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Tricase

A.V.O. Tricase: Erminio nuovo presidente

Lo scorso 21 novembre l’A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) “Agape” di Tricase ha rinnovato i suoi organismi associativi. Il prof. R. Romeo Erminio è stato eletto

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Lo scorso 21 novembre l’A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) “Agape” di Tricase ha rinnovato i suoi organismi associativi. Il prof. R. Romeo Erminio è stato eletto nuovo presidente. Queste le altre cariche: Renato Elia vice presidente; Eufemia Errico – Chiuri segretaria; Andrea Musio tesoriere; Anastasia Izzo, Carlo Bleve e Lucia De Francesco consiglieri. Il neo presidente Erminio, nel porgere i suoi ringraziamenti ai soci per la fiducia accordatagli, li ha invitati “a spendere insieme tutte le energie perché l’Associazione possa adempiere pienamente i suoi obiettivi”. Ed ha poi ricordato che “l’Associazione, in obbedienza al Vangelo, deve realizzare un servizio organizzato, qualificato e gratuito verso i degenti ospedalieri e delle altre strutture sanitarie del territorio, onde lenire le loro sofferenze, isolamento e noia”.

Appuntamenti

Lavari in festa a Tricase: Wine & Spirits nella nuova piazza

Percorsi di degustazione a Sud con gastronomia, vini, musica ed anche una masterclass

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“Lavari in festa” a Tricase con un nuovo grande evento proposto dalla parrocchia di Sant’Antonio con il patrocinio della Città di Tricase.
È “Wine & Spirit experience: percorsi di degustazione a Sud”, appuntamento in programma per il prossimo mercoledì 7 agosto.
Un nuovo format che mira a diventare un contenitore culturale, un piccolo festival in cui diventino protagonisti musica, libri, arte, e artigianato. Allo scopo di connotarsi ed imporsi tra gli eventi estivi più attesi della Città di Tricase.
Questa prima edizione, ideata in collaborazione con l’enoteca Melacotogna di Salve e di Compagnia dei Vinai, sarà una vera experience sensoriale, con i colori e i profumi
dei vini delle migliori Cantine salentine, gli aromi dei rum tra i più pregiati e i sapori
dei piatti tipici salentini, il tutto accompagnato dalla buona musica dei Black&Gold.
 Sarà possibile vivere un percorso di degustazione di vini, accompagnati da esperti sommelier, e partecipare ad una masterclass su rum e cioccolato. Non mancheranno gli stand gastronomici.
L’evento rientra tra le proposte di Tricase Destinazione Autentica 2024, promosso dalla vicesindaca con delega alla Cultura Francesca Longo, che in merito ha commentato: “ Ringrazio la Parrocchia di Sant’Antonio ed il suo Comitato Festa per aver unito da subito alla brillante idea la grande voglia di cimentarsi in una nuova avventura. Siamo felici di sostenere questo nuovo e bellissimo evento per lo spirito e la forza di volontà che ne accompagnano la realizzazione: fattori che, ben spesi, permettono a ciascuno di noi di rendere sempre più viva e più bella la nostra città”. 
Il sindaco Antonio De Donno ha aggiunto: “Questa piazza, che fino a poco tempo fa era poco più che un ampio parcheggio, è un’opera tanto attesa negli anni in zona Lavari. Oggi è un piccolo parco, un vero salottino che abbiamo di recente abbiamo consegnato alla cittadinanza. E’ bello sapere che il quartiere e la parrocchia si sentano da subito partecipi della sua vitalità e del suo ruolo di aggregazione, dando vita ad un nuovo format che, sono sicuro, porteremo avanti negli anni“.
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Attualità

In Puglia oltre 10mila esercizi ricettivi. 302mila posti letto

In particolare, si contano 49 alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; 418 hotel 4 stelle; 415 hotel 3 stelle; 77 hotel 2 stelle; 30 hotel con 1 stella; 81 residenze turistico-alberghiere per un totale di 1.070 alberghi…

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Cresce l’offerta ricettiva nelle province e nei comuni pugliesi

In Puglia oltre 10mila strutture alberghiere ed extra-alberghiere. Posti letto a quota 302mila

La Puglia ha un’offerta turistica rappresentata da oltre 10mila esercizi ricettivi. Per la precisione, si contano 10.133 unità tra strutture alberghiere ed extralberghiere. È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto da Davide Stasi, che ha elaborato i dati più aggiornati sugli hotel, bed & breakfast, case vacanze ed alloggi in affitto, agriturismi, campeggi e villaggi turistici, case per ferie, ostelli per la gioventù.

