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Attualità

Da Taurisano col Business Talent

Cesare Pecone di Taurisano, Simone (Catania), Cesare e Matteo (Savona) studenti del Politecnico di Torino sbancano alla prima edizione italiana del concorso di simulazione d’impresa per studenti universitari

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Fino allo scorso inverno Cesare Pecone di Taurisano, Simone (Catania), Cesare e Matteo (Savona) non sapevano nemmeno che cosa volesse dire “ammortamento”. Iscritti ai corsi di laurea triennali in Ingegneria elettronica e informatica del Politecnico di Torino, non erano ferrati in ambito economico. Poi però hanno deciso di partecipare a “Business Talents”, prima edizione italiana del concorso di simulazione d’impresa per studenti universitari organizzato dalla società spagnola Praxis Mmt . Hanno studiato tanto e durante la finale (Milano, sabato 31 maggio) sono riusciti ad aggiudicarsi ben due premi. Il primo in assoluto, mille euro, per la miglior performance aziendale (oltre 260 milioni di profitto cumulato), e altri 500 per aver vinto una delle 15 simulazioni “faccia a faccia” della giornata.


Cesare Pecone a sinistra con Matteo e Simone

Cesare Pecone a sinistra con Matteo e Simone


Eravamo interessati a capire come funzionasse il mondo delle imprese, anche se siamo al secondo anno di Ingegneria”, raccontano i ragazzi, “abbiamo saputo del concorso trovando un volantino all’università e ci siamo iscritti. Il grande impegno di questi mesi è servito: abbiamo imparato cose nuove e alla fine siamo riusciti a metterle in pratica con successo”. Uno di loro tre sarà anche scelto per un’esperienza di stage all’interno del gruppo Unipol, sponsor italiano del concorso.


Il quarto posto ha ancora l’accento salentino con i ragazzi di Copertino della “NBTeam” dell’Università del Salento. Nel complesso, il montepremi del concorso era di 11.500 euro. La giornata ha visto scontrarsi direttamente i 75 migliori team emersi dopo tre mesi di simulazioni. Il concorso era iniziato a febbraio con 665 squadre da tutta Italia (oltre 2.200 ragazzi): man mano che lo scenario aziendale si complicava, sono rimaste le squadre in grado di fare le scelte imprenditoriali migliori. Ogni team rappresentava un’azienda del settore caseario: l’obiettivo era prendere le decisioni più corrette per stare sul mercato e fare più profitto rispetto ai competitor. I ragazzi dovevano decidere che prodotti lanciare, come promuoverli, come organizzare la distribuzione e la logistica, se assumere o meno personale.

Il simulatore è molto completo, restituisce lo scenario di mercato in modo veritiero, tenendo conto di molti parametri”, spiega Antonio Lasi, direttore di Praxis Mmt e del concorso Business Talents per l’Italia, “è importante che i giovani possano confrontarsi con simili esperienze, perché così si preparano al mondo del lavoro”.


A tutti i 75 finalisti è stato infatti consegnato un attestato di partecipazione al concorso, che certifica l’impegno degli ultimi mesi. “Abbiamo visto team molto volenterosi, questi giovani ce l’hanno davvero messa tutta”, commenta Antonio Lasi.


Soddisfatta anche Unipol, che sponsorizzando il concorso voleva proprio creare un ponte tra l’università e quello che viene dopo: “Quando si passa dalla formazione al mondo del lavoro si avverte un salto”, ha dichiarato il responsabile Corporate Identity Alberto Federici, “iniziative come questa aiutano a renderlo un po’ meno ampio”.


Attualità

Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili

Promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia, la prima edizione del percorso innovativo per amministratori locali che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico. Delli Noci: “Un percorso di formazione comune per programmare politiche giovanili sempre più al passo coi tempi”. Pascazio: “Importante continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”

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Presentata ila prima edizione della Scuola di Formazione sulle Politiche Giovanili, promossa da Regione Puglia, ARTI e ANCI Puglia: un percorso dedicato ad accompagnare amministratori e amministratrici locali nello sviluppo di politiche giovanili innovative, efficaci e partecipative.

L’iniziativa nasce con l’obiettivo di rafforzare le competenze delle amministrazioni locali, offrendo strumenti concreti e occasioni di confronto con le migliori pratiche nazionali ed europee.

La Scuola di Formazione si rivolge a 30 amministrazioni locali pugliesi, che potranno partecipare con un amministratore o un’amministratrice comunale con delega alle politiche giovanili, affiancati dal proprio ufficio tecnico.

Il programma prevede tre sessioni formative, da marzo a giugno, e una serie di approfondimenti online dedicati a temi specifici.

Tra gli elementi distintivi, una study visit a Bruxelles, durante la quale i partecipanti avranno l’opportunità di conoscere da vicino le migliori pratiche europee e approfondire gli strumenti più avanzati nel campo delle politiche giovanili.

Durante l’incontro, i relatori hanno sottolineato l’importanza di questo nuovo percorso formativo per promuovere la crescita delle politiche giovanili in Puglia e favorire il dialogo tra le amministrazioni del territorio.

