Taviano
Taviano: manifestazione di chiusura delle attività del Centro Eurisko – Progetto Miranda
Venerdì 13 novembre, alle 18, presso la sala polifunzionale “A. Ria” di Palazzo Marchesale “De Franchis”, si terrà la cerimonia informale di chiusura delle attività del Centro Eurisko. Un resoconto pubblico che ripercorrerà le fasi salienti del percorso di attuazione del progetto Miranda (Progetto Miranda – d.p.r 309/90). La serata si aprirà con il saluto delle autorità impegnate nell’iniziativa, in primis il sindaco di Taviano, Salvatore D’Argento, il quale, in più occasioni, ha ribadito “l’importanza degli interventi volti a favorire la crescita sociale dei giovani, che rappresentano non solo la forza attiva presente della nostra comunità, ma anche e soprattutto coloro che devono prendere in mano le redini del futuro partecipando attivamente alle opportunità di crescita civica”. A seguire, interverrà il consigliere delegato per le Politiche Giovanili, Germano Santacroce, che, inoltre, evidenzia il ruolo rivestito dal centro giovanile nella realtà tavianese affermando che: “Eurisko è un potenziale strumento d’integrazione sociale. Un sollecitatore di vivacità culturale, che stimola l’interesse e l’attivismo dei giovani. La numerosa partecipazione dei ragazzi alle attività svolte è un risultato che ci gratifica e ci sprona a proseguire con nuovi ed interessanti interventi nel 2010 e negli anni futuri”. Nel corso dell’incontro parteciperanno con le loro testimonianze il Vicesindaco e Assessore ai Servizi Sociali, Giovanni Piccinno; per la cooperativa arcobaleno Giovanni Aventaggiato e Salvi Greco; la tutor del centro Eurisko, Manola Garzia, ed i ragazzi che hanno frequentato i laboratori del progetto. Questa serata sarà anche l’occasione per la distribuzione del calendario 2010 sui 3 anni di attività del Centro Eurisko e per la visione in anteprima del dvd di sociologia visuale realizzato dallo staff del centro, sul tema dei valori giovanili.
Appuntamenti
Taviano, Concerto di Natale
Domenica 15 dicembre, presso la Parrocchia Santuario B.V.M. Addolorata (start ore 19), spettacolo di musica e voci
“Concerto di Natale”, è uno spettacolo di musica e voci che vedrà esibirsi il soprano Simona Gubello, il mezzosoprano Vincenza De Rinaldis, il tenore Federico Buttazzo, il baritono Giorgio Schipa, la voce Myriam Baglivo, accompagnati al pianoforte dal Maestro Valerio De Giorgi e all’arpa dal Maestro Anna Maggio, mentre la voce recitante sarà quella di Fabio Rubino. Presenterà Deborah De Blasi.
Appuntamento domenica 15 dicembre, alle ore 19, presso la Parrocchia Santuario B.V.M. Addolorata di Taviano.
L’evento, inserito nel cartellone Natale a Taviano, inoltre, fa parte della rassegna musico-teatrale “Borgo in scena”, giunta alla sua quinta edizione e curata da Accademia Thymòs, sotto la direzione artistica di Vincenza De Rinaldis, in collaborazione con Accademia della Minerva, Témenos Recinti Teatrali, Finibus Terrae Teatro, Officine Arca e Pavana Aps, con il contributo finanziario del Consiglio regionale della Puglia.
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Attualità
Autovelox, telelaser e postazioni fisse di dicembre
Sono disponibili i calendari dei controlli sulle strade provinciali che saranno effettuati dalla Polizia provinciale, tramite autovelox, telelaser e postazioni fisse, nel mese di dicembre.
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Attualità
Taviano: il rispetto si impara a scuola
Abbraccio corale contro la violenza di genere. Gli studenti di terza media dell’Istituto Comprensivo di Taviano hanno incontrato Imma Rizzo, la mamma di Noemi Durini, e riflettuto sul dramma del femminicidio
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, l’Istituto Comprensivo di Taviano ha vissuto un momento di profonda riflessione e commozione. Gli alunni delle classi terze della scuola secondaria di primo grado hanno avuto l’opportunità di incontrare Imma Rizzo, madre di Noemi Durini, giovane vittima di femminicidio, accompagnata dall’avvocata Valentina Presicce e dalla psicologa del Centro Antiviolenza Silvia Olive.
L’evento, fortemente voluto dal dirigente scolastico Ivano De Luca, ha rappresentato un’occasione unica per sensibilizzare i giovani su un tema drammaticamente attuale.
Il momento più toccante è stato il racconto di mamma Imma, che ha ripercorso la vita di Noemi, l’adolescente di Specchia, intrappolata in una relazione tossica e soffocante con un fidanzato che, accecato dal possesso e dalla violenza, l’ha uccisa.
Con parole semplici e cariche di dolore, ma anche di straordinaria forza, Imma ha offerto ai ragazzi una testimonianza diretta del devastante impatto del femminicidio, mettendo in guardia contro i segnali di un amore malato.
L’intera comunità scolastica ha reagito con grande partecipazione, stringendosi simbolicamente e fisicamente attorno a mamma Imma in un abbraccio che ha unito studenti, insegnanti e personale scolastico.
«Questi incontri servono a educare le giovani generazioni, a far sì che comprendano che l’amore non può essere possesso e che non ci deve mai essere spazio per la violenza», ha sottolineato il dirigente scolastico De Luca.
A supportare il messaggio di Imma, gli interventi qualificati dell’avvocata Valentina Presicce e della psicologa Silvia Olive, che hanno offerto ai ragazzi strumenti utili per riconoscere e affrontare situazioni di pericolo.
L’avvocata Presicce ha spiegato «l’importanza di denunciare episodi di violenza», mentre la psicologa Olive ha sottolineato «il ruolo cruciale del dialogo e della consapevolezza emotiva nelle relazioni interpersonali».
«Educare al rispetto e alla consapevolezza emotiva è un dovere della scuola, della famiglia e della società», ha aggiunto De Luca», «la scuola, infatti, non è solo un luogo di apprendimento, ma anche uno spazio in cui costruire le basi di una società più giusta e rispettosa. L’incontro con mamma Imma e i professionisti intervenuti ha lasciato un segno indelebile nei ragazzi, un’esperienza che va oltre le parole e che, si spera, contribuirà a formare una generazione capace di dire “no” a qualsiasi forma di violenza».
«Un messaggio che, come un seme», conclude il dirigente scolastico, «potrà germogliare nei cuori dei giovani, rendendoli uomini e donne consapevoli, pronti a costruire un futuro in cui amore significhi rispetto e non possesso».
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