In particolare, si contano 49 alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso; 418 hotel 4 stelle; 415 hotel 3 stelle; 77 hotel 2 stelle; 30 hotel con 1 stella; 81 residenze turistico-alberghiere per un totale di 1.070 alberghi. Di questi ben 338 sono ubicati in provincia di Lecce; 292 in quella di Foggia; 185 in quella di Bari; 110 in quella di Brindisi; 101 in quella di Taranto e 44 in quella di Barletta-Andria-Trani.

I posti letto sono 110.540, le camere 46.136 e 45.888 bagni.

Sempre in Puglia, l’offerta turistica si amplia con le strutture extra-alberghiere: 5.001 alloggi in affitto gestiti in forma imprenditoriale; 3.033 bed & breakfast; 774 agriturismi; 223 campeggi e villaggi turistici; 25 case per ferie e 7 ostelli per la gioventù, per un totale di 9.063 unità.

Di questi ben 2.932 sono ubicati in provincia di Lecce; 2.560 in quella di Bari; 1.211 in quella di Foggia; 915 in quella di Brindisi; 914 in quella di Taranto e 531 in quella di Barletta-Andria-Trani. I posti letto sono ben 191.242.

Sommando i posti letto delle strutture alberghiere si raggiunge quota 301.782.

«La Puglia – spiega il data analyst Davide Stasi – ha accelerato, negli ultimi anni, una specializzazione produttiva basata sul turismo. Si rileva, infatti, una significativa crescita del numero delle imprese nei settori della ricettività, della ristorazione, del terziario e dei servizi. Anche per valorizzare il nostro patrimonio di inestimabile valore: uno «scrigno» di beni materiali ed immateriali. È una terra ricca di storia, di arte, di cultura e di tradizioni, ma non solo. Di generazione in generazione sono state tramandate conoscenze e competenze.

Lo studio analizza le caratteristiche e le tendenze del settore turistico nelle province e nei comuni pugliesi. Il comparto registra un trend di crescita costante soprattutto nell’ultimo decennio. Oggi si parla molto di turismo sostenibile – aggiunge Stasi – I prodotti turistici sostenibili sono quelli che agiscono in armonia con l’ambiente, la comunità e le culture locali, in modo tale che essi siano i beneficiari e non le vittime dello sviluppo turistico.

Il turismo ecosostenibile guarda quindi al futuro: si tratta di un insieme di pratiche e scelte che non danneggiano l’ambiente e favoriscono uno sviluppo economico durevole, non danneggiando i processi sociali locali, ma contribuendo al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Economia, Etica e Ambiente sono i principi fondamentali su cui si basa il turismo sostenibile.

Di contro, i pugliesi investono ancora troppo poco nella qualità dei servizi resa ai propri ospiti e, pertanto, la redditività non può che restare bassa: è questo il tema cruciale da affrontare per lo sviluppo della Puglia. Intraprendendo un percorso sostenibile, sia dal punto di vista finanziario che da quello ambientale, occorre perseguire un modello di sviluppo che possa far incrementare i ricavi e gli utili delle aziende.

Solo così si potranno prevedere nuovi investimenti e, conseguentemente, creare occupazione stabile e non solo stagionale.

Se gli arrivi e le presenze, anno dopo anno, stanno aumentando, con percentuali di crescita sempre più elevate, il dibattito deve ruotare non più sul maggiore afflusso di altri visitatori, quanto sugli strumenti da utilizzare per rafforzare il nostro tessuto imprenditoriale – sottolinea Stasi – Già da tempo, principalmente nel periodo estivo, la Puglia è frequentata da turisti provenienti da tutto il mondo. Forse, nei periodi più caldi, è anche troppo affollata. Tuttavia, i ricavi degli operatori del settore turistico non crescono di pari passo.

