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Alessano

Assistenza Domiciliare Premium per il Capo di Leuca

Finanziato dall’INPS, il progetto è rivolto sia ad adulti che a minori che vivono una condizione di non autosufficienza nei Comuni di Acquarica , Alessano, Castrignano del Capo, Corsano, Gagliano, Miggiano, Montesano, Morciano di Leuca, Patù, Presicce, Salve, Specchia, Tiggiano, Tricase, Ugento

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Finanziato dall’INPS – Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP e mirato ad assistere a domicilio, presso strutture residenziali e/o scuole, dipendenti e pensionati pubblici e/o loro familiari di primo grado, è stato istituito il progetto Home Care Premium 2014 (dal primo marzo al 30 novembre 2015).


asistenza domiciliareIl progetto è rivolto sia ad adulti che a minori che vivono una condizione di non autosufficienza (soggetti non autonomi nello svolgere una o più attività quotidiane di natura personale o sociale all’interno o all’esterno del proprio domicilio e che necessitano dell’aiuto regolare di una persona) residenti in uno dei Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale.

Beneficeranno del progetto: il dipendente iscritto alla gestione dipendenti unitaria delle prestazioni creditizie e sociali o alla sezione magistrale; il pensionato utente della gestione dipendenti pubblici o il suo coniuge o familiare di primo grado; il giovane minorenne/orfano di dipendenti/pensionati delle gestioni di sopra. L’ammontare dei contributi economici erogati dall’INPS e la definizione delle prestazioni sono definiti dall’ISEE socio-sanitario del nucleo familiare in cui è presente il beneficiario e dal punteggio conseguito da quest’ultimo, in esito alla valutazione dell’Assistente Sociale. Le prestazioni si dividono in: Prestazione Assistenziale Prevalente (contributi economici finalizzati all’assunzione di un Assistente familiare); Prestazione Assistenziale Integrativa, in base alla quale, ad integrazione della prestazione prevalente, potranno essere assegnati uno o più dei seguenti servizi: Servizi professionali domiciliari: interventi integrativi e complementari svolti esclusivamente da operatori socio-sanitari ed Educatori professionali; Servizi e strutture a carattere extra-domiciliare – interventi integrativi e complementari di natura non sanitaria: per il potenziamento delle abilità e di prevenzione e rallentamento alla degenerazione del livello di non autosufficienza da svolgersi presso centri socio-educativi riabilitativi, centri diurni per anziani, centri di aggregazione giovanile; Sollievo: interventi di sollievo domiciliare, diurno extra domiciliare e residenziale; Trasferimento Assistito: servizio di accompagnamento, trasporto o trasferimento assistito per specifici e particolari eventi; Pasto: eventuale consegna (non la fornitura) di pasti a domicilio; Supporti: eventuale fornitura ed istallazione a domicilio di dotazioni e attrezzature o strutture tecnologiche di domotica, non finanziate da altre leggi nazionali o regionali vigenti, per la mobilità e l’autonomia, per la gestione dell’ambiente domestico e delle comunicazioni; Percorsi di integrazione scolastica: servizi di assistenza specialistica ad personam in favore di studenti con disabilità volti a favorire l’autonomia e la comunicazione (ex art.13, comma 3 legge 104 1992).

Chi volesse usufruire del servizio, prima di presentare la domanda, deve far richiesta di inserimento nell’apposita banca dati, tramite il modulo “Iscrizione in banca dati” (scaricabile dal sito Sezione Gestione Dipendenti Pubblici, Sezione modulistica) da presentare alla Direzione provinciale integrata INPS o alla Sede provinciale o Territoriale INPS – Gestione Dipendenti Pubblici. Lo si può fare: recandosi direttamente alla sede provinciale INPS; a mezzo posta elettronica certificata, allegando copia digitalizzata del modulo opportunamente compilato; a mezzo posta elettronica non certificata allegando anche copia del documento di identità; trasmettendo il modulo di iscrizione in banca dati in via cartacea tramite Raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando una copia del documenti d’identità; recandosi allo Sportello Sociale di Informazione di Gagliano del Capo, Tricase ed Ugento, muniti del documento d’identità e del codice fiscale del beneficiario.

Si può inoltrare domanda di ammissione anche recandosi direttamente allo Sportello Sociale di Informazione. La procedura per la presentazione della domanda sarà attiva fino alle ore 12 di venerdì 27 febbraio 2015.

L’Istituto effettuerà verifiche di carattere amministrativo sulle domande pervenute e lo staff progettuale procederà con la valutazione del grado di non autosufficienza di ogni soggetto e redigerà un programma socio-assistenziale condiviso con l’interessato e la sua famiglia.

Per info: www.inps.it – Gestione Dipendenti Pubblici – Home Care Premium 2014;mail hcp.ambitogagliano@pec.it; rivolgersi agli Sportelli Sociali di Informazione.


Paola Tarantino


Alessano

La speranza nel dono

Ad Alessano una serata di testimonianze e letture sulla forza dei pazienti. Domani 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele. Fulcro della serata la presentazione del libro “Mi racconto a voi”, realizzato da sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico

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Si rinnova l’annuale appuntamento intitolato “La speranza nel dono”.

L’evento rappresenta un’importante occasione per condividere le esperienze e i racconti di pazienti che hanno affrontato il difficile percorso di cura e guarigione dai tumori del sangue.

