Dai Comuni
Specchia, i due Sindaci: sarà una campagna serena e rispettosa
Anna Laura Remigi e Francesco Biasco, a due anni dalle ultime elezioni, si sfidano per la poltrona a Sindaco.
Dopo la rovinosa fine dell’amministrazione uscente, saranno Anna Laura Remigi, avvocato, 57 anni, già vicesindaco e assessore dal 1995 al 1999, con la lista “Insieme si può”, ed il consigliere comunale uscente, Francesco Biasco, 43 anni, responsabile amministrativo d’azienda, con la lista “Adesso Specchia!”, a sfidarsi per la poltrona a Sindaco di Specchia.
I due vestono i panni di pompieri e promettono una campagna elettorale all’insegna del rispetto reciproco per “restituire serenità alla comunità tutta di Specchia“.
Queste le liste di candidati a consigliere comunale:
“Insieme si Può”: candidato Sindaco: Anna Laura Remigi. Giangreco Emanuele, Placì Nicolina, Amoroso Giuseppe, Scarcia Vincenzo, Mammolo Pierluigi, Branca Rocco, Coluccia Riccardo, Ricchiuto Federica, Pedone Lorena, Vincenti Carlo, Scupola Adolfo, Giannuzzi Michele.
“Adesso Specchia”: candidato Sindaco: Francesco Biasco. Amico Anna Maria, Benedicenti Serena, De Angelis Daniele, De Nicola Ambrogio, De Siena Francesco, De Vincenti Fernando, Filippo Nadia, Maisto Gualtiero, Riso Franz, Riso Marco, Sanapo Mario, Zippo Paolo.
Approfondimenti
Gli anni passano, le tradizioni cambiano, in meglio o in peggio?
Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti..
di Hervé Cavallera
Con le Festività di inizio novembre si è entrati nell’ampio periodo delle feste di fine anno con tutte le celebrazioni rituali che esse implicano. Ora, già da un remoto passato l’essere umano ha avvertito con perplessità la fine della bella stagione, l’allungarsi del buio nelle giornate e l’appressarsi del freddo.
Ed ha collegato la fine della stagione calda e luminosa con la fine di un ciclo, che non è soltanto quello solare, ma soprattutto quello della stessa vita. Ha colto cioè il senso del trapasso con tutte le incognite ad esso legate, sì da elaborare nel corso dei millenni dei riti di passaggio tra questa e l’altra vita oltremondana. Al tempo stesso, si è pensato di illustrare il cammino del tempo secondo calendari legati al ciclo solare e a quello lunare.
Così per diverse popolazioni dell’antichità, tra cui i Celti che risiedevano principalmente nel centro Europa, il transito tra un anno e l’altro era previsto con l’attuale 1° novembre e in quel giorno, essendo poco netta la transizione tra la luce e le tenebre, il mondo dei vivi si mescolava con quello dei morti e questi ultimi potevano riapparire.
Non a caso il 2 novembre, che seguiva Ognissanti, fu scelto come il giorno della commemorazione dei defunti ed è triste constatare come oggi tanti cimiteri monumentali siano praticamente abbandonati.
Ora, il primo calendario che unificò il mondo mediterraneo fu quello giuliano, ideato dall’astronomo greco Sosigene e divenuto operativo nel 46 avanti Cristo con Giulio Cesare.
Tale calendario rimase in vigore sostanzialmente sino al 24 febbraio 1582 quando papa Gregorio XIII, attraverso la bolla Inter gravissimas, lo sostituì con vari ritocchi con il calendario tuttora esistente detto appunto gregoriano.
Il mondo cristiano ha poi inserito varie ricorrenze a tutti note, fissando le feste di precetto, ossia quelle in cui i fedeli sono particolarmente tenuti alla partecipazione della messa.
Per i cattolici sono: tutte le domeniche; Capodanno (1° gennaio); Epifania (6 gennaio); Assunzione di Maria Vergine (15 agosto); Tutti i Santi (1° novembre); Immacolata Concezione (8 dicembre); Natale (25 dicembre).
Accanto alle feste religiose ogni Stato ha aggiunto per suo conto le feste civili, tra le quali in Italia ricordiamo almeno il 1° maggio (festa dei Lavoratori) e il 2 giugno (festa della Repubblica).
