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I nuovi sindaci nel Salento

I risultati delle amministrative in tutti i Comuni del Salento chiamati alle urne

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Iniziato alle 14 lo spoglio per le elezioni comunali, arrivano i primi risultati.


Innanzitutto hanno raggiunto il quorum i candidati di Sternatia e Giuggianello che hanno fatto corsa in solitario: Massimo Manera a Sternatia ha ottenuto 1.253; Luca Benegiamo a Giuggianello 714 voti. Ovviamente entrambi avranno tutta l’assise comunale formata da 10 consiglieri a proprio favore.


Risultato finale anche a Tiggiano con Giacomo Cazzato “erede” dell’uscente Ippazio Morciano (segretario provinciale del Pd) che ha avuto la meglio sul rivale Ippazio Simone. Cazzato ha incassato 1.242 voti (65,16%) contro i 664 di Simone.


A Botrugno dopo 10 anni torna ad essere sindaco Silvano Macculi. Per lui 1.131 voti contro gli 881 di Nino De Mitri.


Maggioranza bulgara per Lorenzo Ricchiuti a Morciano di Leuca: Il candidato di “Avanti Uniti per Morciano” ha ottenuto 1.820 voti (93,72%) contro i 122 (6,28%) di Carmen Zichella.


C’è molta curiosità per il risultato di Parabita dopo i recenti avvenimenti ed il commissariamento per infiltrazioni mafiose. Confermata la vittoria di Stefano Prete così come era evidente già dallo spoglio delle prime schede elettorali. Il candidato di Agorà ha ottenuto 3.736 voti (78,11%) contro i 1.047 di Tiziano Laterza (Rinascita).


Giorno storico per Specchia che ha il suo primo sindaco donna: ha vinto Alessandra Martinucci a capo della lista “Fare” con 1.469 voti (45,42%); 1.133 per Emanuele Giangreco (35,03%); 632 (19,54%) per Francesco Biasco.


A Carpignano Salentino, Mario Bruno Caputo si prende la rivincita rispetto a 5 anni fa e spodesta l’uscente Paolo Fiorillo: il nuovo sindaco ha vinto per 26 preferenza: 1.307 voti (50,50%) contro i 1.281 del suo avversario.


Confermato a Miggiano: Michele Sperti è il nuovo sindaco, ha battuto Santo Marzano di appena 9 voti: 1.244 (50,18%) contro 1.235.


Martignano conferma l’uscente Luciano Aprile: il candidato di Insieme per Crescere è stato suffragato da 645 elettori (51,81%); 600 voti per Orazio Corianò (Martignano Futura).


A Lecce trionfo (al primo turno!) di Carlo Salvemini ed il centrosinistra unito: 26.909 voti per il 50,87% delle preferenze. Una vera debacle per i suoi avversari del centrodestra, la cui strategia di arrivare separati al primo turno non ha portato fortuna: Erio Congedo non è andato oltre il 33,10% (17.508 voti) e Adriana Poli Bortone si è fermata al 9,61% (5.084).


Definitivo il clamoroso ribaltone ad Andrano. Contro ogni previsione della vigilia ha vinto Salvatore Musarò (Unione Popolare) con 1.669 voti (52,52%) contro i 1.509 dell’uscente Mario Accoto.

A Palmariggi conferma per Franco Zezza con 647 voti (58,93%) contro i 451 di Anna Elisa Stifani.


Conferma anche a Supersano dove l’uscente Bruno Corrado ha ottenuto 1.389 voti (52,34%) contro i 1.265 di Lucia Brocca.


Risultato definitivo anche a Corsano dove  l’odontoiatra Biagio Raona torna a fare il sindaco. per il candidato della lista Corsano Futura 1.702 voti (49,87%). Paola Orlando (Bene Comune) ha preso 1.314 voti (38,50%), Ippazio Antonio Orlando (M5S) 350 (10,25%) e, infine, Luigi Russo che con la sua Alternativa Proletaria ha ottenuto 47 voti (1,38%)


Netta conferma per Lorenzo Antonio Donno a Muro Leccese: il candidato di Uniti per Muro ha sbaragliato la concorrenza con 2.403 voti (76%) contro i 651 di Laura Lubelli (Muro Città Futura) e i 108 di Antonio Russo (L’Altra Italia).


