Attualità
Nuova scoperta botanica nel Salento
Fiordaliso di Punta Pizzo: fiocco rosa nel Parco Regionale Naturale litorale di Punta Pizzo -Isola di S. Andrea, di Gallipoli

A.D. 2020: eppure non tutto è ancora dall’uomo di questo martoriato Pianeta Terra!
Specie per un territorio come il Salento, il tacco d’Italia, estremo lembo di Puglia noto nel mondo per le sue bellezze architettoniche, il suo splendido mare e la sua cultura gastro-enologica.
Un territorio spesso maltrattato, a rischio desertificazione, sfruttato da secoli da un’agricoltura sempre più intensiva e invaso dal cemento, dove il rispetto per la tutela dell’ambiente e dei sui peculiari habitat spesso sono sanciti solo su carta.
Eppure il Salento custodisce ambienti peculiari, tanto che sono stati individuati dalla Comunità Europea con la Direttiva “92/43 “Habitat” una serie di Siti di importanza comunitaria SIC proprio per tutelare gli habitat in cui sopravvivono una flora e una fauna, con specie anche rare ed endemiche!
Spesso quei pregevoli SIC ricadono all’interno dei Parchi Naturali istituiti dalla Regione Puglia, ma l’assenza spesso di una gestione e di una assenza di una idonea sorveglianza, fanno si che questi frammenti di natura diventano luoghi di discarica di rifiuti di diversa natura, percorsi di motocross, e luoghi di svariate attività illegali, taglio di alberi, sbancamento di macchia mediterranea e di dune, parcheggi abusivi, ripetuti incendi dolosi.
Il Salento dalla fine del 1800 fino ad oggi è stato un’area geografica studiata da diversi botanici e naturalisti, non solo salentini ma anche da tedeschi, inglesi e francesi; molte specie segnalate un tempo, oggi non sono state più rinvenute o sono diventate rarissime e localizzate a causa della frammentazione o della scomparsa degli habitat.
Roberto Gennaio, noto naturalista di Taviano, nel 2013 in seguito ad una delle tante escursioni effettuate per acquisire nuovi dati sulla biodiversità del Salento, rinvenne nel Parco Naturale regionale di Gallipoli una pianta in piena fioritura appartenente alla famiglia delle “Asteraceae” o “Compositae”.
Gli studi tassonomici in un primo momento portarono ad identificare la specie come un ecotipo (una variante morfologica) di Centaurea seridis subsp. sonchifolia mai rinvenuta nel territorio salentino o pugliese.
Successivamente, ulteriori confronti (attraverso internet) con la stessa specie presente nei locus classicus di alcune località della Calabria e della Sicilia hanno portato ad evidenziare delle marcate differenze con la specie individuata nel parco di Gallipoli.
Sulla base di queste differenze morfologiche, Gennaio, confrontandosi con l’amico farmacista Quintino Giovanni Manni di Racale, cultore di flora locale, ha deciso di approfondire gli studi, confrontando le caratteristiche della Centaurea rinvenuta a Gallipoli con specie simili presenti presso gli erbari dei diversi Dipartimenti universitari italiani, europei e del nord Africa, comparandola con esemplari vivi inviati dalla Sicilia e consultando la vasta bibliografia sul genere centaurea.
Dopo il lungo studio tassonomico, i due studiosi giungono alla conclusione che la centaurea rinvenuta nel parco naturale di Gallipoli non corrispondeva nè a Centaurea seridis subsp. sonchifolia e neanche a nessuna delle centauree conosciute fino ad oggi. Quella centaurea dal capolino lanuginoso e dal grande fiore rosa-purpureo e dal calice costituito da brattee caratterizzate da una serie di irte e uncinate spine era una nuova specie fino ad ora sconosciuta alla scienza a cui i due studiosi hanno dato il nome di Centaurea akroteriensis!
Il suo nome deriva dal luogo del rinvenimento “Capu te Cutreri”, come riportano vecchie mappe nautiche del 1500, l’odierna Punta Pizzo posta a sud della baia di Gallipoli.
Cutreri deriverebbe dal greco antico Akroterion, parte alta, punta, apice, promontorio. Per i non addetti ai lavori la nuova specie si chiamerà Fiordaliso di Punta Pizzo! Lo studio che ha portato alla determinazione della nuova pianta, dopo essere stato sottoposto alle rigorose valutazioni di referees botanici internazionali è stato finalmente pubblicato il 19 marzo 2020 sulla rivista internazionale Phytotaxa, rivista mondiale di sistematica, botanica e biodiversità.
