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Taviano

Stalking: la persecuzione del XXI secolo

L’occasione era troppo ghiotta per farcela sfuggire, quella di incontrare uno dei massimi criminologi italiani ed europei in una delle sue poche presenze nella sua amata Taviano

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Andrea Feltri (a sx) con il nostro Giuseppe Aquila


L’occasione era troppo ghiotta per farcela sfuggire, quella di incontrare uno dei massimi criminologi italiani ed europei in una delle sue poche presenze nella sua amata Taviano. Andrea Feltri, 52 anni, vanta numerose pubblicazioni e collaborazioni con le più importanti università italiane ed europee come Londra, Bruxelles, Parigi. Attualmente è Presidente dell’Associazione “Accademia delle Scienze Psico – Criminologiche e Criminalistiche di Padova”. Esperto di sette sataniche, ha anche collaborato con le forze dell’ordine italiane su molti casi di patologia criminale come i serial killers. Con lui abbiano parlato di uno dei fenomeni maggiormente in evoluzione in questo periodo storico, lo “Stalking”, reato per il quale sono previste pene molto dure.


Professor Feltri, cos’è lo Stalking?


“Lo Stalking, ovvero la “sindrome del molestatore assillante”, è un termine di lingua anglofona che indica una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo che affligge un’altra persona, perseguitandola ed ingenerando stati di “ansia e paura”, che possono arrivare a comprometterne il normale svolgimento della quotidianità. Letteralmente stalking significa “fare la posta”, si manifesta attraverso una serie di comportamenti basati sulla comunicazione e/o sul contatto, ma in ogni caso connotati dalla ripetizione, insistenza e intrusività. In altri termini, è un insieme di molestie essenzialmente psicologiche che si esplica con comportamenti persecutori, atteggiamenti minacciosi e di controllo nei confronti di una o più persone. Di conseguenza, tali agiti generano nella vittima paura, ansia e preoccupazione, ne violano la privacy e possono rappresentare un pericolo per l’incolumità personale. La persecuzione avviene solitamente mediante reiterati tentativi di comunicazione verbale e scritta, appostamenti ed intrusioni nella vita privata”.


Le vittime dello stalking sono donne o anche uomini?


“Generalmente per una persona essere amata è un bisogno superiore a quello di amare, senza però arrivare… all’ossessione”. Lo stalking può nascere come complicazione di una qualsiasi relazione interpersonale e pertanto chiunque può esserne vittima. Le vittime di questi atti intrusivi e persecutori interessano chiunque e di entrambi i sessi. Ci sono persone, e intendo donne e uomini, che nel loro percorso di vita hanno, sfortunatamente, trovato chi le ha corteggiate in modo insistente, oppure, anche solo per poco tempo, importunate in autobus, al bar ed in altri luoghi pubblici, presentandosi, guarda caso, “sempre” nei momenti in cui queste erano presenti. A volte si ritiene una mera casualità trovare questi soggetti nei posti che solitamente si frequenta, come ad un bar a prendere un caffè, o magari nello stesso bus per recarsi a fare la spesa, oppure al lavoro. Ma tutto ciò che sembra all’inizio del tutto casuale, a volte cambia aspetto e diventa una vera e propria  “ossessione”.


Quanto è diffuso questo fenomeno in Italia?


Da una nota del 2009 dell’ex Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, in Italia le denunce sono state quasi cinquemila e gli arresti ottocento. Da una ricerca dell’O.N.S. (Osservatorio Nazionale sullo Stalking)  un italiano su cinque ne è o ne è stata vittima. Per il 75%, le vittime sono donne, anche se sono in crescita le richieste d’aiuto da parte degli uomini. All’O.N.S  le richieste di sostegno da parte di vittime maschili sono passate dal 10 al 25%. Quindi la maggioranza dei comportamenti assillanti viene messa in atto da partner o ex-partner di sesso maschile con un’età compresa tra i 18 ed i 25 anni (il 55% dei casi) quando la causa è di abbandono o di amore respinto o superiore ai 40-45 anni quando ci si trova di fronte ad una separazione o ad un divorzio. Ad ogni modo, bisogna comunque tener conto del fatto che queste percentuali sono basate sulle denunce e segnalazioni che le vittime hanno fatto e, pertanto, non tiene conto della presenza del cosiddetto numero oscuro”.