Dare centralità alle politiche giovanili”, ha dichiarato Alessandro Delli Noci, assessore alle Politiche Giovanili, “significa avere degli amministratori e amministratrici che ne colgano le opportunità per i propri territori. Per questa ragione, abbiamo pensato ad un percorso comune di formazione in cui la Regione Puglia sostiene i Comuni in una sfida complessa e offre loro tutti gli strumenti per immaginare interventi che, partendo dall’ascolto e dalle esigenze dei giovani, diano loro la possibilità di usare direttamente risorse per sviluppare proprie idee e progetti”.

Promuovere la cittadinanza attiva, l’impegno civico e favorire l’attivazione giovanile intesa come promozione del protagonismo e della piena e consapevole partecipazione delle persone giovani alla vita pubblica”, prosegue l’assessore, “sono obiettivi che stiamo perseguendo anche con la prima Legge sulle Politiche giovanili che sarà approvata in questi giorni”.

La presidente di ARTI, Agenzia regionale per la tecnologia, il trasferimento tecnologico e l’innovazione, Luisa Torsi, aggiunge: “La Scuola di formazione sulle politiche giovanili rappresenta per ARTI un’opportunità straordinaria per investire sul capitale umano delle amministrazioni locali pugliesi, fornendo strumenti concreti per progettare e attuare politiche innovative e partecipative rivolte ai giovani e alle giovani”.

Fiorenza Pascazio, presidente di ANCI Puglia, evidenzia la volontà di “continuare ad avvicinare i giovani alla politica, promuovendo il loro coinvolgimento attivo nella gestione della cosa pubblica ed intercettando le loro esigenze più concrete”.

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Scoperta nuova specie di anellide marino nel nostro mare

Si chiamerà come un professore di Unisalento, il prof. Luigi Musco: «Onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide. L’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità»

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Il Salento culla di biodiversità riserva continuamente delle sorprese.

E così, fra le 13 specie di anellidi marini del genere Perinereis scoperte da un team internazionale di ricercatori, ben tre si trovano proprio nelle acque del mare che bagna le coste salentine.

A una di queste, dunque, si è scelto di dare il nome del professore Luigi Musco (foto in alto), esperto di biodiversità marina dell’ateneo salentino e docente di Zoologia al Dipartimento di Scienze e Tecnologie biologiche e ambientali.

La nuova specie si chiama infatti Perinereis muscoi ed è stata identificata grazie al lavoro del dottor Joachim Langeneck del Consorzio Nazionale interuniversitario per le scienze del mare, sede di Lecce, e di altri ricercatori.

Un riconoscimento che sottolinea l’incredibile ricchezza del nostro mare e il contributo fondamentale che UniSalento fornisce da decenni alla ricerca scientifica internazionale in ambito marino.

«Sono onorato che si sia scelto di battezzare con il mio nome questa nuova specie di anellide», commenta il professor Musco, «lo sono ancora di più per i risultati che la ricerca in mare ci consegna ancora oggi e che confermano l’enorme biodiversità che siamo chiamati a preservare. All’entusiasmo della scoperta di nuove specie, infatti, si affianca l’impegno quotidiano in difesa del mare e delle ricchezze che esso custodisce. Un impegno che dobbiamo condividere e portare avanti insieme, con senso di responsabilità».

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Attualità

Indovina chi viene a cena? La mensa di Melpignano sulla Rai

La giornalista di inchiesta, Sabrina Giannini, ha parlato del cibo sano ed etico destinato agli alunni melpignanesi. E la trasmissione di Rai 3 fa il record di telespettatori

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La mensa etica a chilometro zero di Melpignano approda sulla Rai.

Se ne è parlato nella serata di sabato, all’interno del famoso programma “Indovina chi viene a cena?”, che si occupa di approfondimenti su temi scientifici, alimentari e ambientali, condotto dalla giornalista d’inchiesta Sabrina Giannini su Rai 3.

Un team di redattori che, anche in passato, si è impegnato nell’indagare il rapporto che lega l’uomo ai modelli alimentari, accendendo i riflettori sulle tematiche degli allevamenti intensivi, dell’abuso di zucchero nei cibi e della sostenibilità agroalimentare.

Proprio affrontando la questione dell’obesità che colpisce la popolazione, quella infantile compresa, in prima serata il programma televisivo ha illustrato quattro mense virtuose scelte fra quelle del Belpaese, fra le quali anche quella del comune griko.

In una puntata che peraltro si è rivelata da record di spettatori mai registrato fino ad ora: un milione di italiani, per oltre il 5 percento di share.

Lo scorso anno, l’amministrazione comunale, guidata dalla sindaca Valentina Avantaggiato, ha ricevuto un prestigioso riconoscimento per quella mensa, nell’ambito del summit organizzato da Foodinsider, l’osservatorio sulle mense scolastiche, con premiazione finale a Palazzo Valentini, a Roma.

Nello specifico, quella melpignanese si era contraddistinta nella categoria “Mensa piccola ma grande”, per il progetto destinato agli alunni e alunne della scuola primaria di primo grado e che ha previsto forniture di prodotti dell’agricoltura neo-contadina, organica e locale per i piccoli scolari.

L’idea dell’amministrazione è anche nata con il proposito di incentivare le produzioni alimentari naturali del territorio, per poter sostenere i redditi dei piccoli produttori agricoli che si distinguono per la qualità e la sostenibilità delle loro produzioni.

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