Presto verrà inserita negli aggiornamenti della cecklist della flora pugliese e nel libro rosso delle specie rare, essendo un endemismo salentino. Una nuova specie botanica per cui si aggiunge alla già ricca flora salentina ed italiana!
Dopo i sobri festeggiamenti per l’importante scoperta, i due studiosi ora si preoccupano che il Fiordaliso di Punta Pizzo, che chissà da quante primavere fiorisce in quei luoghi, venga preservato e continui a rifiorire nel Parco Naturale del Litorale di Gallipoli- Isola di S’Andrea!
“Ci auguriamo”, il desiderio di Gennaio e Manni, “che queste nuove stupende e inimmaginabili scoperte del 2020 in un territorio in gran parte antropizzato possano rafforzare il vincolo e l’importanza delle aree protette e dei parchi naturali che costituisco l’unica tutela dalla cementificazione, dallo sfruttamento irrazionale del territorio e da falsi progetti di riqualificazione ambientale”.
Attualità
Donate 10 sedie a rotelle alla Reception del DEA di Lecce
L’iniziativa dell’Associazione “Cuore e mani aperte” per accompagnare con attenzione, gentilezza e un sorriso sul cuore, tutti coloro che arrivano in Ospedale per cercare risposte che restituiscano la speranza di una vita serena

Cerimonia di consegna per la donazione di 10 sedie a rotelle per la Reception del nuovo Dipartimento Emergenze e Accettazione del Presidio Ospedaliero Vito Fazzi di Lecce.
Le sedie in dotazione al punto accoglienza, infatti, talvolta non risultavano sufficienti a soddisfare le richieste dell’utenza e l’Associazione Cuore e mani aperte OdV, presieduta dal cappellano del nosocomio, don Gianni Mattia, da sempre particolarmente sensibile all’umanizzazione delle cure e degli ambienti ospedalieri, ha provveduto con la donazione odierna.
Alla cerimonia erano presenti la direzione sanitaria del Presidio, dottoressa Patrizia Barone, la direzione amministrativa, dottoressa Sonia Cioffi, il Direttivo e i volontari dell’Associazione.
Tutti i presenti hanno riconosciuto che le 10 sedie a rotelle donate favoriranno l’accessibilità e il comfort dei pazienti in difficoltà motoria temporanea, consentendo loro di raggiungere gli ambulatori/reparti senza sforzi eccessivi e in sicurezza.
“Quando ci si reca in ospedale per una visita, un’emergenza o un ricovero, lo si fa sempre con una tempesta nel cuore. Si vive la speranza di poter star meglio e la paura di perdere la propria quotidianità e autonomia. Noi vorremmo che le emozioni vissute diventassero belle come un fiore che supera l’inverno. Quando la vita ci mette alla prova testando la nostra fede, il nostro coraggio e la nostra forza, può accadere di sentirsi fragili e smarriti. In queste occasioni abbiamo bisogno che qualcuno, prendendoci per mano, ci faccia sentire di non essere soli”, inizia così la dichiarazione di don Gianni Mattia.
“La primavera è alle porte”, prosegue, “il freddo è meno rigido e le strade iniziano a colorarsi con i fiori di campo che rallegrano il nostro sguardo mentre la vita scorre. La primavera risveglia le nostre emozioni e i poeti l’hanno resa poesia. Nel suo rappresentare il risveglio e la rinascita, l’amore, attraverso la sua bellezza, si riveste di essa diventando un gesto d’amore. La vita ci ha condotti su questa strada fatta di sofferenza, ma anche di una delicata forza che ci insegna a tramutarla in speranza, fiducia, sorrisi e amore. In questo poter essere al fianco dei più fragili vi è l’amore incondizionato di tutti coloro che, nel silenzio e nell’umiltà del proprio cuore, donano il proprio 5 per mille, regali di matrimonio, compleanno o ricorrenze varie o semplicemente per rendersi dono in ricordo di un amore che non si può più abbracciare ma condivide ogni nostro respiro. Costoro, eroi silenziosi rendono tutto ciò possibile. A loro va il nostro grazie più sincero”.
