Dovrebbe essere il giorno più bello, quello da incorniciare il giorno del matrimonio, un giorno da festeggiare e ricordare insieme a chi ti sta vicino, e sarà stato sicuramente così per gli sposini di Specchia che hanno celebrato le nozze nella chiesa madre della città.

Un po’ meno memorabile sarà invece per gli svariati automobilisti, invitati alla festa che, per assistere alla funzione religiosa, sbadatamente, hanno parcheggiato vicino la chiesa.

Funzione toccante, secondo i racconti, magica per i più, sorprendente per tutti, non tanto quanto la multa che hanno trovato sul lunotto alla fine della funzione i malcapitati invitati: una multa di circa 50 euro per il grattino scaduto o inesistente.

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Ancora una volta Don Antonio Coluccia vittima di chi del saper vivere civile proprio non ne vuole sapere.

Bottiglie dalla finestra, insulti (“Sei un Buscetta”, “Se torni ti ammazziamo“) e addirittura dei sassi indirizzati al prete salentino Noto per aver sempre osteggiato chi adotta pratiche mafiose e aver lottato nei quartieri della periferia romana contro lo spaccio di droga.

Protetto dalla scorta, che lo ha portato via, ha fatto sapere che tornerà: “Mi sono reso disponibile per offrire un servizio alla città, che si commuove, ma non si muove. Dobbiamo liberare la gente dalla paura”.

Presa di mira anche la troupe di Rainews, che si era recata nel quartiere per documentare quanto stava accadendo.

Il caldo gioca brutti scherzi: alcuni ragazzini burloni sono stati minacciati con pistole perché avevano suonato al citofono per scherzo o mal tolleravano i loro schiamazzi.

Il primo caso a Specchia: un gruppo di ragazzini, dodicenni, a sabato scorso ha suonato per scherzo al citofono di un uomo di 59 anni, l’uomo per tutta risposta ha puntato una pistola al volto minacciando di fare fuoco se si fossero ripresentati.

La mamma del dodicenne minacciato ha poi denunciato l’uomo e accompagnato il figlio alla guardia medica, dopo che il ragazzino era tornato a casa in stato d’ansia.

L’altro episodio a Martano: ieri sera tre minorenni, tra gli 11 e i 12 anni sono stati minacciati con una pistola risultata poi un’arma giocattolo.

Il motivo? Aver aver disturbato la quiete di un residente con i loro giochi e rumori. L’uomo furibondo è sceso per strada, armato di pistola, e l’ha puntata contro con la minaccia di far fuoco.

Identificato dai carabinieri, il 35enne, è stato denunciato per detenzione e porto abusivo di arma da fuoco priva del tappo rosso in luogo pubblico.

L’arma è stata trovata dai militari in casa dell’uomo nel corso della successiva perquisizione.