Conferma anche per Antonio Melcore, sindaco uscente di Cursi: ha ottenuto 1.565 voti (57,41%) contro i 1.161 dello sfidante Gino Chilla.


Ribaltone anche a Zollino dove il consigliere di opposizione uscente Edoardo Calò con Zollino per Tutti ha spodestato Pamè il gruppo che ha amministrato negli ultimi cinque anni: il nuovo sindaco ha ottenuto 745 voti (53,95%) contro i 636 di Francesco Ferente.


A Bagnolo del Salento trionfa Irene Chilla con 1.006 voti (75,02%) contro i 335 di Gaetano Giovanni Leone.


È Salvatore Fernando Puce il nuovo sindaco di Surano: il candidato di Ripartiamo Insieme ha ottenuto 619 voti (53,59%) contro i 536 di Francesco Rizzo (46,41%).


Quando tutto sembrava ormai perso nel corso dello spoglio, con una spettacolare rimonta Ettore Caroppo (L’Alveare) ha vinto al corsa a Minervino di Lecce ed è diventato (di nuovo) sindaco. Caroppo è stato suffragato da 974 elettori (37,90%) ed per 18 voti ha spodestato il sindaco uscente Fausto De Giuseppe (Insieme) che si è fermato a 956.  Per Angelo De Guglielmo (La Locomotiva), infine,  650 preferenze.


Tuglie conferma Massimo Stamerra e la lista Insieme con 1.909 voti (53,79%), contro i 1.641 di Alessandra Moscatello e della sua civica Bene Comune.


Quello di Soleto infine l’ultimo dato a ricevere i crismi dell’ufficialità: come anticipato viene riconfermato Graziano Vantaggiato (Per Soleto) con 2.429 voti ed il 65,42% che ha respinto l’attacco di Remo Cagnazzo (Insieme) fermatosi a 1.284.


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Impianto eolico off-shore: il Parco boccia il progetto

I 12 comuni (Otranto,  Castro,  Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, Corsano, Gagliano del Capo, Patù, Morciano di Leuca, Castrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati. Il presidente del Parco Naturale Regionale “Costa Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, Michele Tenore: «Siamo di fronte al rischio concreto di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza e mette a rischio l’equilibrio ambientale». I sindaci sottolineano anche il grave rischio per la foca monaca

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Il Parco Naturale RegionaleCosta Otranto-Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase”, in forte sintonia con i 12 comuni che ne costituiscono il territorio, ribadisce, attraverso la deliberazione del proprio comitato esecutivo, la ferma opposizione al progetto di impianto eolico off-shore, proposto dalla società Odra Energia S.r.l., previsto nello specchio di mare tra Santa Cesarea Terme e Santa Maria di Leuca.

«È certo il rischio concreto», spiega Michele Tenore, presidente del Parco, «di un’aggressione intollerabile a un paesaggio protetto da vincoli naturalistici di straordinaria importanza. Il nostro territorio, tutelato da vincoli ambientali e paesaggistici, non può essere sacrificato per un progetto che non tiene in considerazione la straordinaria biodiversità e il valore ecologico delle nostre coste»

I 12 comuni del Parco (Otranto, Castro, Santa Cesarea Terme, Andrano, Tricase, Tiggiano, CorsanoGagliano del CapoPatùMorciano di LeucaCastrignano del Capo e Alessano) sono pienamente allineati con tale posizione, e attraverso il presidente Tenore si fanno portavoce di una ferma opposizione a un «progetto che minaccia l’integrità ecologica e paesaggistica della zona».

