Spongano
Santa Vittoria e le “panare” a Spongano
Spongano brucia le sue “panare” (grandi ceste di vinchi intrecciati e decorate con ghirlande di carta, fiori e fogli, con fili dorati e nastri colorati, con bandierine e mandarini
Spongano brucia le sue “panare” (grandi ceste di vinchi intrecciati e decorate con ghirlande di carta, fiori e fogli, con fili dorati e nastri colorati, con bandierine e mandarini) in occasione di questa festa definita “piccinna” (in estate quella maggiore). La “due giorni” si aprirà giovedì 22 dicembre, nel pomeriggio, alle 15,30 circa, con la banda che scorterà il carretto in giro per il paese a raccogliere le “panare”. Poi l’arrivo intorno alle 20 in Piazza Vittoria dove si comincerà a farle bruciare. La serata, a partire dalle 20,30, sarà allietata dal gruppo Menamenamò. In mattinata, dalle 10, la sfilata delle “panare” confezionate dai ragazzi delle scuole e dell’asilo, accompagnate dalla banda musicale formata sempre dagli alunni. Venerdì 23, alle 7,30, sarà celebrata la prima Messa, mentr alle 15,30 si snoderà la processione accompagnata dalle note del Piccolo Concerto Città di Conversano (Ba). Al rientro, lo spettacolo dei colorati fuochi pirotecnici.
Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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Approfondimenti
Costruire salentino, come eravamo
Giuseppe Maria Costantini, Conservatore-Restauratore di Beni Culturali: dalle coperture ai soffitti interni, dagli intonaci ai pavimenti interni ed esterni, dalla “suppinna” alla “loggia”: i caratteri tradizionali tipizzanti dell’edilizia salentina
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di Giuseppe Maria Costantini
(Conservatore-Restauratore di Beni Culturali)
Mi si chiede: «Se qualcuno volesse costruire un’abitazione secondo i canoni della tradizione salentina cosa dovrebbe fare? Quali sono gli aspetti più caratteristici e tipizzanti?».
Le abitazioni del Salento sono sempre state alquanto eterogenee in relazione alla condizione socio-economica e culturale dei loro abitanti, così caratterizzando i vari paesi e quartieri urbani, anche vicinissimi tra loro, inoltre, sono molto cambiate nel corso dei secoli, anche in breve tempo quando ce ne fosse un’importante condizionamento esterno.
Basti considerare che nel Salento, almeno fino al sedicesimo secolo, tutte le coperture degli edifici erano costituite da tetti spioventi e tegole in terracotta, come nel resto d’Italia.
Tra l’altro, la copertura esterna a spioventi corrispondeva largamente a soffitti interni in legno, sia lasciati a vista sia nascosti da incannucciate ricoperte da intonaci a stucco, come nel resto d’Italia.
Tale lunghissima “stagione dei tetti” vedeva anche pavimenti interni che, dove non fossero un umile battuto di terra, erano frequentemente in legno, nudo o variamente rifinito, oppure in terracotta, nuda o financo maiolicata; l’impiantito in pietra era destinato in prevalenza agli spazi esterni, o aperti, nonché a rimesse e opifici.
Tornando alla questione posta: come e più del resto d’Italia, nel Salento il consumo del suolo, dal secondo dopoguerra del Novecento a oggi, è stato enormemente maggiore che dalla preistoria allo stesso secondo dopoguerra; pertanto, non si dovrebbe più consumare neppure un metro-quadrato di terreno agricolo o naturale per costruire checchessia.
Ciò detto, innumerevoli edifici dell’ultimo secolo, privi di particolari valenze storiche o artistiche, necessiterebbero di importanti interventi “di costruzione”.
Si tratta di edifici variamente inefficaci in fatto di materiali di cui sono costituiti, di caratteri strutturali-statici, oppure affatto indecenti in termini di funzionalità, e/o di forma e di aspetto.
In altre parole, le tante costruzioni inadeguate e brutte che ci circondano dovrebbero essere radicalmente demolite e, ove necessario, ricostruite in termini idonei, o, se possibile e opportuno, parzialmente manomesse, recuperandone quanto già idoneo e sostituendone quanto inidoneo.
Che siano totali o parziali, è essenziale che tali auspicabili rigenerazioni tengano nella massima considerazione i caratteri tradizionali e tipizzanti del Salento, anzi, in particolare, che siano armoniche al centro abitato, o alla località di campagna, cui appartengono.
Il nostro grande intellettuale e poeta Vittorio Bodini, in Foglie di tabacco (1945-47), tipizza fantasticamente un carattere cardinale delle abitazioni pugliesi e salentine: «… le case di calce da cui uscivamo al sole come numeri dalla faccia di un dado».
Tuttavia, neppure l’imbiancatura in bianco vale per ogni località: molti centri abitati, costieri e no, erano caratterizzati da prevalenti imbiancature di calce addizionata a pigmento, fino a ottenerne colori pastello, rosa, ocra gialla, azzurro, turchese, verde, ne era un esempio emblematico Gallipoli.
Perchè spellare le case?
Ne parlo al passato perché negli ultimi decenni è invalsa la deleteria moda di spellare le nostre abitazioni, fino a mostrarne l’orditura muraria in pietra, come si trattasse di un edificio non terminato.
Infatti, restando ai caratteri tradizionali tipizzanti: le abitazioni salentine, dalla più umile al palazzo nobiliare, quando edificate fino a conclusione, all’esterno e all’interno, erano immancabilmente intonacate o, comunque, rifinite con uno strato superficiale, quale rivestimento tradizionale del materiale lapideo costruttivo, con valenze funzionali ed estetiche, e ciò riguardava persino cantine e stalle.