È evidente che se la divisione del tempo in anni, mesi, settimane, giorni, corrisponde ad una esigenza di dare ordine in una realtà ciclica (il rinnovarsi delle stagioni), il concetto di festa si collega, per l’aspetto civile, ad un evento di cui si è particolarmente orgogliosi, e, per quello religioso, è volto ad onorare la Divinità e i Santi.
Sotto tale profilo la festa sia religiosa sia civile non è da intendersi come una vacanza, ma come una celebrazione. Certo nei giorni festivi non si lavora, ma essi non si dovrebbero intendere come meramente vacanzieri.
Festa o vacanza?
Al contrario, dovrebbero servire a raccogliere i componenti di una comunità, quotidianamente intenti ad attività differenti, in uno spirito celebrativo comune.
Una comunanza soprattutto spirituale che può naturalmente trovare un momento gioioso particolarmente nei pasti che una volta erano frugali per i più e ai quali si riusciva a fare qualche eccezione nei giorni di festa.
Così a Natale si poteva arricchire la tavola con il panettone o il pandoro, come nel cenone di Capodanno si mangiavano lenticchie (ritenute ben auguranti) e cotechino.
Sono solo pochi esempi di cibi per così dire “nazionali”, mentre ogni regione aveva (e in gran parte ha) i suoi piatti tipici. Per tale aspetto, nelle feste (e soprattutto in quelle religiose) il sacro si mescola col profano, la speranza del premio ultraterreno con il buon piatto, il senso della fratellanza spirituale con quello della buona compagnia. In ogni caso si percepisce o si dovrebbe percepire il riconoscimento del sacro confermato dalla grazia di star bene.
È così ancora oggi? Non proprio. Nella nostra società si è imposto e si va imponendo un modo di essere sempre più materialistico e consumistico. L’esempio più vistoso è Halloween, la notte di Tutti i Santi, che alla luce di evidenti influenze anglosassoni, è divenuta la festa del macabro e del soprannaturale in una atmosfera neopagana e consumistica. Che dire poi di prodotti come il panettone o la colomba che si cominciano a vendere mesi prima di Natale o di Pasqua?
Le due stesse massime festività della Cristianità (la nascita di Cristo e la Sua resurrezione) passano quasi in second’ordine nella loro specificità di fronte alle spese, ai doni e a quant’altro di godereccio possa esistere. Anche in questo caso occorre precisare che non vi è nulla di male nel mangiare il panettone e la colomba, che è bene brindare purché non si ecceda, che qualche bambino può ben dire Trick or Treat (Dolcetto o Scherzetto).
Il problema è che il momento del divertimento, dello spettacolo, della pubblicità e del consumo sta divenendo prevalente rispetto al significato di ciò che si dovrebbe celebrare. Una volta vi era uno stretto legame tra il significato della celebrazione e gli eventi conseguenti (si pensi alle processioni, ai piatti particolari e così via), ora tutto si va modificando e si impone solo la dimensione del consumo e dello spettacolo.
Certo, il mondo da sempre va cambiando ed è così, ma il mutamento positivo è quello che sa conservare i valori e mettere da parte l’inutile; in tal modo una civiltà cresce e si sviluppa e le persone maturano. Che le cosiddette tradizioni rimangano solo per attrarre turisti o per generare consumi certamente non è positivo e rischia di ridurre tutta la realtà al semplice godimento – non sempre corretto né di tutti – dell’immediato.
Quello che veramente oggi dovrebbe contare, in una società dove soffiano pericolosi venti di guerra e l’Occidente è pervaso da un edonismo individualistico, è il recupero della dimensione spirituale che accomuna gli animi e li rende aperti al dialogo e agli affetti disinteressati.
E da tempo immemorabile tale è stato il compito della famiglia, della scuola, della Chiesa, istituzioni che attraversano un momento non facile, ma nel rilancio della loro funzione risiede la salvezza di un Occidente che va spegnendosi nelle luci artificiali dei consumi.
Appuntamenti
Pattinaggio, mercatini, eventi e tanto altro: il Natale a Ugento
Prende il via il progetto “Uxentum – Le Vie del Natale” a cura del Comune di Ugento, Associazione Arcoiris, Proloco Ugento e Marine e Coldiretti, con il prezioso contributo della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale ed Ambiente.
