Attualità
Tre pilastri di legalità a Taurisano
Confiscati alla Scu, tre immobili diverranno centro di reinserimento sociale per giovani a rischio
“PONte creATTIVO – tre pilastri di legalità” è il titolo dell’incontro di inaugurazione dei tre beni confiscati di Taurisano che si terrà martedì alle 18,30.
Dopo i saluti del sindaco di Taurisano Lucio Di Seclì, interverranno: Claudio Palomba, Prefetto di Lecce; Vito Angiuli, Vescovo della Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca; Antonio Maria Gabellone, presidente Provincia di Lecce; Annatonia Margiotta, funzionario Regione Puglia; Rita Monica Russo, direttrice della Casa Circondariale di Lecce; Antonio De Rosa, responsabile progetto “LaRES” di Casal di Principe (Caserta).
L’incontro vuole essere un momento di condivisione e confronto con il territorio, non solo per la restituzione di tre beni sottratti alla Sacra Corona Unita ma, anche e soprattutto, un momento di inclusione sociale. Grazie all’esperienza del progetto “la RES” si discuterà, infatti, di come sia possibile produrre economia sociale sul territorio grazie all’utilizzo virtuoso dei beni confiscati. L’esperienza che porterà Antonio De Rosa sarà il racconto del primo Contratto di Rete tra gestori di beni confiscati per la realizzazione di prodotti e servizi da un’economia sociale.
Il recupero dei tre immobili, completi di arredi e attrezzature, diverrà un centro diurno per il reinserimento sociale e lavorativo di giovani a rischio ed ex-detenuti dai 18 ai 30 anni, sino ad un massimo di 20 unità. I servizi offerti dal centro saranno sia di accoglienza e assistenza socio-psicologica, sia di attività ricreative e culturali ma, soprattutto, di accompagnamento e reinserimento nel mondo del lavoro con l’apprendimento di attività di laboratorio quali: pittura e decoupage, pietra leccese e carparo, mosaico, cartapesta e grafica. Le attività saranno oggetto di una manifestazione di interesse da parte dei soggetti che vorranno candidarsi alla gestione e che potranno, quindi, apportare delle offerte migliorative e/o aggiuntive alle presenti.
“Oltre all’orgoglio di restituire alla cittadinanza tre immobili confiscati, oggi vogliamo rendere partecipe e attivo tutto il territorio nel futuro utilizzo di questi beni. La loro destinazione a centro creativo e di reinserimento sociale e lavorativo per giovani ed ex-detenuti è una sfida per l’intera società, di Taurisano ma non solo, per costruire nuove azioni e nuovi modelli. E’ per questo che nei prossimi giorni sarà indetta una manifestazione d’interesse per recepire dal territorio proposte e migliorie per la gestione di questi immobili. Insieme possiamo costruire legalità, insieme possiamo costruire economia e solidarietà”.
Così, esprime il sindaco Lucio Di Seclì l’orgoglio e la volontà di continuare a costruire un nuovo percorso nello sviluppo sociale della città di Taurisano, oggi libera da presenze criminali e che negli anni si è distinta per la promozione di diverse iniziative legate alla legalità, alla sicurezza ed al recupero dei beni confiscati (sul territorio è, infatti, già attivo un centro per diversamente abili e minori a rischio all’interno di in un bene confiscato ubicato in Piazza Pietralaie, recuperato ed inaugurato a dicembre 2011 grazie ai fondi di “Libera il bene” della Regione Puglia).
Il progetto integrato di riqualificazione dei tre immobili è stato avviato nel luglio del 2011 dopo l’approvazione del Ministero dell’Interno, tramite il Pon Sicurezza Obiettivo Convergenza 2007-2013, che ha erogato un importo complessivo di 561mila euro.
Attualità
Grande partecipazione alla messa dello sportivo a Nardò
Ancora una volta, lo sport neretino si è radunato per la Messa dello Sportivo, un appuntamento liturgico divenuto ormai tradizione, organizzato dal Presidente del Consiglio comunale di Nardò, Antonio Tondo, in collaborazione con la Consulta comunale dello sport neretino.
Grande e sentita partecipazione da parte delle associazioni, dei team e degli atleti neretini, che hanno assistito alla liturgia celebrata da Sua Eccellenza Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardà-Gallipoli, la cui omelia è stata fonte di coraggio ed ispirazione, in particolar modo per i tanti giovanissimi presenti.
Presso la Cattedrale di Nardò, lo scorso 20 dicembre, si sono infatti radunati i dirigenti e i rappresentanti di ogni tipo di sport, sia di squadra che individuali, di ogni età, affinché vengano custoditi i sani principi che lo sport tramanda.