Internet favorisce questi comportamenti ossessivi?


Senza ombra di dubbio, anche la scelta di “colpire” attraverso  internet (cyberstalking), mediante posta elettronica e Facebook, sta aumentando vertiginosamente, perché permette al molestatore di infastidire la vittima in qualsiasi momento, velocemente e a basso costo, restando nell’anonimato. Una definizione universale condivisa e codificata di questa molestia non vi è ancora, ma la caratteristica peculiare è  quella di una persecuzione ossessiva che sostanzialmente ricalca i comportamenti fastidiosi o minacciosi che vengono commessi dal molestatore nella vita reale (come pedinare una persona, fare innumerevoli telefonate, ecc.) con la differenza che le succitate condotte vengono  “traslate” nel mondo virtuale”.


Cosa spinge lo stalker a comportarsi cosi?

Ripeto, le cause di questi atteggiamenti patologici possono essere diverse, ma spesso si traducono in casi di abbandono o di amore respinto (le vittime più giovani) o per separazione o divorzio. Il movente sembra essere dato dal fatto che lei/lui volesse lasciarlo e che lui/lei non accettasse questa separazione. Sicuramente da un punto di vista psicologico, una personalità debole o non ancora ben formata e che, per la paura di essere abbandonata, magari come ripetizione di esperienze infantili precoci di separazioni avvenute, si lega in maniera ossessiva a qualcuno. Lo stalker, quindi, sviluppa disturbi relazionali legati ad eventi traumatici e che manifestano un gran bisogno di affetto. Inoltre è stato constatato che circa il 58% del campione delle persone che agiscono con condotte moleste e violente ha vissuto almeno una volta nella sua vita un abbandono, una separazione o un lutto di una persona cara non elaborato. Si sottolinea quindi la possibile esistenza e persistenza nel soggetto stalker di un modello di attaccamento insicuro, per cui il soggetto non può fare a meno dell’altra persona, la quale diventa funzionale per la propria esistenza. L’attaccamento non è altro che la tendenza della persona a strutturare dei legami affettivi con persone significative, la cui perdita può produrre disagi emotivi e disturbi di personalità, sia nel bambino che nell’adulto. Lo stile di attaccamento è una relazione importante che si struttura tra il bambino e la persona che si prende cura di lui, ed è sicuramente la matrice delle relazioni che strutturerà nell’arco della sua vita”.


Pertanto, secondo lei, quale deve essere l’atteggiamento migliore per scoraggiare il “molestatore”?


Non è possibile generalizzare facilmente delle modalità comportamentali di difesa che devono essere adattate alle circostanze e alle diverse tipologie di persecutori. Innanzitutto, inutile negare il problema. Spesso, dal momento che nessuno vuole considerarsi una “vittima”, si tende a evitare di riconoscersi in pericolo, finendo per sottovalutare il rischio e aiutando così lo stalker. Il primo passo è allora sempre quello di riconoscere il problema e di adottare delle precauzioni maggiori rispetto a quelle adottate dalle persone che non hanno questo problema. Occorre informarsi sull’argomento e comprendere i rischi reali, seguendo dei comportamenti volti a scoraggiare, quando è possibile, gli atti di molestia assillante, quindi, evitare che il soggetto passivo si cristallizzi nella figura di “vittima” nei riguardi del persecutore. Se le molestie sono telefoniche, non cambiare numero. Anche in questo caso, le frustrazioni aumenterebbero la motivazione allo stalking. È meglio cercare di ottenere una seconda linea, lasciando che la vecchia linea diventi quella su cui il molestatore può continuare a telefonare, magari mentre azzerate la suoneria e rispondete gradualmente sempre meno. Per produrre prove delle molestie continue alle forze di polizia, non lasciarsi prendere dalla rabbia o dalla paura e raccogliere più dati possibili delle stesse. Inoltre sarebbe utile mantenere sempre a portata di mano un cellulare in più per chiamare in caso di emergenza”.


I casi di stalking riguardano solo le coppie?


Assolutamente no. E’ una realtà di tipo “trasversale”. Sempre dai dati presentati dall’Osservatorio Nazionale sullo Stalking, nel 55% dei casi gli “atti persecutori” si manifestano nelle relazioni di coppia, nel 25% dei casi nei rapporti di condominio, nel 15% dei casi sul lavoro, a scuola o all’università, e nel restante 5% dei casi in famiglia nel rapporto genitori-figli o tra fratelli e sorelle”.


