato della propria professione e fedele al dovere nei confronti del paziente, garantisce l’attività in un ospedale importante come quello di Casarano», dicono Floriano Polimeno, segretario generale della Fp Cgil Lecce, e Cosimo Malorgio, coordinatore provinciale per la Fp Cgil.

«Proseguire oltre», aggiungono, «non è possibile. Il rischio burnout, ossia dello stress da lavoro-correlato, è concreto. Continuando così, poi, si va dritti verso la paralisi dell’ospedale, incapace di erogare prestazioni sanitarie. Spiace constatare che nonostante gli interventi politici e le audizioni alla Commissione regionale Sanità, nulla sta cambiando».

 

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FLP, celebrato il Congresso Nazionale

Quattro giorni di dibattito sulle scelte della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche e sul futuro delle Pubbliche amministrazioni, ma anche di serrato confronto con il governo, la politica, le istituzioni e le amministrazioni. Marco Carlomagno confermato Segretario Generale. Al congresso hanno partecipato anche due salentini: i dirigenti sindacali nazionali Antonio Verri del Direttivo Nazionale dell’Ispettorato del lavoro e Dario Picardi, coordinatore regionale di Puglia

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Si sono conclusi i lavori del quinto congresso nazionale della Federazione Lavoratori Pubblici e Funzioni Pubbliche, tenutosi a Salerno con la conferma, per acclamazione, di Marco Carlomagno alla guida della FLP.

Eletto anche il nuovo Comitato Direttivo Nazionale e la nuova Segreteria Generale composta, oltre che dal Segretario generale Carlomagno, anche da Roberto Cefalo, Lauro Crispino, Antonio De Venere, Rosalia Marullo, Giovanni Moriggi, Giancarlo Pittelli e Roberto Sperandini.

Al congresso hanno partecipato anche due salentini: i dirigenti sindacali nazionali Antonio Verri del Direttivo Nazionale dell’Ispettorato del lavoro (è di Lecce) e Dario Picardi, coordinatore regionale di Puglia (di Cursi).

Un congresso nazionale che è stato preceduto in questi mesi dai congressi di tutte le strutture, che hanno eletto i circa 300 delegati provenienti da ogni parte del Paese in rappresentanza degli iscritti FLP delle amministrazioni del comparto delle Funzioni Centrali, della Presidenza del Consiglio, della Scuola, della Sanità, delle Funzioni locali e dell’Università e Ricerca.

Nel corso dei lavori sono state presentate due importanti ricerche sul lavoro pubblico elaborate dalla FLP (sui temi del reclutamento, attrattività, mobilità, retribuzioni, età media, gap gender e digitalizzazione), che hanno avuto ampio risalto sui media e sulla stampa nazionale per l’accuratezza dei dati forniti, che verranno pubblicate integralmente sul sito internet e sulle pagine social della Federazione.

Il Congresso ha ospitato una sessione di confronto in cui il ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo e il Segretario generale Marco Carlomagno, moderati dal giornalista Rai Roberto Inciocchi, hanno affrontato i temi dell’azione di governo e sulle priorità della Funzione pubblica (assunzioni, formazione, carriere, digitalizzazione ed efficientamento) e discusso sull’importanza del rinnovo contrattuale delle Funzioni Centrali.

Si sono anche tenute delle specifiche tavole rotonde tematiche, che hanno visto la partecipazione di altri esponenti del governo, quali il Viceministro agli Esteri e alla Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, il Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, il Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon e il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Del Mastro Dalle Vedove.

Ricca anche la presenza di esponenti parlamentari che hanno partecipato ai lavori del Congresso nella parte dedicata agli approfondimenti sui temi dell’innovazione e della modernizzazione delle pubbliche amministrazioni:

il Presidente della Comm. lavoro pubblico e privato della Camera Walter Rizzetto, il Presidente della Comm. Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, la Vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il Capodelegazione FdI al Parlamento europeo Carlo Fidanza, la Componente 1^ Comm. Affari Costituzionali – Senato della Repubblica Valeria Valente, la Componente I Comm. Affari Costituzionali – Camera dei deputati Carmela Auriemma, il Componente VI Comm. Finanze – Camera dei deputati Francesco Borrelli, il Componente XIV Comm. Politiche dell’Unione europea – Camera dei deputati Piero De Luca e il Componente VI Comm. Finanze – Camera dei deputati Toni Ricciardi.

Particolarmente apprezzati sulle tavole rotonde per il loro contributo, anche gli interventi del presidente Aran Antonio Naddeo, del presidente del Formez Giovanni Anastasi, del direttore generale dell’Inail Marcello Fiori, del direttore Organizzazione e Trasformazione Digitale – ADM Stefano Saracchi, del professore di diritto del lavoro – Università degli Studi di Salerno Vincenzo Luciani.

Infine, all’ultima tavola rotonda dal tema “Quale sindacato per il lavoro che cambia”, hanno partecipato e dibattuto con il Segretario confederale CISL Ignazio Ganga, con il Segretario generale CGS Rino di Meglio, con il Segretario generale COSMED Giorgio Cavallero, con la Presidente CIU Unionquadri Gabriella Ancora.