Oltre alle coperture esterne a terrazza, destinate a convogliare le acque piovane nelle cisterne, un altro carattere tipizzante delle nostre abitazioni era la presenza di spazi interni aperti: ortali, giardini, cortili al piano terreno; al piano superiore: terrazze complanari, terrazze soprastanti, spesso dotate di suppinna o attico, nonché verande, balconi e balconcini.
In particolare, le facciate, anche quando di dimensioni contenute, tendevano ad avere uno spazio aperto protetto: portico, loggia, o loggetta a serliana.
Il colore degli infissi
Similmente alle murature, che dovrebbero mostrarsi sempre vestite, anche gli infissi, secondo tradizione, non mostrano mai il loro legno a vista, neppure quando pregiato.
Il colore degli infissi, come quello delle imbiancature tradizionali, era largamente condizionato dalla tradizione della località.
Certamente per le porte e i portoni, o le persiane, il colore più tipizzante era il verde (in infinite tonalità locali, più o meno scure), o, soprattutto per le località costiere, l’azzurro; seguono le tonalità del bruno-grigio.
A ogni modo, lontano dall’avere svolto questo interessante e poliedrico tema, spero di avere stimolato la vostra attenzione e rispetto per la conservazione e il recupero delle nostre tradizioni costruttive e del nostro bel paesaggio.
GIUSEPPE MARIA COSTANTINI
Conservatore-Restauratore di Beni Culturali.
Possiede numerose specializzazioni, tra cui superfici dell’architettura.
Lungamente ricercatore e docente di Restauro per l’Università di Bologna, oltreché per altri prestigiosi enti nazionali.
Su diretto invito del dirigente Arch. Piero Cavalcoli (Urbanista), ha partecipato all’elaborazione del DRAG della Regione Puglia (Schema di Documento Regionale di Assetto Generale).
*Nella foto in alto, Specchia da “I Borghi più belli d’Italia”
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Alessano
Autovelox di settembre
I calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel prossimo mese
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Piano di prevenzione con autovelox, telelaser e postazioni fisse: i calendari del mese di settembre sulle strade provinciali.
AUTOVELOX
01-09-2024
S.P. 297 MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 -19,00
02-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00 e 03-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00 e 04-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
05-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 -19,00 e 06-09-2024
S.P. 7, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00 e 07-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
08-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
09-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
10-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00
11-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
12-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
13-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
14-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00
15-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
16-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
17-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
18-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 -19,00
19-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
20-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
21-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
22-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00
23-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
24-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
25-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
26-09-2024
S.P. 72, CASARANO – UGENTO
07,00 – 19,00
27-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
28-09-2024
S.P. 18, GALATINA – COPERTINO
07,00 – 19,00
29-09-2024
S.P. 297, MELENDUGNO – TORRE DELL’ORSO
07,00 – 19,00
30-09-2024
S.P. 362, LECCE – GALATINA
07,00 – 19,00
POSTAZIONI FISSE DI CONTROLLO DELLA VELOCITÀ
Tutti i giorni, festivi compresi
S.P. 04, LECCE – NOVOLI, KM 5+760 in direzione Lecce
00,00-24,00
CALENDARIO TELELASER
01-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
02-09-2024
S.P. 119, LECCE – ARNESANO – LEVERANO
07,00 – 19,00
03-09-2024
S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA TERME
07,00 – 19,00
04-09-2024
S.P. 366, OTRANTO – SAN CATALDO
07,00 – 19,00
05-09-2024
S.P. 41, GALATINA – NOHA – COLLEPASSO
07,00 – 19,00
06-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
07-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
08-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
09-09-2024
S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.
07,00 – 19,00
10-09-2024
S.P. 48, MARTANO – SOLETO
07,00 – 19,00
11-09-2024
S.P. 90, GALATONE – SANTA MARIA AL BAGNO
07,00 – 19,00
12-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
13-09-2024
S.P. 193, PRESICCE – LIDO MARINI
07,00 – 19,00
14-09-2024
S.P. 361, MAGLIE – COLLEPASSO
07,00 – 19,00
15-09-2024
S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.
07,00 – 19,00
16-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
17-09-2024
S.P. 90, GALATONE S. M. AL BAGNO
07,00 – 19,00
18-09-2024
S.P. 367, MEDIANA DEL SALENTO
07,00 – 19,00
19-09-2024
S.P. 119, LECCE – ARNESANO – LEVERANO
07,00 – 19,00
20-09-2024
S.P. 358, OTRANTO – SANTA MARIA DI LEUCA
07,00 – 19,00
21-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
22-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
23-09-2024
S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.
07,00 – 19,00
24-09-2024
S.P. 367, MEDIANA DEL SALENTO
07,00 – 19,00
25-09-2024
S.P. 90, GALATONE S. M. AL BAGNO
07,00 – 19,00
26-09-2024
S.P. 41, GALATINA – NOHA – COLLEPASSO
07,00 – 19,00
27-09-2024
S.P. 48, MARTANO – SOLETO
07,00 – 19,00
28-09-2024
S.P. 21, LEVERANO – PORTO CESAREO
07,00 – 19,00
29-09-2024
S.P. 87 e 358, OTRANTO – SANTA CESAREA T.
07,00 – 19,00
30-09-2024
S.P. 60, VASTE – COCUMOLA
07,00 – 19,00
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