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Attualità

Consiglio saltato a Tricase: “Solo chiassate”

“Inesattezze e fantasiose interpretazioni della minoranza, come la convinzione di essere sulla stessa lunghezza d’onda circa il cimitero vecchio”

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All’indomani del trambusto per il consiglio comunale saltato a Tricase, non si fa attendere la risposta alle forti parole dell’opposizione.


E’ il capogruppo consigliare del PD Carmine Zocco a prendere la parola, definendo “chiassate” le uscite dei consiglieri di minoranza.


Carmine Zocco

Carmine Zocco


“Mi preme rettificare le inesattezze e le fantasiose interpretazioni rilasciate dagli stessi sul mancato svolgimento del Consiglio Comunale del 17 novembre”, scrive. Ed aggiunge una descrizione di quanto accaduto: “Nel tardo pomeriggio di giorno 16, al Presidente del Consiglio è stato comunicato, da due consiglieri di maggioranza, la propria impossibilità a essere presenti alla seduta perché degli imprevisti non permettevano loro di assentarsi dal posto di lavoro. Il sindaco, inoltre, attendeva i funzionari della Sovrintendenza per un sopralluogo al vecchio cimitero e non poteva garantire la presenza costante nella seduta consiliare. Da un facile calcolo aritmetico, si è evinta la certezza che la maggioranza non potesse assicurare il numero legale per la seduta, come è sempre necessario che accada per logica politica e senso di responsabilità. E’ sempre increscioso che questo avvenga, ma è fisiologico”.

“Era, comunque, la prima volta nei tre anni e mezzo di questa amministrazione”, precisa Zocco, “un record positivo rispetto a quella precedente. Era ancora fresco, invece, il ricordo del consiglio di luglio quando per il ritardo, peraltro annunciato, di due consiglieri di maggioranza i consiglieri di minoranza uscirono dall’aula al primo appello nel tentativo, poi fallito, di far mancare il numero legale”.


“Per risolvere il caso imprevisto, comunque, il Presidente”, spiega, “per cortesia e dovere istituzionale aveva opportunamente telefonato in serata a tutti i consiglieri – anche a quelli di minoranza – per informarli che il Consiglio non si sarebbe svolto e che sarebbe stata fissata una nuova seduta in settimana. Anche se all’ultimo momento, il suo gesto era apprezzabile perché permetteva ai consiglieri di poter gestire i propri impegni. Così è stato per me e per altri colleghi che erano temporaneamente in municipio a svolgere altre  funzioni legate al proprio ruolo: io, per es., ero di passaggio per firmare dei verbali di commissione. I consiglieri di minoranza hanno fatto un’altra scelta. Hanno preferito rispondere “presente” all’appello ed andare via, felici di scatenarsi con sentenze su improbabili scenari di “paura”, “timore”, “incapacità” , “fratture” e via fantasticando, che attraverserebbero la maggioranza”.  


“Sono rappresentazioni indicative dei loro desideri, ma poco aderenti alla realtà”, conclude, “come pure è un desiderio, frutto di una forzatura strumentale, l’affermazione che la posizione del PD sulle estumulazioni sia affine alla loro. Ma l’illusione durerà poco: tutte queste rappresentazioni troveranno smentite nette e puntuali nel prossimo consiglio comunale”.


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Donne all’Opera: il 1 Polo contro la violenza sulle donne e i bambini

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere…

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In occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne e i minori, il Polo 1 di Galatina, in collaborazione la Commissione Pari Opportunità, d’intesa con l’Assessorato alle Pari Opportunità di Galatina, organizzano l’evento “Donne all’Opera” che si svolgerà lunedì 25 novembre, a partire dalle 9:30, presso il teatro Cavallino Bianco di Galatina.

Dopo i saluti istituzionali ci sarà un concerto a cura della Salent’Opera, orchestra Sinfonica Giovanile diretta dal M° Tommaso REHO.

Seguiranno le testimonianze di otto donne del nostro territorio, professioniste e appartenenti a diverse categorie, che si sono distinte nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere.

Di grande pregio la presenza del Cav. Malala Yousafzai dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, nella persona della dr.ssa Paola GABRIELI, che da dieci anni coordina l’unico centro antiviolenza pubblico a gestione pubblica della Regione Puglia, lavorando sul territorio dell’Ambito di Galatina accanto alle donne e ai figli minori con la presa in carico, nella difesa dei loro diritti, oltre alle attività di sensibilizzazione e formazione, al fine di favorire l’emersione del fenomeno e il contrasto alla violenza di genere.