LA PISTA DI PATTINAGGIO
Il Natale a Ugento si annuncia più magico che mai. Una delle novità più attese è la pista di pattinaggio ecologica che sarà allestita in Piazza San Vincenzo, ai piedi del maestoso albero di Natale e sotto un cielo appeso di lucine, che rendono tutto più magico. Un’attrazione unica nel suo genere, con soluzione innovativa e sostenibile, attenta all’ambiente e priva di sprechi energetici. Infatti, la pista di pattinaggio sul ghiaccio non ha bisogno di energia elettrica e di acqua per alimentarsi. Sarà gestita dall’Associazione Arcoíris, che negli ultimi anni si è distinta per l’organizzazione di eventi e allestimenti nel centro storico, come quelli di San Valentino e del Natale passato. Anche per questa edizione delle festività. Anche altre associazioni del territorio sono già al lavoro per arricchire il calendario di eventi.
LE CASETTE IN LEGNO
I Mercatini di Natale, che prenderanno vita sempre in Piazza San Vincenzo dal 1° dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, saranno un’occasione per valorizzare l’artigianato e i prodotti locali. Si tratta di 11 casette di legno dedicate ad artigiani, produttori, ristoratori e associazioni, con l’obiettivo di promuovere le eccellenze del territorio, farle conoscere ai turisti e offrire un’esperienza autentica a tutti i visitatori. Le domande per partecipare ai mercatini con una delle casette possono essere presentate entro il 18 novembre 2024. I dettagli sono disponibili sul sito ufficiale del Comune di Ugento.
LE LUMINARIE
Le decorazioni luminose, curate dalla prestigiosa ditta MarianoLight, renderanno ancora più suggestiva l’atmosfera natalizia. Grazie ad un lavoro di pianificazione attento e oculato, il Comune di Ugento si è assicurata un’illuminazione d’effetto che interesserà il centro storico e le principali aree del territorio ugentino, a partire dall’accensione ufficiale del 1° dicembre e fino all’Epifania.
IL CAPODANNO
La notte di Capodanno sarà animata dal Bar Italia, un evento per accogliere il 2025 con musica e spettacoli dal vivo. La serata del 30 Dicembre sarà invece dedicata alla tradizione con “I Calanti” che termineranno il loro tour 2024 a casa propria salutando la città in grande stile!
GLI EVENTI
Il calendario risulta costantemente in aggiornamento e a breve verrà reso noto alla comunità, che promette di animare tutte le serate dal 1 Dicembre al 6 Gennaio, in collaborazione anche con le Associazioni del territorio. Un Natale con tutti i presupposti per diventare indimenticabile e che potrebbe riservare ancora delle sorprese.
IL COMMENTO DEL SINDACO
“Quest’anno abbiamo voluto organizzare a Ugento un Natale che sappia unire tradizione, innovazione e sostenibilità. La pista di pattinaggio, i mercatini e le luci rappresentano il frutto di un grande lavoro di squadra, che coinvolge il Comune, le associazioni e le realtà locali. Quanto presentato sono solo alcune delle novità che saranno poi pubblicate in un ricco calendario di eventi fatto anche di concerti e momenti di festa. Vogliamo che ogni giorno abbia un qualcosa di speciale da offrire ai cittadini e visitatori. Ugento, che eccelle dal punto di vista del turismo rispetto ad altre realtà pugliesi, confermandosi tra le mete preferite dai vacanzieri italiani ed esteri, sia scelta anche d’inverno. Ugento non è solo mare, ma anche storia, tradizione e calore. Perciò, invito tutti a promuovere il Natale ugentino, ad essere sempre più orgogliosi di questo paese, uno tra i pochi che ha saputo programmare per tempo uno dei momenti più significativi del commercio e del turismo. Viviamo insieme l’atmosfera unica del nostro paese in questo periodo speciale. Infine, ringrazio tutta la mia squadra, assessori e consiglieri, che con il loro impegno stanno contribuendo alla realizzazione di una magia. Ci tengo a ringraziare in particolar modo, l’Assessore al Turismo e alla Cultura, Chiara Congedi, l’Assessore ai Lavori Pubblici Alessio Meli, l’Assessore alle Attività produttive e Commercio Enzo Ozza, la Consulta delle attività produttive per il prezioso ausilio garantito in fase di stesura dell’avviso dedicato ai mercatini, e il Presidente del Consiglio Comunale, Vincenzo Scorrano”.