Se a fronte di migliaia e migliaia di arrivi non si riscontrano ritorni economici altrettanto eclatanti, allora vuol dire che il modello di fare impresa non è redditizio come dovrebbe. O meglio, vuol dire che la nostra offerta turistica non è così matura da garantire buoni profitti. Questa debolezza è confermata anche dai numerosi commenti – fa notare Stasi – da una parte, gli imprenditori lamentano una scarsa programmazione, avviata dagli enti preposti, che in alcuni ambiti viene considerata lacunosa, se non del tutto assente.

Gli stessi evidenziano anche di essere lasciati da soli e di doversi spesso affidare al caso. Dall’altra parte, invece, i Comuni e i Gruppi di azione locale (Gal) chiedono una maggiore professionalità da parte degli operatori del settore. In questo rimpallo di responsabilità, non si può che invitare i titolari di ditte individuali e i soci di società di capitali o persone, cooperative o consorzi, a «fare rete» nel loro stesso interesse, al fine di rafforzare l’attività di lobbying che solo in Italia ha da sempre avuto un’accezione negativa, ma in realtà bisogna intenderla come un gruppo di persone legate da interessi comuni che si riuniscono per ottenere provvedimenti a sostegno della propria categoria.

Per competere sul mercato – chiosa Stasi – le imprese turistiche hanno bisogno di investimenti, delle opportune competenze manageriali e gestionali, nonché di un’adeguata formazione del personale. Ormai, non bastano più o la passione o la simpatia o la buona volontà, se si vuole realmente che il turismo possa risultare trainante per l’economia locale.

Il turismo deve essere opportunamente gestito, con l’obiettivo di generare valore nel tempo sia a vantaggio delle imprese quanto per il territorio nel suo insieme in un processo più ampio di pianificazione e sviluppo territoriale».

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Attualità

Piano ospedaliero, aumentano il numero dei posti letto, restano le criticità

Accogliamo favorevolmente tale decisione che inverte il precedente trend di contrazione di Ospedali e PL, sebbene rimaniamo fortemente perplessi su alcune problematiche…

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Apprendiamo che la Giunta regionale pugliese ha deliberato nell’ambito del “piano ospedaliero” un aumento dei posti letto (PL) pari a 1500, dedicati – per quanto riguarda la nostra Provincia – al Pronto Soccorso del DEA di 2° livello e al P.S. di Tricase, alle lungodegenze e alle riabilitazioni (l’81,3% dei PL a strutture private).

Accogliamo favorevolmente tale decisione che inverte il precedente trend di contrazione di Ospedali e PL, sebbene rimaniamo fortemente perplessi su alcune problematiche:

  • Vi sono numerose strutture che avrebbero bisogno di maggiore attenzione e di incremento di PL, in particolare, ma non solo, quelle in cui è prevista l’implementazione di un’attività universitaria, che non può assolutamente ridimensionare, ma anzi deve valorizzare le strutture ospedaliere esistenti, che rappresentano già reali riferimenti assistenziali di grande valore culturale.
  • Vengono, come d’abitudine, trascurate le strutture ospedaliere “periferiche”, che garantiscono la funzionalità del sistema e della rete.
  • Vi sono molti posti letto presenti solo “sulla carta”, mai realmente realizzati (Chirurgia vascolare, Gastroenterologia al P.O. “Fazzi”, ecc.), con gravi disagi, contraddizioni e difficoltà.
  • La problematica centrale è però la considerazione che i “PL” sono realtà differenti da un “letto”, sia pure con la presenza di strutture annesse. Essi comportano in primo luogo che vi sia, finalmente, la disponibilità di Medici, Infermieri, OSS, personale sanitario e amministrativo adeguati alla struttura cui dedicarli. Da questo punto di vista rimane sempre un grande vuoto! Naturalmente non si tratta solo di indire concorsi, ma di rendere “attraente” il posto bandito (dal punto di vista economico, della sicurezza, del ruolo sociale, ecc.).

Solo agendo in questi termini si possono dare risposte più adeguate e meno pubblicitarie per la salute dei cittadini, per ridurre le attese, per garantire universalità, sicurezza e accesso alle cure.

Donato DE GIORGI – (Presidente Ord. dei Medici, Lecce)

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