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“Cari giovani, costruiamo libertà: non cediamo alla mafia”

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un nostro giovane lettore, Michele Cojocaru.

“L’impegno contro la mafia, non può concedersi pausa alcuna, il rischio è quello di ritrovarsi subito al punto di partenza”. Queste le parole di Paolo Borsellino, che tengo sempre a mente.
Se dovessi scrivere una lettera ai giovani al tempo di oggi, scriverei così:

Cari giovani del mio tempo, sono Michele, ho 20 anni, vengo dalla provincia di Lecce. Nel mio paese, tanti giovani come noi sono caduti nelle mani della malavita. Tanti fumano, molti spacciano, alcuni hanno addirittura pistole con loro.

Vedendo questo scrivo a voi, giovani della mia generazione, non abbiate paura di denunciare questi fatti: la società di oggi conta su di noi.
Vorrei tanto, insieme a tutti voi, richiamare lo Stato italiano, per ricordargli ancora una volta di stare dalla nostra parte.

Cari giovani e care giovani, costruiamo insieme la società la nostra società. Il futuro non deve essere la droga, non devono essere le armi. Ma un futuro di pace, in cui possiamo dire ai
nostri figli: tutto questo lo abbiamo fatto per voi.

La mafia distrugge, la mafia uccide, la mafia vieta di sognare.

Anche nel Salento c’è la mafia.
Anche nella provincia di Lecce c’è la mafia, ma è una mafia silenziosa, che agisce senza fare rumore.

Non diamogliela vinta, costruiamo libertà: coraggio, insieme ce la faremo.

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Porto Cesareo resta Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo

Confermata la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche

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L’Area Marina Protetta Porto Cesareo si conferma un’Area Specialmente Protetta di Interesse Mediterraneo (ASPIM), aggiudicandosi ancora una volta la certificazione che la inserisce tra le zone marine e costiere caratterizzate da un elevato grado di biodiversità, habitat di particolare rilevanza naturalistica, specie rare, minacciate o endemiche.

La conferma della certificazione ASPIM è giunta al termine di una tre giorni di lavori sul campo da parte della commissione internazionale composta da Leonardo Tunesi, rappresentante del Focal Point, Robert Turk e Rais Chedly esperti internazionali, Antonio Terlizzi, esperto nazionale e dal direttore dell’AMP Porto Cesareo Paolo D’Ambrosio.

L’iter per ottenere il riconoscimento come da regolamento è passato dall’attivazione di attività di studio scientifico sistematico e di monitoraggio degli habitat, che consentono di stilare gli elenchi delle specie di flora e fauna necessari per definire il grado di biodiversità del sito.

«Lo status viene mantenuto attraverso il costante monitoraggio e salvaguardia delle specie individuate negli elenchi, ed essere ASPIM aumenta la nostra responsabilità di controllo dell’ambiente, allo scopo di salvaguardare le specie e gli habitat in cui esse vivono e si riproducono», hanno affermato soddisfatti i massimi responsabili di AMP Porto Cesareo.

Il riconoscimento dello status di ASPIM viene rilasciato dal Regional Activity Centre for  Specially Protected Area (RAC-SPA), con sede a Tunisi, organismo creato nel 1995 fra i Paesi che hannostipulato nel 1976 la Convenzione di Barcellona per la protezione del Mediterraneo dall’inquinamento.

È questo centro che definisce e mantiene la lista delle ASPIM, vagliando nuove domande e promuovendo le aree protette meritevoli del riconoscimento.

Le aree marine protette italiane che detengono lo status di ASPIM sono attualmente 10.

Quattro in Sardegna tra cui Capo Carbonara, Capo Caccia-Isola Piana, Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre e Tavolara-Punta Coda Cavallo.

A livello nazionale figurano poi Portofino (prima AMP italiana ad aver ottenuto il riconoscimento, nel 2005), Miramare, Plemmirio, Punta Campanella.

Per il Salento, Porto Cesareo e Torre Guaceto.

Direttore e Presidente dell’AMP esprimono la loro soddisfazione per questo «ulteriore traguardo raggiunto, a conclusione di quest’anno, che conferma le altissime performance dell’AMP Porto Cesareo, la quale si posiziona non solo tra le prime a livello Nazionale, ma anche nell’élite delle Aree Specialmente Protette di Importanza Mediterranea»

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