Fino a che punto può arrivare uno stalker?


Purtroppo la vittima, a seguito di questi eventi persecutori, rischia di conservare a lungo delle vere e proprie ferite indelebili. In base al tipo di atti subiti e alle emozioni sperimentate possono determinarsi stati d’ansia e problemi di insonnia o incubi, sino a giungere ad un serio quadro clinico di Disturbo Post Traumatico da Stress. Se rifiutato, lo stalker si mostra aggressivo, minaccia, inveisce contro la vittima, ne danneggia oggetti, può arrivare al punto di ledere fisicamente la stessa, sconfinando spesso con la possibilità omicidiaria”.


Cosa prevede la legislazione attuale?


In diversi Paesi del mondo lo stalking è considerato reato. In Italia le condotte tipiche dello stalking sono punite, con la reclusione da sei mesi a quattro anni, dal reato denominato dal codice penale “atti persecutori” (art. 612-bis c.p.). Tale reato è stato introdotto nel nostro Paese con il D.L. 23 febbraio 2009, n. 11, successivamente convertito in legge 23 aprile 2009, n. 38, promosso dal Ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna. Esso costituisce una sorta di completezza della già esistente norma sulla violenza privata: delinea, infatti, in modo più specifico la condotta tipica del reato e richiede che tale condotta sia reiterata nel tempo e tale da «cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura» alla vittima”.


Giuseppe Aquila


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Taviano: Il Barbiere di Siviglia

Opera Pocket in piazza San Martino: domenica 11 agosto, l’opera buffa di Gioachino Rossini, promossa dall’Accademia Thymòs per la rassegna “Borgo in Scena”

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In Piazza San Martino a Taviano, nell’ambito della rassegna di eventi dell’estate tavianese, andrà in scena l’opera buffa di Gioachino Rossini, “Il Barbiere di Siviglia”, promossa dall’Accademia Thymòs e in collaborazione con il Consiglio Regionale Puglia, Comune di Taviano e Accademia della Minerva.

Il capolavoro di Rossini verrà rappresentato domenica 11 agosto, dalle ore 21, in formato di opera pocket: una piccola orchestra, una voce narrante e sei protagonisti che si dividono la scena, in una stimolante e spettacolare commistione tra canto, melodie e voci. Un evento unico, volto ad avvicinare il pubblico all’opera lirica e a diffondere così la cultura musicale, attraverso uno spettacolo più facilmente fruibile dallo spettatore.

Un’opera che vedrà la partecipazione di artisti di caratura nazionale, quali Luciano Matarazzo (Figaro), Vincenza De Rinaldis (Rosina), Federico Buttazzo (Conte d’Almaviva), Giorgio Schipa (Don Bartolo), Michele Antonetti (Don Basilio), Giulia Maggio (Berta), accompagnati da Pier Paolo del Prete (violino I), Alessia Chirizzi (violino II), Gabriele Musio (violoncello), Luigi Bisanti (flauto), Bruno Trianni (glarinetto), guidati dal M° Valerio De Giorgi (pianoforte e concertazione). Narrazione di Deborah De Blasi.

L’evento è inserito all’interno della rassegna musico-teatrale “Borgo in scena”, giunta alla quinta edizione e curata da Accademia Thymòs, sotto la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis, in collaborazione con Accademia della Minerva, Consiglio Regionale della Puglia, Témenos Recinti Teatrali e Officine Arca APS.

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Salent.Eat – Street Food Festival a Taviano

In programma venerdì 2 e sabato 3 agosto, presso i Giardini di Marinella. Due serate ricche di spettacoli live, area gonfiabili gratuita per bambini e area street food. Gli spettacoli live: Bar Italia e I MalfAttori

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È stato presentato questa mattina a Palazzo Adorno Salent.Eat – Street Food Festival, manifestazione organizzata dall’Associazione Neroghi “T. Carluccio”, in collaborazione con il Comune di Taviano, Galattica Rete Giovani Puglia e con il patrocinio della Provincia di Lecce.

Finalità e programma dell’evento sono stati illustrati da Antonella Previtero, presidente del consiglio comunale di Taviano, Flavio Corina, referente operativo Sportello Galattica Taviano, Chiara Corina, presidente Associazione Neroghi “T. Carluccio”, Giancarlo Marti, Youth Worker Galattica.

