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Tricase

Crisi Adelchi: il documento dei Sindaci

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I Sindaci dei Comuni del Capo di Leuca (Tricase, Alessano, Miggiano, Nociglia, Andrano, Diso, Montesano, Taurisano, Tiggiano) ed il vice Sindaco di Casarano si sono ritrovati nel pomeriggio del 29 settembre nell’aula consiliare di Palazzo Gallone a Tricase.


Il problema Adelchi riguarda tutto il territorio del Capo di Leuca. Tricase vive il problema più di tutti gli altri paesi. Si deve parlare di “non lavoro”. Per i sindaci Luigi Nicolardi (Alessano), Giovanni Damiano (Miggiano), Carmine Pantaleo (Andrano) e Antonio Biasco (Specchia), “bisogna assumere la responsabilità di fare anche azioni clamorose, come perfino rassegnare le dimissioni al Prefetto!”.


Il Sindaco di Andrano: “Ho esperienza di vertenze fra lavoratori e datori di lavoro. Il problema si risolve quando c’è l’interesse del datore di lavoro a continuare l’attività. Non ho ancora capito se Adelchi abbia questa volontà. Se non c’è volontà, non c’è niente da fare. Se Adelchi sta forzando per ottenere delle condizioni più vantaggiose, potrebbe esserci uno spiraglio… se Adelchi non ha i soldi per l’energia elettrica e per pagare gli stipendi… basterebbe  fare le pressioni giuste nei posti giusti e tutto si può tentare di risolvere. Mandiamo gli organi di controllo dello stato per scoprire e bloccare le situazioni di lavoro in nero. Il 5 ottobre ho un Consiglio comunale e porterò il problema in assemblea. Se il problema è di liquidità, dobbiamo cercare di aiutarlo a risolvere i suoi problemi per risolvere quelli degli operai”.


Il Sindaco di Alessano: “E’ un momento importante: soddisfatto che ci siano amministratori e lavoratori insieme. Noi abbiamo già espresso solidarietà in Consiglio comunale. Non possiamo permettere che 500 persone perdano il posto di lavoro, perché implica problemi di ricollocazione, problemi psicologici che si riflettono sulle loro famiglie. Da un anno lo Stato non si è prodigato per risolvere il problema, perché i Ministri del sud si ostinano a dire che non c’è un problema lavoro nel sud, che invece c’è una ripresa. Va fatta chiarezza, non nascondere la triste realtà di crisi lavorativa. Chiedo un impegno da parte del ministro Fitto di portare al più presto, in sede nazionale, la gravità del problema. E chiedo che i Sindaci si rechino a Roma per fare altrettanto. I lavoratori non debbono più subire ritardi e promesse”.


Il Sindaco di Miggiano: “La responsabilità è del gruppo Adelchi, non del governo…”. Il vice sindaco di Casarano, Marcello Torsello: “Casarano ha vissuto questa crisi prima di Tricase, a Casarano ci sono 3000 disoccupati, ai lavoratori non interessa fare scarpe, ma lavorare. Se i nostri imprenditori hanno fallito, possiamo portare degli imprenditori da fuori. Il problema è che nuovi imprenditori devono trovare una “zona franca” con agevolazioni stabilite funzionalmente dal governo”. Il sindaco di Nociglia, Giuseppe Fracasso: “Sono venuto per solidarietà, nessun abitante di Nociglia lavora all’Adelchi. Dovevano esserci 50 Sindaci, ce ne sono forse appena 10… Sono disponibile anche all’azione forte di presentarmi al Prefetto con la fascia in mano, sono convinto che se ci presentassimo in 50, qualcosa cambierebbe”.


Maurizio Cafiero, rappresentante dell’opposizione di Miggiano: “Ho voce in capitolo perché seguo professionalmente alcuni operai dell’Adelchi. Molti operai, centinaia di lavoratori, sono stati espulsi dall’azienda e dal mondo del lavoro. Siamo di fronte ad un disegno criminoso, studiato a tavolino dal Gruppo Adelchi. Tutto è strutturato dall’azienda in concorso con alcuni operai e vengono creati ad arte nuovi contenitori aziendali. Il piano industriale è fantomatico. Adelchi vuole avere tutti vantaggi e non subire svantaggi… I Sindaci devono essere compatti nell’affrontare Adelchi”.