L’evento è in programma per domani, martedì 19 novembre, dalle 18,30, presso la Casa della Convivialità in via Corte Vittorio Emanuele, ad Alessano.

I saluti istituzionali apriranno l’evento.

Seguiranno gli interventi del dottor Nicola Di Renzo (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Vito Fazzi di Lecce), della dottoressa Anna Mele (Direttore UOC Ematologia e Trapianti Cellule Staminali all’Ospedale Cardinale Panico di Tricase) e del dottor Mario Tarricone (Presidente di AIL Lecce ODV e Referente nazionale del Gruppo Pazienti Linfomi AIL-FIL).

Il fulcro della serata sarà la presentazione del libroMi racconto a voi”, realizzato grazie alla collaborazione di sei ex pazienti e un team di professionisti del settore medico, tra cui i dottori Di Renzo, Mele, Dargenio, De Giorgi, De Risi, G. Greco, C. Greco e la dottoressa S. Sibilla.

Il progetto, nato per dare voce ai vissuti personali dei pazienti e delle loro famiglie, intende sensibilizzare il pubblico e promuovere una maggiore empatia e comprensione verso chi affronta queste sfide.

Attraverso la narrazione, l’obiettivo è migliorare la comunicazione medico-paziente, rendendo più evidente l’importanza di comprendere e rispondere alle esigenze individuali.

Durante l’evento, Elisea Ciardo e Valerio Melcarne interpreteranno le storie ed emozioni dei sei protagonisti, ripercorrendo il loro cammino dalla diagnosi alla guarigione con letture profonde e toccanti.

A concludere la serata, il dottor Vincenzo Pavone dell’Ospedale Cardinale Panico di Tricase offrirà un intervento riassuntivo e riflessivo.

La serata sarà moderata dalla giornalista Silvia Cazzato.

Il volume e l’iniziativa si inseriscono nel contesto della Medicina Narrativa, una disciplina che ha iniziato a diffondersi negli anni ’90 e che dal 2015 ha trovato il supporto dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha pubblicato le linee di indirizzo per l’uso nelle malattie croniche e rare.

La Medicina Narrativa si distingue per l’adozione di una metodologia comunicativa che riconosce il valore della narrazione come strumento fondamentale per integrare i punti di vista di tutti gli attori del processo di cura.

La speranza nel dono” è un evento che invita alla riflessione e all’ascolto, sottolineando che dietro ogni numero e statistica c’è una persona con un vissuto unico e prezioso.

Partecipare significa contribuire a costruire una comunità più consapevole e solidale.

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Alessano

Tragedia ad Alessano: 26enne muore nel giorno del suo compleanno

Il giovane potrebbe essere deceduto a causa dell’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloni contenenti un gas aspirato per godere degli effetti esilaranti

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Una festa finita in tragedia nel Capo di Leuca dove un ragazzo è deceduto nel giorno del suo compleanno.

È quanto accaduto nelle scorse ore ad Alessano dove ha perso la vita un 26enne del posto.

Il giovane era in compagnia di alcuni suoi amici per il suo giorno di festa. All’improvviso le celebrazioni si sono trasformate in dramma: per il ragazzo si è reso necessario l’intervento d’urgenza del 118, tra lo sgomento dei suoi amici.

Il giovane è irrimediabilmente deceduto nel giro di pochi minuti. A provocarne la morte, con tutta probabilità, secondo le prime ricostruzioni, l’utilizzo dei cosiddetti balloons, dei palloncini contenenti protossido d’azoto.

Una pratica in voga secoli fa tra i giovani britannici e tornata, purtroppo, di moda ai nostri giorni: inspirare il cosiddetto gas esilarante per godere degli effetti che provoca, una sorta di sballo esilarante.

Pratica che, purtroppo, può avere anche conseguenze letali. I carabinieri, intervenuti sul luogo della tragedia, sono al lavoro in queste ore per ricostruire nel dettaglio l’accaduto.

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Alessano

A casa non risponde e si teme il peggio. Ma era in ospedale da tre giorni

Sul posto carabinieri e vigili del fuoco allertati dai vicini e dalla donna che lo accudiva. L’uomo, invece, non si era sentito bene e aveva allertato da solo il 118

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Paura questa mattina per le sorti di un uomo di Alessano, residente sulla via per Specchia.

Molti hanno pensato al peggio quando hanno visto arrivare, sotto la sua abitazione, carabinieri e vigili del fuoco del Distaccamento di Tricase.

Anche perché, sono noti in paese i problemi di salute dell’uomo, che deve ricorrere alle bombole di ossigeno per sopravvivere.

Nessuno sapeva dove potesse essere e persino la donna che lo aiutava in casa, non aveva più sue notizie da tre giorni.

Alla fine, si è scoperto che lo scomparso, proprio da tre giorni, si trova ricoverato presso il reparto di pneumologia dell’OspedaleCardinale Panico” di Tricase.

Si era sentito poco bene e, in qualche modo, era riuscito ad allertare il 118, che ha provveduto a trasportarlo in ospedale.

Evidentemente di notte, perché i residenti della zona erano ignari di tutto e non si erano accorti dell’avvenuto ricovero.

Sono stati i carabinieri a ricostruire l’intera vicenda e smontare la preoccupazione per il silenzio dell’uomo.

*In alto foto di repertorio

 

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