Dai Comuni
Sostenibilità e inclusione sociale in un’area dismessa con “eCO-in”
San Cesario di Lecce si appresta a vivere una nuova e coinvolgente esperienza di comunità grazie al progetto “eCO-in”, un’iniziativa ambiziosa che mira a trasformare un’area dismessa in un vero e proprio hub di sostenibilità e inclusione sociale.
Lanciato dall’Associazione Domus Medica in collaborazione con numerosi partner, il progetto punta a formare persone a rischio di esclusione sociale all’imprenditoria sostenibile, offrendo loro l’opportunità di entrare nel mondo del lavoro e di contribuire alla costruzione di una comunità più forte e resiliente.
Cosa prevede il progetto?
- Formazione all’autoimprenditorialità: attraverso corsi specializzati, i partecipanti acquisiranno le competenze necessarie per avviare attività economiche sostenibili, come quelle legate all’agricoltura biologica e all’apicoltura;
- Creazione di una co-house: verranno realizzati spazi di co-housing sociale dove persone di tutte le età potranno vivere insieme, condividere esperienze e apprendere le tecniche dell’agricoltura sostenibile;
- Promozione della biodiversità: attraverso l’apicoltura e la creazione di orti urbani, il progetto contribuirà a tutelare la biodiversità e a sensibilizzare la comunità sull’importanza di un’alimentazione sana e sostenibile.
Perché è importante?
Il progetto “eCO-in” rappresenta un’opportunità unica per:
- Combattere l’esclusione sociale: offrendo formazione e lavoro a persone svantaggiate;
- Promuovere lo sviluppo sostenibile: valorizzando le risorse locali e adottando pratiche agricole rispettose dell’ambiente;
- Creare una comunità più coesa: favorendo l’incontro tra persone di diverse età e background.
Come partecipare?
Per maggiori informazioni e per partecipare al progetto, è possibile contattare l’Associazione Domus Medica o seguire gli aggiornamenti sui canali social dedicati che saranno attivati in questi giorni.
Info
E-mail: associazione.domusmedica@gmail.com
cell.: 330 657 740
La conferenza stampa di presentazione del progetto
La conferenza stampa di presentazione del progetto si svolgerà venerdì, 15 novembre 2024 alle ore 17.30 presso la Sala Attico del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce.
Introdurrà i lavori Elisa Rizzello, Assessore al Welfare del Comune di San Cesario di Lecce. Seguiranno i saluti istituzionali di Giuseppe Distante, Sindaco di San Cesario di Lecce e Vincenzo Carlà, Sindaco di Lequile.
Interverranno:
Silvana Cazzante, Presidente dell’Associazione Domus Medica
Maria Luisa De Benedetto, Dirigente Scolastica dell’IISS ‘Presta-Columella’ di Lecce
Riccardo Rucco, Direttore di Asesi
Giovanni Achille, Presidente della Fondazione Cucurachi – Achille
Cristian Delle Noci, Biologo – Apicoltore
Daniele Greco, Apicoltore
Paolo Marini, Agronomo
Modererà Marco Renna, noto giornalista del territorio.
Pay off dell’ evento
«Contribuisci a costruire una comunità più forte, inclusiva e sostenibile!»
Le dichiarazioni di Silvana Cazzante, Presidente dell’ Associazione Domus Medica
«Il progetto ‘eCO-in’ – afferma la dott.ssa Silvana Cazzante, presidente dell’Associazione Domus Medica odv – nasce dalla volontà di raggiungere un fine sociale: l’integrazione armonica di tutti gli individui nella società attraverso una logica del noi che prenda il posto dell’imperante logica dell’io. Il complesso di esperienze e competenze professionali, tecniche e relazionali andrà a costituire un “capitale intellettuale” aggiornato ai continui e rapidi cambiamenti della società moderna. Il progetto rappresenta la possibilità di far acquisire competenze, attitudini e comportamenti sani e costruttivi, creando, allo stesso tempo, reti di relazioni con la comunità, le istituzioni locali, le aziende e i partner».
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