L’ex vice sindaco di Tricase, Claudio Pispero: “Decidemmo cinque giorni fa con il Sindaco di convocare questa assemblea, per avere maggiore forza in questa vertenza con il Gruppo Adelchi, perché il problema interessa un’intera area. Oggi deve venir fuori la volontà dei Sindaci di sostenere un intero territorio”.


Giuseppe Guagnano, segretario generale confederale autonomo: “Costringere Adelchi a mantenere le promesse e gli impegni. Il problema è mantenere il lavoro a Tricase”.


Salvatore Vincenti della Cisal: “Chiedere ad Adelchi i modi e i tempi che deciderà per risolvere la questione, senza affidare ad altre aziende in nero il lavoro riservato ai lavoratori dell’Adelchi. Chi deve costringere Adelchi a rispettare i patti? I Sindaci? Tutti i politici non sembrano aver capito il problema. L’azienda, per potersi cimentare in una fase di globalizzazione, deve presentare un progetto industriale, che finora non è stato mai presentato. Chiediamo ai sindaci e ai politici tutti di essere vicini ai lavoratori e sollecitare i singoli partiti politici ad intervenire, per quello che possono, nell’ambito delle istituzioni. Questo è il momento del confronto”.


Franco Nastrini, segretario provinciale Uil: “Non risolviamo i problemi perché non ci distacchiamo dalle posizioni personali politiche. Bisogna fare quadrato tutti insieme. Per essere operativi come OO.SS., abbiamo un impegno da parte del governo per una riunione decisiva, ma questo si può fare solo se Adelchi presenta un piano industriale con le sue soluzioni. Ognuno deve farsi promotore presso i propri parlamentari di risolvere il problema… Il  Gruppo Adelchi ha 35 milioni di euro da versare al Fisco…”.


Tommaso Nuccio, sindacalista Filtac: “Speravo che i Sindaci si adoperassero per trovare qualche posto di lavoro, anche piccola disponibilità, questo speravo di sentire dai Sindaci… Non capisco come in un comune come Tricase, 18mila abitanti, non si riesca a trovare anche un solo posto di lavoro per i disoccupati dell’Adelchi”.

Il sindaco di Tricase, Antonio Musarò: “Ringrazio tutti per essere qui. Sono stato dal Prefetto oggi pomeriggio e stamattina da Adelchi, che ha molti debiti, ma ha preparato il piano industriale. Spero abbia la volontà di “ripresa”, poi, piano, piano… si spera che almeno 600 operai possano lavorare. Ha pronto un brevetto per una nuova scarpa…”.


Gli operai: “Sindaco, lo sa che Adelchi sta già facendo quel tipo di scarpa, che noi dovevamo produrre… Invece le scarpe vengono prodotte in tutti i paesi dei Sindaci qui presenti”.


Musarò: “Lo Stato deve dare una mano forte al basso Salento… Il Prefetto è vicino a voi, operai, la situazione è difficile. Dobbiamo essere uniti per vincere questa battaglia. C’è l’Ispettorato del Lavoro…”.


Gli operai: “… non fa nulla!”.


Tommaso Nuccio: “Ci sono i bilanci di queste aziende all’estero? Non credo ci sia un problema di liquidità…”.


Franco Nastrini: “Sulle misure straordinarie l’unico organismo che può intervenire è il Governo, che è disponibile…”.


Giuseppe Guagnano: “Non abbiamo bisogno di un tavolo tecnico… Il 2 ottobre ci sarà la presentazione del Piano Industriale del Gruppo Adelchi al Prefetto. I Sindaci dovranno partecipare all’incontro”.


Un operaio: “Un’altra riunione, un’assemblea con il Prefetto, il ministro Fitto…”.


Vito De Marco, operaio, dà lettura di un loro comunicato ai Sindaci.