Nel corso del dibattito congressuale vero e proprio, in particolare sono state approfondite le tematiche relative al recente rinnovo contrattuale CCNL Funzioni Centrali 2022-2024, e rimarcato l’impegno della FLP che ha permesso di modificare in senso migliorativo numerosi aspetti dell’attuale contratto, ancora vigente.

Impegno che proseguirà a tutela del lavoro pubblico.

Infatti, al Ministro Zangrillo è stato chiesto di tradurre in uno specifico Protocollo d’intesa gli impegni e le azioni da assumere sulle grandi questioni ancora aperte e che necessitano di interventi normativi, come: il superamento dei tetti al Fondi risorse decentrate e alle risorse destinate alla produttività; la rivalutazione del valore del buono pasto; la defiscalizzazione del salario di produttività; l’implementazione degli istituti legati agli sviluppi di carriera, con la piena esigibilità dell’Area delle elevate professionalità, anche tramite l’individuazione degli organici all’interno di ogni Amministrazione e procedure dall’interno per l’accesso alla dirigenza; l’estensione anche agli screening sanitari, disposti dalle autorità sanitarie, del trattamento di malattia, in luogo delle 18 ore di permesso annue; il rafforzamento del welfare aziendale nel settore pubblico.

«Un Congresso, quello celebrato a Salerno nell’anniversario dei 25 anni dalla nascita della FLP», ha dichiarato Antonio Verri, «che ha consacrato la crescita numerica, organizzativa e politica del nostro sindacato e delle Confederazioni a cui aderiamo o siamo costituenti (CSE, CGS e CIDA FC), soggetto rappresentativo nei diversi comparti del lavoro pubblico, riconosciuto sempre più dalle lavoratrici e dai lavoratori, interlocutore rispettato e ascoltato dalle controparti, dagli stakeholders, dai ricercatori, dal mondo accademico e da tutti coloro che sono interessati al buon funzionamento delle nostre amministrazioni».

«Dal Congresso», conclude il salentino componente del direttivo nazionale, «esce un gruppo dirigente che a conferma del buon lavoro fatto, ha confermato Marco Carlomagno alla guida dell’organizzazione, e ha effettuato innesti e nuovi ingressi negli organismi dirigenti per essere sempre più rappresentativi e vicini a tutto il personale.

Per essere sempre più competitivi e pronti alle prossime sfide, a partire dalle imminenti elezioni per il rinnovo delle RSU».

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Inaugurata nuova caserma della Guardia di Finanza ad Otranto

Intitolata alla memoria dei Finanzieri Mare (motoristi navali) Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, Medaglie d’Oro al Valor Civile

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Inaugurata a Otranto la nuova caserma della Compagnia e della Sezione Operativa Navale, già intitolata ai Finanzieri Mare (motoristi navali) Salvatore De Rosa e Daniele Zoccola, Medaglie d’Oro al Valor Civile.

La cerimonia ha avuto inizio con la resa degli onori al Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Vito Augelli, accolto dal Capo di Stato Maggiore del Comando Regionale Puglia Generale di Brigata Michele Dell’Agli, che hanno preso posto tra le autorità politiche, civili, religiose e militari intervenute all’evento e ai familiari dei decorati.

Successivamente si sono susseguiti gli interventi del Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Lecce, Colonnello Stefano Ciotti, del coordinatore Sezione Tecnica della Provincia di Lecce del Provveditorato alle Opere Pubbliche per la Campania, Puglia, Basilicata e Molise, Dario Magnacca, del sindaco di Otranto Francesco Bruni, del Prefetto di Lecce Natalino Manno, nonché del Comandante Interregionale dell’Italia Meridionale, il quale ha ricordato le concitate fasi dell’operazione per la quale i finanzieri persero tragicamente la vita e sull’importanza del nuovo presidio realizzato grazie all’azione sinergica del Corpo, del Comune, dell’Agenzia del Demanio e del Provveditorato alle Opere Pubbliche.

Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, sulle note dell’Inno Nazionale eseguito dalla Fanfara della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari, si è proceduto al taglio del nastro da parte delle madri dei militari deceduti, Carmela Frate in De Rosa e Annamaria Vitale in Zoccola.

S successivamente il Vicario Generale della Diocesi di Otranto Don Marcello Mangia ha proceduto alla benedizione della caserma con la deposizione di una corona d’alloro alla targa dedicata ai giovani Finanzieri caduti nell’adempimento del servizio.

All’evento hanno preso parte una rappresentanza delle nove Sezioni salentine dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, i Confaloni della Provincia di Lecce e del Comune di Otranto, le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari, i sindaci dei Comuni ricadenti nella circoscrizione di servizio della Compagnia di Otranto e due quinte classi degli alunni della Scuola primaria dell’Istituto comprensivo Karol Wojtyla” di Uggiano La Chiesa.

Il tradizionale brindisi augurale e l’allestimento del luogo della cerimonia sono stati curati dai docenti e ragazzi degli Istituti Alberghieri di Otranto e di Santa Cesarea Terme, nonché dall’Istituto Agrario di Maglie.

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