Seppur modificato nel numero di aerogeneratori (da 90 a 73), il progetto «rimane problematico, soprattutto a causa dell’aumento delle dimensioni delle turbine, che raggiungeranno i 315 metri, un impatto troppo significativo per una zona di tale valore ecologico. Inoltre, il corridoio di posa dei cavi marini continua a interferire gravemente con l’area destinata a diventare una riserva marina protetta, procedimento già consolidato dalle 11 delibere dei consigli comunali delle aree interessate e dall’istruttoria avviata formalmente da ISPRA il 15 luglio 2024».

La prima proposta di zonizzazione è attesa a breve, e questo intervento «minerebbe i delicati equilibri ecologici dell’area. Inoltre, il luogo di approdo a terra non è stato modificato, interessando un’area di elevatissimo valore naturalistico; l’intervento si pone, infatti, in forte contrasto con quanto stabilito dalla legge istitutiva del Parco, ricadendo in un’aera oggetto di numerosi vincoli a tutela del paesaggio e della biodiversità. La localizzazione della “buca giunti”, seppur spostata di pochi metri, continua a interferire direttamente con la Zona Speciale di Conservazione (ZSC) IT150002, aumentando ulteriormente i rischi per l’ambiente».

«La tecnologia TOC (Turbine Offshore Construction) proposta per il progetto», conclude Tenore, «non offre sufficienti garanzie riguardo ai suoi impatti ambientali, soprattutto in una zona carsica come la nostra, con un elevato valore storico, culturale, archeologico ed ambientale. ISPRA, nel parere del 19 aprile 2024, ha sollevato preoccupazioni che noi condividiamo integralmente».

Il Parco, sostenuto dai 12 comuni, si impegnerà a garantire, da un lato, «una rigorosa verifica degli impatti di questa opera e il rispetto stringente della normativa e dei vincoli, nei limiti delle proprie competenze», e, dall’altro, «a svolgere un ruolo attivo nella sensibilizzazione degli enti coinvolti nel processo decisionale, promuovendo una valutazione approfondita e accurata degli effetti ambientali e una protezione rigorosa delle risorse naturali che rendono questa area del Salento unica. La salvaguardia del nostro territorio, della sua biodiversità e dei suoi valori culturali e storici rappresenta e continuerà a rappresentare una priorità assoluta per questo Ente».

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Tartufo nero del Salento: al via la nuova stagione della raccolta

L’iniziativa: mappare le aree per valorizzare la tartuficoltura nei terreni degradati dalla Xylella. Tenore: «Obiettivo è sensibilizzare le nuove generazioni, educandole alla responsabilità ambientale»

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Il Parco Naturale Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase annuncia la riapertura dei termini per la presentazione delle richieste di autorizzazione alla raccolta dei tartufi per la stagione 2024-2025.

La decisione è stata presa con deliberazione del Comitato Esecutivo, con l’obiettivo di assegnare le ultime otto autorizzazioni disponibili, garantendo il rispetto delle normative nazionali e regionali.

Nel Parco si possono trovare due varietà dei pregiati tuberi: il tartufo nero, noto anche come scorzone (foto in alto), e il tartufo bianco, chiamato bianchetto o marzuolo (foto in fondo all’articolo).

AVVISO PUBBLICO

Le richieste possono essere inviate esclusivamente tramite mail pec all’indirizzo parcootrantoleuca@pec.it, entro e non oltre, le ore 12.00 del 12 dicembre 2024.

Le domande dovranno includere la documentazione completa, come dettagliato nell’avviso pubblico consultabile sul sito ufficiale del Parco.

Nel caso in cui le richieste superino il numero di autorizzazioni disponibili, si procederà con un sorteggio pubblico il giorno 12 dicembre, alle ore 17, presso la sede dell’Ente Parco.