Erano presenti anche i sindaci Fernando Antonio Minonne (Diso), Eusebio Ferraro (Montesano), Luigi Guidano (Taurisano) ed Ippazio Antonio Morciano (Tiggiano).


Alessano

Apre l’università “Unitelma – Sapienza” ad Alessano

Presso l’Auditorium Benedetto XVI il nuovo Polo Didattico, frutto di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – S.M. di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma

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di Don Luca De Santis

Presso l’Auditorium Benedetto XVI di Alessano il nuovo Polo Didattico “Unitelma- Sapienza”. Un’università telematica a servizio dei giovani che vogliono intraprendere un indirizzo accademico e per chi, pur svolgendo un’attività lavorativa, desidera migliorare il proprio livello professionale all’interno della propria impresa oppure avviare un percorso specialistico che in precedenza non ha potuto realizzare.

Il nuovo Polo didattico verrà inaugurato venerdì 30 maggio. L’offerta formativa del Polo, oltre a dei percorsi di laurea, contempla l’opportunità di accedere a dei corsi di formazione, scuole di alta formazione e master.

Il nuovo Polo è figlio di un’intesa tra la Diocesi di Ugento – Santa Maria di Leuca e l’Università “La Sapienza” di Roma.

PERCHÉ ISTITUIRE UN POLO DIDATTICO NEL TERRITORIO ?

Le motivazioni sono molteplici, provo a enumerarne alcune. Da circa un ventennio i territori periferici della nostra Regione subiscono il problema dell’emigrazione dei giovani studenti: i nostri ragazzi intraprendono il loro cammino universitario presso le grandi città, una volta terminato il percorso non ritornano presso i loro luoghi natii procurando il godimento delle loro specializzazioni ad altri contesti territoriali e nello stesso tempo avviando quel processo di spopolamento che ormai è sotto gli occhi di tutti.

Tale consapevolezza è sempre stata presente nelle ansie pastorali del nostro vescovo mons. Vito Angiuli, il quale in quindici anni di presenza in Diocesi, ha cercato di istituire sin da subito dei rapporti con gli studenti universitari presenti in tutte le sedi italiane.

Basti pensare che la Diocesi di Ugento conta una popolazione di circa 125mila abitanti e la sola Università Cattolica è frequentata da 100 giovani provenienti da questa parte di territorio, mentre gli studenti appartenenti alla provincia di Lecce che sono iscritti sempre presso la medesima sono oltre 2.000, di questi la maggioranza non eserciterà, né farà ritorno nel luogo che gli ha visti crescere.

La presenza di un Polo si coniuga con le numerose iniziative che in questi ultimi quindici anni hanno concretizzato lo sforzo pastorale del nostro Vescovo di animare ed elevare culturalmente il nostro territorio.

Perché ciò si concretizzi è necessaria soprattutto la presenza stabile di giovani specializzati e preparati, capaci di cogliere, approfondire e innovare gli importanti aspetti storici, sociali e culturali della loro zona d’appartenenza.

Infine, la presenza del Polo sul nostro territorio manifesta una risposta caritativa da parte della Chiesa locale nei confronti delle famiglie salentine.

Infatti, si ha l’opportunità di accedere a dei percorsi di studio garantiti dall’Università “La Sapienza” abbattendo dal punto di vista economico le spese delle famiglie: l’affitto di una stanza, la sussistenza in un’altra città e le altre possibili problematiche legate a questo aspetto.

L’università telematica “Unitelma-La Sapienza” è stata fondata a Roma nel 2004 ed è accreditata presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur).

La sua offerta formativa conta corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza, Informatica, Archeologia e Psicologia.
Vi è l’opportunità di iscriversi a numerosi master di I e II livello insieme a corsi di formazione e all’Alta Scuola di Formazione approvati e tenuti dai professori dell’Università “La Sapienza”.

Le lezioni sono esclusivamente online, mentre gli esami si svolgeranno in presenza nella sede di Alessano.