Attualità
Ineleggibilità dei Sindaci: “Discriminatoria e antidemocratica”
Il dissenso di Anci Puglia per la norma che sancisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”
L’associazione dei Comuni pugliesi chiede la revoca della modifica alla legge elettorale regionale, denunciando una penalizzazione ingiusta per i sindaci e una limitazione della libertà di scelta degli elettori.
Anci Puglia esprime fermo dissenso nei confronti della recente modifica all’articolo 6, comma 1, della Legge Regionale 9 febbraio 2005, n. 2 – “Norme per l’elezione del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale” – approvata dal Consiglio regionale mediante emendamento.
La nuova formulazione del comma 1 stabilisce che “non sono eleggibili a Presidente della Regione e a Consigliere regionale i Presidenti delle Province della Regione e i Sindaci dei Comuni della Regione”.
Tuttavia, tale ineleggibilità viene esclusa se i soggetti interessati si dimettono dalla
carica non oltre sei mesi prima del compimento del quinquennio di legislatura, o, in caso di
scioglimento anticipato del Consiglio regionale, entro sette giorni dalla data di scioglimento.
I Sindaci di Puglia, secondo ANCI, risultano pertanto fortemente penalizzati dal vincolo di ineleggibilità alle regionali e ritengono si tratti di una norma ingiustificatamente discriminatoria e
antidemocratica: Viene così compromesso non solo il legittimo diritto, costituzionalmente garantito, a candidarsi come chiunque altro, ma anche i cittadini e le cittadine vedono limitarsi la libera scelta per l’esercizio del diritto di voto: “Il termine di 180 giorni per dimettersi risulta infatti estremamente rigido e penalizzante e determina una disparità di trattamento oggettiva tra amministratori locali e altre categorie di cittadini eleggibili.
I Sindaci sono i rappresentanti più diretti e più vicini ai cittadini; tuttavia, invece di valorizzare il loro contributo potenziale nella competizione elettorale regionale, arricchendo così il pluralismo democratico, questa norma li mortifica pesantemente.
Inoltre, priva le comunità amministrate di
una guida con largo anticipo e, ipoteticamente, anche inutilmente, qualora il Sindaco non venisse poi candidato nelle liste regionali.
Anci Puglia ha raccolto nelle ultime ore le rimostranze e la delusione di tanti Sindaci e Sindache – di ogni schieramento politico, perché la norma penalizza tutti, in modo trasversale – e sta valutando ogni più utile ed opportuna azione congiunta, anche giurisdizionale”.
Soprattutto, ANCI PUGLIA oggi chiede ai Consiglieri regionali che hanno proposto e votato l’emendamento di “ritornare sui propri passi, di cancellare quella norma assurda e discriminatoria e consentire a tutti il libero accesso al diritto di candidarsi, accettando un confronto paritario, plurale e democratico.
Al Presidente Michele Emiliano, che è stato Sindaco della Città capoluogo e ha poi voluto
interpretare la carica di Governatore come “Sindaco di Puglia”, chiediamo di fare tutto quanto in suo potere per ripristinare, in seno al Consiglio regionale, il rispetto dei princìpi sacrosanti ed inviolabili di democrazia, uguaglianza di fronte alla Legge e pluralismo”.
Approfondimenti
Inaugurata la biblioteca “Giambattista Lezzi” a Casarano
il Sindaco De Nuzzo e l’Assessore Legittimo: “Grazie alla fiducia che i cittadini ci hanno accordato”. “Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero”.
“Ci sono sogni destinati a rimanere tali ma che comunque aiutano a migliorarsi. Altri destinati a realizzarsi nel momento in cui si ha la possibilità di incidere”.
E’ lapidario il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo, durante l’inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale della città.
“È grazie alla fiducia che i cittadini hanno accordato alla nostra Amministrazione che tutto è iniziato. Avevamo la necessità di una Biblioteca “vera” aperta, fruibile. Per questo motivo abbiamo iniziato da zero.
E prosegue: “Sono stati anni di lavoro: convenzione con il Polo Biblio Museale di Lecce, partecipazione al bando per il servizio civile 2025, adesione rete delle Biblioteche Regionali, censimento matricola al Ministero, progettazione e realizzazione arredi e tanto altro.
Fatica? No gioia di vedere prendere corpo e anima ad un luogo che sarà un punto di partenza da dove si propagheranno, tutto intorno, attività culturali”.
“Da quelle stanze”, sostiene l’assessore, Emanuele Leggittimo, “si sprigionerà una luce forte che passando da Palazzo De Judicibis si estenderà nel Sedile comunale per arrivare a Piazza Mercato.
Lievito di vita e di bellezza, di incontro e scambi di saperi.
Siamo contenti e orgogliosi, oggi lo possiamo dire per aver potuto inaugurare e contare su “un luogo del sapere” che è la Biblioteca Comunale “Giambattista Lezzi”.
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