TURISMO INTERNAZIONALE

«La rimodulazione del progetto di valorizzazione del Parco», spiega Michele Tenore, presidente dell’Ente, «mette al centro il ruolo strategico dei giovani, il turismo internazionale e la fruibilità del territorio durante i mesi estivi e oltre, consolidando il Parco come motore di sviluppo per l’economia locale. La raccolta dei tartufi non è solo una tradizione consolidata, ma rappresenta anche uno strumento potente di promozione territoriale, che intreccia economia, sostenibilità ambientale e gastronomia di eccellenza. Il tartufo, infatti, è non solo un prodotto gastronomico pregiato, ma anche un volano che sostiene le filiere agroalimentari locali, attrarre visitatori e valorizzare il patrimonio enogastronomico del nostro territorio».

RECUPERO TERRENI NEL POST XYLELLA

La riapertura dei termini per la gestione della raccolta ha l’obiettivo di regolamentare e tutelare tale risorsa preziosa, promuovendo una gestione sostenibile che preservi la biodiversità e gli ecosistemi.

«Il Parco», spiega ancora Tenore, «intende sviluppare specifiche attività per valorizzare il tartufo, non solo come prodotto di alta qualità gastronomica, ma anche come possibile fonte di reddito per le comunità locali. A tal fine, è in programma uno studio con il coinvolgimento di università ed esperti per individuare le aree più adatte alla tartuficoltura, utilizzando essenze micorrizzate, che, oltre a produrre i pregiati tuberi, possano contribuire al recupero di terreni ora degradati dalla Xylella, diventando un investimento paesaggistico e naturalistico di valore».

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Il tartufo bianchetto

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Progetto Simona: immersione e inclusione per le persone con diverse abilità

Il convegno alle 18 in biblioteca. Il progetto si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità

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Il comune di Andrano presenta il convegno “Progetto Simona: Immersione e Inclusione per le Persone con Diverse Abilità”, un’iniziativa nata dalla collaborazione con la Fondazione “Noi Siamo Paola” e l’Associazione Gruppo A-Mare.

Il progetto, che sarà illustrato quest’oggi presso la Biblioteca Comunale “Don Giacomo Pantaleo”, rappresenta una straordinaria evoluzione dell’evento teatrale “Ho Amato Tutto” tenutosi questa estate presso l’Abbazia del Mito.

Durante lo spettacolo, dedicato alla vita di Donna Paola Menesini Brunelli, erano stati raccolti fondi destinati a supportare progetti di inclusione per persone con disabilità, in particolare con l’obiettivo di avvicinarle al mondo subacqueo.

Grazie ai fondi raccolti e alla partecipazione di organizzazioni specializzate, “Progetto Simona” si propone di formare istruttori esperti per consentire a persone con disabilità fisiche e motorie di vivere l’esperienza dell’immersione subacquea in sicurezza.

Durante il convegno, che inizierà alle ore 18, saranno presenti Alberto Brunelli, presidente della Fondazione “Noi Siamo Paola”; Salvatore Accogli, presidente dell’Associazione Gruppo A-Mare; Angela Pinto, presidente dell’Associazione Albatros, specializzata in immersioni per disabili non vedenti; e Salvatore Colazzo, garante dei diritti delle persone con disabilità dell’Unione dei Comuni Terre a Levante.

L’evento vedrà inoltre l’intervento dei sindaci di Tricase e Andrano, Antonio De Donno e Salvatore Musarò che ribadiranno l’impegno delle amministrazioni locali verso iniziative di inclusione sociale innovative.

“Progetto Simona” si prefigge di creare un ponte tra mare e accessibilità, dimostrando come l’ambiente subacqueo possa rappresentare una nuova frontiera di integrazione per chi vive condizioni di disabilità.

Il Comune di Andrano invita tutti i cittadini, le associazioni e le istituzioni a partecipare a questo importante momento di confronto e presentazione.

Il convegno vuole essere non solo un’occasione per approfondire i dettagli di “Progetto Simona”, ma anche per sensibilizzare la comunità sui temi dell’inclusione e della solidarietà.

L’ingresso è libero e aperto a tutti.

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