Presso il nuovo Polo didattico sarà presente una Segreteria in grado di supportare lo studente alla scelta e al percorso di indirizzo di studio.
Una Segreteria composta da un Referente, un Tutor e un Segretario, raggiungibile durante i giorni lavorativi sia in presenza che con una mail o un numero telefonico dedicato.

La presenza di un Polo didattico permetterà anche l’organizzazione di master, convegni e seminari che aiutino a rispondere alle problematiche sociali del territorio interagendo con tutto il mondo associativo e istituzionale.

Per ulteriori info, sito internet unitelmasapienza.it.
Nei primi giorni di maggio saremo presso alcune scuole del territorio per presentare agli studenti il progetto, per poi inaugurare il nuovo Polo venerdì 30 maggio.

Il nuovo Polo Didattico ha sede in Alessano presso l’Auditorium Benedetto XVI, sulla Strada Statale 275.
Sarà attivo dal 1° giugno prossimo.
L’indirizzo mail è polo.lecce@unitelmasapienza.it

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Appuntamenti

Il Cuore Amico di Tricasèmia

Il presidente Gianluca Errico: «Saremo in piazza Pisanelli da venerdì 4 aprile ogni fine settimana fino alla vigilia di Pasqua». Il salvadanaio nelle attività commerciali delal città

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Anche quest’anno l’Associazione Tricasèmia aderisce all’iniziativa di Cuore Amico “a Pasqua vorrei “Un N-Uovo Amico”.

Le macchine attrezzate, i servizi a sostegno gratuito dei bambini con gravi o difficili problemi di salute da anni sono obiettivi raggiunti e da raggiungere grazie a Cuore Amicoprogetto Salento solidarietà“.

«Dal 2014 il nostro cuore Amico batte sempre più forte», racconta il presidente di Tricasèmia Gianluca Errico, reduce insieme a Gabriele Musio, Valerio Martella e altri attivisti dell’Associaizone, dalla presentazione dell’iniziativa negli studi di Telerama.

Poi annuncia: «Saremo in piazza Pisanelli da venerdì 4 aprile ogni fine settimana fino alla vigilia di Pasqua».

Per Tricase e hinterland prenotazioni e informazioni ai numeri 3382182840 / 3805247897

E quest’anno, «troverete il nuovo salvadanaio nella nostra città, nelle varie attività commerciali, fino alla prossima Epifania quando, come ogni anno, andremo a… rompere in diretta negli studi di TeleRama. Il nostro impegno a sostegno del progettocontinua!»

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Cronaca

Doppio intervento dei soccorsi a Tricase per donna in stato di agitazione

Si allontana, senza portare a termine le cure mediche, dall’ospedale dove era stata condotta dal 118 nella notte: rintracciata e raggiunta dalle forze dell’ordine stamattina in stazione a Tricase

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Doppio intervento a Tricase, tra la notte appena trascorsa e questa mattina, da parte dei carabinieri della locale Comapagnia e del 118, in soccorso di una donna in stato di agitazione.

Nella tarda serata di ieri, si è resa necessaria la presenza delle forze dell’ordine nella zona di via Carlo Cattaneo. Una chiamata giunta ai numeri di emergenza segnalava una donna in difficoltà in strada, in probabile stato di ubriachezza.

L’intervento del 112 è stato supportato dal personale sanitario del 118. La donna, originaria di Corsano ma residente a Tricase, è stata condotta in ambulanza presso il nosocomio di Scorrano.

In ospedale, tuttavia, non avrebbe portato a termine le cure mediche. Il suo abbandono preventivo del “Delli Ponti” ha fatto quindi scattare la segnalazione di abbandono preventivo del pronto soccorso.

Nella mattinata di oggi, la donna è stata rintracciata nuovamente a Tricase, questa volta presso la stazione ferroviaria.

Qui sono nuovamente accorsi carabinieri ed ambulanza. La presenza dei sanitari e della pattuglia in stazione ha fatto rapidamente diffondere la notizia dell’intervento della macchina dei soccorsi in paese. Soccorsi intervenuti affinché la donna possa portare a termine le cure utili a recuperare le condizioni necessarie al rientro a casa in autonomia.

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