La seconda edizione di Salent.Eat – Street Food Festival, in programma venerdì 2 e sabato 3 agosto, presso i Giardini di Marinella a Taviano, è inserita nella programmazione delle attività previste nell’ambito del progetto regionale “Galattica Rete Giovani Puglia”, iniziativa della Regione Puglia, a cura della Sezione Politiche Giovanili e di ARTI, con l’obiettivo di fornire ai giovani pugliesi servizi per l’attivazione e la promozione di azioni di animazione territoriale, all’interno di spazi pubblici (“nodi”), già destinati ad accogliere iniziative a favore del mondo giovanile.

«È un’iniziativa», spiega Antonella Previtero, presidente del consiglio comunale di Taviano, «resa possibile grazie ad un’azione sinergica instauratasi tra pubblico e privato, che si colloca nelle attività previste dal progetto Galattica. La seconda edizione di Salent.Eat andrà a interessare i “Giardini Marinella”, una struttura periferica del nostro Comune, che abbiamo reso fruibile e fatto tornare a nuova vita. Obiettivo quello di far vivere le nostre periferie, e creare benessere per i nostri cittadini».

Saranno due serate ricche di spettacoli live, area gonfiabili gratuita per bambini e area street food con la presenza di diverse postazioni (frutta, gelati, crepes e zucchero filato, panini, carne arrosto, pesce alla griglia).

Il programma degli spettacoli live prevede: venerdì 2 agosto Bar Italia (spettacolo ad ingresso libero); sabato 3 agosto, tanto divertimento con Smile Starter 204 de I MalfAttori (spettacolo con posto a sedere).

 

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A Mancaversa sbarcano Le Troiane

Parco Jonico, martedì 23 luglio, dalle 21. La tragedia di Euripide in chiave moderna, promossa dall’Associazione Culturale Vittorio Bachelet e da Témenos Recinti Teatrali con la regia di Marco Antonio Romano. Rivisitazione ispirata al conflitto contemporaneo tra Palestina e Israele, in cui le sofferenze e le ingiustizie subite dalle donne troiane appaiono come terreno fertile di riflessione sulle devastazioni che spesso le guerre moderne infliggono a persone innocenti

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La tragedia in un atto di Euripide realizzata in chiave moderna e con la regia di Marco Antonio Romano e promossa dall’Associazione Culturale Vittorio Bachelet e da Témenos Recinti Teatrali nel cartellone estivo di Taviano e marina.

Le Troianeandrà in scena martedì 23 luglio, dalle 21, presso il Parco Jonico, a conclusione del corso “Psicoteatro” 2023/2024.

Si tratta di una rivisitazione ispirata al conflitto contemporaneo tra Palestina e Israele, in cui le sofferenze e le ingiustizie subite dalle donne troiane appaiono come terreno fertile di riflessione sulle devastazioni che spesso le guerre moderne infliggono a persone innocenti.

L’evento, inserito nella stagione estiva Sere d’Estate a Mancaversa e Taviano, in collaborazione con la Società Operaia “G. Garibaldi”, fa parte anche della rassegna musico-teatrale “Borgo in scena”, giunta alla sua quinta edizione e curata da Accademia Thymòs, sotto la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis, in collaborazione con Accademia della Minerva, Consiglio Regionale della Puglia, Témenos Recinti Teatrali e la compagnia Finibus Terrae Teatro.

GLI INTERPRETI

POSEIDONE – Antonio Rizzo

ATENA – Barbara Panico

ECUBA – Maria Teresa Lezzi

IPPOLITO, MILITARE – Stefano Massaro

FEMIO, MILITARE – Marcello Orlando

TALTIBIO, ARALDO GRECO – Davide Bruno

EUMENEO, SUO PORTAVOCE – Samuele De Pascali

CASSANDRA – Anna Maria Bianco

ANDROMACA – Giovanna Capone

MENELAO – Lucio Aretano

ELENA – Beatrice Bianco

PRIGIONIERE TROIANE – Gloria Parisi, Giulia Botrugno, Chiara Scarlino, Angela Portaccio, Miriam De Ventura, Suami Solombrino, Raffaella De Gennaro.

 

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