L’Associazione Cuore e mani aperte OdV è un ente del Terzo Settore, fondata nel 2001, che opera all’interno del nosocomio leccese da più di venti anni, grazie al sogno e vocazione del cappellano, don Gianni Mattia, che – oltre ad esserne fondatore e presidente – riveste di poesia anche la sofferenza.
Negli ultimi anni si è soffermata con attenzione ad esplorare il concetto della cura che passa anche attraverso l’umanizzazione delle cure e degli spazi ospedalieri.
In questo ambito si inseriscono numerose iniziative: dalla Bimbulanza allo Spazio Benessere, da una Casa di Accoglienza per i parenti dei degenti a diverse umanizzazioni pittoriche di risonanze magnetiche, tac e intere unità operative pediatriche.
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Alessano
OLC e Istituto “Salvemini”, insieme per la sostenibilità
Collaborazione tra aziende e scuola di Alessano per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile

Nasce una nuova collaborazione tra i ragazzi dell’Istituto “Gaetano Salvemini” di Alessano e la OLC di Specchia.
Un progetto per trasformare una vetturetta diesel in un veicolo ecologicamente più sostenibile.
Una collaborazione tra aziende e scuola, per fare rete e mettere insieme esperienze e competenze, che genera confronto e discussione per nuove idee e stimoli che guardano al futuro con passione e grinta.
Le aziende partner coinvolte nel progetto oltre alla OLC SRL (con l’ingegnere Antonio Bramato) sono: Pedone veicoli group di Matteo Pedone; Pizza Ricambi di Lucugnano (Tricase); e l’azienda D’Alessandris.
All’iniziativa, sostenuta dalla dirigente scolastica Chiara Vantaggiato, parteciperanno gli insegnanti del dipartimento di meccanica e meccatronica del “Salvemini”, (Matteo Scarcella, Francesco De Giorgi, Carlo Carrozzi, Massimo Chiarello e Roberto Romano) che accompagneranno nel progetto i loro studenti della classe 4DMM del corso.
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Attualità
Solidarietà… femminile alla sindaca di Specchia
Freschi di celebrazioni sulla Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne riceviamo e pubblichiamo un intervento di Francesca Sodero, già consigliera comunale a Tricase, a sostegno della prima cittadina Anna Laura Remigi «il cui operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità».

Dopo la sentenza del TAR di Lecce che ha chiuso l’annosa vicenda di un’agenzia funebre, Specchia è teatro dell’ennesima polemica tra post della prima cittadina e taluni commenti non propriamente urbani.
Anzi a detta di chi ci scrive «schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente».
Di seguito lo scritto di Francesca Sodero.
«Ci risiamo, non appena una donna dimostra valore, tenacia e coraggio, puntualmente il suo operato diventa bersaglio del becero maschilismo che ancora striscia nel sottobosco delle nostre comunità.
Sono solo i colpi di coda di una mentalità in declino e non devono destare molta preoccupazione; tuttavia, è nostro dovere alzare la voce per farli apparire per quello che sono: schizzi di fango che la società è in grado di lavare via velocemente.
Alla sindaca di Specchia Anna Laura Remigi, la cui vivace azione politica nel segno del cambiamento e della legalità ha scatenato sin dall’insediamento i commenti più volgari sulla sua persona e sulla sua vita privata, esprimo per prima cosa la mia piena solidarietà come donna.
Soprattutto, però, vorrei manifestarle la mia incontenibile gioia nel ritrovarla sempre più combattiva e determinata, ogniqualvolta le aggressioni sessiste tentano di sminuirne i risultati amministrativi e politici, come accaduto negli ultimi giorni.
Sono certa che dover fare i conti con queste manifestazioni di un’umanità che ancora stenta ad elevarsi le procurino intima sofferenza, non fosse altro perché oscurano i risultati e i sacrifici, mettendo il carico sulla fatica, che una donna già sostiene in misura doppia rispetto ai colleghi uomini.
Coloro che ci sono passate lo sanno bene che trasformare questa intima sofferenza in testimonianza, reazione e istanza politica, è uno sforzo non banale che può facilmente intaccare la propria solidità interiore.
Allora è compito di tutti noi sostenere questa solidità e questo coraggio alzando ancora una volta la nostra voce di ferma condanna contro chi ancora oggi insulta le donne per nascondere la propria incapacità di fronteggiarle alla pari sul piano politico, amministrativo e lavorativo.
Grazie Anna Laura, avanti sempre a testa alta!»
Francesca Sodero
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